Key
Aprii la
porta di casa e mi ritrovai Giselle davanti intenta ad infilarsi le
scarpe.
Alzò lo sguardo e mi vide.
-Key…-
sussurrò
il mio nome così dolcemente che mi fece sciogliere il cuore.
-Giselle…-
dire il suo nome mi
faceva sentire meglio. Anche se dovetti distogliere il mio sguardo da
quegli
occhi color nocciola, che mi facevano tanto battere il cuore.
-Ehm…
Noi andiamo…- Minho trascinò
per mano Taemin ed insieme si fecero strada per uscire dalla porta
principale
seguiti da Onew e Jonghyun che mi fece l’occhiolino in modo
che potessi vederlo
solo io.
Mentre
tornavo a casa avevo riflettuto. Forse era troppo tardi, ma speravo che
lei mi
avesse aspettato. Volevo ritornare con lei. Non mi importava quello che
sarebbe
successo dopo con Seohyun. L’avrei affrontato. Ma non potevo
stare ancora
lontano da lei. Quella notte mi era servita davvero da
lezione…
-Vado anche
io…- disse abbassando lo sguardo superandomi. Mi girai e la
bloccai per un
braccio per poi attirarla a me abbracciandola. La stringevo forte anche
se da
parte sua non c’era nessuna reazione. Le sue braccia
giacevano distese ai
fianchi del suo corpo. Che fossi arrivato troppo tardi?
Giselle
E dire che
li odiavo era dire poco! Quei quattro idioti si erano dileguati senza
pensarci
due volte. La situazione era imbarazzante così cercai di
andarmene anche io.
Pensavo di avercela fatta, quando improvvisamente mi sentii bloccare
per il
braccio. Non ebbi neanche il tempo di girarmi che ritrovai il mio viso
su una
superficie dura e calda. Il petto che desideravo da mesi. Le sue
braccia
stringevano il mio corpo, ma io non potetti ricambiare. Non ne avevo la
forza.
-Perché…-
sussurrai.
-Giselle…
Io…- era
in difficoltà lo sentivo. Lo allontanai e
sentii il suo sguardo triste posarsi su di me. Presi coraggio e lo
guardai
negli occhi.
-Perché
questo,
Key?-
-Giselle
forse ti sembrerà strano, surreale ed impossibile, ma io non
ti ho dimenticata-
Spalancai
gli occhi e lo guardai sorpresa. Non mi aveva dimenticata? Come era
possibile.
Erano ancora impresse nella mente quelle parole che mi avevano ferita
così
tanto: “Ho capito che è lei quella che
voglio”. Queste parole aleggiavano sempre
nella mia mente, senza abbandonarla mai. E ora, lui mi veniva a dire
che non mi
aveva dimenticata?
La mia mano
partì senza che me ne rendessi conto per colpirlo in pieno
viso.
-Pensi io
sia un giocattolo che tu puoi girare e rigirare nelle tue mani come ti
pare? Se
pensi questo, ti sbagli di grosso. Non mi lascerò
abbindolare di nuovo da
te- guardai
seria i suoi occhi,
sorpresi dal mio gesto.
-Io posso
capire ciò che provi, ma ti prego lasciami spiegare-
-No, Kibum,
no!- quasi urlai, e cercai di trattenere le lacrime che stavano per
uscire. Lo
spinsi da parte e corsi fuori.
Key
Lo schiaffo
con la quale Giselle mi colpì conteneva tutta la delusione
ed il rancore che
provava nei miei confronti. Per questo fece male. Non ebbi il tempo di
spiegarle ciò che era successo, ma la capivo. Dovevo
rimediare in qualche modo.
Così chiamai Jonghyun.
-Pronto?- mi
rispose con la sua solita aria scocciata.
-Jong, sono
io, ho bisogno del tuo aiuto!-
Gli
raccontai tutta la storia, partendo dal bacio in sala con Giselle, poi
Seohyun
e i tre mesi con lei, la notte scorsa e per finire ciò che
era appena successo
con Giselle.
-Che cosa?!-
urlò così tanto che pensai mi si fosse forato il
timpano.
-Si, si!
Jong è successo questo! Ma non urlare!- dissi spazientito.
-In poche
parole tu ti sei lasciato abbindolare da quella stupida? Ma sei scemo o
fai lo
scemo?-
-Non ho
bisogno della tua sottile ironia. Piuttosto spicciati a tornare a casa
che mi
devi aiutare-
-Ringrazia
che hai un amico come me- disse lodandosi.
-Si,
si…-
tagliai corto io.
Aspettai una
decina di minuti e finalmente vidi Jonghyun entrare dalla porta
principale.
-Dio che
freddo!- si tolse le scarpe all’ingresso per poi venirmi
incontro e darmi uno
schiaffo dietro la testa.
-Yaaah!-
-Te lo
meriti, caro Kibum! Ti sei comportato da vero idiota! Facendo soffrire
anche
Giselle peraltro- esclamò convinto.
-Non
c’è
bisogno che me lo rinfacci così! Lo so benissimo.- sbuffai
–Ad ogni modo voglio
dire tutto a Giselle e tornare con lei. Quindi stasera portala alla mia
casa al
mare, con una scusa ovviamente-
-Che scusa
mi invento?- chiese scocciato.
-Non puoi
pensarci tu?- dissi irritato.
-Dio, come
sei suscettibile oggi! E va bene, va bene. Stasera alle 8 te la porto
lì. Non
fare casini, mi raccomando-
Gli diedi un
bacio sulla fronte ridendo: -Grazie Hyung, ti adoro!-
E detto
questo mi catapultai in macchina per dirigermi alla casa al mare.
Giselle
-Mi vuoi
dire dove stiamo andando?- chiesi spazientita dal sedile del
passeggiero.
Jonghyun mi
guardò tenendo le mani sul volante: -Ehm… Diciamo
che… Onew! Si Onew mi ha
detto che vuole che gli compri del pollo!-
-Onew vuole
del pollo? Non se lo sapeva andare a comprare da solo?- sbuffai
guardando fuori
dal finestrino.
-Vallo a
chiedere a lui no?-
Mi girai e
lo vidi mordersi le labbra. Che gli prendeva? Chiusi gli occhi
ripensando a
quello che era successo con Key e per la stanchezza mi addormentai.
-Gis?
Giiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiis?-
sbattei le palpebre e mi ritrovai il viso di Jonghyun a pochi
centimetri dal
mio. Mi ritrassi istintivamente sbattendo con la testa contro la
maniglia della
porta.
-Ahia-
esclamai.
-Hmpf! Siamo
arrivati! Devi andare lì- mi rizzai a sedere guardando dal
finestrino. Davanti
a noi c’era una grande spiaggia e il posto che indicava
Jonghyun era una casa
proprio sulla sabbia. Già c’ero stata, ma non
riuscivo a ricordare quando…
Mi girai
incuriosita verso il ragazzo: -Tutto mi sembra fuorchè una
polleria!- dissi
ironica.
-Non fare
domande e vai lì-
Alzai gli
occhi al cielo e lo salutai, così mi avviai verso la casa.
Appena prima di
suonare il campanello sentii la macchina dietro di me che partiva.
Guardai
sbalordita la scena: se n’era andato senza neanche
aspettarmi! Scossi la testa
e bussai. Ed ad aprirmi la porta c’era lui: Key.
-Che
diav…?-
non finii la frase che feci per andarmene. Ma lui mi prese un braccio
per tirarmi
dentro la casa e chiudermi la porta alle spalle.
-Key, ti
prego fammi andare!- dissi guardandolo supplichevole.
-No,
Giselle, ascoltami! Seohyun mi aveva minacciato! Se non stavo con lei
avrebbe
rivelato la nostra storia! Non potevo permetterlo. Così mi
sono inventato
quella stupida scusa, sperando che entrambi ci saremmo dimenticati
l’uno dell’altra…
Ma almeno per me non è stato così…- le
parole gli morirono in bocca. Lo guardai
sorpresa e stupita. Lui mi aveva sempre amata? Era stato con Seohyun
solo perché
obbligato?
-M…mi
prendi
in giro?- fu quella l’unica cosa fui in grado di dire.
-Giselle,
certo che non ti prendo in giro! Io ti amo e non ce la faccio
più a stare senza
di te-
Lo guardai
seria: -Me lo avresti dovuto dire! Stupido che non sei altro!
Così abbiamo solo
sofferto entrambi.-
-Hai
ragione, sono stato un’idiota! Scusami piccola…-
si avvicinò a me –Devi aver
sofferto molto…- mi sussurrò.
-Io ho
sofferto si, ma tu devi aver sofferto molto di più- e detto
questo annullai la
distanza tra noi con un bacio. Prima delicato e poi più
passionale. Uno dei
baci più belli perché entrambi lo aspettavamo da
tempo. Era come se fosse una
liberazione. Finalmente potevamo. Finalmente potevamo amarci.
Mi staccai
leggermente da lui e gli sussurrai: -Anche per me è stato
così-
Mi
guardò
scettico: -Cosa?-
-Neanche io
sono riuscita a dimenticarmi di te- sorrisi per poi riprenderlo a
baciare.
Poco dopo ci
stendemmo sul divano, abbracciati.
-Perché
mi
hai portata qui?- chiesi curiosa.
-Perché
pensavo
che portarti al mare sarebbe stato più romantico e mi
avresti perdonato più
facilmente- sorrise divertito.
-Secondo
ciò
che mi hai detto l’unica cosa che dovrei perdonarti
è l’avermi mentito!- sentii
il suo corpo irrigidirsi ma non ci feci caso. Sbadigliai e sentii le
sue mani
dolci accarezzarmi i capelli.
-Addormentati
pure, ci sono io qui con te- sorrisi e beata tra le sue braccia mi
addormentai.
Key
Appena capii
che si era addormentata la presi in braccio e la poggiai sul letto.
Ritornai in
soggiorno e scrissi un messaggio a Seohyun: -Dobbiamo parlare-
Lo inviai
sperando che tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Giselle
La mattina
dopo tornammo a casa con la macchina di Key. Mi raccontò
meglio ciò che era
successo e mi sorprendevo sempre di più di come potesse
essere meschina quella
ragazza.
-Eccoci
arrivati- Key parcheggiò, per poi scendere dalla macchina e
venirmi ad aprire
la portiera. Scesi e mano nella mano entrammo nel palazzo, non vedendo
l’ora di
conoscere la reazione che avrebbero avuto i ragazzi.
Seohyun
La sera
precedente mi era arrivato questo messaggio di Key. Così la
mattina, curiosa mi
avviai verso casa degli SHINee. Bussai ma i ragazzi mi dissero che non
c’era,
così mi sedetti su un muretto sul marciapiede opposto ad
aspettare che
tornasse. Quando vidi arrivare la macchina di Key mi alzai per andargli
incontro. Ma mi fermai quando lo vidi scendere mano nella mano con
quell’idiota
di Giselle.
Come osava
prendersi gioco di me? L’aveva fatta grossa stavolta! Se ne
sarebbe pentito. Avevo
bisogno di un’idea geniale. Sorrisi tra me e me e mi toccai
la pancia per poi
guardarla. Come avevo fatto a non pensarci prima?
Angolo autrice: Hiiii :D Neanche il tempo di farmi amare che già mi odiate LOL Visto che aggiornamento veloce? Dai almeno con questo mi faccio perdonae X°° Vorrei ringraziare per le gentilissime recensioni AngieChan95, katy95, Federica_25, _Eli Minho_, LaUrA43587 e Bling e ringrazio anche tutti i lettori :33 *sparge amore* Un bacio e alla prossima ^-^