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Autore: miseenabime    22/11/2011    3 recensioni
Non voglio anticiparvi nulla, quindi vi metto solo l'introduzione.
C’era una volta tanto tanto, tanto, tanto, tanto, tanto […] ma non troppo tempo fa, in un allegro villaggio ai piedi di un’allegra montagna, una casetta dai colorati muri gialli, le tendine rosse, e un giardino adornato da rose.
In quella casa vi abitava una giovane donna con la figlia. Ella era molto graziosa, aveva fini capelli biondi e profondi occhi azzurri, tutto il villaggio l’amava. La nonna le era molto affezionata, così le aveva confezionato una mantellina rossa, con tanto di cappuccio. La ragazzina la adorava, e metteva solo quella, così che venne soprannominata cappuccetto rosso.
[...]
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Neville Paciock, Ron Weasley, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Premessa:

Fino ad ora questa storia è stata in gran parte comica, faceva ridere.. bhe, sappiate che ci saranno anche dei momenti abbastanza seri! Perchè non è una parodia, nemmeno una demenziale.

Mi piacerebbe ricevere ancora qualche vostra recensione :3

Peace & Love

Sarah

 

 

 

Capitolo Tre

 

Cappuccetto Rosso, senza farselo dire due volte, partì per andare dalla sua nonna,

la quale stava in un altro villaggio.

E passando per un bosco s'imbatté in quella buona lana del Lupo,

 il quale avrebbe avuto una gran voglia di mangiarsela;

ma poi non ebbe il coraggio di farlo,

a motivo di certi taglialegna che erano lì nella foresta.

Dalla fiaba originale

 

Camminarono per un bel po’ senza scambiarsi molte parole. Qualche domanda, frasette.. ma mai un vero discorso. Draco era un po’ imbarazzato da questa situazione. Si trovava comunque in una fiaba babbana e l’unica persona che poteva affiancarlo era la Granger.. lui nemmeno sapeva perché lei voleva aiutarlo! Si erano odiati per anni! Strane le donne.. pensò. Hermione, d’altro canto, era nella sua stessa identica situazione. Non è da tutti i giorni passeggiare con il tuo nemico a fianco, e quel silenzio era ancora più snervante.

« Hem.. » si schiarì la voce. Draco la guardò e alzò un sopracciglio. « Perché credi che.. che siamo qui? » riuscì a balbettare.

«Non ne ho idea.. magari siamo morti » azzardò sarcastico.

« Nah, non credo che questo sia il paradiso.. » ribattè la ragazza.

« Chi ha parlato di paradiso … » disse lui abbassando lo sguardo.

Hermione si morse un labbro. Probabilmente aveva osato troppo, doveva rimediare.

« Senti Malfoy, tu non.. »

« Zitta Granger, non ho voglia di uno dei tuoi discorsi filosofici, ne tanto meno voglio la tua pietà »

« Ma io.. »

« Hermione » disse a denti stretti girandosi verso di lei e socchiudendo gli occhi. « Ti prego … »

Aveva usato il suo nome. Hermione. Chiunque l’avesse udito non sarebbe riuscito a crederci, ma Hermione non l’aveva sentito. Draco stupito dalla reazione inerme della ragazza la scrutò, e vide che era immobile e fissava un punto davanti a lei, con lo sguardo corrucciato. Spostò lo sguardo.

C’era un bivio. Il sentiero si divideva chiaramente in due parti. Una andava in discesa, girava intorno alla boscaglia e poi risaliva, per arrivare al villaggio della nonna. Era molto lunga, e piena di sassi ed erbacce. L’altra, quella di destra, saliva su per la montagna e arrivava direttamente nella parte esterna del villaggio. Sicuramente era molto più corta, lineare e comoda, ma attraversava nettamente il bosco a cui l’altra girava intorno. Il ragazzo fece una smorfia.

Hermione le fissava ancora incerta.

« Che facciamo? » chiese.

« Non lo so … »

Draco fece spallucce « Bhe, prendiamo quella a destra, è più corta, ci metteremo meno tempo ». sembrava fermamente convinto della sua ipotesi. La Grifondoro invece era contrariata.

« Non lo so.. credo.. credo che dovremmo prendere l’altra.. »

Draco si alzò in punta di piedi e diede una sbirciata alla sua sinistra. La stradina si stagliava all’orizzonte, sembrava infinita agli occhi del biondo, che voleva porre fine al più presto da quella buffonata.

« Tu sei pazza, Mezzosangue! Ci impiegheremo una vita! »

« Solo che.. ho uno strano presentimento »

« Lo sappiamo entrambi che fai a dir poco schifo in divinazione. Quindi te lo dico io cosa facciamo: muoviamo il culo e attraversiamo questo bosco, che immaginando le favole babbane sarà pieno di fatine e animaletti. »

« Primo: Io non faccio schifo in divinazione! La trovo inutile.. Secondo: perché chiedi il mio parere, se decidi sempre tutto tu!? »

« Hai ragione! » esordì il ragazzo. Hermione sbarrò gli occhi dall’incredulità. « Perché diavolo te l’ho chiesto!? » la ragazza assottigliò gli occhi. Draco la prese per un braccio e la trascinò verso la stradina nel bosco. Hermione, a malincuore, diede un ultimo sguardo alla strada di sinistra.

 

***

« Maledizione, lasciami Malfoy! » si lamentò Hermione. Si erano addentrati parecchio nel sentiero, ma il ragazzo aveva continuato a tenerle il braccio. Lei era arrossita a quel contatto, che però si era fatto pesante.

« Okay ma cammina Mezzosangue, sei lenta come un bradipo! »

« Ti conviene tacere se non vuoi che ti trasformi in un furetto e ti lasci qui nella foresta! »

« Ah si? E dimmi, hai per caso con te una bacchetta! »

Hermione aprì la bocca per ribattere, ma non le vennero le parole. Effettivamente non aveva con se la sua bacchetta. E nemmeno lui a quanto pare. Erano in un posto sperduto per fare chissà che cosa senza poter usare la magia. La cosa andava di male in peggio. Draco ghignò.

« Uuuh, sono riuscito a far restare senza parole la secchiona-Granger! » Hermione lo guardò malissimo.

« Vedrai che un modo per liberarmi di te lo trovo lo stesso! »

« Hm.. prova a guardare la situazione da un altro punto di vista » si avvicinò, con sguardo scaltro. « siamo in un bosco » un passo. « isolato » due passi « da soli, io e te » tre passi « dimmi ora, non pesi che potrei in qualsiasi momento, in  qualsiasi modo farti del male? » Hermione deglutì. Aveva ragione. « Rifletti.. chi è il più forte di noi senza bacchetta? » la ragazza aveva il cuore a mille. Per quello che il ragazzo le aveva appena detto, che suonava tanto come una minaccia, ma anche per quanto si era avvicinato a lei.

« Credimi, non sarebbe tanto fac.. » fece un passo indietro per allontanarsi da lui. Uno di troppo. Uno troppo lungo. Sentì il terriccio strano sotto i suoi piedi, una lieve sensazione di leggerezza prima di scivolare giù. Urlò, cercò di aggrapparsi alle braccia con cui Malfoy aveva tentato di non farla cascare, ma la caduta fu inevitabile. Percepì chiaramente i rami sporgenti scontrarsi contro le sue braccia, e la schiena sbattere contro la terra umida. Si mise a sedere tenendosi la testa.

« Ahi.. » si lamentò

Poco dopo arrivò Draco, tutto preoccupato.

« Granger, tutto bene? »

« Bhe sì, credo di sì.. » il biondo, a quella dichiarazione, si rilassò visibilmente. Si sedette vicino a lei.

« Hai fatto un volo osceno, sai? » la prese in giro lui.

« Guarda che è colpa tua! » Draco, probabilmente, intese male quest’osservazione.

« Sapevo che le ragazze cadevano ai miei piedi, ma addirittura così in basso.. » ridacchiò.

Hermione era offesa. Decise di vendicarsi.

« Hey Malfoy! » lo chiamò.

« Si? » Quello si girò.. e si ritrovò addosso una manciata di terra mischiata con del fango. La ragazza ridacchiò.

« Grifondoro da strapazzo, questa me la paghi! » si rialzò in piedi in fretta e andò ad afferrare della terra umida. La Grifondoro si era già rialzata, quando sentì qualcuno afferrarle il braccio e farla girare. Si ritrovò prima faccia a faccia con Malfoy. Poi con della terra. Vuoi per il suo precario equilibrio, o per la caduta di poco prima, Hermione cadde di nuovo per terra, trascinando con se il ragazzo. Chiunque, passando di lì, avrebbe detto una scena alquanto equivoca, ma lo stesso Chiunque appena citato, non avrebbe mai di certo pensato che i due stessero giocando a tirarsi la terra.

Restarono per poco a guardarsi, imbambolati. Poi Hermione, imbarazzata, prese parola.

« Hai intenzione di alzarti? »

« Non dirmi che ti piacerebbe.. » la provocò.

« Levati! » rincalzò lei, ma le sfuggì un sorrisino.

« Hn-hm.. » Draco avvicinò il viso al suo.

Hermione, sbigottita, fece la prima cosa che le venne in mente. Prese una manciata di terra e gliela sbattè in faccia.

Draco si rialzò subito, sputando di qua e di là.

« Granger, considerati finita! »

Hermione balzò in piedi e approfittò del poco tempo che aveva per darsela a gambe. Ritornò sulla strada e corse ancora per un po’ finché non sentì più la voce di Malfoy. Allora si fermò e si piegò sulle ginocchia, cercando di calmare il respiro. Quando si fu rilassata si raddrizzò per tornare dal ragazzo. Si girò a destra e a sinistra. Un tremito la percosse. Il bosco era improvvisamente tutto uguale, stessi alberi, stesse foglie, stesso terreno. Non ricordava più da che parte fosse venuta. Sentì un ramo spezzarsi alle sue spalle. Si girò. Il rumore proveniva da dietro degli alberi. Si avvicinò piano.

« Malfoy.. Malfoy guarda che non è divertente.. » provò a dire.

« Malfoy? » si avvicinò di più. Deglutì.

« Draco? » sussurrò. Ma dietro quell’albero non c’era Draco.

 

E passando per un bosco s'imbatté in quella buona lana del Lupo,

il quale avrebbe avuto una gran voglia di mangiarsela;

 

 Un respiro pesante. Un ringhio. Hermione indietreggiò, se lo ricordava. Da dietro il tronco comparve un grosso lupo. Pelo nero, occhi iniettati di sangue, bocca con lunghe zanne, aperta e con la bava che colava, segno che voleva farsi uno spuntino. La ragazza cercò di stare calma. Il lupo le girava pericolosamente intorno, cercando di studiarla. Hermione provò a individuare una via di fuga, ma c’erano solo file e file di alberi, che sicuramente quel lupo conosceva meglio di lei, quindi se anche avesse provato a scappare avrebbe potutto benissimo tenderle un agguato e azzannarla. Decise allora di limitare i movimenti per dare meno nell’occhio.

Il lupo ringhiò. Hermione tremò. L’animale spalancò gli occhi, riducendo le pupille, si piegò sulle zampe pronto a saltare. La ragazza si abbassò un poco e chiuse gli occhi, in attesa della sua fine.

Sentì il lupo guaire. Aprì gli occhi. Draco stava davanti a lei, più distante il lupo, vicino un grosso sasso. Il biondo parlò

« Eh no, mi spiace lupacchiotto ma qui non sei il benvenuto. Non provarci più, intesi? » il lupo ringhiò a quella provocazione. Draco raccolse un'altra pietra dal suolo « okay, come vuoi tu! » e gliela tirò addosso. L’animale guaì di nuovo. Il masso gli stava schiacciando una zampa, impedendogli di muoversi. Draco le afferrò una mano.

« Andiamo! » e iniziarono a correre.

Si fermarono solo quando furono sicuri che il lupo non potesse ritrovarli. Ancora mano nella mano. Hermione ci fece caso. Arrossì.

« Si può sapere che ti è venuto in mente!? » La ragazza non si aspettava un rimprovero, rimase sbigottita un attimo, per poi ritornare agguerrita.

« A me!? Tu che mi inseguivi! »

« E c’era bisogno di allontanarti così tanto!? »

« Non mi ricordavo che c’era quella bestia nel bosco! Vedi, dovevamo prendere l’altra strada! »

« Ammettilo, ti ho salvato il culo! »

« Oh si, solo perché non avevo la mia bacchetta! Come dovrei fare ad affrontare un lupo senza armi!? »

« Stupida orgogliosa Grifondoro, nemmeno lo ammetti, nemmeno mi ringrazi! »

« Già, grazie per non avermi ascoltato! Grazie per avermi quasi fatto mor.. » la frase le rimase sospesa in bocca.

Perché così, senza nessun apparente motivo lui l’aveva baciata. Senza senso, pensò. Ma non poté fare a meno di sentirsi bene, percepì il suo calore, probabilmente il suo cervello aveva fatto le valige ed era già all’aereoporto per le Maldive.

Hermione, Malfoy ti sta baciando!

Il suo cervello fu richiamato al lavoro, e mollò la vacanza.

Hermione si scostò.

Gli diede un ceffone.

« Imbecille! » lo rimproverò.

Draco aveva una faccia da pesce lesso. Insomma, non era mai stato in una situazione del genere. La guardò sorpreso. La ragazza scoppiò a ridere.

Dannati Grifondoro presuntuosi.. pensò Draco. Mise il broncio e si girò avanzando per la strada. Era rimasto male.. stupito e offeso.. tremendamente offeso. E lui che per una volta ci aveva provato. Stava facendo al figura del bambino, lo sapeva bene, ma non poteva farci niente, era veramente contrariato. Sbuffò. Una mano si poggiò sul suo braccio, ma lui non smise di camminare.

« Malfoy? » la ignorò.

Lei ridacchiò.

« Draco? » a sentirsi chiamare per nome, il Serpeverde si girò sorpreso.

« Che.. »

Hermione lo baciò.

  
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