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Autore: marrymezayn    24/11/2011    1 recensioni
Tratto dal secondo capitolo:
«l’hai visto?» Chiese la sua migliore amica, nel panico più totale. Forse era più in ansia lei che Keyra. Si girò a guardare la sua amica, pensando seriamente che Keyra fosse entrata in uno stato di shock totale. «L'hai visto Kè?» domandò anche se le bastò vedere la sua faccia per capire che l'aveva visto. La scosse per un braccio e Keyra tornò nel mondo dei vivi dal suo momento di panico più totale. Oh no! Oh no! «dimmi che sto avendo un bruttissimo sogno!» pregò che fosse così, ma quando si girò si vide rispecchiata negli occhi di Mary. No, non stava avendo un brutto sogno.
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Questa è la prima storia che ho pubblicato. Spero che vi piaccia.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Se non ti perdi, non trovi strade nuove.'
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Non c’è deserto peggiore che una vita senza amici: l’amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.

“Io sono da Starbucks a prendere un caffè con i cinque dementi e Mary, ti vuoi unire?” Stava mandando un messaggio su whatsapp ad Allyson. Non la vedeva da troppo tempo e doveva ammettere che le mancava. Per 'troppo tempo' lei intendeva una settimana.
Allyson era una delle sue migliori amiche, insieme a Mary. Con Mary aveva un rapporto di amicizia stupendo, che veniva invidiato da tutti e con Allyson invece aveva un rapporto di amore – presa in giro – facciamo cazzate allegramente. Un rapporto che non si poteva spiegare. Persa a pensare allo stupendo rapporto che aveva con Allyson, tornò sul mondo dei vivi quando percepì la vibrazione che annunciava la risposta di Ally. “Sto arrivando” Posò il cellulare, e tornò a sorseggiare la sua cioccolata calda. Si, aveva scritto caffè ma per quello aspettava Allyson.
«Ma scusa perché si chiama sale se scende, me lo spieghi?» Keyra alzò lo sguardo dalla sua cioccolata guardando Harry che, con la faccia più seria che Harry Styles poteva avere, aveva fatto quella domanda.
«Perché tu ti chiami Harry e non “sono un supermega galattico coglione”?» Scherzò e lui si girò a guardarla.
«Per una volta parlavo seriamente!» sorrise, angelica.
«Ma perché tu sei in grado anche di fare una frase di senso compiuto? Cazzo, giuro che ogni giorno che passa mi stupisci sempre di più.» Lui la guardò freddamente.
«Ma te l’hanno detto che sei una stronza patentata?» Fece una smorfia, facendo finta di pensarci seriamente. Dal suo sguardo pensieroso, Niall si fece una sana risata.
«Si, decisamente si! Ma grazie, lo prendo come un complimento!» Disse, con un sorriso angelico, a cui lui rispose con un dito medio alzato.
«Non voleva esserlo!» Ammise il riccio, guardandola seduto dalla parte opposta del tavolo. Sorrise di rimando. Fece per rispondere ma le squillò il cellulare.
«La canna, Keyra la canna!» Sbottò Zayn, riprendendo a sfotterla. Si girò a guardarlo, con un ghigno. «Riesci sempre in questi giochetti da bambino di due anni! Non è ne mia madre ne mio padre, imbecille patentato!» Disse e lui sorrise angelico in risposta. «Si, siamo allo starbucks vicino casa. Si! Ti aspetto!» Ripose il cellulare sul tavolo.
«Chi era?» Alzò lo sguardo su Liam, che la guardava curioso.
«Mhm.. una mia amica che ci sta raggiungendo!» Non fece in tempo a finire di parlare
«Carina?» Prese il coltello e lo strinse, in direzione di Harry.
«Toccala, e giuro su dio che ti taglio la caccola che hai tra le gambe.» Sbottò, gelosa marcia. Ecco, dovete sapere che Keyra su Allyson era gelosa da morire. Anche su Mary, ma era diverso. Mary aveva bisogno di attenzioni da parte dei ragazzi. Invece su Allyson era gelosia da “toccala e ti stacco le gambe a morsi”. Louis scoppiò a ridere, scuotendo la testa.
«E' un genio! Ma perché non sono io finito con lei?» Chiese a Niall, che lo scrutò male.
«E' mia!» Keyra ripose il coltello quando vide Harry alzare le mani.
«Ehi, io sono presente! E vi vorrei ricordare che non sono di nessuno!» Fece notare a Niall, che sorrise poi fece una smorfia contrariata.
«Ma è vero!» Scosse la testa. Neanche ci perdeva tempo a rispondergli.
«Aloha!» Si girò, e sorrise quando riconobbe la sua amica. Ovviamente aveva gli occhi tutti puntati su di lei.
«Ciao Smi. Prego, siediti pure!» E guardò male Harry, che la fissava in silenzio. Allyson era una bella ragazza. Bionda con due occhioni verdi da far sbavare chiunque. Un visetto dolce, così dolce che ti veniva voglia di baciarla per tutto il tempo. Pure a lei faceva quell’effetto se non fosse stato per l’espressione da stronza patentata che aveva disegnato in viso. La vide sedersi. Fece le presentazioni. «Allyson, ti presento: Niall, Liam, Harry, Louis e Zayn. Mary la conosci, no?» Scherzò. Si, la conosceva eccome. Salutò tutti, poi si mise di nuovo seduta vicino a lei.
«Un doppio espresso macchiato, giusto?» Disse Keyra, alzandosi per andare a prendere i caffè, prendendo il portafogli.
«Si, ma pago io!» E cominciò la solita lotta greco romana su chi doveva pagare quel giorno. Alla fine Keyra riuscì a non farsi stressare la vita per tre ore, e andò a prendere i loro caffè. Quando tornò, Zayn si era preso il suo posto.
«Alza quel culo peloso prima che ti do tanti di quei calci che ti faccio diventare biondo con gli occhi azzurri!» Ringhiò con in mano le due tazze. Zayn si girò a guardarla.
«Oh.. ma abbiamo il ciclo oggi?» Chiese strafottente, e lei spostò il peso da una gamba all’altra, impaziente.
«Io ho il ciclo perenne! Smamma dal mio posto, devo parlare con lei!» Il moro si accomodò meglio sulla sua sedia, facendo alzare gli occhi al cielo alla povera ragazza che prese un profondo respiro, posò le tazze e con estrema calma afferrò la pelle del collo nella parte dietro e la tirò.
«Levati» Digrignò i denti, e lui ridendo se ne andò, sussurrando un 'Acida' a cui Keyra rispose con un calcio sullo stinco. Si mise seduta e sospirò.
Quando alzò lo sguardo, vide che Allyson la fissava.
«Ho i pupazzetti in faccia che mi guardi così?» chiese, e la vide fissarla ancora più profondamente. Che nervi.
«Mi ha chiamato!» Non ci volle tantissimo per capire di chi parlava. Alzò lo sguardo dalla sua tazza di caffè, cambiando totalmente l’espressione che aveva in viso. Si scambiarono uno sguardo.
«Me lo riuscirò mai a togliere dalle palle, quel coglione?» Chiese, come se quel ragazzo dava fastidio a lei e non a Allyson. La vide ridere. Lei ci rideva sull’odio che provava Keyra verso quel deficiente patentato, ma Keyra era serissima. Se lo ribeccava come minimo gli tirava le peggio frecciatine. Era tre anni che faceva quel giochetto con Allyson, e a Keyra quello dava seriamente fastidio. C’era qualcosa tra di loro, ma Allyson era troppo timida, per modo di dire, per fargli capire che provava qualcosa.
Più che altro era un fatto di orgoglio, da parte di Allyson. Mentre da parte del coglione, non aveva semplicemente i connotati. Non si era mai visto un uomo con meno palle di lui. Continuava a cercarla, a fare il simpaticone per modo di dire, ma continuava a non portare a termine la cosa. Da vero decerebrato mentale.
E Allyson sapeva, sapeva quanto odiava quel ragazzo. «E che vi siete detti?!» Chiese, girando il suo doppio caffè.
«Non te lo dico!» Alzò lo sguardo dal suo bicchiere guardandola male, molto male, facendola ridere.
«Lo so che ti incazzeresti!» Spiegò, a mo' di spiegazione. Keyra si passò una mano nei capelli, innervosita. «Io mi incazzo comunque perché lui ancora ti ronza intorno. Non ha le palle, e che diamine!» La bionda rise ancora, divertita. «No, seriamente Ally! Sto parlando seriamente. Perché, perché continui a dargli spago?» Non rispose, era ovvio. Da una parte sapeva che Keyra aveva ragione. Dopo tre anni di tira e molla di battutine, uno si doveva stressare a andargli dietro. Lei no. La conosceva e sapeva che quello sguardo era pieno d’amore.
«Lo so!» Rispose sorridendo ma con tono triste, abbassando lo sguardo e tornando poi seria.
«Allora se lo sai, perché continui?» La vide alzare le spalle, pensierosa. Si appoggiò allo schienale, aspettando. «Allora che cazzo ti ha detto il coglione?» Chiese per rompere il silenzio, incuriosa.
«Non te lo dico!» Keyra le lanciò un altro sguardo bruto. Odiava non essere messa al corrente.
«E tu? Mi devi per caso dire qualcosa?» Alzò un sopracciglio.
«No, perché?» Chiese, non capendo. La vide indicare la fine del tavolo con il mento. Si girò, scrutò attentamente e poi tornò a guardarla. Sorrise.
«Non te lo dico!» Ghignò, rispondendo con le stesse parole, dette da lei poco prima.
«Sei una stronza!» Sbottò inviperita la bionda, guardandola di sbieco.
«Ho preso dalla migliore!» e la guardò, intendendo ovviamente lei.
«Tu raccontami cosa vi siete detti e soprattutto tu cosa gli hai detto, poi forse io ti racconto!» Si lasciò andare in un discorso su quel demente, mentre Keyra l’ascoltava attentamente. Il ragazzo si chiamava Greg, che tra parentesi era un nome di merda come l’uomo che era, e si sentì salire un’incazzatura micidiale mentre ascoltava. Quando terminò, si passò una mano sul viso.
«Quanto mi fa incazzare questo ragazzo! Non ci riesce nessun altro.» Ammise, facendola ridere. Lei ci rideva, mentre Keyra aveva voglia di piangere.
«E’ un coglione, te lo ripeto per la centesima volta. E tu ancora gli dai spago, quando in realtà è solo un perfetto imbecille che non ha le palle di dire come stanno le cose. “la ragazza deve essere a fare il primo passo” MA DICO!» E tutti si girarono a guardarle, da quell’urlo pieno di rabbia. «che perfetto imbecille sei, per meritarti una come te, me lo dici?» Lei la scrutò, sorseggiando il suo caffè. «Perché tu sai che non ti merita, è vero?» Chiese Keyra guardandola.
Ma non rispose. Sapeva che stava pensando alle sue parole, lo faceva sempre. Ma quando quel coglione si rifaceva sentire, lei si lasciava andare alla dolcezza. Era impossibile per lei, non cedere a quel ragazzo. «Ma io che parlo a fare se tanto so che tu non mi darai ascolto?» Si chiese, un po’ troppo seria. Si scambiarono un altro sguardo.
«E che dovrei fare?» Eccola la domanda che aspettava.
«Mandarlo a cagare! Magari capisce che pure tu hai una pazienza, e se hai tenuto questo rapporto per tre fottutissimi anni, dovresti essere fatta santa solo per averlo sopportato per tutto sto tempo!!» Neanche le diede il tempo di rispondere, perché Keyra continuò con tono risoluto.  «..Miseriaccia! Tre anni di giochetti e quel coglione non ha le palle di dirti che prova qualcosa per te, e lo sai che prova qualcosa. Lo sa pure lui, ma se ha preso la patente da rincoglionito è solo grazie ai punti del latte! Il cervello l’ha lasciato a due giorni di vita quando si è reso conto di che cristo di demente si era ritrovato! L’ha lasciato a piedi!» Allyson scoppiò a ridere, per quello sfogo.
Se la rideva! Sapeva che rideva solamente perché sapeva che aveva ragione.
«Ok, basta parlare di Greg!» Sussurrò Ally, mentre Keyra scuoteva la testa.
«Non ho ancora finito la mia scorta di bestemmie da tirare verso quel coglione!» Rise ancora, e questa volta pure Keyra finì a farsi una risata.
Si avvicinò Zayn, tirandole i capelli. Si girò a guardare chi avesse osato disturbarle ma ovviamente lo sapeva già. Infatti si ritrovò il viso di Zayn a pochi centimetri dal viso, che sorrideva.
«Che cosa cazzo vuoi? Non vedi che stiamo facendo un discorso serio?» Lui alzò un sopracciglio.
«In realtà ridevate!» Lo guardò dal basso mentre lui si rimetteva eretto con la schiena. Aveva ad una spanna dal suo viso il suo bacino. Bastava piegare il braccio e darglielo lì, sul suo bacino per toglierselo per sempre di torno.
«Sparisci! Che ne sai di come facciamo noi i discorsi seri? Che vuoiiii!!!!» Si stranì quando le tirò ancora i capelli.
«Voglio una sigaretta!» le chiese, il moro con un sorriso angelico.
«L’erba voglio non cresce neanche nel giardino del Re. Vattene!» Zayn le diede fastidio finché non tirò fuori quella benedetta sigaretta e poi a calci in culo lo mandò fuori.
«Appena sti cinque se ne vanno, io finirò dallo psicologo.» Ammise in direzione di Allyson, e lei la guardò.
«Allora?» Chiese, curiosa.
«Sessanta minuti!» rispose Keyra, con la sua solita demenza. Allyson non rise neanche, visto che la conosceva bene.
«Keyra!» Sbottò, e lei alzò gli occhi al cielo.
«Niente Ally! Niente da dire. No ma è bello vedere come tu cerchi di cambiare discorso. Insomma, una sera mi sono ubriacata e..» Continuò a raccontare cos’era successo da quel giorno. Quando terminò, Allyson la guardò male. «Si lo so di essere stata una cazzona! Ma..» Allyson non la fece neanche finire di parlare.
«Si, soprattutto perché ti sei ubriacata senza di me!» La guardò a bocca aperta, incredula.
«Cioè.. fammi capire.. io ti sto dicendo che forse sono finita a letto con un quasi sconosciuto, e tu tutto quello che sai dirmi è che dovevo ubriacarmi insieme a te?» La vide annuire, mentre Keyra la guardava in modo incredulo. «No vabbeh, ma io sono circondata da pazzi!» Sbottò, facendo ridere Allyson.
«Come potrei incazzarmi? Cioè.. era ora che le levavi quelle ragnatele!» Aprì la bocca per ribattere ma si bloccò.
«Ehi.. stiamo seriamente parlando delle mie ragnatele? E delle tue ne vogliamo parlare? Mhm..?» scoppiarono a ridere e sentì che qualcuno le dava una pizza dietro la testa. Neanche si girò, sapendo chi era.
«Senti, noi dobbiamo andare! Vieni con noi? Andiamo a vedere il cambio delle guardie.» La vide pensarci, per poi annuire. «Così faccio qualche foto.. E ti controllo!» La guardò male, sospirando per poi alzarsi, richiamando anche tutti gli altri che ancora stavano seduti.

Era da un’ora che se ne stavano seduti su quel monumento, attendendo che arrivasse il cambio della guardia. Si erano presi i posti migliori, ma le si stava congelando anche il fegato, seduta su quel muretto. I deficienti si erano messi a fare delle foto, con pose stupide oppure con scene indecenti con le statue lì al fianco. Si girò a guardarli, sbuffando.
Niall era rimasto seduto al suo fianco, Mary era andata insieme a Allyson a fare qualche foto. Per tutto il viaggio Allyson aveva rotto dicendole che poteva avvisarla di quella bella passeggiata, che si sarebbe portata la macchinetta fotografica. E chi glielo andava a dire che non sapeva che l’avrebbe chiamata e che solo dopo aver pensato “da quanto non vedo Allyson.. quasi quasi la chiamo”. Sbuffò e si stese sul muretto, appoggiando la testa sulle gambe di Niall che abbassò la testa per guardarla.
«Ti annoi?» Chiese il biondino, con un sorriso. Lei fece un unità di misura con le dita, come per dire “un pochino”.
«Non ho tutta questa pazienza, soprattutto con questo freddo.» Ammise, e lui ridacchiò. Si tolse il giacchetto e glielo mise sopra come coperta.
«Non rompere.. Io non sento freddo.» Disse quando la vide aprire la bocca per protestare. Si alzò e gli diede un bacio sulla mascella, a cui lui rispose con un rossore sulle guance.
«Che ne dici se domani ce ne andiamo al lunapark?» Chiese il biondino, e lei si girò a guardarlo visto che stava guardando la folla di fronte al cancello. «Bell’idea! Si, si può fare!» Tornando a guardare verso il palazzo si rese conto che una ragazza si stava guardando Niall. Sorrise e guardò il biondino, che a quanto pare non si era accorto di nulla.
«Ehi bell’addormentato! C’è una ragazza che ti guarda!» Gli fece notare e lui si girò, per guardarsi intorno.
«Dove?» Keyra scosse la testa.
«Vicino alla statua. Mora, occhi azzurri! Bel corpicino!» Lo vide arrossire, poi Niall abbassò la testa per guardarla. Prese a giocare con una ciocca dei capelli di Keyra.
«Se continui così non te la rimorchierai mai.. Perché non vai lì a parlarci?» Scoppiò di vergogna appena glielo propose. Madonna quant’era carino con tutta quella innocenza.
«LOUIS!» Urlò e lui sbarrò gli occhi, sapendo che aveva appena portato Keyra nella sua bastardaggine. Il ragazzo si avvicinò, e lei si girò a guardarlo. «C’è una ragazza che si sta guardando Niall. Ci mettiamo in atto?» Chiese, e al moro gli si illuminarono gli occhioni azzurri.
«Farò tutto quello che vuoi!» Ammise e lei saltò su, riconsegnando il giacchetto a Niall, che pregava mentalmente Keyra di non fargli fare una figuraccia. La mora si alzò, e si avvicinò al gruppo che guarda caso sedeva poco distante dalla ragazza.
«La ragazza è quella a cui sto per chiedere di farci una foto!» Disse al fianco di Louis, che si piegò per sentirla.
«Ok!» Si bloccò davanti ai tre seduti sul muretto. Harry era appoggiato alla statua, Zayn al fianco e Liam che chiudeva il gruppetto.
«Ok, io mi sono stufata di stare qui ad aspettare! Ci facciamo qualche foto?»
Gli altri si fomentarono, lei prese la macchinetta dalle mani di Zayn che la guardò male. Si guardò intorno, come per cercare qualcuno per farsi fare una foto. La vide guardare verso di loro.
«Ciao! Scusami, potresti farci una foto?» Quella annuì e si alzò, per mettersi davanti a loro. Louis si intrufolò tra le sue gambe e se la mise sulle spalle, facendola urlare. Si aggrappò ai suoi capelli, poi si strinse al suo collo. Fecero qualche foto stupida, altre serie e nel frattempo Allyson e Mary erano tornate. «Aloha!» Le salutò, e le vide mettersi sedute sul muretto. Scese dalle spalle di Louis e si avvicinò alla ragazza per prendere la macchinetta. Stava sorridendo.
«Grazie, sei stata gentilissima e..» si girò per guardare gli altri ma vide Allyson con il cellulare in mano. «Toglietele quel cazzo di cellulare dalle mani prima che glielo butto dentro alla fontana!» Lo sapeva che stava massaggiando con il coglione. Era sempre così dopo una telefonata. Zayn le prese il cellulare e se lo mise in tasca. Sorrise a Zayn, che la guardò di sbieco e lei rispose con un ghigno. Tornò a guardare la ragazza.
«..Scusami! Come mai qui tutta sola?» Chiese, e lei arrossì spiegando che era appena arrivata a Londra per erasmus e che si stava vedendo la città. «Loro vengono dal Burundi, non so se conosci! Io e la mora lì stiamo facendo fare un giro per la città ai cinque dementi. Se vuoi unirti a noi!» Quella divenne rossa. «Dai, io mi taglierei le vene a vedere la città da sola!» Le fece notare e alla fine accettò, dopo un po’ di storie.
«Piacere, mi chiamo Keyra!» La mora le porse la mano, guardando la ragazza con un debole sorriso sulle labbra.
«Phoebe» Strinse la sua mano, poi le fece segno di seguirla.
«Loro sono Harry-sono-un-coglione-patentato, Zayn-mi-sento-figo-ma-non-lo-sono, Liam il dolce, Niall l’altro dolciotto insieme a Liam e Louis-sono-il-giullare-di-corte! Mary, mia migliore amica e mi aiuta a non impazzire dietro a questi cinque, e Allyson un’infiltrata per oggi al giro turistico.» Si strinse la mano con tutti, e la guardò quando arrivò da Niall. Tutti e due ad occhi bassi, oh ma che carini. Mentre parlavano e si conoscevano, arrivò il momento del cambio della guardia. Si ributtarono sul muretto, a guardarlo, mentre Harry ballava a ritmo della musica che faceva la banda. Keyra ebbe l’istinto di buttarlo giù dal muretto, ma non lo fece.
Li studiò mentre guardavano e commentavano il cambio della guardia e fu davvero divertente. Zayn continuava a fare le foto, Allyson al suo fianco aveva ormai la forma della macchinetta stampata sul viso mentre Mary e Keyra chiacchieravano tra loro, ormai conoscendo quello spettacolo a memoria.
Quando terminò, tutti si girarono a guardarle a bocca aperta. «wowwww!» scoppiò a ridere. «Ok, andiamo! Il museo di nonna Betta ci aspetta!» esclamò, prendendo per la camicia Liam, che si lamentava che era stanco e che non gli andava di camminare ma soprattutto di non entrare dentro al museo.

Note dell'autrice: Ho dedicato una flash fiction ad una mia amica, ora dedico questo capitolo a (@_zaretta) la mia smi a cui voglio tanto bene anche se a volte è una stronza patentata! ♥ ti voglio tanto bene smignottas. Grazie! Grazie anche a voi, che mi dite cosa ne pensate della fan fiction su twitter, oppure semplicemente mettendo la mia storia tra le preferite. Vi ringrazio ♥
   
 
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