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Autore: Andry_    22/11/2011    0 recensioni
Dramione. Hermione e Draco sono gli unici ad aver fatto ritorno ad Hogwarts dopo la sconfitta di Voldemort e la fine della seconda guerra magica. I due ragazzi, da sempre nemici, trovandosi soli e spaesati in quella che per entrambi era la loro casa, trovano nell'altro l'unica persona che li può capire. Accomunati da questa situazione, capiscono di poter fare affidamento l'uno sull'altra, trovando così la forza per andare avanti, insieme.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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5.


I ricordi, l'unica cosa che non si può contrastare. Arrivano, così, improvvisamente, approfittando di un momento di debolezza, e occupano prepotentemente il cuore e la mente, anche delle persone più razionali. Ed erano proprio loro, i ricordi, il nemico che ora Hermione si trovava a combattere. Sedeva su una poltrona rossa nella Sala Comune fissando il fuoco scoppiettare nel camino, quando un fiume di nostalgia allagò la sua mente. Passare un'intera giornata con gli amici di sempre, come una volta, forse non era stata un'ottima idea. Sul grande schermo nella sua mente le immagini dei momenti passati con Harry, Ron e Ginny si succedevano accompagnate da un malinconico sottofondo musicale, proprio come fosse il film della loro amicizia. Quanto le mancavano tutti quei momenti. Le cose erano cambiate, era tutto così diverso. Harry e Ginny pensavano già a sposarsi, mentre lei e Ron... Beh, lei e Ron erano un enorme punto interrogativo. Cosa provava veramente per lui? Proprio non sapeva dirlo. Aveva creduto che fosse amore, ma ora le sue certezze iniziavano a vacillare. Era così diverso da quando avevano sconfitto Voldemort. Il ragazzo un po' timido ed imbranato di cui si era innamorata non c'era più; al suo posto era comparso un ragazzo forse un po' troppo sicuro di sé, che si beava della fama ottenuta, che amava stare al centro dell'attenzione, che, troppo spesso, si dimenticava di lei. La bella prefetta Grifondoro avrebbe dato qualsiasi cosa per sapere che fine avesse fatto il vero Ronald Weasley, per riavere indietro il suo migliore amico. Che fosse quello il vero problema: il fatto che fosse sempre stato il suo migliore amico? Hermione proprio non sapeva rispondere. Aveva riflettuto spesso sull'argomento, ma non era mai giunta ad una conclusione. Forse la loro storia era basata solo su una fortissima amicizia e, ciò che li legava, non era vero amore, ma più un sentimento fraterno, di due persone che sono cresciute insieme come parte della stessa famiglia. Presa da quei dubbi la strega si ritirò nella sua stanza. S'infilò sotto le coperte pronta a lasciarsi cullare tra le braccia di Morfeo, quando, chiudendo gli occhi, l'immagine di quello sguardo comparve nella sua mente e nel suo cuore. 

 

 

Weasley. Non aveva mai conosciuto una persona più irritante, perfino Potter era meglio di lui. Si credeva così importante, così superiore. Gli ricordava così tanto... sé stesso. Già, aveva lo stesso atteggiamento che aveva sempre avuto lui, con la differenza che lui se l'era potuto permettere, lui era Malfoy e non un Weasley qualunque. Lui, con i suoi vestiti vecchi e sgualciti, con quegli orribili capelli rossi, con quella faccia da stupido, con un cervello praticamente assente, si atteggiava come una celebrità.Nanche se fosse stato Raphael Rux in persona. Draco proprio non lo tollerava, l'avrebbe preso a schiaffi ogni secondo, ma non poteva, stava cercando di cambiare, e riuscire a controllare la sua aggressività e la sua rabbia era il primo passo per farlo. Voleva diventare un bravo ragazzo, uno di quelli brillanti a scuola, sorridenti, socievoli, pieni di amici, ma era consapevole che tutto ciò, probabilmente, era solo pura utopia. Sospirò rassegnato. Era tutto inutile, anche con tutto l'impegno del mondo, uno come lui, figlio di due famiglie "oscure", non sarebbe mai potuto diventare il classico bravo ragazzo, lo sapevano tutti e, in fondo, lo sapeva anche lui. Tuttavia c'era qualcosa, o forse qualcuno, che lo spingeva a continuare a provarci. Sapeva benissimo che anche quello era un desiderio proibito, impossibile da realizzare, ma Malfoy proprio non riusciva a togliersela dalla testa. Ogni volta che il bel Serpeverde chiudeva gli occhi le immagini del suo sorriso mozzafiato, dei suoi occhi così profondi e così cupi, dei suoi capelli sparsi al vento, si facevano largo tra i suoi pensieri. Draco la odiava, con quel suo fare da saputella, l'aveva sempre irritato ed era stata una delle vittime preferite dei suoi scherzi, ma, ora che la vedeva sotto una luce diversa, notava quanto quella bambina dai capelli arruffati, che aveva incontrato sul treno otto anni prima,fosse diventata una splendida giovane donna. Si accorse che un sorriso era comparso sul suo viso pensando alla Granger, realizzando che forse era arrivato il momento di ammettere, almeno a se stesso, di provare qualcosa per lei, qualcosa che credeva essere molto simile all'amore, anche se non aveva mai conosciuto quel sentimento. Si fermò ancora un attimo a pensare alla strega quando quell'immagine comparve nella sua mente. Era ufficiale: il suo odio per Ronald Bilius Weasley era aumentato vertiginosamente, e non avrebbe mai accennato a diminuire. 

  
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