Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: than_    23/11/2011    1 recensioni
Descrizione della serie: Miles è un giovane vampiro. Ama i colori, ama la vita immortale che gli è stata donata,ama i suoi simili e ama il sangue. Ma più di tutto ama Mosca:è in una delle sue tante vie che Lucius lo trova.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Un cuore per due'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lucius
<<Ti ho trovato per terra in mezzo alla strada,svenuto. Che ti è successo? Raccontamelo.>> Lucius guardò Miles con sguardo risoluto,quello tipico del non ammettere alcuna replica. Egli abbassò lo sguardo e con una mano prese l'altra,cominciando a torturarsele entrambe:era agitato e non provava nemmeno a nasconderlo. Il padrone di casa cominciò a pensare che avrebbe fatto bene ad attaccarlo,subito,dove si trovava, altrimenti avrebbe percepito le sue intenzioni e sarebbe riuscito a fuggire...Ma quel ragazzo lo incuriosiva. Provava una misteriosa attrazione per lui, e il suono della sua voce era un sollievo per lui...quasi avesse temuto la sua morte, quella notte in cui lo aveva scoperto senza sensi, praticamente dinanzi a una delle sue case. Anzi, ormai non gli apparteneva più,era andata persa. Gli avevano portato via il vino e l'avevano distrutta,quei maledetti cacciatori. Ma lui si sarebbe vendicato. L'avrebbe fatto. Pensando a quella sera,gli venne un dubbio.Rialzò lo sguardo verso Miles, sguardo che aveva abbassato involontariamente mentre rifletteva. <<Tu...li hai visti?>> Non mise un soggetto. Se quel ragazzo aveva scorto davvero i cacciatori, avrebbe capito. Mentre aspettava una risposta, sorrise gentilmente congedandosi per qualche momento: il tempo di andare a prendere una tazzina di sangue per sè stesso e di sedersi di fianco a quel misterioso vampiro ascoltando interessato ciò che Lucius sperava,dicesse.

Miles
Non avevo risposto alla sua prima domanda. Con quale coraggio potevo dirgli che avevo tentato di assalire dei cacciatori per nutrirmi di loro, e invece con un semplice colpo di calce del fucile,avevano atterrato me? Un vampiro? Si sa poi,che i neonati,per modo di dire,come me, sono molto più forti degli anziani,i primi anni. Invece io nemmeno avevo atterrato due stupidi umani. Sentii calde lacrime riempirmi gli occhi,ma mi costrinsi a non lasciarle andare. Sarebbero rimaste con me,le avrei cacciate indietro, avrebbero bagnato i miei organi che al loro passaggio si sarebbero contratti e decontratti subito dopo ,soffrendo perlomeno in silenzio. Mi era rimasto un briciolo di dignità, e con permesso volevo conservarlo. Continuai a guardare le punte delle mie scarpe, sperando inevitabilmente di non scatenare la sua furia,proprio come avevo fatto prima. Passò un tempo che parve infinito,dopodichè mi chiese un'altra cosa. Una domanda che mi spiazzò più della precedente. <<Tu...li hai visti?>> Sapevo benissimo a chi si riferiva,ovviamente, e sapevo io stesso di aver toccato anche codesti soggetti, tastato la loro pelle e sentito il loro sangue correre negli appositi spazi.Lo stesso liquido che avevo sperato scorresse sui loro corpi e nella mia gola,quella sera, ma che alla fine era rimasto al suo posto. Pensai a cosa dire, una risposta che non mi avrebbe fatto sembrare stupido. Sentii vicino a me il materasso che si infletteva e che poi si lasciava andare, e mi girai di scatto: a pochi centimetri del mio volto,c'era Lucius. I suoi occhi glaciali erano puntati nei miei, avevano un taglio amichevole e mi diedero subito una sensazione di conforto. Abbassai di poco lo sguardo e notò uno sbaffo cremisi che gli ornava la bocca,simbolo del sorso che aveva appena fatto dalla sua tazzina. L'impulso irrefrenabile di cancellare quella macchia era troppo grande. Non importava il modo in cui farlo: gli dava fastidio che tanta perfezione venisse rovinata in quel modo, e si stupì quando capì che era questo ciò che provava in quel momento. Decise di dirgli tutta la verità: male non avrebbe fatto. <<Avevo sentito te in quella casa. E li ho visti nascosti, in attesa di entrare proprio nella villa di tua appartenenza. Sono giovane come avrai notato, e il mio istinto ha prevalso su tutto...volevo aggredirli, ce l'avevo quasi fatta...ma mi hanno atterrato all'ultimo secondo. Non so quanto tempo è passato,prima che tu mi trovassi.>> Mi sentivo un verme. Uno stupido servitore che non aveva adempito regolarmente ai compiti dettati dal Re. Tornai a guardare quell'interessante mondo rappresentato dalle mie scarpe eleganti.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: than_