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Autore: pinzy81    21/11/2011    6 recensioni
Cosa c’è dopo Breaking Dawn?
La vita di Renesmee è difficile, ma per fortuna, sono in molti a darle una mano.
Solo uno però per lei è veramente importante: Jacob.
Nuovi sviluppi per la Saga di Twilight in una fan fiction piena di colpi di scena, speranze, cuori infranti e, ovviamente, un nuovo cattivo.
Leggetela.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Nahuel continuava a mordere e mordere come se quello fosse il suo unico scopo nella vita.
Non si fermava neanche per riprendere fiato… Rosso in volto dalla rabbia e dalla forza che imprimeva nel suo attacco, ansimava feroce.
I miei occhi non riuscivano a staccarsi dalla ferita profonda che Seth aveva proprio al centro della cassa toracica.
Vedevo solo il rosso fuoco che iniettava i bordi scomposti della sua pelle dalla quale rampillava sangue.
Ero tanto attirata da quella scena raccapricciante che notai solo con la coda dell’occhio la trasformazione di Jacob.
In un secondo netto aveva preso le sembianze del capo branco.
Uno dei suoi era stato ferito e lui non poteva permetterlo stando con le mani in mano.
Si avventò sulla sua preda furente di rabbia e ringhiando come mai lo avevo sentito fare in tutta la mia vita.
Ammisi a me stessa solo più tardi che mi aveva spaventata veramente vederlo così.
Capii che il lupo era veramente parte integrante di lui ed era totalmente fuori controllo quando perdeva la ragione.
L’uomo spariva del tutto e si faceva spazio prepotentemente la bestia.
Le sue fauci si spalancarono e, riuscendo a mancare Nahuel non so neanche come, morse la spalla di Amun strappandogli di netto il braccio.
Il rumore che sentii mi portò a tapparmi le orecchie con le mani.
Era forte, come un blocco di granito che, gettato da un grattacielo, si infrange a terra.
Il vampiro sgranò gli occhi per il dolore e emise un urlo agghiacciante molto acuto.
Nahuel comprese la foga dell’alfa e si allontanò per non essere intrappolato nella lotta.
Jacob, ma non posso neanche chiamarlo così perché non era lui, mise sotto di lui il corpo straziato del vampiro e cominciò a grattargli il petto con le unghie affilate procurandogli graffi, anzi solchi.
Amun continuava a urlare e Jacob non si fermava, era come posseduto dalla rabbia del lupo… Non si fermava e continuava a martoriare la sua carne.
Non pago gli strappò la gamba destra con un altro morso e gettò vicino al corpo immobile di Kebi i resti.
<< Basta Jacob! Fermati! >> urlai sconvolta nel vederlo così.
Non lo riconoscevo in quel lupo assetato di sangue e vendicativo.
Il suo pelo era scomposto e pieno di bava per i morsi che continuava a infliggere a quel che restava di Amun.
Nel frattempo Nahuel appiccò il fuoco poco lontano e iniziò a gettarci i pezzi sotto lo sguardo attonito di Kebi, impietrita di fronte alla scena.
Forse dentro di sé non avrebbe mai immaginato di poter vedere soccombere il compagno in quello scontro.
La furia che Jacob imprimeva nei colpi mi stava terrorizzando.
Mi alzai e barcollando tentai di raggiungerlo, senza preoccupandomi che in quella furia avrebbe fatto del male anche a me senza accorgersene.
Ma non ci riuscii, mi accasciai a terra.
Sul mio breve cammino avevo incontrato il corpo martoriato di Seth che si era ritrasformato in essere umano e che gemeva dal dolore.
Portai le mani sulla sua ferita cercando di tamponare come meglio potevo la fuoriuscita del sangue.
Dovevo fermare Jacob in qualche modo.
Non si sarebbe mai arreso?
Avrebbe continuato a lacerare quella pelle granitica anche quando non ne fosse rimasto più niente?
Doveva tornare in sé, non riuscivo ad accettarlo in quello stato, mi faceva troppa paura.
In realtà mi rendeva anche furiosa.
<< Jacob! Fermati è morto ormai! >> gridai con tutta l’energia che avevo in corpo.
Mi stupii di essere riuscita a metterci tutta quella energia.
Era la realtà: Amun non emetteva neanche più un suono.
Il lupo si voltò.
Mi scrutò fisso negli occhi, potevo rivedermi riflessa nella sua grande pupilla, e mi vide inginocchiata accanto al suo amico con il sangue che mi sporcava fino all’avambraccio.
Solo allora si fermò.
Nahuel finì di prendere i pezzi e li gettò nel fuoco.
L’opera era compiuta.
Restava da eliminare Kebi.
Lei con lo stesso sguardo perso che Leah aveva verso il fratello, fissava il falò crepitante che conteneva i resti del suo maligno amore.
Non riuscivo a non guardarla… Fissarla.
Quella sorte sarebbe potuta toccare a me.
Come avrei reagito se al suo posto ci fosse stato Jacob?
Fece un passo incerto verso il fuoco guardandoci, forse aveva paura che qualcuno di noi l’avrebbe acciuffata.
Sono certa che una lacrima silenziosa sarebbe scesa sulla sua fredda guancia se solo avesse potuto farlo… Una solitaria lacrima.
Quel sollievo non avrebbe mai fatto parte di lei.
Poi si fermò, mi sorrise appena rivolgendomi lo sguardo e si gettò fra le fiamme.
<< No! >> scattai leggermente in avanti, ma era troppo tardi.
Le fiamme si alzarono in una vampata e restammo in un silenzio assordante che non venne rotto neanche dai lamenti di Seth, ormai svenuto dal dolore.
L’aria era permeata dall’acre odore che avevo già sentito all’epoca della venuta dei Volturi: simile all’incenso appena bruciato.
Seth appariva grave, dovevamo portarlo da un medico anche se la ferita sembrava rimarginarsi.
Jacob lo prese su e cominciò a correre, casa di Sam non era troppo lontana e Emily avrebbe potuto dare una mano in attesa del vicino di Billy: lui si occupava delle “ferite da lupi”.
Nella corsa Jacob ebbe modo solo di voltarsi un istante.
<< Stai bene? >>
Annuii velocemente, non era il momento adatto per lasciarsi andare a spiegazioni.
Nahuel e Leah ci seguivano in silenzio… Eravamo tutti come in trance.
I nostri corpi si muovevano, ma non perché i nostri cervelli glielo intimassero.
Lasciai che entrassero solo loro da Sam, io mi lasciai cadere sui gradini d’ingresso senza forze.
Rimasi lì tremante per una buona mezz’ora dopodiché vidi indistintamente passarmi vicino delle persone che neanche mi sfiorarono.
Mi alzai e mi diressi verso la spiaggia, dovevo riattivare il cervello e le loro voci non mi avrebbero aiutato.
Jacob mi raggiunse quando il cielo ormai si rischiarava.
Era giorno, un nuovo giorno e noi eravamo vivi.
Tutti noi: sapevo che Seth era molto grave e se fosse stato un normale essere umano sarebbe morto nel momento in cui Amun lo aveva lacerato, ma fortunatamente era un licantropo e la sua guarigione repentina era di grande aiuto in tal senso.
Ci sarebbe voluto del tempo, ma sarebbe tornato come nuovo.
Non senza un’enorme scorta di morfina.
<< Stai bene? >>
Era l’ultima cosa che gli avevo sentito dire.
Annuii come la volta scorsa, meno velocemente.
Non riuscivo a toccarlo, a guardarlo, a parlargli.
La sua reazione all’attacco di Amun verso Seth mi aveva veramente sconvolta.
Avevo nella mente ancora tutta la veemenza con cui l’aveva finito e con la quale aveva insistito sulle sue membra morte.
Non avrei mai creduto che potesse esserci anche quello in lui.
Mi sfiorò la spalla, ma io d’istinto mi scansai.
Sarebbe stato meglio dargli una coltellata in pieno petto, lo compresi subito.
Mi fissava con gli occhi colmi di incertezza.
<< Ness che succede? >>
<< Io… Ho paura.>>
Tentò di nuovo di abbracciarmi, ma io mi ritrassi con un movimento incondizionato.
<< Ho paura di te! >> dissi senza neanche accorgermene.
<< Di me? >> era incredulo.
<< Ma io ho sempre cercato di proteggerti e non di farti del male. >>
<< Che vuoi che ti dica? Ho paura e basta. Non posso farci niente. >> ripresi fiato, mi stavo agitando, avevo il fiatone.
Lui era dubbioso.
<< Non riesco a togliermi dalla mente le tue unghie che lacerano la carne di Amun. >>
Strinsi gli occhi cercando di non evocare quelle immagini.
<< Forse è meglio se me ne vado a casa. La situazione qui com’è? >>
Non rispose, sembrava imbambolato.
<< Jacob? Seth è stabile? >> chiesi alzando un po’ il tono per risvegliarlo dal suo torpore.
Sbattè gli occhi, era di nuovo con me.
<< Si… Stabile. >> farfugliò.
Lo lasciai lì dov’era e me ne andai.
Mi gettai con tutti i vestiti sotto la doccia e, mentre l’acqua mi inzuppava, mi sciolsi in un pianto convulso.
“Ma che diavolo ti prende?” pensai tra me.
<< E’ Jacob! Jacob! >> continuai con il mio monologo interiore.
Era vero: era Jacob non uno sconosciuto.
Lui che mi aveva fatto scudo con il suo corpo in più di un’occasione.
Il “mio Jacob” che mi aveva stretto fra le sue forti braccia senza mai farmi del male.
Lui che aveva schiuso in me un mondo tutto nuovo senza forzarmi e con tutta la dolcezza del mondo.
Verso di me non aveva neanche una volta usato la forza.
Anche quando avevamo litigato per la prima volta, ero io che lo avevo colpito, ma lui non mi aveva fatto del male.
Ero sicura di Jacob, allora perché avevo paura?
Sentii bussare alla porta del bagno.
<< Nessie tutto bene? >>
Charlie era preoccupato per me.
<< Entra pure è aperto. >>
Non avevo vergogna del nonno e comunque ero ancora vestita.
<< Piccola da quando in qua si fa la doccia con gli abiti addosso? >>
Mi uscì un mezzo sorriso.
<< Dai muoviti, esci o ti prenderà un colpo e tua madre mi ucciderà. >>
Mi accolse in un abbraccio avvolgendomi con un grande telo di spugna.
Continuai a piangere.
<< Calmati tesoro. >>
Non riuscivo a smettere e sembrava che la situazione peggiorasse con lui che mi consolava.
<< Ho saputo di quello che è successo a Seth da Billy. Non mi ha detto proprio tutto, non ho voluto sapere i dettagli. Vedrai che andrà tutto bene. Billy mi ha detto che il ragazzo non è grave. >>
<< Lo so, ero lì fino a poco fa. Se la caverà. >>
Dovevo calmarmi.
Lo guardai fisso negli occhi, gli stessi miei e della mamma da giovane.
<< Nonno non so cosa fare. >>
<< Riguardo cosa? >>
<< Come faccio a spiegartelo? >>
<< Tu provaci, sennò come posso aiutarti? >>
Pensai al modo migliore per dirglielo.
Come potevo parafrasare che ero spaventata dal mio compagno licantropo perché lo avevo visto uccidere brutalmente un vampiro?
Non era facile.
Optai per la vaghezza.
<< Ho visto una parte di Jacob che mi ha molto turbata. >>
Rimase in silenzio poi un brivido gli percorse la schiena.
<< A chi lo dici! Ha fatto anche a me lo stesso scherzetto qualche anno fa. >>
Gesticolai ridendo.
<< No, non mi riferivo a quello… Mi ricordo quando è successo che ti ha mostrato la sua vera essenza, ma credimi quando te lo dico: questo non è paragonabile. >>
<< Ah. >>
Rimase a bocca aperta.
<< Quello che ti posso dire Nessie è che Jacob non ti farebbe mai del male neanche se lo volesse… Non potrebbe proprio. >>
Mi frizionò le spalle, avevo cominciato a tremare.
<< Hai visto come ti guarda? Non è lo sguardo di una persona che potrebbe nuocerti bambina. >>
Annuii consapevole che le sue parole corrispondevano alla realtà.
<< Ora è meglio che ti vesti o ti ammalerai. >>
<< Si hai ragione. >>
Mi infilai il pigiama e corsi dentro al letto.
Non sapevo che ore fossero, ma dormii profondamente per molto tempo.
La mia mente ne aveva un gran bisogno.
Quando mi svegliai rimasi sotto le coperte senza aprire le finestre: dovevo riflettere ora che la testa non pulsava più per effetto di tutta quell’adrenalina.
Pensare a quello che avevo fatto, a quello che Jacob aveva fatto e a quello che avrei dovuto fare.




Ciao a tutti.
Comincio con il dirvi che ho adorato la partecipazione di tutti voi agli ultimi capitoli: l'arrivo degli egizi, il ferimento di Seth... mi avete piacevolmente sorpresa.
Questo capitolo è un po' triste, devo ammetterlo, ma ho creduto fosse super necessario. Mettetevi per un momento nei panni di Nessie come ho fatto io quando mi sono cimentata nella stesura del pezzo: sei cresciuta sotto una campana di vetro, servita, riverita e viziata da genitori miliardari e parenti amorevoli. Ti innamori di un ragazzo che alla fine ti corrisponde e la tua vita ti sembra più che perfetta. Non hai brutti ricordi alle spalle a parte la "finta" battaglia con i Volturi, ma anche lì eri troppo piccola per viverla nel modo giusto. Perciò far entrare la rabbia, l'odio cieco, la furia, l'aggressività nella tua vita ti risulta difficile. Figuriamoci se poi chi ti spiazza maggiormente è il tuo compagno licantropo che invece tu hai sempre visto come un enorme peluche! Per me la reazione di Renesmee è plausibile: è confusa ed impaurita. Poi ci si mette anche il ferimento di Seth a sconvolgerla e quindi direi che è naturale cercare di dedicarsi del tempo per riflettere, no?
Siamo in chiusura, ringrazio tutti voi che continuate a seguire SAT e che preferite/seguite/ricordate, ma soprattutto ringrazio chi ha la voglia e il tempo di dirmi cosa ne pensa della mia storia. Non faccio altro che sbirciare la pagina delle recensioni, ragazze, siete il carburante che mi manda avanti, perciò grazie.
Baci

Pinzy

   
 
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