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Autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly    23/11/2011    4 recensioni
(Personaggi: Tsunade Senju; Mei Terumi; Pain; Madara Uchiha; Kage; Kakashi Hatake)
FANFIC SCRITTA CON Dolly_Penny_26... WHAT IF!! (non tiene conto dei capitoli spoiler)
(le risposte alle recensioni saranno date da entrambe le autrici)
“Una storia in cui due donne, due forze della natura, due animi diversi e perennemente in contrasto saranno costrette a battersi contro i più pericolosi nemici pur di difendere ciò che amano: a qualsiasi costo, anche a patto di unire le proprie forze e guardare verso un’unica direzione.”
Nonostante la morte della bestia a nove code avvenuta durante l’attacco al Villaggio della Foglia, Pain non ha intenzione di rinunciare al potere immenso che vuole rievocare: quale sarà dunque il suo piano?
I Kage decidono di riunirsi per discutere sul da farsi: tuttavia, due di loro non hanno intenzione di lasciare tempo ai nemici di organizzarsi di nuovo e decidono di agire in modo autonomo, affrontando senza timore ogni avversità con la convinzione di voler proteggere il proprio paese e salvare i suoi abitanti.
PS. Ogni capitolo riguarderà uno dei personaggi (Mei e Tsunade principalmente) e sarà scritto una volta da me e un’altra da Dolly, ma verrà specificato l’autore del capitolo. Recensite numerosi ^.^
E' presente una sola scena "Lemon" al capitolo 15!
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Madara Uchiha, Mei Terumi, Nagato Uzumaki, Tsunade, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie, Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Life of a Queen'
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CAPITOLO 24:

L’inizio della fine

 
Tsunade Senju
(Autrice: ellacowgirl in Madame_Butterfly)
 
Mal di stomaco, giramenti di testa.
Sbatto le palpebre con particolare fatica, mentre la vista è ancora annebbiata, tanto che muovo leggermente il capo nel tentativo di fare più chiarezza su dove mi trovo ma nonostante i miei sforzi non ci riesco…
Devo essere ridotta piuttosto male, se queste sono le mie condizioni di ninja medico!
 
Sento una voce in lontananza, come fosse un eco e questo mi rende cosciente di quanto io sia in condizioni gravi, senza contare che sarò rimasta senza conoscenza per chissà quanto tempo…
L’ultima cosa che ricordo è il viso di Mei, le stavo trasmettendo la mia energia vitale pur di impedirle di morire, devo assolutamente sapere se si è salvata!
Anche perché, se non fosse stato così, la mia missione potrebbe considerarsi fallita…
Ho eliminato la minaccia di Madara, ma questo non sarebbe stato possibile senza di lei e non posso permettere che una persona simile muoia…
 

- M-Mei…- 

Sento qualcosa stringermi la mano con una certa delicatezza, anche se quella pelle ruvida e leggermente fredda non può certo appartenere a lei, considerando che se io sono ridotta così Mei sarà messa anche peggio…
Mi sforzo ulteriormente e finalmente riesco ad aprire i miei occhi ambrati, tanto che riesco a distinguere un uomo dal viso coperto ed i capelli argentei che mi osserva con una certa apprensione: sorrido appena, Kakashi è sempre nel posto giusto al momento giusto…
 

- Ben svegliata, Hokage.- 

Mi porto una mano sulla fronte, giusto per rendermi conto di essere ancora sulla terra quando noto una serie di fili trasparenti che si attaccano al mio corpo, probabilmente per permettermi di respirare normalmente e questo significa che i miei danni sono stati gravi…
 

- Quanto… Quanto tempo sono stata incosciente?-

- Due settimane, all’incirca.-

Classica risposta secca e precisa, non potevo chiedere di meglio considerando che non sono nelle condizioni di discutere.
Cerco di tirarmi leggermente più su, facendo leva sulle gambe ed appoggiando la testa allo schienale del letto, quel tanto che basta da non restare completamente sdraiata: ho i capelli biondi liberi lungo il corpo, mentre noto che un lenzuolo bianco copre la semplice camicetta di cui vesto, fin troppo ridotta per i miei gusti…
E poi, tutto così bianco e monotono mi ricorda troppo un ospedale: e io non amo gli ospedali!
 

- Mi ha fatto davvero preoccupare, signorina Tsunade.- 

Gli rivolgo uno sguardo leggermente stupito, mentre cerco ancora una volta di rendere nitide le immagini che vedo: lui… Preoccupato per me?
Ammetto che la cosa mi lasci piuttosto sorpresa, soprattutto se considero che mi sta ancora tenendo la mano, come volesse mostrarsi vicino a me, come non mi volesse abbandonare…
Sorrido dolcemente nel notare questa sua apprensione, che non può che farmi piacere per quanto sia innaturale da parte sua.
 

- Suvvia, Kakashi, non mi diventare così sdolcinato.- 

Tento di mascherare il mio momentaneo imbarazzo con l’affermazione più idiota che mi venga in mente, mentre vedo la sua espressione farsi leggermente più seriosa e la sua mano stringe la mia con maggior apprensione: cavolo, deve essere stato davvero in pena per le mie condizioni, forse ho esagerato…
 

- Credo che si renda conto meglio di me di quanto gravi fossero le vostre condizioni, dopo quello scontro, ma nonostante questo avete dato parte della vostra stessa vita alla Mizukage, cosicché non solo avete rischiato il coma ma anche la morte…- 

Cerca di essere duro, benché rispettoso, come se volesse rimproverarmi per ciò che ho fatto, come se la mia vita gli fosse stata più a cuore della fine di Madara…
Cerco di ricompormi leggermente, tentando di non lasciarmi influenzare da questo momento di tenerezza: per una volta non reagirò ad un “rimprovero” simile, perché so che è fatto col cuore.
 
Gli poso l’altra mano sulla sua e a questo gesto si ridesta leggermente, tanto che il suo occhio nero e lucente si riflette nei miei come se per qualche attimo ci sentissimo particolarmente uniti, come fossimo stati due grandi amici che hanno condiviso ogni gioia ed ogni dolore.
 

- “Chi abbandona i propri compagni è feccia della peggior specie”, dico bene?- 

Strizzo un occhio, assumendo quella mia solita espressione ironica che tuttavia non può che nascondere un affetto sincero: e sono certa che, sotto quella stoffa bluastra, lui stia sorridendo dinnanzi a queste mie parole, tanto malinconiche quanto veritiere.
Non avrei mai abbandonato Mei e questo lui lo sa.
 

- Con lei non si ha mai ragione, vero Hokage?-

- Sei perspicace, Kakashi!-

Mi libero dalla sua stretta e mi metto seduta, mentre con le poche energie che sono riuscita a recuperare in queste due settimane stacco i fili legati alle mie braccia e mi preparo a scendere dal letto: sono stata priva di sensi per troppo tempo, Mei ha assolutamente bisogno delle mie cure e devo sapere in che condizioni si trova!
 
Mi sento particolarmente debole, ma fortunatamente il sigillo sulla fronte è riapparso e se dovessi sentirmi male lo attiverei immediatamente, onde evitare rovinose cadute che non mi gioverebbero di certo.
Faccio per toccare il pavimento con i piedi quando il mio fidato ninja copia mi si para davanti, bloccandomi le braccia e fissandomi con espressione seria.
 

- No, principessa Tsunade, questa volta non le permetterò di essere incosciente.- 

Alzo lo sguardo verso di lui, fissandolo con quanta più sincerità mi sia possibile, anche perché ormai dovrebbe essersi abituato alla mia ostinata determinazione.
Mi guarda come se fosse davvero in pensiero, come se, in fondo, io fossi l’unica persona che gli è rimasta considerata la morte di Naruto e Sasuke…
E questo mi fa provare tenerezza nei suoi confronti, quasi pietà, ma non posso permettere che Mei non venga curata nel modo adeguato per questo: sono l’Hokage e, per quanto io possa essere impulsiva, so ciò che è giusto fare.
 

- Credo tu sia abbastanza intelligente per capire che se sono arrivata a donarle parte della mia stessa vita significa che le sue condizioni erano disperate e, se ora è viva, sai anche che sono l’unica ninja con le competenze mediche necessarie per salvarla.- 

Anche lui mi fissa, un silenzio piuttosto imbarazzante ci avvolge come volesse unificare le nostre preoccupazione  gioie, come se in fondo non fossimo così diversi…
Fa un piccolo sbuffo, appena percettibile, prima di lasciare la presa su di me e portarsi un mio braccio intorno al collo, sostenendomi ed aiutandomi a camminare, mentre io non posso che sorridere in modo riconoscente.
 

- Prima o poi riuscirò ad oppormi alla sua volontà, Tsunade.- 

Faccio una piccola risata contenuta, quel tanto che basta a fargli comprendere che, in fondo, abbia effettivamente ragione.
 

- L’importante è crederci, Kakashi.- 

Sento che anche lui accenna ad una piccola risata e per qualche istante ci sentiamo in sintonia, mentre usciamo dalla stanza di un palazzo che effettivamente riconosco: è il medesimo di quando siamo tornate dopo il primo scontro nella foresta, quello della riunione dei Kage e probabilmente ne dovremo fare un’altra sommaria, per puntualizzare ogni cosa anche se non ho molta voglia di discutere ancora con quelli là…
In ogni caso i doveri sono doveri ed io li porterò a termine: ma prima di essere Hokage io sono un’amica e maestra, per cui niente al mondo potrà impedirmi di andare, ancora una volta, ad aiutarla sperando che la mia pazza e disperata idea abbia funzionato…
Anche perché c’era qualcosa di strano in lei quando l’ho toccata.

**********

Mei Terumi
(Autrice: Dolly_Penny_26)

Bip. Bip. Bip. Bip.
Questo è tutto ciò che rimbomba nella mia testa. La sento pesante e mi fa un gran male, il dolore non mi fa quasi togliere la voglia di aprire persino gli occhi per assicurarmi ancora di essere sulla terra. Con grande sforzo, e sfidando ogni opposizione del mio corpo, riesco infine ad aprirli. La vista completamente appannata, vedo tutto bianco e… Verde?
Chiudo per qualche istante l’occhio, come a volerlo stropicciare, e lo riapro. Non che la situazione sia cambiata molto ma almeno riesco a rendermi conto di avere davanti a me Ao.

-Mi….age! Mi…..age! …ome  ..ta?-

Mi sta parlando ma non ho né la voglia né tanto meno sono nelle condizioni di starlo a sentire. Sento un grande vuoto nella testa, non riesco a ricordare ciò che è accaduto prima che svenissi. Solo una cosa, una persona mi viene in mente: Tsunade.
Perché io sono qui? Lei come sta? E, soprattutto, è viva?
Scuoto leggermente la testa e al primo minimo movimento sento un grande calore sulle tempie. So cosa sono. Le mani di Ao.

-Mi...kage, ..tia …erma-

Le parole iniziano a farsi man mano più precise nella mia mente ed aiutandomi con il labiale capisco la richiesta di Ao. Cesso il mio leggero dondolare della testa, e lo guardo… Per quanto mi sia possibile.
Sento un lontano e leggero urto. Probabilmente una porta che viene chiusa con un gesto secco. Sento dei passi sempre più vicini e poi vedo un ninja in camice bianco fermarsi e parlare con Ao.
 
-…ome …ta?-
-…eglio. Ad…sso …he …bbiamo fa..e?-
-..ulla, è sta..a  in coma …er  d…e …ettima…e.  De..e …olo  r…posare.-

Fra le parole spezzettate al mio orecchio è arrivata la più tremenda: coma.
Ecco allora cos’è successo, non sono semplicemente svenuta. Nella mia mente iniziano a riaffiorare flebili e sfocati ricordi, brevi ma intensi dialoghi e la sua immagine.

-Il ..ader di …..tsuki?-
- Q..ando  …iamo  arri…ati era  ..ià morto.-

Morto. Quella parola mi fa improvvisamente ricordare tutto. Dalla prima all’ultima immagine. Madara, l’intervento tempestivo di Tsunade, Pain a terra e io che corro per cercare Nagato, la nostra discussione, lui fra le mie braccia, io a terra e Kakashi.
Di tutte quelle c’è un momento, una frase, due parole, che mi tormentano in particolare.
Il “Ti amo” di Nagato. Sento il suo sussurro rimbombare come un grido silenzioso nelle mie orecchie. Come se un eco lontano mi volesse ricordare il sentimento che lui prova per me. Provava. Perché lui è…è….

-NAGATO!!!!!-
 
L’urlo mi esce involontario, non sono padrona del mio corpo che si rizza di botta a sedere. Vedo la figura imponente di Ao precipitarsi su di me e prendermi le spalle.
Ma alla fine è come essere retta dall’aria. Perché è soltanto quella la forza che ci sostiene. Dentro di me c’è un grande vuoto, un dolore profondo causato dalla più grande perdita della mia vita. Non resisto, sento come qualcosa corrermi su per la gola e mi esce un altro urlo straziato.

-Non si preoccupi, ci penso io.-

Il ninja medico esce timidamente fuori, dopo l’invito della mia guardia del corpo.
Probabilmente sarà uno spettacolo raccapricciante visto con occhi altrui, ma ciò che dentro di me provo è indescrivibile e l’unica cosa che mi sento di fare è quella di urlare e di … Piangere.
Apro la bocca e sto per cacciare un altro urlo quando Ao con un gesto improvviso mi incolla la testa al suo petto muscoloso e soffoca le mie grida. Una mano dietro la mia schiena nuda e una dietro la testa, a sorreggermi.
Dagli occhi iniziano a scendere copiose ed amare lacrime. Singhiozzo e mi aggrappo alla sua giacca.

-Si calmi, non si agiti così. E’ stata operata, tutto questo stress le fa male.-

Lo stress mi fa male? E la perdita dell’amore della mia vita no? Vorrei urlarglielo contro, ma lui non c’entra niente. Anzi, come sempre è qui pronto a sorreggermi, ad offrirmi la sua spalla.
Mi tiene stretta e mi lascia sfogare, anche se sento freddezza e professionale, distacco in ogni sua parola, in ogni singolo e minimo movimento.
Poco dopo si inizia a scostare. Mi copre con il sottile lenzuolo bianco e indietreggia di un paio di metri, per posizionarsi dinnanzi a me, mi reggo la sottile stoffa al di sopra dei seni e intanto mi guardo intorno per capire che genere di marchingegni abbia attaccati alle braccia e sul petto.
Vedo un cardiofrequenzimetro al quale sono collegati la maggior parte dei fili, e mentalmente conto i battiti.

-Ora si stanno stabilizzando ma fino a tre giorni fa la frequenza era molto bassa, in diverse occasioni i medici hanno temuto il peggio.-
-Sei stato qui tutto il tempo?-
-Non mi sono mosso da quella sedia laggiù per un istante, in due settimane il mio unico movimento è stato da lì fino di fronte il suo letto per controllarle il circolamento interno grazie al byakugan. Confesso di essere stato un grande aiuto per i medici, grazie a me hanno trovato più facilmente i punti di chakra maggiormente danneggiati. In complesso, però, era gravemente ferita e sono stati costretti ad operarla in quanto diverse ferite avevano contratto gravi infezioni che se non rimosse immediatamente avrebbero potuto causare anche problemi molto più gravi.-

Non so cosa rispondergli, né mi vengono in mente domande da porgli. Il suo distacco mi crea parecchia confusione. Perché è così formale?
Decido di abbandonare queste sciocche domande e gli dico la cosa più semplice e spontanea che mi viene in mente.

-Grazie…-
-No, signorina, non dovete ringraziare me. L’unica persona che merita la sua riconoscenza è Lady Tsunade. Se non fosse stato per lei adesso non sarebbe qui.-

Quelle parole mi colpiscono come una doccia fredda e resto turbata. Che vuol dire? È forse una premessa per arrivare a dirmi che Tsunade non ce l’ha fatta? No. No. Non può essere questo. In un istante è come se venisse buttato in una foresta un fiammifero acceso, e si è in attesa.

-La Principessa delle Lumache le ha donato parte della sua linfa vitale…-

Per poi vedere esplodere il fuoco.

-No. No. NO!!! NON PUO’ ESSERE! NON PUO’ AVERMI LASCIATO ANCHE LEI!!-
-Signorina, si calmi, per favore… Se solo potessi…-
-Spiegare? Ao hai già parlato abbastanza! Mi avevi detto di non stressarmi e tu mi dai questa notizia, mi metti davanti a questa verità tanto cruda senza pensare che forse ne possa soffrire?-
-Ma, guardi che…-

Ao si blocca all’improvviso, sentiamo dei passi ritmici, una specie di corsa, fuori in corridoio. Rimaniamo entrambi in attesa fino a quando la porta si apre…
e vedo…
 
 

… Mei! E’ viva!
Mi allontano leggermente da Kakashi, mentre lui resta immobile sulla porta facendo cenno ad Ao di lasciarci sole e, non appena i due uomini sono usciti dalla stanza, le vado incontro a braccia aperte.
Non appena mi avvicino mi abbraccia forte, con una stretta che racchiude una felicità immensa ed io non posso che ricambiare quel gesto di affetto: sorrido dolcemente mentre la sento singhiozzare e probabilmente sta cominciando a…

 

 

   … Lacrimare
Purtroppo non riesco a trattenere quelle maledette gocce salate che mostrano sempre la mia debolezza.
Ma adesso, non mi importa… Ho temuto il peggio e averla qui con me mi sembra soltanto un sogno. Un sogno dal quale non vorrei mai risvegliarmi, lei è l’unica cosa che mi rimane.
Ci stacchiamo leggermente e la guardo negli occhi. Un’occhiata intensa, profonda, che racchiude tutto il mio sollievo e tutta la mia paura. Avere il suo viso perfetto e i suoi capelli biondi qui, davanti a me, mi sembra irreale.

   
-Io… Credevo che non l’avrei più rivista…-

Sussurro a fatica.

Le bacio dolcemente la fronte, continuando a restarle accanto e sentendo il suo cuore battere dinnanzi al mio: è regolare, questo significa che nonostante tutto la mia tecnica improvvisata ha avuto i suoi frutti.
 

- Ora siamo qui, Mei, non dobbiamo temere più nulla…-

 
Continuiamo a restare unite, vicine, avvolte da una tale serenità e felicità che descriverlo sarebbe impossibile…
Sento che, dopo tanto tempo, finalmente riesco ancora a volere bene a qualcuno dal più profondo del cuore, e non potrò mai ringraziarla per questa bellissima…

 

 ... Sensazione
Il mio cuore prende a battere molto velocemente, mentre nella mia testa mi ripeto “non è un sogno”,  l’immensa gioia che provo è indescrivibile, nel vederla è come se si fosse riattaccato un frammento del mio cuore spezzato… Anche se dentro di me continuo a sentire un enorme vuoto.
La guardo cercando di farle capire quanto io sia felice. Non riesco a parlare, troppe emozioni tutte insieme… Ed ho come uno strano presentimento, come se la sorpresa più grande dovesse ancora arrivare. Qualcosa di strettamente legato a lui

Prendo fiato e cerco di scansare quel mio sciocco pensiero. La verità è che mi sento perduta e sto in tutti i modi cercando un appiglio, qualcosa per farmene una ragione. Che mi spinga a pensare che una parte di lui rimarrà con me per sempre…
 

-Mei, c’è una cosa… Che dovresti saper…-
 

Tsunade viene bruscamente interrotta da Ao e Kakashi che entrano con gran fretta nella mia stanza.

-Che succede?- domando leggermente preoccupata da tutta questa agitazione.
-I restanti Kage hanno stabilito una riunione fra qualche ora. Dovrete prepararvi. Hanno parlato di “urgenze”.-
 
Guardo per qualche istante Tsunade e lei mi sorride. Sa benissimo di avermi lasciato l’amaro in bocca.

 

 -Te lo dirò dopo, non ti preoccupare…-

  
Sussurra queste parole con fare materno e mi lascia con un leggero bacio sulla fronte.
Una volta che lei e Kakashi sono usciti nella stanza siamo rimasti soltanto io ed Ao.
 
-Ti porgo le mie scuse. Non dovevo trattarti così, prima…-

-Non si preoccupi, era scossa. È tutto okay. Dirò ai medici di scortarla nella stanza non appena finito il controllo-
 
Annuisco e poco dopo resto da sola a riflettere e a pormi varie domande su ciò che mi voleva chiedere Tsunade.

 

 **********


Entro di nuovo in quella grande sala dove al centro vi è un grande tavolo rotondo.
Sono tutti seduti, gli altri Kage, anche se la mia attenzione è ovviamente rivolta verso Mei, la quale mi sorride serenamente anche se so per certo che stia continuando a soffrire per le ferite fisiche e, probabilmente, anche per quelle morali considerando il legame che la univa a quel Nagato…
Mi siedo accanto a lei, cercando di mantenere un certo portamento autoritario mentre osservo i visi dei tre uomini che sono seduti con noi: ci osservano, ci studiano, ci scrutano quasi come fossimo delle estranee ma in fondo sono certa che il loro sia soltanto orgoglio perché, come noi, hanno sempre voluto solo la…

 

 

…Pace.
Forse adesso si potrà finalmente raggiungere.
I Cinque Paesi non sono mai stati in buoni rapporti. Mai. La Sabbia e la Foglia sono riuscite a stringere a fatica un accordo… Anche se questo ha portato alla morte di due nobilissimi kage.
Per quanto speri in una tregua ogni volta che guardo lo Tsuchikage ed il Raikage mi rendo conto che probabilmente resterà soltanto una mia utopia.
Si scrutano sempre in cagnesco, come se al primo sussurro di troppo dovessero aggredirsi. Questo fatto mi scuote parecchio. Non so cosa aspettarmi da questa urgente riunione. In ogni caso sono certa che rimarrò parecchio stupita al termine.

 

  • Siamo felici di vedere che stiate bene, Hokage e Mizukage, le vostre condizioni ci avevano allarmati, soprattutto dopo quanto è accaduto sul campo di battaglia…-

 
Fa un’evidente ionizzazione della frase ma non ho intenzione di arrabbiarmi di nuovo, lo Tsuchikage evidentemente nonostante la grande esperienza non ha mai vissuto situazioni simili alla nostra, di conseguenza non posso pretendere che capisca cosa abbiamo provato per davvero…
 

-Ciò che importa è che la minaccia di Madara sia stata sventata e che i nostri paesi siano salvi.-

Dico prontamente e questa volta è il Raikage ad intervenire, il suo vocione grosso non è certamente difficile da udire…

  • Certamente, quell’Uchiha sarebbe diventato un grosso problema ma per fortuna sia lui che Pain hanno fatto la fine che meritavano!-

Cerco di restare composta e lancio una rapida occhiata a Mei: non mi ha ancora detto nulla riguardo a Nagato, ma non mi vuole un traduttore per comprendere quali profondi sentimenti provasse per…
 

 

   … Lui.
Ecco cosa pensavano del mio Nagato. Che fosse soltanto… Una minaccia.
E per quanto mi duole ammetterlo avevano tutti ragione.
Non ho vissuto molti anni e non ho l’esperienza dello Tsuchikage o dell’Hokage, non so se davvero la sua minaccia fosse stata tanto grande come vogliono far apparire. Non so se lui è stato davvero il più terribile fra i terribili…
Era una spina nel fianco per tutti i Paesi ed era logico che dopo ciò che ha fatto loro Akatsuki questi si volessero vendicare, ma davvero la morte era l’unico rimedio?

Scuoto con un gesto impercettibile la testa, come a voler scansare quell’insensato pensiero: certo che era l’unico rimedio. La verità è che sto lasciando che le emozioni prendano il sopravvento su di me e che l’amore mi accechi a tal punto da non vedere ciò che lui ha fatto.

Sento una leggera pressione sul mio braccio e mi accorgo che Tsunade mi ha dato una leggerissima, quasi invisibile, gomitata. Ero evidentemente parecchio sovrappensiero. Le sorrido leggermente, per assicurarle che sto bene.
Che non è niente di cui preoccuparsi.
Anche se non è proprio così.
Con tutte le mie forze cerco di tornarmi a concentrare sulla riunione e, fortunatamente, riesco a riprendere il filo del discorso senza troppa fatica.
 

  • Siete state molto coraggiose ad affrontare due individui del genere, questo ha certamente mostrato il vostro valore anche se continuo a sostenere che siate delle incoscienti.-

 Già… Delle incoscienti. Ma se fare questa pazzia fosse stato l’unico modo per ristabilire quei legami perduti… Beh allora mi ricomporterei allo stesso identico modo altre centinaia di migliaia di volte.

  • Tsuchikage, non mi sembra il caso di approfondire questo discorso. L’importante è che i nostri paesi siano salvi, così come le nostre due Kage.-

 
Oh! Finalmente comincio a comprendere l’importanza di un moderatore a questo tipo di riunioni, o si finiva come l’altra volta e non mi sembra il caso, considerando che abbiamo finalmente vinto…
 

-A questo proposito vorrei chiedervi, Hokage e Mizukage, se sareste disposte a creare un’alleanza tra le terre ninja, quel tanto che basta a mantenere una pace solida e duratura, almeno finché vi impegnerete a farlo, se vorrete.-
 

Rimango un attimo stupita da questa risposta, assolutamente inaspettata: davvero vogliono creare un’alleanza fra terre che si sono fatte guerra per decenni?
Questa cosa non mi convince, la pace è tutto ciò che desidero, soprattutto dopo aver combattuto tanto a lungo, ma non voglio rischiare di esporre il mio paese al pericolo delle altre terre: se vogliono creare un’alleanza devono guadagnarsi la mia fiducia, così come ha fatto Mei!
Li osservo, i miei occhi ambrati cercano di percepire una qualsiasi loro reazione o espressione, indecisa su cosa…

 …Fare.
Allora davvero le terre ninja vogliono mettere da parte anni ed anni di rimorsi per realizzare ciò che più al mondo io aspiro. La pace.
Mi pare alquanto strano che persone come Onoki o A. vogliano la pace fra le loro nazioni… Nonostante ciò accantono presto i miei sospetti. Non può essere un piano.
La pace non è un gioco, se stanno dicendo ciò è perché finalmente ci credono.

 

  • In quanto Tsuchikage, sono favorevole all’alleanza.-
  • Anche Kumo è favorevole.-
  • La Sabbia accetterà le condizioni qui stabilite.-

 
 

Non posso che sorridere, anche se il mio è un sorriso malinconico.
Chissà… Se questa alleanza si fosse stipulata anni prima probabilmente il nostro futuro sarebbe potuto cambiare.
La mia vita è stata movimentata, piena di dolore e rimorsi… Ho sofferto moltissimo per tutto quello che è successo a me e alle persone che mi erano più care. Non permetterò che mai nessun altro debba patire ciò che ho passato io. Mai.
Questa alleanza è l’unica certezza che avrò, il futuro della povera gente inizierà da oggi. Da oggi che i coltelli smetteranno di sferzare l’aria, da oggi che le bombe non verranno più lanciate, da oggi che noi ci impegniamo a garantire un futuro alle prossime generazioni.
E se mai questo patto non dovesse essere solido… Combatterò personalmente al fianco della povera gente pur di difenderla dalla più oscura delle minacce… Chiamata dolore.
Con decisione, senza la minima incertezza esclamo:

  • Io ci sto, Mifiune.-
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Rimango leggermente stupita nel vederla così decisa nella sua decisione, lei e tutti gli altri: sembrano veramente determinati in ciò che dicono, la volontà di una tregua e di una pacificazione tra le nostre terre sembra essere davvero il loro obbiettivo principale, al di là di tutti gli egoismi che da sempre ci caratterizzano.
Lei è lì, quell’occhio verde e sincero indirizzato verso una vita migliore, verso un futuro che possa esistere per se stessa e la sua gente: e come lei molti altri ninja, mi ricorda molto gli ideali che avevano Naruto, Dan, Jiraya, Nawaki…
Come loro, lei vuole soltanto il bene del proprio Paese e della propria gente e per questo ha rischiato la vita, come del resto ho fatto anch’io.
Sorrido leggermente, prima di alzare il capo e guardare Mifune con una certa decisione, con la grinta che da sempre mi caratterizza e, per una volta, non sarà per litigare.

- Paese del Fuoco accetta l’alleanza e la pace che essa comporterà!-

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 *********
 

Restiamo sole per qualche minuto nel corridoio e mentre lei ha il volto leggermente dubbioso sul perché io le volessi parlare in privato così urgentemente, faccio un piccolo respiro prima di riprendere a parlare, considerando che se la mia ipotesi è vera la sua vita non potrà che cambiare completamente…
 
-Mei, c’è una cosa che devo dirti… Ma prima devo esserne certa.-
 
Avvicino cautamente la mia mano a lei, cercando di rassicurarla con lo sguardo e lei non reagisce, probabilmente perché si fida di me e sa che non le farei mai del male, non dopo ciò che abbiamo passato insieme.
Più avvicino la mia mano pallida a lei e più sento qualcosa di diverso provenire dal suo ventre, come se una particolare energia vi fosse all’interno e anch’io posso percepirla, nonostante non faccia parte di lei…
Faccio un piccolo respiro: devo assolutamente chiarire il mio dubbio, quindi appoggio la mia mano sulla sua…

 

 … Pancia.
Cosa significa questo? Di cosa sta parlando?
Mi agito leggermente, tutti questi segreti, incertezze… Mi stanno davvero facendo preoccupare. Forse l’operazione non è andata come sperato, probabilmente delle gravi infezioni malamente curate mi porteranno ad un lento e agonizzante decesso.
La fisso e notando la sua espressione serena e il suo volto tranquillo mi sento ancor più confusa.

  
Le sorrido dolcemente, alzando il capo verso il suo sguardo ancora incerto mentre tengo la mia mano a contatto con il suo corpo, come se questo piccolo pezzetto di vita che sento crescerle dentro in fondo appartenesse anche un po’ a me, avesse qualcosa di me…
 
-Mei… Sei incinta.-

 

 

Improvvisamente sento qualcosa esplodermi dentro, come l’acqua di una cascata che dopo anni improvvisamente ricomincia a scorrere con più vitalità e forza di prima.
Una sensazione ed un calore indescrivibile mi pervadono il corpo.
Un’emozione fantastica che credevo di non poter provare mai più:
L’amore.
Istintivamente l’abbraccio e la stringo forte. Grazie a lei, grazie a questa notizia tutto quanto potrà cambiare… .

 

              --------UNA SETTIMANA DOPO-------

 

Tsunade Senju

      Ed eccomi di nuovo ad osservare Konoha, appoggiata a questo balcone dove tutto è iniziato, dove ho preso al decisione di avventurarmi verso le più terribili delle minacce.

Lo so, con la morte di Madara probabilmente i pericoli sono ancora presenti, ma ciò che vedo dinnanzi a me è un paese sereno che può godersi una pace tanto agognata, mentre un sole tiepido si accinge a colorare l’orizzonte dei colori più tenui.
Respiro a pieni polmoni, finalmente senza sentire più alcun dolore: profumo di pace, profumo di felicità, profumo di vita…

Mi porto istintivamente una mano al petto, esattamente all’altezza del cuore:
lo ascolto battere ad un ritmo che non aveva mai avuto, come se non dipendesse soltanto dalle mie condizioni fisiche ma anche da qualcos’altro…
Ed inevitabilmente ritorno a pensare a Mei, a quella kage così coraggiosa che avrebbe dato la vita per il suo Paese e per l’uomo che amava,
a quella ragazza ch tuttavia lascia crescere dentro di sé il dono più bello che la vita potesse farle, ma anche il più pericoloso…
Ma non sarà sola, quella creatura, non verrà mai abbandonata: ci sarà Mei a proteggerla, e ci sarò anche io: perché in fondo sento che sia anche parte di me,
quando ho toccato il ventre della Mizukage ho sentito che quella nuova vita aveva dentro di sé anche la mia energia, come se un poco fosse anche parte di me…
probabilmente quando ho donato la mia linfa vitale a Mei, l’embrione si stava già sviluppando e di conseguenza parte della mia energia è passata anche al bambino.
Sorrido dolcemente: quel bambino sarà la speranza dell’amore che Mei provava per Nagato, ma anche il simbolo del mio affetto nei suoi confronti…
Quel bambino… Quel bambino non sarà altro che…
 

*********

     Mei Terumi
i

raggi del sole mi illuminano il volto rendendo le mie guancia ancor più rosee.
L’occhio verde fisso su quell’immensa palla di fuoco e una mano posata delicatamente sul ventre.
Un sorriso dipinto su volto, una leggera meraviglia nel vedere per la prima volta Kiri senza nebbia.
Dei bambini che corrono e ridono per le strade, i Jonin che allenano i loro team nel campo vicino l’accademia, degli shinobi, probabilmente di Konoha, che varcano le porte del villaggio.
Questa è la Kiri che ho sempre sognato.
Finalmente non ci sono più ombre e la nebbia non copre più i raggi del sole. Finalmente tutto è finito.

-Nagato, tu non mi lascerai mai sola, non è vero?-

Sorrido malinconicamente al cielo e una leggera brezza, mai sentita prima, mi accarezza il volto mentre una lacrima mi scende dall’occhio coperto dalla frangia, che il vento mi scosta e scopre alla luce del sole.
Mi accarezzo leggermente il ventre pensando che quello che mi sta crescendo dentro è il più grande dei miracoli.
Tante vite se ne sono andate nel corso degli anni, qui nella Nebbia, ma adesso riesco finalmente a capire l’eredità in cui credono i ninja della Foglia, il loro spirito di preservazione per le generazioni future… Perché come si spegne una vita se ne accende una nuova.
E se una cosa finisce è soltanto per aprire la strada ad una nuova che comincia.
Infatti questo… Sarà solo...
 

... l'inizio.

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E ora spazio a voi!!! =D
 
La ficcy è finita, ahimè…
Un po’ ci dispiace, in fondo ci eravamo affezionate…
Ma no, non alla fan fiction! A voi naturalmente! =)
Leggere le vostre recensioni ci ha sempre rese felici e ci dava ogni volta la voglia per andare avanti e continuare questo scritto, per cui vi ringraziamo davvero di cuore per aver seguito una storia tanto lunga e complessa, grazie di cuore davvero! ^^
 
Grazie a…

Chi ha messo la storia tra le seguite:
Gattino Bianco -Hikari93 -Jack and Carly love -milan010 -Molly Armstrong 97 -WolfEyes
 
Chi tra le ricordate:
MissysP - The Weaver of Tales
 
Chi tra le preferite <3
Hikari93 -Jaden96 - kassiopea -Kyoto -Molly Armstrong 97 -Sakura_____ -The Weaver of Tales -WolfEyes
 
Un grazie particolare a chi ha recensito tutti i capitoli!!!
Ma anche a chi ne ha recensito qualcuno, a chi ha soltanto letto per il piacere di leggere e ci ha seguite da dietro il suo timido schermo del pc ^^
 
Speriamo di avervi trasmesso qualcosa e che possiate darci un giudizio finale su questo lavoro, che è merito anche vostro ^^
Ci si becca in giro, byeeeee
 

Ellacowgirl in Madame_Butterfly
&
Dolly_Penny_26 

 

  
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