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Autore: KHima95    22/11/2011    6 recensioni
-Che piacere rivederti Giselle- disse Lee Soo Man –prego entra-
-Allora sei pronta per scrivere questo libro?- continuò.
-Diciamo che più che pronta sono obbligata- risposi sbuffando.
-Forza Giselle, è un’opportunità di lavoro che non capita tutti i giorni!- disse lui.
- Un’ opportunità di lavoro? Sono costretta a scrivere un libro su cinque pivelli che si credono dei geni della musica e lei questa la chiama opportunità di lavoro?- dissi alterandomi.
-Giselle sai benissimo il perché ti ho scelta! Eri l’unica nel gruppo di lavoro del signor Kim a non conoscere gli SHINee, ed io cercavo proprio questo! Non volevo una fan scatenata intorno a loro. Ed inoltre sei una ballerina, di danza classica certo, ma sei comunque più vicina al loro mondo-
-Scusa chi è che hai chiamato pivelli?-
Mi girai incuriosita dalla voce maschile alle mie spalle che scoprii provenire da un ragazzo biondo dalla pelle perfetta affiancato da altri quattro ragazzi altrettanto belli.
-Hmpf, e così siete voi?- dissi io, altezzosa.
-Bene, vedo che già hai conosciuto Key- disse il presidente accostandosi a me e indicandomi il biondino che aveva parlato prima.
-Ragazzi lei è Giselle- disse indicandomi –sarà la scrittrice del libro di cui vi avevo parlato-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3 mesi dopo

Giselle

“La coppia che tutti invidiano e che sta facendo parlare tutta la Corea” rilessi per la decima volta la scritta a caratteri cubitali sulla prima pagina di una rivista. La buttai con forza sul comodino anche se quei due visi sorridenti sembravano continuassero ad osservarmi.

-Aaaaah- urlai strappando la carta e abbandonandomi sul letto. Erano mesi che oramai si ripeteva sempre la stessa storia. Compravo i vari giornali che vedevano in copertina Seohyun e Key, li portavo a casa per poi iniziare ad urlarci davanti. Più volte Taemin mi aveva chiesto con la sua solita ingenuità se avessi bisogno di uno psicologo, ma gli rispondevo ridendo istericamente. Forse avevo davvero bisogno di uno psicologo!

Ad ogni modo la mia vita è continuata. Le prove per lo spettacolo si facevano più intense ed Eunhyuk e Taemin mi insegnavano nuovi passi per il moderno. Stavo diventando brava.

Vi chiederete: e con Key? Con Key c’è un rapporto civile. Viviamo pur sempre nella stessa casa. Ha tentato più volte di parlarmi ma sono riuscita sempre ad evitarlo. E’ stato difficile, eccome se lo è stato. Ma ci sono riuscita. Ed ora lui continua la sua vita da superstar felicemente fidanzata, ed io continuo la mia vita da ragazza che si divide tra prove e stesura di un libro. Già non dimentichiamoci del libro! Il lavoro sta andando avanti alla grande. O almeno io credo sia così. Nessuno aveva letto neanche una parte del racconto, anche se Taemin ed Eunhyuk non chiedevano altro.

-Sei pronta?- Taemin aprì la porta della mia stanza interrompendo i miei pensieri –Ancora queste riviste?- chiese.

La prese dal  comodino e la buttò nell’armadio.

-Su, che la macchina ci sta aspettando-

Lo guardai infilandomi le scarpe con il tacco che mi aveva regalato Eunhyuk qualche giorno fa.

-Sono proprio obbligata, vero, a venire?- mi alzai, prendendo la sua mano.

-Si, assolutamente! Oramai sei parte dell’Sm e sai benissimo che quando ci sono questi eventi devi esserci-

Sbuffai ed aggiustai il suo papillon. Non mi andava di vedere la coppietta felice, camminare sottobraccio per ricevere i complimenti da tutti. Davvero non mi andava.

-Dai forza. Starai tutto il tempo con me e Hyung, non ti accorgerai neanche dell’esistenza di quei due- sorrise incoraggiante.

-Spero tanto che Eunhyuk non si scocci di passare tutta la serata con noi allora- sbuffai ma poi sorrisi prendendolo sottobraccio.

-Sai che non è così- sorrise e raggiungemmo gli altri nel furgoncino.

-Ragazzi, Key?- chiese l’autista girandosi verso i sedili posteriori.

-No Hyung, non viene con noi. Sarà sicuramente già là- gli rispose Onew.

L’uomo scrollò le spalle, portando le mani al volante ed iniziò a guidare.

Attaccai il viso al finestrino, che dato il fretto che contrastava con il mio alito caldo, si appannò. Disegnai una cuore e poi ci passai la mano sopra. Sospirai e mi rigirai davanti. Sentii la mano del leader toccare la mia per poi stringerla. Lo guardai e mi fece uno di quei sorrisi incoraggianti che ti aiutano a risollevarti.

-Forza- mi sussurrò in modo che solo io potessi sentire. Annuii convinta sorridendogli.

-Eccoci arrivati- annunciò l’autista. Scendemmo dal furgoncino, presi Onew sottobraccio ed entrammo.

 

Key

-Ah devo dire che la mia idea sulla nostra coppia è stata grandiosa- disse Seohyun sorridente tenendomi il braccio.

-Fantastica!- esclamai sarcastico poggiando l’altro gomito sul bancone dietro di me.

-Key, caro! Questa è una festa importante, non vorrai mica che i giornalisti ti vedano annoiati di stare con me?- mi guardò maliziosa ed io non potetti fare a meno di sbuffare.

Da quando ero entrato in questa storia, mi era difficile uscirci. Giselle mi mancava. Mi mancava davvero tanto! La amavo in silenzio e mi struggevo se la vedevo star male. Senza contare che mi evitava sempre. Erano tre mesi oramai che non riuscivo a parlare per più di dieci secondi faccia a faccia con lei. Ma che potevo fare? La capivo, quindi non insistevo e la osservavo da lontano, in silenzio.

-Oh, guarda, la tua amichetta!- scimmiottò Seohyun.

Guardai l’entrata e vidi Giselle accompagnata dai ragazzi. Era davvero bellissima: quell’abito bianco con le maniche a sbuffo che cadeva dolcemente sui fianchi, le stava d’incanto. I capelli tirati indietro in un perfetto chignon mostravano il suo delicato viso e i suoi bellissimi occhi scintillanti. La guardai incantato fino a quando non vidi Eunhyuk andarle incontro e abbracciarla con foga. Lei ricambiò entusiasta, e insieme andarono a ballare in pista.

-Andiamo anche noi!- esclamò Seohyun.

-No, non mi va! E non mi minacciare come sempre, perché ora sul serio non mi va!- le risposi secco.

Alzò la testa con fare superiore e si girò allontanandosi.

-Un drink per favore! Il più alcolico che avete!- dissi al barista dietro di me.

E dopo questo ne seguirono tanti altri, non so bene quanti. Ma abbastanza per farmi perdere la testa.

 

La luce che filtrava dalle tapparelle mi fece aprire gli occhi. Mi stiracchiai e istintivamente mi coprii con la coperta gettata ai miei piedi. Mi resi conto di avere addosso solo i boxer e, guardandomi intorno, anche di non essere a casa mia. Mi alzai di scatto e spalancai gli occhi. Guardai il letto immacolato e scorsi i miei vestiti della sera precedente gettati a terra. La testa mi faceva un male atroce e non riuscivo a ricordarmi nulla riguardo le ultime dieci ore. Mi alzai vestendomi con gli indumenti che raccoglievo da terra ed uscii dalla stanza.

-Oh ti sei svegliato- Seohyun mi si parò davanti, pronta per uscire.

-Seo…hyun- ti prego fa che non sia successo nulla.

-Key, stai bene?- continuava a sorridere, ma io non potevo fare a meno di guardarla ad occhi sbarrati. La testa mi pulsava, e dovetti farmi forza per non far cedere le mie ginocchia. Feci un grosso respiro e chiesi:

-Seohyun, è successo qualcosa tra di noi, stanotte?-

Lei fece un sorriso beffardo, poi si allontanò, dirigendosi verso la porta:

-Ti ho preparato la colazione, è in cucina! Ora devo scappare ho le prove. Ciaoo- agitò la mano e si dileguò.

Mi abbandonai sul divano mettendomi la testa tra le mani. Che avevo fatto?! Dio, non era possibile! Non potevo essere stato a letto, con… lei. La odiavo dal profondo del mio cuore. Come potevo? Cercai di ricordarmi della sera precedente, ma nulla! I miei ricordi si fermavano a quando avevo visto Giselle. Giselle… Come avevo potuto farle una cosa del genere? Cazzo, cazzo, cazzo. Diedi un calcio alla sedia alla mia destra quando mi squillò il cellulare.

-Pronto?-

-Hyung dove sei?-

La dolce voce di Taemin mi fece tranquillizzare un po’: -Piccolo, sto tornando a casa, arrivo!-

-Siamo in pensiero per te, fa presto-

Attaccai, presi la mia giacca e mi incamminai verso casa, sperando che non fosse successo nulla.

 

Giselle

La notte non ero riuscita ad addormentarmi. La scena di Seohyun che teneva in piedi Key mentre si infilavano in un taxi, era vivida nella mia mente. Cosa era successo? Inoltre Key non era tornato neanche a casa per la notte… Era rimasto a dormire da lei? Non poteva esserci stato. Almeno, non credo…

Mi alzai dal letto, vestendomi ed uscii da camera mia. Trovai i ragazzi sparsi tra la cucina e il soggiorno, ma mancava Key, ovviamente.

-Tae- lo tirai per un braccio per farlo avvicinare a me.

-Key?- gli sussurrai all’orecchio.

-Mi dispiace Gis, non ho idea di dove stia… Mi ha detto però che stava per tornare-

Sbuffai e sentii il Maknae accarezzarmi i capelli: -Su, dai!-

Feci un sorriso tirato e mi avviai verso la porta d’ingresso per andare a farmi un passeggiata. Mi girai verso i ragazzi e dissi: -Esco per un po’, torno per pranzo!-

Quando stavo per aprire la porta, qualcun altro da dietro la aprì e mi ritrovai Key davanti.

-Key…- sussurrai.

-Giselle…- spalancò gli occhi per poi distogliere improvvisamente lo sguardo. Cosa era successo?

 

Angolo autrice: annyeooong :33 Ok vi capisco se volete picchiarmi LOL Perdonatemi per il ritardo ma tra vari impegni mi è quasi impossibile scrivere ç_ç Ci tenevo a ringraziare  AngieChan95, too fast to live, Federica_25, Bling, kikkylove95, Chrome_th, LaUrA43587, katy95 ed _Eli Minho_ per le loro gentilissime recensioni, e ringrazio anche tutti i lettori, vi straamo U.U Un bacio a tutti e alla prossima ^-^

  
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