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Autore: Annette85    25/11/2011    1 recensioni
C’è una prima volta per tutto e questo Lily Evans lo sapeva molto bene.
C’era stata una prima volta per sbucciarsi le ginocchia, per giocare a nascondino, per fare una magia e per comprare una bacchetta magica.
Non c’era ancora stata una prima volta per essere convocata dal Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. [...]

Long James/Lily (perché mancava alla lista delle mie storie) con Marauders al seguito.
[Attenzione: i nomi dei personaggi all'interno della storia sono quelli originali della versione inglese, perché mi sono leggermente scocciata di quelli italiani =D]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Marauding Years'
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The Last Opportunity

Capitolo 1

James rientrò nella Sala Comune dei Grifondoro con un sorriso che andava da un orecchio all’altro, felice della nuova opportunità che gli si era presentata davanti così... inaspettatamente.

«Allora, cosa voleva Dumbledore di così urgente?» la voce di Sirius lo riportò alla realtà, ma non fece certo sparire un ghigno dal volto dell’amico.

«Ragazzi», iniziò James con fare solenne. «Sono così felice che voi siate qui in questo momento, perché sono lieto di annunciarvi che...».

«La Evans finalmente ha capitolato?» lo interruppe Peter. «Dalla faccia che aveva poco fa, non mi sembrava poi così felice».

«No, scemo», rispose il moro trattenendosi dall’affatturarlo. «Sono lieto di annunciarvi che avete davanti a voi il nuovo Caposcuola».

Tre mascelle trovarono la via del pavimento ancora prima che James finisse il nome quella carica così insolita, vista la fama dell’individuo.

«Beh? Non siete felici?» chiese dopo qualche secondo in cui il silenzio regnava sovrano.

«C-certo», rispose insicuro Remus, sorpreso più degli altri due dalla notizia. «È magnifico, James. E chi se lo aspettava?!» disse alzandosi e battendo una mano sulla spalla dell’amico. “Dumbledore dev’essersi bevuto definitivamente il cervello”, pensò subito dopo mentre si voltava verso il divano.

«Sicuro che non sia tutto uno scherzo del Preside?» chiese Sirius dopo essersi parzialmente ripreso.

«Hai mai visto Dumbledore fare uno scherzo del genere?» domandò allora James diventando serio.

«No», rispose prontamente il moro. «Ma devi ammettere anche tu che è strano».

«Sono risultato uno dei migliori studenti agli esami finali dell’anno scorso, era scontato che prima o poi Dumbledore si accorgesse del mio... talento», ribatté James con una punta di orgoglio. «Ma possibile che non vediate i lati positivi di questa cosa? Avremo la scuola ai nostri piedi, nessuno potrà accusarci più di nulla».

Remus, Sirius e Peter si lanciarono un’occhiata allarmata per l’improvvisa smania di potere del loro amico: non che non avesse mai dimostrato prima certe doti, ma in quel frangente stava veramente esagerando.

«Possibile che non vediate l’immensa opportunità che mi si è presentata davanti?», continuò James imperterrito non badando minimamente alle occhiate che si lanciavano gli altri tre. «Finalmente potrò stare a contatto con Lily e lei accetterà di uscire con me, volente o nolente».

Gli occhi sognanti del moro non sfuggirono a Sirius che iniziò a ridere, rassicurato dal fatto che le manie del Marauder fossero solo mirate a conquistare la Grifondoro e non il mondo intero.

«Romeo dei poveri, sarà bene che andiamo a dormire, è tardi», intervenne Remus cercando di far ripiombare alla realtà il mago.

James sospirò ancora una volta con aria sognante, prima di essere preso di peso sottobraccio da Sirius e Peter ed essere trascinato in dormitorio.

***

La Sala Grande non le era mai sembrata così interessata a lei come quella mattina. Vivendo a Hogwarts da ormai sette anni aveva imparato che le notizie, soprattutto quelle cattive, volavano anche troppo veloci e quindi, probabilmente, l’intera scuola aveva già appreso della nomina di Potter a Caposcuola.

Cercò di sottrarsi ad alcuni sguardi indiscreti che le lanciavano gli studenti delle altre Case e si sedette nel primo posto libero che trovò al tavolo della propria Casa.

«Buongiorno a te, Lily cara», la voce mielosa fino all’eccesso di James le arrivò come una doccia fredda.

La rossa si guardò intorno allarmata e scoprì di essere caduta dalla padella nella brace: come aveva fatto a non accorgersi di essersi seduta proprio accanto ai Marauders?

«Qual buon vento ti porta al nostro cospetto?» chiese il moro non curandosi dell’espressione agghiacciata della compagna di Casa.

«James, piantala», intervenne Remus. «Buongiorno, Lily, hai dormito bene?»

«No, non ho chiuso occhio», sospirò e rivolse al Licantropo un timido sorriso di ringraziamento per aver messo a cuccia James.

Remus ricambiò il sorriso e le versò del succo di zucca nel bicchiere. A quel gesto così gentile, Lily si domandò per l’ennesima volta come, un ragazzo così educato e a modo, potesse essere amico di alcuni ragazzi come gli altri tre Marauders.

Per fortuna le lezioni di quella mattina le sembrarono iniziare più presto del previsto, così riuscì a sgattaiolare via prima che James se ne potesse accorgere.

Entrò nell’aula di Slughorn e prese posto come al solito nel primo banco, così da dover dare le spalle a chiunque fosse entrato dopo di lei, soprattutto se questi rispondeva al nome di James Potter.

Già era difficile sfuggirgli in situazioni normali, perché sembrava che lui conoscesse alla perfezione i suoi spostamenti, figurarsi dopo la nomina di Caposcuola. Le venivano i brividi solo a pensarci.

Doveva assolutamente attuare una strategia per toglierselo dai piedi una volta per tutte... anche se in sette anni ci aveva già provato e aveva sempre fallito miseramente.

Ma ora era diverso.

Lei era diversa.

***

«Molto bene», esordì la professoressa McGonagall interrompendo il chiacchiericcio degli studenti riuniti nel suo studio. «Penso che possiamo iniziare al riunione. Per prima cosa voglio dare il benvenuto al signor Potter, che sostituirà lo sfortunato signor Gudgeon(*) nel ruolo di Caposcuola, affiancando la signorina Evans».

Applausi più o meno spontanei ed esultanti si levarono dagli otto Prefetti riuniti nello studio della professoressa. Lily sbuffò annoiata mentre James si alzava sorridente e faceva dei piccoli inchini ai propri “ammiratori”.

«Sì, molto bene, signor Potter, ma direi di continuare la riunione», intervenne la McGonagall interrompendo il siparietto. «Lascio la parola alla signorina Evans, che vi illustrerà i turni per questo mese».

Lily si alzò in piedi e si mise davanti a tutti i Prefetti, prese un respiro profondo e poi iniziò a leggere la lista sulla pergamena che aveva in mano: «Il lunedì Black e Pritchard, pattuglierete i corridoi del primo e del secondo piano; Fawcett e Cornfoot, a voi toccano i corridoi di terzo e quarto piano; Cauldwell e Summerby, quelli del quinto e del sesto; Abercrombie e Towler, i Sotterranei. Poi il mercoledì e il venerdì si va a rotazione, quindi chi aveva i Sotterranei pattuglierà il primo e il secondo piano e così via».

«E noi Capiscuola?» la interruppe James, ansioso di sapere in quali giorni avrebbe avuto l’ingrato compito di assolvere i suoi doveri.

Lily lo fulminò con lo sguardo: «Noi sorveglieremo i corridoi insieme ai professori e a mastro Gazza martedì, giovedì e sabato».

«Cosa?» sbraitò il moro alzandosi di scatto dalla sedia. «Ho gli allenamenti in quei giorni e il sabato mi merito un po’ di riposo».

«Mi dispiace, ma sono gli unici giorni possibili», ribatté Lily pronta, in fondo era più che prevedibile che lui si sarebbe arrabbiato per quegli orari. «Il martedì Black e Fawcett sono impegnati con il club di scacchi, Cornfoot e Towler hanno lezione di Astronomia e...».

«Ho capito cosa stai facendo», disse James riducendo gli occhi a fessure avvicinandosi di un passo alla strega.

«Ti sbagli, Potter, non sto facendo proprio niente», concluse lei riaccomodandosi sulla sedia, decretando così la fine di qualsivoglia discussione.

«Professoressa, faccia qualcosa», implorò allora il mago rivolto alla McGonagall, sperando che il suo animo da tifosa numero uno dei Grifondoro si palesasse.

«Mi dispiace, Potter, ma la signorina Evans ha già ricevuto la mia approvazione per questi turni».

Un pugno in pieno stomaco avrebbero fatto meno male di quella notizia. Come poteva la professoressa McGonagall voltare le spalle così al capitano della sua squadra di Quidditch?

James si accasciò in stato comatoso sulla sedia e non ascoltò più nulla di quanto veniva discusso e deciso. Il suo unico pensiero fisso era quello di non poter essere in due posti nello stesso momento neanche se avesse pregato Silente in persona di riuscire a sdoppiarlo in qualche modo, sfoderando tutte le sue arti magiche.

Avrebbe dovuto trovare una soluzione.

Quando finalmente capì che aveva bisogno di qualche trovata geniale di Remus e degli altri Marauders si destò dal suo stato e si ritrovò da solo nell’ufficio della Vicepreside.

Continua...


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(*) Gudgeon è uno studente che ha frequentato Hogwarts negli stessi anni dei Marauders. Non si sa di preciso in che Casa fosse, ma viene citato da Lupin nel terzo libro quando spiega a Harry che il Platano Picchiatore può essere molto pericoloso e si trova a Scuola da molto tempo. Gudgeon ha rischiato, infatti, di perdere un occhio a causa del Platano e di un gioco che gli studenti facevano per cercare di fermare i suoi rami.
Quando ho letto il suo nome su Lexicon mi è subito venuto in mente che avrebbe potuto assolvere benissimo il compito di Caposcuola sfortunato, visto che, oltre a rischiare un occhio contro il Platano, in questa mia storia viene attaccato dagli Avvincini =D
Spero che lui non me ne abbia a male XD

Piccola noticina sui nomi dei Prefetti: Black penso che abbiate tutti capito chi sia, e non sto parlando di Sirius =D anche se devo dire che non ricordo bene se Regulus fosse un Prefetto, ma ho pensato che in qualche modo il ruolo gli calzasse a pennello. Per quanto riguarda gli altri, invece, alcuni sono proprio degli anni dei Marauders, i restanti li ho "ricavati" guardando i nomi degli studenti compagni di scuola di Harry e ho dedotto le età dei genitori.

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Salve! Chi non muore si rivede, eh? XD
Lo so, ho iniziato questa storia un anno fa e mi dispiace avervi fatto aspettare tanto per il seguito, anche solo per questo primo capitolo. In questi giorni, però, complice una botta di ispirazione improvvisa, mi sono decisa a continuare la mia long sui Marauders e questo è il risultato.
Spero proprio che sia di vostro gradimento e di non farvi aspettare un altro anno per il secondo capitolo =D
Come ho detto nel mio forum qui su EFP (lo trovate nella mia pagina autore), penso che inizierò a fare una cosa nuova: mi organizzerò gli aggiornamenti.
Sì, per me è una cosa nuovissima, perché non ho mai aggiornato le ff con periodicità (tranne quelle long (una) già concluse e che partecipavano a qualche contest) e spero così di rispettare un po' i tempi. È vero che molto spesso non scrivo e aggiorno a causa dei miei famosi blocchi, ma, se dovessi iniziare ad avere un calendario per gli aggiornamenti, sono sicura che mi obbligherei a scrivere.
In linea di massima dovrei aggiornare una volta al mese, giorno più giorno meno, quindi per Natale direi che possa essere pronto il prossimo capitolo... o altri due, visto che il terzo dovrebbe essere ambientato proprio nel periodo natalizio. Staremo a vedere comunque. Voi tenete d'occhio la mia pagina autore e gli aggiornamenti di questa ff, non si sa mai che avvenga il miracolo XD
E dopo questa lunga nota, lascio più che volentieri la parola a voi lettori, sperando di non ricevere solo insulti a causa della lunga attesa.

Ciao ciao

   
 
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