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Autore: chocoallie    22/11/2011    6 recensioni
“Vedi quella?” chiese indicandogliela con lo sguardo. Louis annuì. “Sai chi è?”.
Louis scoppiò a ridere. “Non dirmi che t’interessa! Si chiama Alison, fa parte del consiglio studentesco.. ma la sai una cosa? Come soprannome fa suora! Non la dà a nessuno, bello, scordatela” disse continuando a guardare l’amico con espressione divertita.
“E chi te l’ha detto?” rispose il ricciolo alzando un sopracciglio a mo’ di sfida. Un sorriso malizioso sulle labbra.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I giorni sono tutti uguali, si susseguono in una maledetta routine costretta a ripetersi giorno dopo giorno, aspettando il momento in cui qualcuno deciderà finalmente di romperla. In cui anche solo qualcosa cambierà. Il momento in cui quella maledizione sarà finalmente svanita, quando tutto comincerà ad avere un vero significato. Quando si comincerà a vedere il mondo sotto un aspetto diverso. E allora, i giorni saranno tutti accumunati dalla loro insolita, splendida, diversità.

Harry si sette allo stesso banco del giorno di prima, impaziente di rivederla. Si stirò le gambe da sotto al banco e aspettò l’arrivo del professore e l’entrata di quella ragazza. L’immagine di lei, del suo corpo, del suo viso che oscurava i suoi pensieri dalla scorsa mattina e che vedeva ogni santa volta che chiudeva gli occhi. Non ce la faceva più.
“Andiamo Maddie, non puoi seriamente avermelo chiesto! Non lo farò mai” disse Aly con tono deciso. Le due ragazze entrarono insieme nell’aula, chiacchierando animatamente. Harry dal suo posto s’irrigidì, sistemandosi meglio sulla sedia.
“Dai Aly fallo per me, per favore” la pregò Maddie facendo gli occhioni dolci, consapevole di possedere quelli come ultima arma vincente.
“Ti odio quando fai così, sappilo” la fulminò l’altra. “E comunque non sai cosa mi stai chiedendo, cioè, lo sai che non sono brava a fare quelle cose” cercò di spiegare a Maddie, iniziando a gesticolare come faceva solo lei quando era nervosa o quando qualcosa la turbava.
“Ma taci che tu sei brava a fare tutto” la interruppe guardandola di sbieco.
Qualcuno dietro di loro si schiarì la voce. Aly si voltò e vide il ragazzo contro cui era andata a sbattere farle un cenno, alzò gli occhi infastidita e fece segno all’amica di abbassare il tono di voce.
“Cosa c’è?” chiese lei.
“Vedi quello seduto esattamente dietro di me? Vuole che facciamo silenzio” bisbigliò per non farsi sentire. “Che idiota”.
“Carino, che idiota carino” la corresse, ed entrambe scoppiarono a ridere. Aly le tirò un leggero pugno sulla spalla appena prima che il professore arrivasse in classe e iniziasse una nuova noiosissima lezione di chimica.
Quando la campanella suonò Aly prese un grosso respiro, e, ripensando a quello che l’ aveva pregata di fare l’amica, uscì dalla classe.
“Ciao” la salutò Harry con un sorriso enorme stampato sul volto.
Maddie guardò l’amica al suo fianco con aria interrogativa. “Vai, ti raggiungo subito” le sussurrò l’altra, poi sorrise per rassicurarla dato che aveva un’aria indecifrabile. Dopo qualche altro secondo annuì e si diresse senza dire parola verso l’aula 5B, dove avevano la prossima lezione.
“Cosa c’è?” ricambiò Aly, accennando ad una sottospecie di sorriso più per educazione che per altro.
“Volevo chiederti.. Ho pensato che.. Sì, beh, non è che avresti tempo per darmi ripetizioni di chimica? Scommetto che vai benissimo in quella materia, come in tutte le altre, del resto” le chiese quasi supplicandola. ‘Ma che diavolo? Oggi vogliono tutti favori da me?’ pensò Aly scocciata.
“Perché dovrei? Non ti conosco nemmeno”.
“Harry, piacere” sorrise porgendogli la mano, credendosi furbo.
“Alison” gli strinse la mano alzando gli occhi al cielo. “Comunque per le lezioni non lo so, ci devo pensare, okay?” disse pensierosa. Non che avesse voglia di dare ripetizioni a l’ennesimo imbecille, soprattutto perché quel semestre aveva bisogno di concentrarsi più su se stessa che su altri, però le faceva piacere aiutare i ragazzi in difficoltà con lo studio, era una delle poche cose in cui riusciva bene e in un certo senso era un’attività gratificante.
“Certo, tranquilla. Grazie mille” si affrettò a dire il riccio. “E’ solo che devo cercare di salvare questo primo quadrimestre, dato che se no i miei mi fucilano..” “..letteralmente” disse dopo una breve pausa guardandosi attorno come per controllare che i suoi genitori non fossero nei paraggi, poi rise facendola ridere a sua volta.
“Non so come fare” concluse con un’aria da perfetto ragazzo innocente.
“E va bene, d’accordo. Mi hai convinto” sospirò.
“Un’ora ogni giorno dopo la scuola, ritrovo in biblioteca” disse e poi senza neanche aspettare la sua risposta sparì nell’aula di matematica lì affianco. Harry rise.


“Mi devi cento sterline” esordì il riccio.
“Perché?” spalancò gli occhi il suo migliore amico.
“Io ed Aly abbiamo un appuntamento, beh, non proprio, ma per me vale come un appuntamento”.
Louis scoppiò in una fragorosa risata. “Non ci credo!” si complimentò battendogli il cinque.
“Dici che riuscirò a portarmela a letto?”
“Non so Harry, chiedi in giro.. nessuno ci è mai riuscito finora” rispose pensieroso. “Però nessuno era Harry Styles” sorrise. “Prova a fare lo stronzo, tutte le ragazze amano gli stronzi! Prova a..”
“Tutto chiaro, papà” rise interrompendolo prima che potesse andare avanti ancora per molto, come era solito fare. “So cosa devo fare” borbottò.
“Lei non ti piace davvero giusto?”
“Nah, voglio solo portarmela a letto. Dico, l’hai vista?” alzò le spalle sotto lo guardo di Louis, che scosse la testa sorridendo: “Sei sempre il solito, Harry”.

“Cosa cosa cosa?” le chiese Maddie con la bocca spalancata dallo stupore.
“Sì, Maddie, gli darò qualche ripetizione, niente di più” ripeté per l’ennesima volta, incominciando ad essere spazientita.
“Okay, scusa, è che.. Harry Styles? Un calciatore Alison?” era incredula.
“Già. Che c’è che non va?”.
“No, niente. È che quelli sono tutti uguali, vogliono solo il.. sesso. Non voglio che poi tu ci stia male un’altra volta”.
“Maddie gli devo solo dare ripetizioni!” rise alzando gli occhi al cielo. “Stai tranquilla” la abbracciò. Sapeva che voleva solo il suo bene, ma a volte era seriamente esagerata. Parlava lei poi che voleva che entrambe entrassero a far parte del gruppo delle cheerleader della scuola solo perché potesse star più vicina a Niall, il ragazzo per cui aveva una cotta da un’infinità ormai, capitano della squadra di calcio e amico di Harry, ora che ci pensava. All’asilo erano migliori amici, poi chissà che cosa successe e fatto sta che Niall, il ragazzo biondo dalle origini irlandesi, non le rivolse mai più la parola. Lei però non se l’era dimenticato, anzi, tutt’altro. Incominciava a pensare che dopo tutto quello che Madison aveva fatto per lei, entrare in una stupida squadra di cheerleader che mirava a sostenere ragazzi uno più stupido dell’altro le sarebbe stato più che dovuto.
“Madison..per quanto riguarda le cheerleader.. quando iniziamo?” chiese così, tranquillamente. La sua migliore amica tirò un urlo e ridendo l’abbracciò fino a farla quasi soffocare, continuando a ripeterle grazie. “Ti voglio bene” disse infine.
Non sapeva cosa aspettarsi, ma era consapevole che di lì a poco la sua vita sarebbe in qualche modo cambiata. “Ti voglio bene anch’io, Madison” sorrise.




NOTE: waa già due recensioni? Siete fantastiche ♥ Poi in tre l'avete già messa tra le seguite e la Cami addirittura tra le preferite! ** Dato che ho già i primi tre capitoli pronti non vi farò attendere molto, ma sappiate che poi sarò abbastanza lenta ahah. Beh, spero vi piaccia :3
  
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