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Autore: Littledreamerz    24/11/2011    9 recensioni
Ciao a tutti, sono tornata! (?) A grande richiesta, ecco il seguito della mia precedente FF, 'She Will Be Loved'. Non vedo l'ora di intraprendere un'altra meravigliosa avventura :3 L'estate è finita e Summer è tornata a casa. Cosa ne sarà di lei, ora che la sua dolcissima metà è dall'altra parte del mondo?
Spero di fare un buon lavoro come il precedente :)
Buona lettura :3
Follow me on Twitter: @harrysmysoul xx Lilly.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Complimenti, tesoro. Questa carne è molto buona’ si complimenta mio padre, pulendosi la bocca con il tovagliolo. ‘Grazie, papà’. Mastica un altro boccone. ‘Allora...Dimmi tutto sulla tua estate’. Non saprei da dove cominciare. Non voglio parlargli di Harry, non adesso. ‘Be’…’ ‘Ti sei trovata bene a casa di Liam?’ mi interrompe, guardando con interesse il suo piatto ancora pieno. ‘Si, benissimo. Mi era mancato molto’. Sorrido. E mi manca tutt’ora. Vorrei che fosse qui a casa con noi. Prima di andare, mi ha promesso che ci vedremo ogni weekend, tutti insieme. Lo spero proprio. Mi manca tutto il gruppo. ‘E che avete fatto per tre mesi?’. ‘Papà, cosa possono fare due adolescenti per tre mesi?’ chiedo, sarcastica. ‘Non so, i tempi sono cambiati! Quello che facevo io..’. Ed ecco il solito discorso che qualsiasi genitore tira fuori per arrampicarsi sugli specchi. ‘Va bene, papà, va bene!’ lo zittisco. Lui mi guarda male. ‘Cioè…ho conosciuto gli amici di Liam!’ dico, giocando con un pezzo di carota nel mio piatto. Ora che ci penso, Louis ne sarebbe fiero. Mi scappa una risatina solo a pensarci. ‘Come sono? Simpatici? Ti hanno trattata bene?’ chiede, preoccupato. Mi sembra tanto Liam in questo momento. ‘Si, sono simpaticissimi!’ esclamo. ‘Bene, sono contento che tuo fratello frequenti gente a posto’. Annuisco. ‘E’ così, vero?’ chiede poi. Scoppio a ridere. ‘Certo, papà!’. ‘Bene, non si sa mai…Tuo fratello è lontano da casa e…’ ‘Tranquillo! Liam non è proprio il tipo che si da alla pazza gioia, e lo sai’. ‘Lo so, Summer, ma state crescendo troppo in fretta e..’ ‘Oh, papà! Finché non mi sposo sarò vincolata a vivere in questa casa, e ciò significa che mi avrai qui ancora per un bel po’!’ esclamo, ridendo. Lui mi guarda in modo compassionevole. ‘Lo spero proprio’ dice poi. Gli sorrido, per poi ricominciare a mangiare la carne. ‘E tu che hai fatto quest’estate?’ gli chiedo. Lui ride. ‘Ho lavorato e lavorato! Avevo delle cose importanti da portare a termine’. Annuisco. ‘Com’è Dubai?’. ‘Bellissima! E’ molto diversa….Colorata, ma soprattutto ricca e sfarzosa’. ‘Sembra bella’. Lui annuisce. Finiamo la cena parlando tranquillamente. Ho un bel rapporto con mio padre. Da quando mia madre se ne è andata, si è preso cura di me e se l’è cavata alla grande, da single. Soprattutto da quando Liam si è trasferito a Londra. ‘E tra gli amici di Liam, c’era qualcuno di interessante?’ mi chiede, poi. Cerca sempre di interessarsi alla mia vita amorosa, ma la maggior parte delle volte fallisce miseramente. Non è che non mi piaccia parlare con lui di queste cose, ma credo che con una figura femminile sia più facile. E comunque, non sono pronta per parlargli di Harry. E non voglio neanche tirare fuori l’argomento. Sarebbe troppo doloroso, essendo ancora una ferita aperta. ‘No’ rispondo, nel modo più convincente possibile. Lui fa spallucce. ‘D’accordo’. Tiro un sospiro di sollievo. Menomale che non ha fatto ulteriori domande. Sarei potuta crollare. Mi alzo e metto i piatti nella lavastoviglie. ‘Domani tornano Dalila e Melinda, le ho già avvisate’ mi informa. Annuisco, chiudendo l’elettrodomestico. Dalila e Melinda sono le nostre domestiche, anche se non mi piace chiamarle con quel termine. La casa è grande, fin troppo per due persone, ed ha anche una dependance che non viene usata quasi mai, quindi sono indispensabili per tenere tutto in ordine, anche perché mio padre è sempre via per lavoro e io devo studiare. Comunque cerco di fare qualcosa anche io, non mi piace che loro debbano fare tutto il lavoro. ‘Vado a letto, sono stanca’ dico, poi. ‘Certo. Buonanotte, tesoro’. Mi da un bacio sulla testa. ‘Buonanotte’. Salgo le scale e mi dirigo in camera mia. Il letto a baldacchino in legno bianco la domina. Anche la scrivania e l’armadio sono dello stesso materiale. E in più, ho il bagno in camera, molto utile. Mi butto sul letto, prendendo il cellulare. Controllo le mail con le mani tremanti, per vedere se Harry me ne ha mandato una nuova. Per adesso nulla. Sospiro. Rifletto un po’, poi decido di chiamare Liam, il quale risponde dopo pochi squilli, come suo solito. ‘Ciao sorellina! Come va? Bello tornare a casa?’. ‘No, assolutamente’ mi lamento. ‘Vorrei tornare lì a Londra’. ‘Dai, domani ci vediamo, è sabato!’ mi rallegra. Già, ha ragione. ‘Giusto…Ci vediamo tutti insieme, vero?’. ‘Certo!’. ‘Bene, sono contenta..’. Resto un attimo in silenzio. ‘Come va con…’. So già cosa mi chiederà, e ciò fa aumentare nettamente il mio battito cardiaco. ‘Harry?’ tuffo al cuore. Sospiro e chiudo gli occhi. Come va? Va. ‘Non lo so, Liam. Ci mandiamo delle mail…ma è difficile. Non riesco ad andare avanti così’. Sento gli occhi che si riempiono lentamente di lacrime. Una delle cose più brutte è aver bisogno di una persona, ma sapere che non può essere lì al tuo fianco. ‘Andrà tutto bene, Summer. Tornerà presto. Per ora puoi solo sopportare’. E’ ciò che continuo a sentire. Tutti la fanno facile solo perché non si trovano nella mia stessa situazione. Non riescono a capire. ‘Tu… l’hai sentito?’ chiedo con timore, come se fosse una specie di tabù, giocando nervosamente con il bordo della mia maglietta. Lui sospira. ‘Si…Ma mi ha detto che va tutto bene e che gli manchiamo, tutto qui’. Sospiro. Mi giro su un fianco. ‘Va bene. Ora ti saluto, Liam. Sono stanca’. ‘Certo. Ci vediamo domani’. Sorrido. ‘Non vedo l’ora’. ‘Neanche io, sorellina. Buonanotte’. ‘Buonanotte’. Chiudo la telefonata e ripongo il cellulare sul comodino. Sospiro di nuovo, prima di andare in bagno e lavarmi i denti, per poi mettermi il pigiama. Raccolgo i capelli in un treccia, poi mi siedo sul letto. Incrocio le gambe, e riprendo il telefono. Vado sulle mail per vedere se Harry me ne ha mandata una nuova. Controllo sempre, ogni 5 minuti, in un modo quasi ossessivo. Quanto vorrei poter sentire la sua voce, quella che mi faceva venire sempre le farfalle nello stomaco, che faceva impazzire il mio cuore. Ma costerebbe un capitale chiamarlo. Però qui è sera, lì è ancora pomeriggio… Alzo la testa, riflettendo, mentre mangio un unghia. E se lo chiamassi? Potrei anche spendere un patrimonio, ma non sarebbe nulla in confronto al suono della sua voce. Controllo le mail, e cerco quella nella quale mi ha dato il suo nuovo numero. Lo salvo. Poi lo fisso. Farà un certo effetto, sentirla di nuovo, dopo un mese. Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. Ma ne ho bisogno. Li riapro, e il mio dito schiaccia involontariamente il tasto della chiamata. Sta chiamando. Io sto chiamando Harry. Comincio a tremare, mentre porto l’apparecchio all’orecchio. Squilla per molto tempo, perdo le speranze. Chiudo gli occhi, mentre mi metto il cuore in pace. ‘Summer’. Il mio cuore ha un sussulto. Poi comincia a battere talmente forte che sembra voler schizzare fuori dal petto. Tremo più di prima, mentre rimango a bocca aperta. E’ lui. ‘Summer? Sei tu?’. Summer, dannazione, rispondi! ‘Ha-ha-harry’. ‘Summer, oh mio Dio’. Gli occhi si riempiono di lacrime. Nessuno dei due dice niente per un po’. Il mio cuore va troppo velocemente che sono costretta a respirare profondamente. ‘Aspetta, mi stai chiamando dall’Inghilterra?’ mi chiede poi. Rido, tra le lacrime. ‘Da dove vuoi che ti chiami?’. Ride pure lui. La sua risata. Me lo immagino mentre porta la testa indietro e i suoi ricci si muovono con essa, dolcemente. ‘Hai ragione. Però potresti anche essere qui, in America’. ‘Lo vorrei tanto’ dico, con un filo di voce. Una lacrima mi riga lentamente la guancia, ma la asciugo velocemente. ‘Anche io’ fa lui, sconsolato. Summer, stai parlando con Harry, per le lacrime c’è tempo dopo! Parla, forza! ‘Come va lì? In America..’. ‘Bene, per quanto sia possibile. E’ tutto diverso dall’Inghilterra. Dall’accento ai modi di fare. Ma suppongo che mi debba abituare’. Abituare. Non è una bella parola. Ciò significa che rimarrà lì per un po’. Un bel po’. ‘Già..’ concordo poco convinta. ‘E voi? Come va? Tu? Stai bene?’. Rido, per poi tornare seria. Comincio a giocherellare con la mia treccia, come faccio quando sono nervosa. ‘Si, cioè…Come vuoi che stia?... Mi manchi’. Lo sento sospirare. ‘Anche tu, Summer. Tanto. Troppo.’. Porto la testa indietro, per evitare che le lacrime scendano ancora. Mi asciugo il viso. E’ una tortura. ‘Prenderei il primo aereo, in questo momento’ dico, ridendo nervosamente. ‘Lo farei anche io. Se dipendesse da me. Vorrei solamente stringerti forte, sentire il tuo profumo…’. Il dolore aumenta. Lo stomaco sta palesemente urlando. Mi sento tremendamente impotente. ‘Anche io’ lo interrompo, prima che possa andare avanti. Fa troppo male. ‘Sai che tornerò presto, vero?’ mi chiede. Mi sembra di rivivere la scena all’aeroporto. No, non lo so, Harry. Io ti voglio qui, adesso. ‘Si, lo so.’ Dico. ‘Lo spero’. Rimaniamo per un po’ in silenzio. Non ce la faccio. E’ straziante. ‘Ora devo andare. Qui è quasi notte’ dico. ‘Mmm eccitante’. Scoppio a ridere. Mi mancava la sua malizia. ‘Comunque va bene. Starei con te al telefono per sempre, ma vai a dormire. Riposati e sognami, baby’. Scoppio a ridere di nuovo. ‘Certo che lo farò. E tu lo farai?’. ‘Premesso che qui è ancora giorno, lo farò. Ogni notte. E’ l’unico modo per incontrarci, giusto?’. Le lacrime. Cominciano a scendere velocemente, troppo. Già. L’unico modo per incontrarci sono i nostri sogni. Deglutisco. ‘Giusto’ è tutto ciò che riesco a dire, cercando di far risultare la mia voce più naturale possibile. ‘Ah, ti devo dire una cosa importante!’ esclama. ‘Dimmi’ dico, allarmata. Lui rimane un po’ in silenzio, mentre la mia ansia cresce. ‘Ti amo. Non t’immagini quanto’. Il mio cuore ha di nuovo un sussulto. Sorrido, mentre mi asciugo il viso per la millesima volta. ‘Anche io, Harry.’. Chiudo gli occhi, stringo con una mano la coperta. ‘Prom…’. La voce mi si strozza. La schiarisco, respiro profondamente.’ Promettimi che quando tornerai non mi lascerai di nuovo’. Mi mordo il labbro inferiore. ‘Mai più’ dice, con la sua voce calda. Chiudo gli occhi. ‘Promesso’ aggiunge. Respiro di nuovo, profondamente. Rimaniamo per un po’ in silenzio. Tutto ciò che riesco a sentire è il battito del mio cuore. ‘Buonanotte. Fai dolci sogni’ fa, poi. ‘Anche tu’. Dico, triste. ‘Dopo’ aggiungo. Lui ride. ‘Lo farò.’. Mi sembra che sia come un addio. Un altro addio. Eppure, è solo una telefonata. ‘Ti amo’ sussurro. ‘Ti amo’ ripete lui. Sento che chiude la telefonata, ma io rimango con il telefono sull’orecchio, come se mi aspettassi di sentire la sua voce di nuovo, improvvisamente. Chiudo anche io. Poi guardo dritto davanti a me. Porto le ginocchia al petto. Ricomincio a piangere convulsamente. Ho sentito la sua voce, gli ho parlato. Ma allora perché fa così maledettamente male?

NOTA :3
Scusate il ritardo e se dico che un giorno posto, ma poi non lo faccio! Ma ho un po' di impegni çç Btw, Summer ed Harry hanno parlato skfbalsbfla Lei avrà speso davvero un capitale (?), ma who cares? When there's love, there's everything *O* (lo so, sono schifosamente romantica uu) Cooooomunque. Mi hanno sorpreso le ben 13 recensioni solo per la prefazione *OOO* Ma le ho amate *w* Continuate così uu Fatemi sapere, e scusate se questo capitolo è un po' di passaggio çç Vi adoro, grazie mille per averlo letto :3
P.S. Avete visto il documentario? sdkbflaskhfbafkkfbdsk oggi l'ho riguardato, ed è già finito sul mio iPod *wwwwwww*
Twitter: littledreamerz

  
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