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Autore: valley    19/07/2006    3 recensioni
Le sorelle Black sono sempre state molto diverse, una l`opposto dell`altra.
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Bellatrix, Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La musica riempiva il grande castello dei Malfoy

 

CONTRASTI

 

Disclaimer: I personaggi e i luoghi citati appartengono a JKR.

Questa è la prima fic drammatica che scrivo. Commenti, critiche e suggerimenti sono estremamente apprezzati.

 

***

La musica riempiva il grande castello dei Malfoy. Una melodia leggera fluiva dallo strumento che Narcissa stava suonando. Le sue mani si muovevano con grazia sopra i tasti bianchi e neri e lei sembrava completamente immersa in quella musica triste, tanto da non accorgersi di quello che le succedeva intorno.

Lucius Malfoy si materializzò nella grande sala con un rumore secco. Si tolse il mantello, lo gettò con noncuranza all’elfo domestico e si sedette su una poltrona rivolta verso Narcissa che suonava. Si riempì un bicchiere di whisky e per un po’ rimase semplicemente seduto con gli occhi chiusi immerso nella musica. Finito il notturno Narcissa si girò verso di lui e per qualche istante lo guardò in silenzio.

- E’ successo qualcosa, caro?

- No, cara. E’ tutto a posto. - Lucius aprì gli occhi e guardò attentamente la moglie. - Suona qualcos’altro. Sai quanto mi piace. - Poi sorrise e il suo volto si trasformò: la fredda altezzosità lasciò posto ad uno sguardo affettuoso.

Sorrise anche Narcissa e si girò verso il piano. Un momento dopo la musica riempì di nuovo la stanza.

 

***

Le ragazze della famiglia Black erano tutte molto belle e intelligenti, e Bellatrix Black non costituiva un’eccezione. A differenza delle sorelle però non desiderava essere ammirata da tutti e non nascondeva la sua vera natura dietro timidezza e falso pudore. Era orgogliosa e si vantava della sua indipendenza come le altre ragazze si vantavano dei loro vestiti nuovi. Fin da bambina era abituata che tutti i suoi capricci fossero esauditi e da grande si abituò a raggiungere sempre i sui obiettivi. Quando non era possibile ottenere qualcosa direttamente riusciva a farlo con l’inganno.

Conobbe Lucius a scuola e rimase impressionata dalla sua arroganza. La curiosità si trasformò presto in attrazione e in poco tempo diventarono amici. E in seguito anche più che amici, complici. Si capivano al volo, non avevano bisogno di parole inutili e di sciocche promesse. Bella era sempre stata molto attraente e già ai tempi di Hogwarts aveva fatto strage di cuori tra i suoi compagni. Lucius era particolarmente divertito dal modo in cui lei descriveva le sue conquiste, dal modo in cui giocava con quelle marionette, con disillusione e crudeltà. E anche lui trattava le ragazze che la mattina sgattaiolavano fuori dalla sua stanza nello stesso modo. Bella aveva capito fin dal primo momento quanto lei e Lucius fossero simili, entrambi orgogliosi, alteri, e… soli.

 

Bella stava civettando amabilmente con uno dei suoi ammiratori, vicino alla finestra della grande sala da ballo. Lucius la stava osservando avidamente da quasi dieci minuti, ma lei era così presa dal suo gioco che non se ne accorse subito. Quando finalmente avvertì lo sguardo di Lucius su di se, si girò verso di lui e sorrise. Poi sussurrò qualcosa all’orecchio del suo cavaliere e usci dalla stanza. Lucius finì i bere il suo vino senza fretta e si diresse anche lui verso l’uscita. Salì per la buia scala, attraversò alcune stanze e si trovò di fronte alla piccola, famigliare porta di legno. Entrò senza bussare. Bella lo stava aspettando lì.

- Pensavo che non saresti venuto. - Bella sorrise e fece un passo verso di lui.

- Cosa è successo? La caccia non ti è andata bene oggi?

- La preda si è rivelata facile ed è caduta troppo presto nella trappola. - sospirò. - Noioso.

Bella fece altri due passi e si trovò vicinissima a Lucius.

- Io preferisco gli avversari forti. - gli sussurrò all’orecchio.

- Lo so. Più forte è l’avversario, più piacevole è la vittoria.

Invece di rispondere Bella si strinse a lui e lo baciò con passione. Staccandosi da lei per riprendere fiato Lucius la guardò soddisfatto.

- Hai perso.

- Mi prenderò la rivincita un'altra volta. Ora sono troppo stanca per recitare.

- Sei stanca? Forse avresti bisogno di riposo? - Lucius sorrise ironico.

- Lo sai bene di cosa ho bisogno adesso…

I baci si mischiavano ai morsi. Le mani stringevano con forza la carne tenera, le unghie lasciavano profondi graffi sulla pelle.

 

***

La porta si aprì lentamente e subito un delicato profumo di vaniglia invase la stanza. Lucius non sapeva che profumo usasse sua moglie ma lo faceva davvero impazzire. Sollevò lo sguardo dai documenti che stava leggendo e vide Narcissa, in piedi vicino alla porta.

- Posso entrare?

Lucius le sorrise con dolcezza e le indicò la poltrona di fronte alla scrivania. Narcissa entrò e chiuse la porta dietro di se. Si avvicino ad una delle poltrone, ma non si sedette, si appoggio delicatamente allo schienale.

- Volevo parlarti di una cosa…

Lei aveva detto solo poche parole ma la sua voce gentile e tenera lo aveva affascinato. Il suo profumo, lo sguardo, i movimenti erano per lui estremamente eccitanti. Per un momento rimase a guardarla cercando di calmarsi. Rendendosi conto di non riuscire a concentrarsi su quello che lei stava dicendo, Lucius si alzo e si avvicino alla moglie. La abbraccio teneramente e cominciò a baciarla, sulle guance, sul collo. Narcissa rise graziosamente e cercò di allontanarsi.

- Lucius, sto dicendo sul serio…

- Anche io sono assolutamente serio. - la strinse ancora più forte e la baciò all’angolo della bocca.

- Qualche volta sei davvero insopportabile. - sussurrò Narcissa rispondendo al bacio.

- Ed è tutta colpa tua. Mi hai fatto perdere la testa. - disse Lucius prima di baciarla di nuovo.

 

Quando Lucius aveva sposato Narcissa Black non aveva nessuna illusione sul suo matrimonio. I matrimoni di interesse tra famiglie nobili erano diffusi e Lucius non considerava il suo qualcosa di più che un semplice contratto. Nonostante la sua sposa fosse bella, intelligente e abbastanza affascinante, non aveva all’inizio per lei il minimo affetto. Ovviamente era attratto da lei fisicamente, ma era un istinto animale, un desiderio di possesso e non amore, e Lucius ne era perfettamente cosciente.

E tuttora non era in grado di ricordarsi un quale momento tutto era cambiato, quando per la prima volta si accorse di amarla, di un amore sentimentale e sdolcinato di cui non si era mai creduto capace. Si sentiva inquieto solo al pensiero di poterla perdere. E Narcissa, con la sua calda devozione riusciva a rendere questi sentimenti ancora più forti. Per la prima volta nella vita si era sentito opprimere dal dubbio, si chiedeva se anche lei lo amasse o se stesse semplicemente obbedendo al suo senso del dovere e all’educazione. Quando si accorse che anche lei lo amava seppe con certezza che da quel giorno la sua vita sarebbe stata piena di luce e calore. Non sapeva perché Narcissa lo amasse. Lei lo conosceva fin troppo bene, sapeva quello che faceva con i Mangiamorte e questo non cambiava i suoi sentimenti per lui. Lei considerava Lucius l’uomo migliore sulla terra e lui desiderava ogni giorno di più trovarsi vicino a lei per sentirsi di nuovo affettuoso, gentile, generoso, e vicino a lei non aveva bisogno di fingere perché lei lo rendeva davvero tale.

 

***

Bella si materializzò nella stanza dove avrebbe dovuto incontrarsi con Lucius. Nell’angolo si vedeva l’ombra scura di una persona.

- Lucius, sei arrivato così presto? Ti sono mancata? - Bella rise togliendosi il cappello. La persona fece in passo avanti e si trovò in piena luce. Bella smise di ridere di colpo. - Narcy!

- Buona sera, Bella. - Narcissa passò vicino alla sorella e si sedette sul divano. - E da tanto che non ci vediamo.

- Cosa ci fai qui?- Bella sorrise, ma nel suo sguardo c’era un ombra di paura.

- Concludo questa storia. Non avrai creduto che potesse durare per sempre?

- Da quando? Da quando sai di noi?

- Dall’inizio. Fin dal primo giorno. Pensavi forse che non mi fossi accorta di niente? - Narcissa guardò la sorella freddamente. - Bella, tu davvero lo pensavi? Molto stupido da parte tua. Te lo si leggeva in faccia.

- Ma sei sempre stata zitta. Perché adesso?

- Lo sai anche tu perché. Io lo amo, l’ho sempre amato. In tutto questo tempo io stavo conquistando il suo amore. Lentamente, passo dopo passo. E ora ci sono riuscita. Tu non mi servi più.

Bella si alzo e cominciò a camminate nervosamente per la stanza. Narcissa si rigirava lentamente la bacchetta tra le mani.

- No, non può essere. - Bella si fermò di scatto guardando fisso la sorella. - No, lui non ti ama. Lui ama me. E’ sposato con te solo perché così hanno voluto in nostri genitori. Se avesse scelto lui ora sarei io Mrs Malfoy e non tu!

- Se lui avesse potuto scegliere allora, tu saresti Mrs Malfoy. Lo ammetto. - Narcissa sorrise tra se. - Ma allora non fu lui a scegliere. E adesso… sono sicura che non sceglierebbe più te. Siete cosi uguali, nei gesti, nelle ambizioni, nei caratteri, come nello specchio. Ma chi è che vediamo nello specchio, Bella? Lui non ti lascerebbe mai, è vero, ma non ti ama. Lui ama se stesso in te. E questo è egoismo. In me invece ama solo me, proprio perché sono diversa e l’ho reso diverso. E questo è amore.

Le due donne si guardarono in silenzio.

- Mi dispiace.

- Lo so. - disse piano Bella.

Un lampo verde le illuminò il viso.

 

***

Narcissa era in piedi vicino alla finestra, stava guardando le foglie gialle e rosse cadere dagli alberi. Lucius entrò nella stanza e per qualche momento osservò la moglie in silenzio cerando do non disturbare quella scena tranquilla. Le si avvicinò e la strinse a se, immerse il viso nei suoi capelli, respirando il suo profumo di vaniglia. Poi la girò verso di se, la guardò negli occhi e disse piano:

- Mi dispiace, Narcissa. Tua sorella… Bellatrix è stata uccisa ieri sera.

Narcissa chiuse per un attimo gli occhi. Poi li riaprì e guardò di nuovo Lucius accarezzandogli la guancia con le dita. Lucius le prese la mano e la baciò teneramente.

- Ti amo, Narcissa.

 

 

Fine.

  
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