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Autore: Minari OppaRi    21/11/2011    1 recensioni
E se Usui dopo aver salvato Misaki finisse in coma? Come si comporterebbe Misaki?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Misaki entrò nell’ospedale guardandosi intorno, dov’era Usui? Corse verso il punto informazioni
“Mi scusi, sto cercando un ragazzo biondo, è stato appena investito da un camion” chiese lei agitata
“E’ arrivato circa cinque minuti fa. Ora è in sala operatoria” rispose l’infermiera, la ragazza osservò la prima sala operatoria che vide davanti a sé, in lei la paura cresceva sempre di più, quanto era grave?
Come stava? La luce rossa della sala continuava a restare accesa…..Misaki non riusciva a non preoccuparsi per Usui, tralasciando il fatto che fosse ferito a causa sua, doveva ammettere che si era affezionata al ragazzo
“Perché tu mi piaci, Ayuzawa”
le tornò in mente la dichiarazione che gli aveva fatto tempo prima
“Non era serio” bofonchiò stringendo i pugni
“Senti, non ho problemi a farmi odiare dagli altri ma se sei tu ad odiarmi non credo che lo sopporterei”
non era serio…Usui si divertiva solo a prenderla in giro…
“Amore. Quello che provi per me non è odio ma bensì amore”
no, lei non era innamorata di uno stupido come lui….un ragazzo superficiale che non si sforza mai in quello che fa
“Anche se mi odierai io verrò sempre a salvarti e ti farò innamorare di me tutte le volte che sarà necessario”
Scosse la testa, tutto quello che stava pensando era solo una stupidaggine, il ragazzo l’aveva aiutata fin troppo e non aveva mai chiesto niente in cambio, si mise una mano sul cuore….non capiva bene quello che provava, odiava gli uomini….li aveva sempre odiati
“Non voglio…..” la luce si spense, un medico uscì dalla sala
“Come sta Usui?” gli chiese Misaki
“Il ragazzo biondo che è stato investito?” lei annui
“E’ la sua fidanzata?” la ragazza arrossì scuotendo la testa
“Sono una sua compagna di scuola” il medico sospirò
“Il ragazzo era in pessime condizioni, qualche osso rotto e un trauma cranico” Misaki lo guardò con il cuore in gola
“E ora…come sta?” il medico gli poggiò una mano sulla spalla
“Mi dispiace…..è in coma”
coma….?
Usui era…in coma?
“M-ma si sveglierà presto, vero?” chiese lei trattenendo le lacrime
“Non lo sappiamo. Il suo risveglio dipende anche da lui. Il soggetto in coma deve volersi svegliare, non bastano le cure mediche” spiegò lui, la ragazza sentì il mondo cadergli addosso
“P-posso andare da lui?” chiese guardando a terra, il medio annuì e l’accompagnò verso la camera di Usui.

La camera in cui era Usui era grande ma singola….e lui…steso sotto le lenzuola bianche riposava tranquillo, Misaki prese una sedia e si sedette accanto al letto…la testa del ragazzo era fasciata, la sua bocca coperta dalla maschera respiratoria, le braccia collegate alle flebo…era orribile vederlo in quello stato, la ragazza gli prese la mano stringendogliela
“Sei un idiota….” Mormorò con voce rotta
“Giuro che ti starò accanto fino a quando non ti sarai svegliato….ti ricambierò tutti i favori che mi hai fatto” fece un leggero sorriso…leggero ma falso, si morse il labbro per non far scendere le lacrime…non doveva piangere di nuovo, diede uno sguardo all’orologio: era in ritardo per il lavoro!
“Usui ora devo andare…verrò domani, te lo prometto” guardò la sua mano…non voleva lasciare la mano di Usui ma con una stretta al cuore dovette lasciargliela, corse velocemente fuori dall’ospedale ignorando la pioggia scrosciante
Freddo!
Non freddo esteriore ma al cuore
Paura!
Non ce la faceva a stare lontano da lui
Timore!
E se non si fosse svegliato?
E se il coma fosse peggiorato? No no no! Non l’avrebbe mai accettato!
Arrivò davanti al Maid latte, avrebbe avuto la forza di lavorare?
Entrò nel locale con lentezza
“Misa-Chan benarrivata.  E’ strano che tu arrivi tardi” la salutò Erika, Misaki non rispose…il suo pensiero era fisso su Usui
“Misa-Chan? Tutto bene?” gli chiese Satsuki notando lo sguardo sconvolto della ragazza
“Ma guardati…sei fradicia” Aoi gli prese dei vestiti asciutti
“Va a cambiarti dopo ci dirai cos’è successo” Misaki annuì e andò a cambiarsi.

Misaki uscì dallo spogliatoio sedendosi silenziosamente ad un tavolo
“Allora? Che è successo? Hai litigato con il biondino?” chiese Aoi impaziente, Ayuzawa scoppiò a piangere…non riusciva più a trattenere le lacrime
“M-Misa-Chan che hai?” Erika cercò di asciugare le lacrime
“U-Usui è in coma a causa mia!” singhiozzò la ragazza
“I-in coma? Ma che è successo?” Misaki iniziò a spiegare quello che è successo con voce rotta creando davvero un atmosfera triste
“Povera Misa-Chan, non puoi lavorare in queste condizioni” le ragazze la strinsero in un abbraccio confortante
“M-ma non posso non lavorare” mormorò lei
“Ascolta un po’! Nelle condizioni in cui sei ci saresti solo d’impiccio! Fila a casa e riprenditi” la sgridò Aoi, Ayuzawa sospirò rassegnata e uscì ringraziando le sue compagnie;

l vento soffiava con forza e la pioggia non intendeva smettere di scendere, Misaki ormai tornata a casa si era chiusa in camera sua, si mordicchiava il labbro impaziente…come poteva restarsene in casa mentre Usui era da solo all’ospedale?
“Misaki? E’ pronto da mangiare” la chiamò sua madre
“Scusa mamma ma non ho fame” non ce la faceva proprio a mangiare, senso di colpa? Oppure solo preoccupazione perché Usui era importante?
....Importante?
Ma che stava dicendo? Scosse la testa e si mise sotto le coperte, la sveglia segnava le 20.30…era abbastanza presto ma quella giornata l’aveva distrutta, c’impiegò solo pochi secondi per addormentarsi.
Il suo sonno però non fu affatto rilassante, sognava….

-Usui era davanti a lei serio e impassibile
“Usui! Allora stai bene” sorrise la ragazza correndogli incontro, correva sempre più veloce ma non riusciva mai a raggiungerlo “Addio, Ayuzawa” il ragazzo si girò
“Usui! Aspetta! Non dirmi addio!” urlò lei con le lacrime agli occhi….Usui si dissolse davanti ai suoi occhi come se fosse cenere-

“Usui!”
Misaki si svegliò sudata e affannata
“Era…un incubo” mormorò strofinandosi gli occhi, erano le 21.30….era riuscita a dormire solo un ora, si alzò andando verso il bagno per rinfrescarsi la faccia…quell’incubo non l’aiutava per niente a rilassarsi anzi la preoccupava ancora di più
“Basta….non devo pensarci….andrò tutto bene” non ce la faceva a dormire e neanche a mangiare, quello non era semplice senso di colpa….era qualcosa di più! Ritornò nella sua camera e dal cassetto prese una fotografia, la foto che ritraeva la loro giornata al mare…Usui che la teneva mentre stava per cadere…quella serata in cui si stavano per baciare e furono interrotti dai fuochi d’artificio, gli venne da sorridere…almeno quei ricordi riuscivano a rilassarla
“Riesci a rendermi davvero strana, Usui” si mise a cercare altre foto, ricordava di averne una del ragazzo da qualche parte…la trovò e la guardò attentamente….Usui era davvero bello, l’unico che anche in una foto riusciva a farle battere il cuore, si rimise a letto stringendo la foto a sé
“Buonanotte, Usui” sorrise sentendosi un po’ più rassicurata e dopo qualche altro secondo si addormentò. 

  
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