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Autore: elly kay    25/11/2011    4 recensioni
Siamo tutti un pò strani...
E la vita è un pò strana...
E quando troviamo una persona la cui stranezza è compatibile con la nostra ci uniamo con essa...
E la caduta in stranezze reciproca...
Lo chiamano amore...
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi quì con il nuovo capitolo :D
Ringrazio  tutti i lettori ma sopratutto tutte le ragazze che sono state così gentili da recensire :3
Baci
Elly 

Capitolo 2
 

Nothing...


 

 

Noi non siamo niente.

Noi siamo il niente.

Il mondo non è niente.

Gli atomi non sono niente.

Dio non è niente.

Niente è niente.

In questo mondo, noi non siamo niente.

Noi siamo il niente.

Non ci sono emozioni.

Solo il niente.

C'è il niente.

NIENTE.

 

 

Due occhi violetti aspettavano acquattati nel buio,pronti a registrare ogni più piccolo particolare,pronti a vedere se i suoi piani sarebbero andati a termine...

 

 

Tommy si sistemo i capelli con un abbondante spruzzata di lacca,Adam si affacciò alla porta del bagno

''Pronto?'' il biondo sorrise allo specchio e annui,si girò e si appoggio al ripiano di marmo verde del lavandino

''Fatti vedere diva!Non nasconderti dietro gli stipiti '' disse ridendo e Adam entrò nel bagno,Tommy lo osservo attentamente;indossava una leggera camicia di cotone grigia e teneva slacciati i primi bottoni lasciando scoperta una buona porzione di petto ricoperto di piccole efelidi,i pantaloni di lino bianco gli ricadevano morbidi sui fianchi slanciandolo ancora di più ,Tommy gli fece segno di girare su se stesso facendo ruotare il dito indice in senso orario,Adam obbedì pazientemente.

''Aww,sei da magiare'' disse il biondo baciandogli la clavicola

''Vado bene'' chiese il moro accogliendo il compagno fra le sue braccia e guardandolo dall' alto dei suo metro e ottantacinque sorridendo.

''Vai sempre bene'' rispose il biondino per poi tiragli una scherzosa pacca sul sedere.

''Su forza andiamo''disse Tommy aprendo la porta d' ingresso.

Uscirono di casa e iniziarono a camminare mano nella mano sul sentiero di ciottoli bianchi.

Il sole era ormai tramontato da qualche ora e la stradina era illuminata da qualche sporadica fiaccola,Adam guardo il cielo rallentando il passo.

''Mai vista una stellata del genere''sussurrò,le luminose stelle in cielo si specchiavano negli occhi del cantante,Tommy li osservò e poi rivolse a sua volta lo sguardo verso l' alto,Adam gli cinse con le un braccio le spalle,il biondo sorrise senza staccare gli occhi da quella scuro velo tappezzato di piccole lucine lontane,spostò poi lo sguardo verso la luna che brillava timidamente in un angolo e si specchiava nelle placide acque del pacifico fondendo cielo e mare in un unico abbraccio perfettamente simmetrico.

''Adam?''chiese Tommy in un sussurro come se alzare la voce avesse rovinato l' atmosfera regalata dalla notte

''Dimmi...''

''Sai che sono Atelofobo?''domandò incerto

''Ho paura d'essere imperfetto, di non essere abbastanza...Mai...''Adam cercò di intervenire aprendo la bocca pronto a ribattere,ma il ragazzo lo blocco immediatamente

''Lasciami finire per favore...'' il cantante annui e sorrise amorevole al compagno

''Ma quando siamo insieme... mi piace il mio corpo,quando è con il tuo è una cosa talmente nuova,muscoli migliori e più nervi,mi piace il tuo corpo,adoro cosa fa,adoro come lo fa,mi piace sentire la tua colonna vertebrale e le tue ossa contro le mie, e il tremolio delle tue palpebre mentre dormi,mi piace accarezzarti,mi piace il brivido di avere sotto di me qualcosa di incredibilmente nuovo''

Adam boccheggio,in cerca di una risposta degna di un affermazione così tremendamente dolce,non era da Tommy tutta quel romanticismo stucchevole,il silenzio iniziò a diventare imbarazzante...

Il bassista aprì la bocca per rimangiarsi tutto ma senza che il moro gli desse tempo di parlare come aveva fatto lui prima,gli sigillò le labbra con un bacio intrinseco di dolcezza che durò solo per pochi secondi,per poi riprendere la mano di Tommy che sorrise sfuggente chiedendosi a cosa l' avesse spinto a un affermazione del genere.

Ricominciarono a camminare.

Arrivarono alla fine del sentiero,sulla spiaggia era stato allestito un piccolo gazebo,circondato da fiaccole che guizzavano allegre sulla sabbia,si accomodarono a uno dei due tavoli sottostanti che era stato apparecchiato con una tovaglia bianca e delicati piatti di ceramica e bicchieri di cristallo,una piccola composizione floreale era stata adagiata in mezzo al tavolo,Adam sorrise.

''Sei felice?'' chiese,Tommy che annui guardandosi intorno e chiedendosi per chi fosse l' altro tavolo,non avendo mai visto altri ospiti sull' isola.

C' era qualcosa che lo inquietava,non sarebbe stato capace di dare un nome a quella sensazione,si guardo intorno leggermente agitato,e intrecciò le dita a quelle del compagno nel tentativo di cancellare quella brutta sensazione.

 

 

 

 

 

 

''Non posso piombare nella sua vita così...è ancora umano...'' disse una bellissima ragazza mora accarezzando una piccola pallina di pelo nero al suo fianco che ronfava beata.

''Non hai scelta Elenha'' disse un altra ragazza posizionandosi davanti alla specchiera e ravvivandosi il lunghi capelli rossi ''Abbiamo disturbato il grande capo per farlo tornare da noi'' disse voltandosi verso la compagna di stanza fissandola con i suoi occhi color smeraldo che brillavano con la luce innaturale che caretterizzava la loro specie.

''E anche la piccola stronzetta,so che è qui, sento il suo odore anche da chilometri,ci tiene d' occhio...''

''Malia sono passati duecento anni'' sospirò la mora alzandosi e raccogliendo i lunghi capelli corvini in una morbida treccia sulla spalla destra.

La rossa si girò bruscamente verso di lei

''Duecento anni d' inferno!Elenha, l' hai fatto tornare tu! Prenditi le tue responsabilità!Se non ti sbrighi a riprenderlo ti trasformerà in un mucchietto di cenere! Vuoi condannarmi a rimanere senza il mio gemello per l' eternità?!Oppure senza di te?!''ringhio.

La mora iniziò a camminare avanti e indietro,sembrava quasi galleggiare sul marmoreo pavimento della stanza,si fermò guardando l' oceano e la spiaggia di sabbia candida che pareva quasi un tappeto srotolato verso l' oceano....

''Lucifero c'è la farà passare...Solo perché lui ci ha create,ma non pensare che Lei sia così benevola!Ti distruggerà Elenha...''

''Lascia che Baltasar vada...'' disse per tutta risposta aprendo la porta e lasciando uscire la creaturina pelosa che poco prima dormiva acciambellata sul letto che allungandosi sgranchendosi le zampette.

Malia si avvicinò alla compagna di stanza e le cinse le spalle con un braccio scostandole un boccolo scappato fuori dalla treccia per ricaderle leggero sul collo

''Fidati di me,è la scelta giusta...'' disse al suo orecchio e la mora annui osservando Baltasar sparire nella boscaglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tommy senti qualcosa sfiorargli le gambe,rise e diede un buffetto scherzoso ad Adam che guardava il mare sorseggiando il suo drink.

''Smettila di farmi il solletico!'' disse Tommy ridendo,il moro appoggio il drink sul tavolo e lo guardo perplesso

''Io?'' chiese guardandosi intorno

''Si tu!''ribatte il biondo ridendo pensando che il compagno stesse scherzando

''Ma io non ti sto nemmeno toccando Tommy'' rispose serio Lambert riprendendo il cocktail in mano e ritornando a fissare il mare placido,Tommy alzò la candida tovaglia di scatto rischiando di far cadere le stoviglie sul tavolo,Adam si girò di nuovo irritato

''Ma sei fuori?!Tommy che caspita stai facendo li sotto?!'' chiese guardando perplesso il bassista piegato sotto il tavolo prima di sentire un timido miagolio,Tommy da sotto la tovaglia guardava meravigliato una piccola pallina di pelo nero accoccolata contro la sua gamba che lo guardava con gli occhioni blu spalancati,il biondino allungo piano la mano verso di il micino che alzò le orecchiette e annusò le sue dita diffidente muovendo il nasino da destra a sinistra per poi saltare sul suo palmo e iniziare a strusciarsi contro il suo polso e facendo le fusa...

''Oh mio dio'' sussurrò stringendolo piano

''Tommy va tutto bene? Chiese Adam preoccupato,il biondino riemerse portandosi il cucciolo al petto...

Il cantante lo guardò arricciando il labbro inferiore

''Oddio che tenero,fammelo accarezzare...''

Ratliff si strinse la bestiolina a sè.

''Aspetta un attimo in fondo è venuto da me.. vero piccolo?'' disse facendo sfiorare il suo naso con quello del cucciolo che l' annusò ancora allungando il musino, per poi strusciare la piccola testolina contro il mento del bassista;Adam sbatte le palpebre in modo teatrale.

''Hai trovato la tua metà Kitty Cat'' Tommy gli fece la linguaccia per poi ritornare a guardare il gattino appoggiato al suo petto.

''Cosa ci fai tu qui meraviglia?''

Il moro fece spallucce

''Pensavo che fossimo gli unici su quest' isola,a parte i domestici ''

Tommy si guardo intorno cercando di capire da dove fosse arrivato il cucciolo

''Baltasar?!'' senti urlare da una voce femminile,si girò verso la boscaglia da dove proveniva il suono, quasi ustionato da quella parola,totalmente incantato dalla voce sensuale che l' aveva pronunciata,il gattino fece lo stesso;e in quel momento Tommy Joe Ratliff vedette una cosa che non avrebbe mai dimenticato...

Il fisico slanciato,fasciato da un tubino corallo,le gambe sottili, i sui passi che sembravano galleggiare sulla sabbia nonostante indossaste diversi centimetri di tacco,i capelli corvini raccolti in una molle treccia appoggiata sulla spalla destra,l' incarnato ambrato,il seno abbondante,le curve talmente perfette da rasentare l' indecenza...

Tommy era talmente rapito dall' immagine di quella ragazza che non si accorse nemmeno che il gatto saltò via dalle sue braccia e corse verso la padrona incespicando un paio di volte,lei lo raccolse abbassandosi e sorridendo amorevolmente.

''Ecco dove ti eri cacciato!Sei un micino cattivo,non puoi far spaventare la mamma così''disse in un piano.

Il bassista continuava a guardarla incantano osservo il suo viso ovale,le labbra carnose leggermente tinte di rosso il naso alla francese e i suoi occhi circondati da lunghe ciglia nere e fitte,una sottile linea di eyeliner sulle palpebre colorate da un ombretto color bronzo,quegli' occhi che lo inchiodarono alla sedia appena si posarono su di lui...

Due topazi incastonati nel volto di una statua di una divinità greca,quando la voce della ragazza lo raggiunse ancora e lo investì dolcemente come miele sulle ferite,come la voce di un amante che non puoi dimenticare...

  
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