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Autore: Snafu    24/11/2011    1 recensioni
Autori: la Cath feat. B.
Desclaimers: I Guns 'n Roses ed i Mötley Crüe non ci appartengono. Eventuali canzoni citate non ci appartengono (il titolo è dei Nirvana, si sa del non proprio roseo rapporto tra Axl e Kurt). Roxy e Grace sono personaggi nostri, quindi vantiamo su essi tutti i copyright. No infringement of copyright intended.
Note: Eventuali sbalzi temporali. Uso della tecnica del flashback. What if? Crossover.
Ai lettori: Non abbiamo avuto occasione di visitare le sezioni dei Guns 'n Roses o dei Mötley Crüe prima. Speriamo di riuscire a farlo presto e soprattutto che il prodotto della nostra collaborazione rientri nei generi di vostro gradimento.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Spaghetti Incident'
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Capitolo VIII Vita e Morte


25 novembre 1991



Grace accese la televisione nel piccolo salottino della suite dell'Hotel di Roxy dove oramai lei e Axl convivevano da un pezzo.
Quello che amava definire il suo compagno stava ancora dormendo: era stata una notte lunga, intensa e piacevole.
La donna riempì un bicchiere di vetro rimasto lì da chissà quale occasione con il succo di frutta alla pera che solitamente Slash usava per diluire il rum prima di andare a dormire, inspiegabilmente rimasto nella loro stanza, sul mobile della televisione. Faceva freddo, la sera prima dovevano aver lasciato la finestra aperta. Si avviò per chiuderla e per farlo dovette appoggiare il bicchiere sul davanzale.
«La morte di Freddie Mercury avvenuta ieri verso...» la voce del telegiornale echeggiò in tutta la stanza. Grace si voltò rapidamente, dando una botta all'anta e facendo andare in mille pezzi il bicchiere appoggiato sulla lastra di marmo.
Dentro di sé era fermamente convinta che non potesse essere vero. Aveva capito male e voltandosi, guardando dentro lo schermo, avrebbe trovato le risposte che cercava, il nome che mancava, la sicurezza di cui aveva bisogno. Eppure il servizio andava avanti, il volto era il suo, le immagini dei Queen, il nome veniva ripetuto all'infinito come se sopra ci avessero inciso il simbolo del periodico come funziona in matematica.
Le veniva da piangere: si coprì dapprima solo la bocca, poi anche gli occhi. Percepiva un'inspiegabile sensazione di tristezza, quasi di disperazione. Non lo conosceva, no, però era l'idolo di più di una generazione, aveva sempre provato un'infinita ammirazione nei suoi confronti, e non c'era più. Dannazione non c'era più.
Era imbarazzante stare così male per una persona che effettivamente non rappresentava niente per lei, se non una delle voci che più amava, seconda, forse, solo a quella di Axl. Oltretutto, quello era probabilmente l'unico artista che piaceva a entrambi, uno dei loro punti in comune.
Grace spense quell'aggeggio infernale che sparava solo parole senza senso che non riuscivano a lenire il suo dolore in nessun modo, anzi, forse solo ad enfatizzarlo, ricordandole ogni secondo che semplicemente, era morto.
«Grace, si può sapere che cazzo stai combinando a quest'ora della mattina?»


26 febbraio 1988



Roxy era in bagno già da un bel pezzo. Grace decise di andare a sentire se andava tutto bene.
«Entra Grace, ho bisogno di un consulto!» le ordinò
«In bagno? Non ci possiamo consultare fuori?» domandò l'altra un po' spaventata
Roxy si affacciò alla porta del bagno:
«Grace, entra cazzo!» a quel punto la donna non poté fare altro che obbedire, visto che l’amica sembrava un po’ in ansia. Il bagno era sottosopra.
«Guardali e dimmi cosa vedi!» ordinò di nuovo
«Tipo una decina di test di gravidanza? Di chi sono?»
«Di Nikki. Secondo te??? Sono miei!!!!» Roxy si massaggiò le tempie domandandosi come, nonostante la tanta cultura che ostentava, Grace riuscisse alle volte ad apparire così ottusa «Leggi i risultati.» L'amica li guardò tutti e alla fine disse:
«Ma... scusa, eh, sono tutti positivi, che consulto vuoi che ti faccia?» si grattò un sopracciglio
«Avevo sperato che fossero tutti sbagliati…»
«Sì, tutti e dieci, via!!! E poi dov’è il problema? Nikki adora i bambini!!»
«Li adora sì, peccato che è uscito due giorni fa dalla clinica di riabilitazione… Non so se al momento li adora!»


25 novembre 1991



Axl.
Aveva attraversato la porta di vetro molto appariscente che separava le due stanze e adesso se ne stava con le braccia incrociate e gli occhi chiusi per la troppa luce, appoggiato allo stipite. La ragazza lo guardò un attimo, in una circostanza normale quella scena l'avrebbe riempita di tenerezza, l'avrebbe adorato per l'espressione da bambino, per i capelli lisci come spaghetti dopo una mattina di sonno che lei avrebbe solo potuto sognarsi (sembrando infatti in realtà un barboncino, ogni volta che si svegliava), per quel look misto macho, fidanzato preoccupato e uomo infastidito per essere stato svegliato troppo presto. Il fiato si mozzò a metà tra i suoi polmoni e la gola.
Se fino a quel momento aveva sofferto, una fitta ancora più dolorosa la prese sapendo quanto la cosa avrebbe fatto stare male lui.
Per questo non poteva rispondergli 'è mezzogiorno e mezzo'.


26 febbraio 1988



Roxy e Grace avevano discusso di come poterlo dire a Nikki, ma l’unica conclusione fu quella di dirlo e basta, senza troppi giri di parole.
Quando la donna tornò a casa, il bassista era intento a suonare, ma si fermò per andarle incontro, tutto felice di averla di nuovo tra le sue braccia.
«Amore, devo dirti una cosa...» esordì la moretta, e lui la baciò come per acconsentire al racconto.
«Era un po’ che lo sospettavo… ma oggi al lavoro… ho avuto la conferma…» Roxy non riuscì a continuare e ciò che il marito disse non la aiutò per niente, soprattutto perché stava facendo il suo solito sorriso disarmante
«Cosa? Non ti fermare, sto diventando vecchio così! Non sono morto d’overdose, vuoi farmi morire d’attesa?»
«Sì, scusa… è che ho scoperto che… che… adoro le rose nere... ripensavo a quando mi ci hai riempito lo studio...»
«Tutto questo casino per una cosa del genere? Ok, te ne regalerò un po’ quando meno te lo aspetti!! Vado a ordinare la cena. Avevamo detto pizza, vero?»
Quando Nikki si allontanò per ordinare la pizza, Roxy chiamò Grace, ma rispose Axl, che ovviamente voleva avere tutto sotto controllo, telefono compreso.
«Axl passami Grace!» ordinò la moretta, non molto incline ad assecondare altri se non se stessa, quel giorno
«Perché?»
«Se te lo avessi voluto dire, forse non ti avrei chiesto di passarmi Grace, no?»
«Parlare con me o parlare con Grace è uguale!» per un attimo Roxy immaginò di confidare tutte le sue cose più intime al cantante e non alla psichiatra. Un brivido partì dalla schiena e arrivò fino ai capelli.
«Axl, ti caccio fuori dall’albergo se non me la passi!!» a quel punto Grace prese il telefono
«Com’è andata?» domandò curiosa
«Bene! Gli ho detto che mi piacciono le rose nere!»
«Non è per fare la pignola, ma non era quello che dovevi dirgli, no?»
«No... ma lì per lì mi sembrava una cosa migliore da dire rispetto a “il bagno del nostro studio è bellissimo, ci ho passato mezza giornata.”, non ti pare?»
«Vai a dirglielo!» ordinò Grace «Ehm... Roxy?»
«Che c'è?»
«Ma davvero ti piacciono le rose nere?»


25 novembre 1991



«Hai rotto un bicchiere e adesso ti trovo a piangere. Sei ubriaca?» esordì Axl, tirandole indietro la testa per i capelli
«Mi fai male...» borbottò lei
«Ah, ma vaffanculo, se ti è venuto il ciclo dillo eh.» sbottò lui, tornando in camera tutto arrabbiato. Era evidentemente una battuta di cattivo gusto, quindi la ragazza si risparmiò di far notare l'ottavo mese di gravidanza ben evidente sul suo corpo, oramai.
«Axl...» mugugnò lei, trotterellandogli dietro «È morto Freddie»
«Cos'è, il tuo cane? Tuo nonno?» il rosso si voltò disturbato
«Mio nonno si chiama Tom!!» lo corresse prontamente lei
«Vorresti essere più precisa allora?»
«Freddie Mercury, Queen, hai presente, Crazy Little Thing called Love?»
«Porca troia dici sul serio?»
«No, mi metto a piangere perché mi è seccata una pianta grassa... secondo te»
«Porcaccia schifosa lurida!»


26 febbraio 1988



Dopo cena Roxy provò raccogliere tutta la sua forza di volontà e andò da Nikki. Il bassista era in camera a scrivere il suo diario, che lo stava aiutando tanto dopo la disintossicazione.
«Nikki…»
«Dimmi!»
«Vuoi un po’ di tè?»
Non ce l’aveva fatta nemmeno quella volta.


25 novembre 1991



Axl aveva iniziato a tirare calci indistintamente a qualsiasi cosa gli fosse passata sotto piede e la prima settimana non era stata facile per nessuno. Era intrattabile.
La reazione istintiva era stata iniziare a comportarsi esattamente come Freddie in ogni aspetto della vita quotidiana.
Era davvero una delle poche, vere cose che accomunavano lui e Grace ed era terribile che fosse scomparsa.
E poi approdò all'idea geniale.
Il documentario.*


26 febbraio 1988



Nikki tornò in cucina a bere in piedi il tè. Solo a quel punto Roxy si alzò per dirglielo:
«Tesoro... Ti piacciono i bambini, vero?»
«Piccola, sai benissimo che li adoro!»
«Meno male, perché… aspetto un bambino»
Al bassista cadde la tazza e subito dopo tolse di mano la tazza alla moglie:
«C’è teina, non la puoi bere!» detto questo la abbracciò e baciò come raramente aveva fatto prima «Sei sicura?»
«Ho fatto dieci test di gravidanza, penso che possano bastare. E ridammi il tè che è deteinato!!»
Nikki sorrideva e non smetteva di abbracciare la moglie e baciarla: era davvero più felice di quanto non fosse mai stato. Roxy pensò che aveva sicuramente sbagliato a preoccuparsi.
«Chiamiamo Tommy» il bassista prese il telefono e lo chiamò subito. Il batterista rispose:
«Ma porca merdaccia, chi cazzo è che mi disturba mentre mi faccio la mia donna?»
«Tommy, continui dopo!!! Tanto non muori di astinenza! Roxy aspetta un bambino. Organizza una festa!!!»
«Ferma!» proseguì il batterista, sicuramente rivolto alla “sua donna”. «Che festa vuoi? Possiamo invitare tutta Los Angeles?!»
«Fai quello che vuoi, ma niente droga.»
«Fuochi d’artificio compresi?»
«Anche un nano sparato con un cannone se lo trovi.»
«Organizzo tutto io!! Fidati, sarà memorabile!! Richieste speciali?»
Nikki guardò Roxy, che intervenne:
«Tommy… vieni vestito!!!»
Quando riattaccarono il telefono, il bassista disse alla moglie:
«Lo sai, che tanto Tommy si spoglierà alla festa, vero?»
«Non è detto! Lo puoi tramortire prima con il nano sparato con il cannone!»



*The Days of our Lives. Durante la presentazione del documentario, facilmente reperibile su YouTube, Axl indossa un paio di pantaloni soprannominati dalle autrici la 'fioriera'. W gli anni '90.
   
 
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