Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Mari Ace    24/11/2011    1 recensioni
E se in ognuno di noi ci fossero quattro demoni del cuore? Non è la solita storia alla Shugo Chara, perché loro non riguardano il carattere. Si occupano delle emozioni.
Ebbene, non vi siete mai chiesti perché piangiamo se vediamo un film particolarmente drammatico? Oppure perché ridiamo ad una storia comica o demenziale?
In parole povere, perché reagiamo? Da dove vengono le emozioni? Cos’è l’amore?
Ognuno adesso penserebbe ad essere razionale. Probabilmente non verrà neanche attirato da questa fic perché assolutamente senza senso e lo è. Mi è saltata fuori dopo buoni 5 minuti a tenere lo sguardo assente su questa pagina bianca e vuota di Word.
Mettiamo pure che ognuno di noi abbia quattro demoni nel cuore.
Non svolazzano. Non hanno polverine alla Pollon da strofinarsi in allegria.
Si chiamano semplicemente Ichi, Nii, San e Go. E controllano le nostre emozioni.
Questo darebbe una spiegazione alle nostre lacrime, ai nostri sorrisi, e a tutte le nostre emozioni, sensazioni che proviamo ed a noi sembrano all’ordine del giorno.
Ora immaginiamo che uno di loro abbia sbagliato qualcosa e ci facesse innamorare di lui. Vi sentireste come se amaste voi stessi. Ma… se questo uscisse per sistemare le cose?
[HiroMido]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  Era lì, a casa sua, seduto sul letto fissando il rosso con uno sguardo di sfida.
-Devo vestirmi, puoi almeno girarti?- chiese scocciato. In realtà più che una domanda sembrava gli stesse quasi imponendo la sua volontà.
-Ogni suo desiderio è un ordine- si girò con fare obbediente.
-Dì un po’, cos’è quella parlata tutt’a un tratto? Non metterti troppo nei panni di un vero maggiordomo perché non mi sento per niente a mio agio se mi parli come se io fossi un signorino figlio di papà che vuole essere imboccato- appena ebbe finito, lo fece girare e lo guardò negli occhi –Quindi parla normalmente. D’accordo?-
-Promesso- sorrise.
-Sorridi sempre? Non ti sto parlando in tono amichevole.-
-Lo so, ma, come ti ho già detto, non provo emozioni quindi, anche se mi tratti male, io non reagisco.-
Ryuuji rimase pensieroso, guardandolo. Comparve un sorrisetto non molto rassicurante sul suo volto.
-Quindi posso usarti come un sacco da box vocale?-
-Mmm… non è molto appagante insultare una persona se poi questa non reagisce e sorride sempre come se non fosse per nulla scalfita da ciò che gli dici. No?-
Sbuffò contrariato. In effetti, aveva ragione. Ogni volta che lo trattava male o usava quella sua solita ironia sottile, lui sorrideva. E questo lo mandava in bestia più di un calcio, a tradimento, sui gioielli di famiglia.
-Verrai con me a scuola, giusto?-
-Proprio così. Nessuno mi vedrà, quindi fai finta di nulla e non parlarmi per nessun motivo, non vorrei essere accusato di una depressione della tua popolarità, quando ti prenderanno ufficialmente per pazzo.- ridacchiò.
-Ma guarda un po’, fai anche le battute. Non eri tu quello senza emozioni, sentimenti, sensazioni e robe del genere?- prese il cappotto e se lo mise in fretta e furia. Si fermò di scattò squadrando Hiroto. –Non provi neanche freddo, caldo, quelle cose lì?-
-No. In compenso però provo piacere nei rapporti sessuali.-
-Non è una sensazione quella?- per un attimo pensò di averlo messo in difficoltà una buona volta ma notò che, come sempre, non si smuoveva. –E non hai sesso- gli fece il verso alzando le sopracciglia.
-Non ho sesso perché questo è il mio corpo da umano, è solo una specie di ologramma dei tuoi pensieri. Io, in realtà, sono solo aria. In base al proprio padrone si possono manifestare delle sensazioni più di altre. In questo caso, il mio padrone fa pensieri perversi e quindi ho sviluppato la capacità di eccitarmi ed eccitare nei rapporti sessuali.-
Risposta più che esaustiva.
-È sicuro che io faccia pensieri perversi, chi non ne fa?- sbraitò visibilmente imbarazzato –Vabbeh, Capitan Ovvio, andiamo.- continuò calmandosi e facendogli segno di seguirlo.
Appena varcò la soglia della scuola sbuffò. Sguardi di ragazze, sguardi di ragazzi… Era desiderato da entrambi i sessi.
Per fortuna, riuscì a farsi degli amici che non lo volevano fisicamente. Il suo gruppo era formato da tre ragazzi e due ragazze, compreso lui. Cominciò a pensare che d’allora in poi sarebbe stato difficile uscire, una serata, con loro senza sentirsi osservato. Alla fine avrebbe anche pensato che il gruppo ormai fosse formato da quattro maschi.
Avere un ragazzo, o quel che poteva essere, vestito da maggiordomo dietro le spalle, per di più che gli altri non vedono, non è tanto rassicurante e neanche tanto normale.
La sua parte razionale che si basava sulla scienza gli urlava dicendogli di svegliarsi da quel dannato incubo, mentre, la sua parte razionale che guardava in faccia alla realtà se ne stava buona buona appisolata sopra un’amaca, in un angolo del suo cervello. Poteva dire anche di sentirla ronfare.
Arrivò in classe con l’espressione più naturale che conoscesse.
-Ryuuji, come mai in ritardo?- chiese la sua compagna di banco, per di più, era una delle ragazze del gruppo.
-Sai come sono disordinato, ho fatto difficoltà a trovare l’armadio!- ridacchiò isterico. Ok, aveva detto una cazzata. Ma essere ironico era nel suo essere normale, quindi andava bene….. no?
Scoppiò a ridere. La sua amica stava ridendo. Bene, era andata.
Passò tutte le lezioni cercando di non pensare alla presenza del suo “amichetto”, cosa che gli riusciva male visto che si sentiva perennemente osservato.
Varcata la soglia di casa, si sentì finalmente libero… o quasi. Si voltò di scatto versò il suo “coinquilino” e lo fissò cercando di metterlo in soggezione. L’altro ridacchiò. Per l’ennesima volta.
-Che c’è?- gli chiese con un sorriso.
-Non sorridere. La vuoi smettere di essere tranquillo? Perché IO non lo sono per niente! Anzi, sono scocciato, spazientito e confuso. Molto, molto confuso. Non so quali casini hai combinato e adesso ho solo capito che è in gioco la mia vita.- si sedette e cominciò a parlare a vanvera –La mia vita è nelle sue mani… morirò. Morirò prima del tempo, lo so, ne ho la certezza.- diceva a sé stesso lamentandosi.
-Puoi stare più che tranquillo. Ho tutto sotto controllo-
-Non me la bevo, non io. Non provare a giocare con me perché potresti ritrovarti con la testa nel water. E il water è sporco. Tanto.- sbattè con forza la macchina del caffè che non ne voleva sapere di avviarsi.
-Così la rompi-
-Sono fortunato se non è GIÀ rotta.- tornò in camera a passi ampi e chiuse la porta a chiave lasciandolo fuori. Si girò e se lo ritrovò proprio davanti. Ryuuji non fece neanche il minimo sforzo per sembrare sorpreso. –Passi attraverso i muri?- chiese scocciato, ormai si aspettava di tutto.
-Rimango fuori solo se è di mia volontà. Se voglio entrare posso-
Il verde sbuffò lanciandosi a peso morto sul letto. –Ho deciso, non andrò all’università. Se è questa la vita con dei coinquilini, posso farne a meno.- si coprì con le coperte fin sopra la testa, senza curarsi di essere ancora vestito, e si addormentò sotto lo sguardo benevolo e quasi divertito di Hiroto.

 
~~~~~~
 
 
AnColo dell’AutriciA:
 
Massalveeee! :D
Eccomi qua ad aggiornare ° u ° Ho fatto presto, eh? ° u ° Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, ed anche le persone che hanno solo letto, il primo capitolo ^ u ^ Grazie Grazie ^ u ^
Someoka: Guarda che hai avuto solo una recensione ò.ò
Dettagli! Ù u Ù
In questi giorni, in realtà, sto scrivendo molto! :°D Pomeriggio, sera, pomeriggio, sera… e così via :°D Anche perché tra la scuola ed il lavoro le idee mi cadono una ad una dal banano (??) ° u ° Sì, ho un banano ° u ° E lavoro a 14 anni ° u ° Non è strano, tranquilli, lavoro nel negozio di famiglia ° u ° Per me la stranezza è normalità ° u °
Ah, il banano l’ho preso in eredità sposando Akio-nii-sama * u * *spara cuoricini con il bazooka che le ha dato in prestito Burn*
Fudou: Fu…
*muore*
Fudou: Di nuovo?
*resuscit*
Fudou: …
Amore ° u ° Sei così felice della mia resuscitazione (??) che non hai parole, vero? * u *
Fudou: No. Sono tutto fuor che felice di questo.
ç u ç Cattivo ç u ç Tu… tu… mi tradisci con Fuyuka ç u ç
Fudou: Io ti tradisco con tutte
°AAAAAAAA° Ripeti
Fudou: Ti tradisco con tutte
*AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA* MUORIIIIIIIIIIIIIIIIII!! ……. *ci ripensa* Anzi, no ç u ç Muoio io che faccio un favore a tutti ç u ç Akio-nii-sama non può morire ç u ç *s’impicca a casa della sorella (??)*
Fudou: Guarda te questa… tanto resusciti tra poco
*resuscit* Ah, vero = u = *si deprime* *angolino* *fa cerchi nel grano* *Voyager e Mistero le dedicano una puntata*
Al prossimo capitolo ç u ç *si appallottola depressa sotto le telecamere*
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Mari Ace