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Autore: Merlina97    22/11/2011    6 recensioni
esiste un piccolo villaggio, Starland, di cui non si conosce la posizione geografica. Questo villaggio è circondato dai boschi, le persone sono chiuse,il passato spaventa, si danno per scontate le cose, si ha paura di tentare. Dovrà arrivare una persona, forse la coscienza stessa, a far cambiare le cose. Mi scuso in anticipo per gli aggiornamenti lentissimi, spero avrete voglia di seguirmi comunque.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Pensieri
 

- Ma dobbiamo continuare a leggere questa roba ancora per molto!?-
 

-  Ma se saranno cinque minuti che la stai leggendo!- Erano Anna ed Elisabetta a discutere, Adele,invece stava zitta; queste cose erano all’ordine del giorno tra le due amiche. Loro tre si conoscevano da un sacco di tempo, vivevano tutte a Starland, ovvio, altrimenti non si sarebbero mai incontrate. Starland era circondata dai boschi, un paesello insignificante dove le persone vi nascevano e, nella maggior parte dei casi, vi morivano.
Elisabetta chiuse con uno scatto secco il libro:
- Sentite gente, invece di riempirci la testa con tutta sta cultura non potremo, per esempio, fare qualcosa di più normale per delle ragazze della nostra età?-
- Tipo?-  Anna si fingeva leggermente irritata, usava un finto tono provocatorio per stuzzicare l’amica. Tanto sapeva cos’ avrebbe tirato fuori :avrebbe proposto di spettegolare o qualcosa del genere e , Anna ne era sicura, dieci minuti dopo si sarebbero                                                    
ritrovate a discutere di quanto era carino questo o quel ragazzo, le solite cose di sempre...
 
- Adele, ma sei proprio sicura che non ti piaccia nessuno?- Ora Anna ne era sicura: era guerra aperta tra le due amiche
- Dovresti imparare a farti gli affari tuoi,sai?-
- È un sì?-
- Non ho detto questo!-
-  Però non hai neppure negato...-
- Ehy voi due, la volete piantare!- se Elisabetta era la pettegola e Adele la riservata, Anna era quella matura e di solito toccava a lei fermare i litigi delle due amiche, come questa volta.
      Il cielo si stava tingendo pian piano di sfumature rosse, in seguito sarebbero diventate rosa, poi il cielo avrebbe assunto un colorito bluastro che sarebbe andato via via più scurendosi...In altre parole, stava calando la sera.
-Meglio se andiamo a casa.-
-Sì... – risposero Elisabetta e Adele, poi ,tutte e tre si avviarono verso le rispettive case.
 

 

***

Quella sera Anna non aveva mangiato tanto ; non c’era un  motivo particolare, quella sera era così e basta. Si sentiva anche un pò malinconica, le capitava ogni tanto e ,anche se di solito non lo  ammetteva, non le dispiaceva poi così tanto: essere malinconica l’aiutava a pensare. Nelle storie del suo popolo (ammesso che si possano chiamare “popolo” poche centinaia di persone) figuravano sempre le stelle, gli anziani raccontavano che un tempo le stelle brillavano intensamente su Starland, a ben guardarci, ad Anna non sembravano poi così luminose, le sembravano normali, anche se non aveva mai visto le stelle fuori da Starland e ,forse, non aveva neanche il senso della normalità da questo punto di vista. Amava stare seduta sul largo davanzale della finestra di camera sua, lì poteva perdersi nei suoi pensieri e riflettere su tante cose. In quel momento pensava alla gente: quella mattina aveva sentito i discorsi di due ragazzi, lavoravano per il proprietario della bottega del paese, dovevano andare in chissà quale città a reperire chissà quale merce, uno di loro, il più giovane, aveva chiesto a l’altro quale strada avrebbero preso per tagliare la foresta che circondava Starland, la risposta era stata:
-Prenderemo il sentiero dell’anno scorso.-
Anna avrebbe anche aggiunto un “come sempre” a quella frase,era da tempo che ci rifletteva, le cose in quel paese non cambiavano mai, da anni, forse secoli.
L’aria si era fatta più fredda, Anna aveva perso la cognizione del tempo e non aveva idea di quanto ne fosse passato, con le gambe intorpidite dal  freddo rientrò,chiuse la finestra e andò a dormire, mentre su Starland iniziava a fioccare la prima neve che, pian piano, iniziava a ricoprire i tetti del paese.
 
Spazio Autrice: allora, in questo capitolo non è successo nulla di particolarmente interessante, diciamo che è servito più che altro a presentarvi qualche personaggio. La mia versione originale prevedeva l’entrata dell’ “elemento sorpresa” (se così si può chiamare) in questo capitolo,ma ho preferito aspettare. Non è che sono troppo frettolosa nello scrivere? Io ho quest’impressione e il capitolo non mi convince tantissimo... Comunque mi lasciate un commentino? Dai, vi ho anche inquadrato la protagonista...
Baci
Ila

 

  
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