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Autore: Agapanto Blu    23/11/2011    7 recensioni
Questa fan-fic è la storia di due angeli profondamente innamorati, Miriam e Nicola... La loro relazione è ostacolata dal fatto che lui è un Caduto mentre lei è uno degli Angeli più importanti del Paradiso perchè è destinata a succedere a Gabriele come Arcangelo... A cent'anni dalla loro separazione arriverà qualcuno a scombinare le carte in tavola: una ragazza di nome Lucia che potrebbe spazzar via il passato e dare ai due angeli una seconda possibilità...
Autrice: Non sono brava e questa è la prima long-fic che scrivo... Siate clementi e recensite!!! Anche per scrivere critiche, mi raccomando!!! Ne ho bisogno!!!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La saga degli Angeli di Victoria'
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Ehy!!!
Scusate il ritardo ma ieri ho dovuto combattere strenuamente contro un dannatissimo virus...
Alla fine l'ho spuntata!
Bene, vi lascio al capitolo...
Dedichina: sono stata ad un concorso e, al mio ritorno, ho sentito fortissima l'amicizia dei miei compagni... A voi ragazzi perchè, finchè ci siete, io vinco sempre!
A sotto!

Lady Catherine


21.
 
Lucia fissò Mattew negli occhi senza distogliere lo sguardo mentre lui faceva schizzare il suo dall’Angelo alla ragazza e viceversa.
“Lucia...?” gemette stordito.
“Non c’è tempo, Mattew” replicò lei gelida.
“Che significa?” chiese ancora lui, spostandosi a fissare l’Angelo.
“Significa che siamo in partenza…” rispose la creatura con lo stesso tono della ragazza.
“Per dove?”
“Ma non la smette mai di fare domande?” chiese l’Angelo rivolgendosi a Lucia.
“Come se tu non lo sapessi…” rispose la ragazza spostandosi verso il mobile libreria e prendendone una busta gialla formato protocollo.
Mattew la fissò infilarvi dentro le foto senza prendersi la briga di dare al suo viso una sola espressione.
“Vengo con voi…” disse senza esitazione.
Lucia lo guardò stupita poi fissò Angelo: era impenetrabile.
La ragazza alzò le spalle.
“Come vuoi… Tanto aspetti fuori…” rispose.
“Cosa?!” esclamò il ragazzo sorpreso, “No, ascolta…”
“Mattew” lo chiamò la creatura, “Lucia deve fare da sola… Tu ci servi per altro…”
“Altro?”
Lucia sospirò.
“Lascia perdere: ho imparato che chiedere serve a poco… Ti spiegherà tutto a ‘tempo debito’!” borbottò.
Mattew annuì ma non pareva convinto.
 
“Che cosa vuoi fare?” chiese Nick.
Zira gli girava intorno, lo capiva dal suono dei suoi piedi sul pavimento, come un predatore che sta per saltare addosso alla sua preda.
La donna rise.
“Sicuro di volerlo sapere?” chiese maliziosa.
“Che cosa ho fatto? Ecco cosa voglio sapere! Questo almeno, me lo devi!” esclamò il ragazzo protendendosi in avanti quel tanto che gli era concesso dalle catene.
Zira si abbassò davanti a lui e gli mise una mano sulla guancia.
All’inizio, sembrò che volesse fargli una carezza poi, però, l’Arcangelo strinse le dita come artigli e graffiò il viso del Caduto con le unghie fino a farlo sanguinare.
Nick gridò di dolore.
“Fatto male?” chiese ironica lei prima di avvicinargli la bocca all’orecchio, “Io non devo niente a nessuno, tanto meno a una nullità come te…”
Il ragazzo rabbrividì e la donna si rialzò di scatto riprendendo a muoversi intorno a lui.
“Semmai sei tu che mi devi qualcosa…” continuò.
“Cosa?” replicò il ragazzo sentendo la rabbia crescergli dentro.
“Mi hai umiliata, Nick… Io non perdono, lo sai…”
Il Caduto mise da parte la prudenza per la furia.
IO ti ho umiliata!” gridò, “Non sono stato io a metterti in ginocchio e a strapparti le ali come se fossi un animale!”
La donna si fermò, evidentemente contrariata.
“Non mi provocare…” sibilò.
“Perché?! Altrimenti?!” urlò ancora il giovane ignorandola, “Cos’altro vuoi portarmi via?! Non ho più niente! Credi che me ne importi qualcosa se mi ammazzi?! Beh, ti sbagli! E, tanto per la cronaca: ti ritengo la creatura più ributtante del creato! Sei la donna più perfida e crudele che abbia mai conosciuto e se è per averti respinto che sono caduto, allora ne vado fiero e lo rifarei altre mille volte!”
Zira gli mollò un calcio al fianco.
“E adesso?” chiese gelida, “Che te ne fai della tua sciocca fedeltà alla tua Miriam se ora morirai senza neanche vederla? Quella stupida non ti merita…”
“Miriam è un Angelo come tu non sarai mai!” gridò il ragazzo furibondo.
La donna iniziò a tempestarlo di calci con un grido di rabbia, furiosa oltre ogni limite.
Quando smise, Nick pendeva verso sinistra, tenuto ancora fermo dalla catena, e respirava appena. Sentiva chiaramente il gusto salato del sangue in bocca e sapeva di averlo nel naso perché riusciva a respirare solo con molte difficoltà.
Zira ansimava per lo sforzo ma si calmò, dominò il respiro, il cuore e la voce e, infine, tornò glaciale.
“Se pensi che ne sia valsa la pena pur di fare la figura dell’eroe che difende la sua bella, ti sbagli di grosso!” sibilò.
Poi i suoi passi si allontanarono.
Nick rimase solo nel buio.
 
La macchina di Mattew era silenziosa e, soprattutto, veloce.
Con il ragazzo alla guida, Lucia seduta accanto a lui e l’Angelo seduto dietro con le ali nascoste, uscirono dalla città.
Passarono davanti alla scuola e proseguirono verso il bosco su di una strada sterrata.
“Che ci facciamo qui?” bofonchiò Lucia, cercava di nascondere la sua paura sotto il gelo come aveva imparato dall’Angelo.
“Andiamo da Nick…” replicò la creatura senza ansia, “Alla fine di questa strada troveremo una radura però ci dobbiamo fermare prima, d’accordo Mattew?”
Il ragazzo annuì ma Lucia si voltò indietro.
“Cosa c’è nella radura?”
“Niente”
“Come ‘niente’?”
“Nick è sotto la radura…”
Lucia sgranò gli occhi sorpresa.
“Sotto?” chiese incerta.
L’Angelo annuì.
“Sotto la radura c’è una vecchia costruzione: un paio di stanze fatte di pietra… Gli Angeli li usavano come rifugi per i fuggitivi innocenti di ogni epoca…”
“Fuggitivi?” chiese Mattew.
“Persone accusate di stregoneria nel Medioevo, orfani maltrattati nel settecento e chi più ne ha più ne metta!” spiegò la creatura alzando le spalle.
“Un tempio profanato…” commentò Lucia pensando a Nick, prigioniero lì dentro.
L’Angelo annuì in silenzio.
Fu un viaggio vuoto, senza parole o immagini che restassero nella mente dei passeggeri.
Non ci fu nulla fino a che la creatura non fece cenno a Mattew di fermarsi.
Il ragazzo accostò sul ciglio della strada senza dire una parola.
I tre scesero dalla macchina e la creatura si allontanò per lasciare ai due giovani amanti la possibilità di salutarsi.
Potevano sopravvivere e ritrovarsi.
Potevano perdersi, divisi da una barriera enorme: il confine tra la vita di uno e la morte dell’altro.
Potevano morire entrambi e lo sapevano.
Lucia e Mattew si ritrovarono uno davanti all’altro, spaventati.
La ragazza guardò il ragazzo dritto negli occhi mentre il cuore gli si faceva pesante come un macigno.
Gli mise le mani sui lati del viso.
“Resta al sicuro…” sussurrò piano, sperando che la ascoltasse e che non lo facesse insieme.
Sperando che almeno lui non dovesse morire e sperando, nel caso, di non essere da sola a separarsi dal corpo mortale.
“Non ti lascio da sola…” rispose lui prendendo le mani di lei tra le sue, senza durezza ma con calma.
Tranquillo e deciso.
Innamorato.
Non ci furono altre parole.
Lucia poggiò la testa sul petto di Mattew, lasciando che le sue braccia la cingessero in abbraccio che la fece sentire protetta per un istante.
Con l’orecchio, sentì il battere ritmico e forte del cuore del ragazzo.
Con un brivido, promise a sé stessa che a quel cuore avrebbe affidato il suo.
Per sempre.
I due giovani si sciolsero dall’abbraccio senza parlarsi, si presero per mano e si avvicinarono all’Angelo.
La creatura li guidò lungo la strada ancora per un po’.
Sempre in silenzio.
Sempre nel vuoto.
Sempre nella paura.
All’improvviso la creatura si spostò tra i tronchi, in modo da essere invisibile.
Camminarono ancora poco poi videro la radura.
Tre angeli Caduti cercavano di entrarvi disperatamente da tre punti diversi.
“No…” gemette Lucia quando riconobbe i volti di Betty, Chuck e Joe.
“Hanno seguito la Polvere dei tre Vendicatori…” disse piano l’Angelo, “Mattew, tu devi distrarli mentre io porto Lucia all’entrata…”
“Dov’è l’entrata?” replicò lui.
“C’è una piccola grotta poco più a nord, da lì c’è un passaggio segreto dal quale lei potrà entrare nei sotterranei… Sono un labirinto ma se segui le mie istruzioni, non avrai problemi…” concluse la creatura voltandosi poi verso Lucia.
La ragazza era pallida ma stava recuperando il controllo.
“Vai…” le mormorò Mattew all’orecchio, “Vai e torna da me…”
Lucia annuì senza voltarsi.
Si rialzò piano per non farsi vedere e sentire dai tre Caduti poi seguì l’Angelo lontano dal suo ragazzo.
 
Quando Mattew vide sparire la figura di Lucia tra gli alberi si concesse un sospiro spaventato e si passò una mano tra i capelli per calmarsi.
Ora toccava a lui e non avrebbe fallito: c’erano la vita della sua ragazza e del suo migliore amico in gioco e non sarebbe stato lui a condannarle.
Entrò nella radura senza farsi fermare dalle espressioni sorprese degli Angeli.
“Non potete passare…” disse prevenendoli nella speranza di evitare domande, “C’è una barriera che impedisce l’accesso agli Angeli…”
“E tu come faresti a saperlo?” chiese acido Chuck.
Per dimostrare che diceva la verità, il ragazzo fece un passo in avanti per superare il limite che fermava gli Angeli…
Il suo piede sbatté contro qualcosa e lui non poté passare.
Nello shock, Mattew sentì la paura attanagliarlo.
Se la barriera fermava anche gli umani, Lucia non sarebbe potuta entrare.
Cosa facciamo adesso?, si chiese angosciato.


Cosa farete, invece, voi adesso? Non mi ucciderete, vero?
Spero che la storia stia piacendo, anche perchè adesso si entra nel vivo...
il prossimo capitolo sarà un po' una pausa e vedrà sulla scena solo e soltanto un personaggio speciale, creato sul modello di una persona che ho conosciuto su questo sito e che avrà u ruolo fondamentale nella storia...
Spoiler:
"
L’Angelo sbadigliò sonoramente.
Era annoiato.
Non che ci fosse qualcosa di strano: quando si aspetta per secoli un Arcangelo annunciato da una profezia si finisce per stufarsi un po’ dell’attesa.
Se poi si conta anche che la profezia se l’era fatta da solo, si può capire perché molti Angeli lo ritenessero il primo essere celeste con le rotelle fuori posto."
Allora?
Spero che il nuovo angioletto riscuota successo ;)...

Titolo inevitabile: Un Angelo stravagante...
E poi...
Un grandissimissimissimissimo GRAZIE!!! a: LAMES76, ILOVEWORLD, ANGY EMPTINESS, STAR__, GIO BLACK, MIONE 1986 e PARISSA...
A presto!
Ciao ciao!

Lady Catherine

  
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