21/11/2011
3 recensioniLa folla di gente era impressionante.
Io e Niall avevamo preso l’aereo per Londra alle sei del mattino ed eravamo super assonnati.
Niall continuava a sbadigliare e lamentarsi, dicendo ogni cinque minuti “ho sonnooooo”. Non fu per niente d’aiuto e dovetti sbrigarmela da sola per chiedere informazioni qua e là e prendere autobus e metro per arrivare al posto in cui ci sarebbero stati i provini.
E finalmente eravamo lì. Ero emozionata al massimo, così tanto che avevo smesso anche di pensare al sonno. Dovevamo affrettarci ad iscriverci e prendere il numero per fare il provino, già la fila era interminabile. Dopo aver avuto i nostri numeri, 12742 e 12743, io e Niall ci immergemmo nella enorme folla di gente che come noi aspettava il proprio turno. C’erano persone di ogni tipo: bianche, nere, mulatte, orientali, punk, rockettari, figli di papà, reggae, giovani e vecchi.
Fortunatamente avevo portato con me un libro, carta e penna, almeno avrei passato il tempo scarabocchiando qua e là e finendo di leggere Dorian Grey, che avevo da fare per la scuola. Niall aveva con sé la chitarra così ogni tanto la tirava fuori e ci mettavamo a cantare, cantare la qualsiasi e tutti quelli attorno a noi ci seguivano! Alcuni facevano anche delle richieste e cantavamo tutti insieme. Facemmo amicizia e il tempo, in questo modo, sembrò passare più velocemente.
C’era una ragazza, Kathleen, troppo carina e di talento con la quale legai fin da subito. Avea i capelli neri come la pece, gli occhi verdi e il viso chiaro, come una moderna Biancaneve, ma era vestita come una vera punk. Portava una maglia a righe fucsia fosforescenti, una gonna nera svolazzante con tulle e pizzo, delle calze a rete e degli scarponcini viola di una taglia più grande. Adoravo il suo stile! Io non avrei mai saputo osare tanto. Mi ero limitata a dei jeans chiari a sigaretta con le converse grigie, una maglia bianca dei BEATLES (i miei idoli!) e una felpa leggera verde della ADIDAS.
Faceva caldo. Sì, per essere settembre e soprattutto nella nuvolosa e umida Londra, faceva caldo. Il sole era mezzo coperto da una nuvolina antipatica, ma era ancora alto nel cielo.
Erano le cinque del pomeriggio ed eravamo ancora in coda. Era stressante. Ero buttata su Niall, usandolo come cuscino e lui aveva la sua testa cespugliosa appoggiata alla mia. Avevo fame, non eravamo preparati ad aspettare così tanto e ci eravamo portati solo un paio di biscotti e tanta cioccolata. Kathleen tamburellava le mani sulla balaustra che ci divideva in file.
-Sto per perdere la pazienza- disse improvvisamente.
La guardai sorpresa.
-Sono sveglia dalle cinque del mattino perché vengo da Brandfort e sto per crollare.- scivolò a terra cingendosi le gambe con le braccia e nascose la testa sulle ginocchia.
-Pensa solo che noi veniamo dall’Irlanda!- esclamò Niall sbuffando –abbiamo preso l’aereo delle sei! E siamo svegli dalle quattro del mattino.-
Ecco che ricominciava a lamentarsi, poveri noi!
Kahtleen scoppiò a ridere,
-Irlanda? Davvero venite da così lontano?- disse un ragazzo che era sbucato alle spalle di Kathleen all’improvviso. Era un biondino dalla faccia pulita con il taglio di capelli alla Justin Bieber, che mi faceva impazzire. Mi illuminai vedendolo, “ma ciao!” pensai.
-Già, veniamo dall’Irlanda e siamo stanchi morti!- continuava a lamentarsi Niall.
Il ragazzo carino continuava a guardarmi.
-Non sembri un’irlandese. Non hai i colori.- disse sorridendo verso di me.
Vero. Non sembro per niente una che viene dall’Irlanda. I tipici irlandesi sono chiari di carnagione, rossi o biondi di capelli con gli occhi quasi mai scuri.
Io ho la pelle abbronzata, i capelli castano scuro che vanno sul nero e gli occhi color cioccolato. Un’irlandese diversa.
-Già, me lo dicono in molti- risposi, arrossendo vistosamente. Il tipo non smetteva di fissarmi divertito. Niall se ne accorse e incominciò a guardare torvo prima me e poi il ragazzo carino. È così protettivo. Si alzò in piedi, facendomi quasi cadere, poiché ero appoggiata a peso morto su di lui. Il tipo era più alto di lui, ma Niall non se ne preoccupava minimamente.
-Comunque, io sono Niall- disse piazzandosi davanti a me per togliermi dalla sua visuale e porgendogli la mano.
Il ragazzo gli stinse la mano, sorridendo.
-Molto piacere, io sono Liam- poi spostò Niall con un braccio e si rivolse a me.
-Tu invece sei?-
Mi spuntò un sorriso improvviso:-Emma, mi chiamo Emma- stavo per alzarmi per andare a stingergli la mano quando un suono assordante ci prese di sorpresa. Quasi feci un balzo per lo spavento.
“Si informano tutti i provinanti che per problemi tecnici i provini continueranno domani mattina dalle ore nove. Ci scusiamo per l’incoveniente”. La frase venne ripetuta due volte e poi ci fu ancora una volta il suono assordante.
-Non ci posso credere!- Kathleen si tirò su di botto e prese la sua borsa, sbuffando rumorosamente.
Io e Niall ci guardammo, consapevoli del fatto che quello era un grande problema. E adesso? Cosa avremo fatto? Dove avremo dormito? Già, quello era un grande problema.
La folla di gente rimasta cominciava a disperdersi e smembrarsi. Si sentivano borbotii seccati e lamentele plateali.
-E ora che facciamo?- mi rivolsi a Niall, che aveva ancora lo sguardo allampanato di uno che è stato appena stordito. Era rimasto imbambolato a guardare il vuoto, con un espressione da ebete stampata in faccia. Quanto era buffo!
Lo guardai storto, alzando il sopracciglio e urlai:-Niall!- più forte che potevo. Moltissime persone si voltarono verso di noi scandalizzate. Ops, avevo fatto danno.
Finalmente Niall si voltò verso di me e mi raggiunse.
-Ok, dobbiamo trovare una soluzione nel tempo di un minuto.- Niall si stava facendo prendere dall’agitazione. Era quasi più buffo di prima, ma in quel momento non lo pensai perché aveva ragione. Kathleen era rimasta vicino a noi come ad aspettarci e ci guardava. Dopo un po’, vedendo che eravamo disperati disse:
-Vi propongo una cosa. Io sto a tre ore da qui col treno. Perché non andiamo a mangiare qualcosa insieme e poi venite a stare da me per la notte?-
Io e Niall ci guardammo e poi guardammo lei. Eravamo sorpresi, molto sorpresi. Una ragazza che conoscevamo da meno di un giorno ci stava proponendo di andare a casa sua per dormire. Sono cose non da tutti i giorni direi.
-Non vorremo essere invadenti- cercai di non sembrare una disperata, quindi evitai di accettare immediatamente.
Come speravo Kathleen insistette così io e Niall non ce lo facemmo ripetere di nuovo, avremo passato la notte a casa sua a Brandfort.
NOTA DELL'AUTORE: grazie mille per le visite! non sapete quanto mi faccia piacere sapere che leggete o almeno passate dalla mia pagina!
spero che qualche cosaggioso ogni tanto lasci anche una piccola recensione....qualsiasi cosa! voglio sapere che ne pensate!! hope you like new chapter :)
p.s. grazie anna <3