Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Pescio_    26/11/2011    1 recensioni
In piena crisi adolescenziale,una sola migliore amica,una sorella problematica e nessuno straccio di ragazzo.
Sognatrice,cambia umore velocemente e si offende facilmente.
Tutto cambierà.
Tutto grazie ad un lui spaziale.
Dal primo capitolo:
"-Ti piace?-
Era una voce dolce,melliflua,ipnotica e … sexy."
Dal terzo capitolo:
"Mi sono alzata di scatto.
Mi sono messa a cavalcioni su di lui.
Mi sono avventata su di lui come una belva.
Volevo solo Baciarlo."
Dall'ottavo capitolo:
"-Passerei la mia vita con te. Ti ho amata non appena ti ho vista. Perché credi che sia stato così folle da venire qua? Ogni volta che ti ho causato una delusione nel poco tempo che siamo stati insieme una parte di me è morta. Ogni volta che ti ho resa felice avevo solo voglia di baciarti. Avrei ucciso il sottoposto per te. E avrei ucciso me stesso se non mi avessi ricambiato. Io ti amo.-"
Avevo già pubblicato questa storia,ma non mi piaceva l'introduzione così l'ho cancellata e ora la ripubblico (D:).Buona lettura!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ed ecco che continuo imperterrita a scrivere.

Buona lettura :)

 

-Capitolo 3-

-Posso?-

Chiedo allungando la mano verso quel verde intenso.

Naturalmente lui fece la cosa più ovvia : scoppiò a ridermi in faccia.

Ed eccomi con un altro atteggiamento da bimba che fa i capricci.

Ho messo il broncio,il broncio classico quello con le labbra arricciate,non quello serio da persona matura.

Vedendomi col broncio,le braccia incrociate e il piede che batteva per terra si mise a ridere ancora più forte.

Allora accadde la tragedia:

lui si è appoggiato con la mano alla mia spalla,

io avevo le gambe che mi reggevano appena e

i piedi che traballavano sui tacchi 10'' ,

lui si è appoggiato caricandomi addosso troppo peso,

siamo caduti a terra rovinosamente.

Ringrazio il mio disordine che mi ha permesso di atterrare sui vestiti appena lavati che ,in teoria, sarebbero dovuti essere nell'armadio.

Tutto però creava un'atmosfera alquanto provocante.

Lui era sopra di me, il suo viso ad un soffio da mio;

eravamo sopra un mucchio di vestiti profumati;

le veneziane erano abbassate e solo pochi fili di luce entravano nella stanza.

Lui,per la seconda volta un pochissimo tempo,si avvicinava pericolosamente alle mie labbra. Sentivo il suo fiato caldo sul collo. Lui era

un miscuglio di temperature e questo m'intrigava parecchio.

Ti prego fa che mi baci!

L'avevo insultato e odiato,ma cavolo quant'è figo!

E lui,purtroppo per la seconda volta,deviò e si limitò ad appoggiare la sua fronte contro la mia.

Era fredda. Non fredda da morto,ma un fresco piacevole,rinfrescante.

Un attimo e non sono più nella mia stanza.

Vedo delle case di ghiaccio e un'inondazione che superava il primo piano. Eppure faceva caldo,ci saranno stati una quarantina di gradi. C'erano tante persone della “specie” di Lui che nuotavano o andavano in barca.

Tutto venne risucchiato da un vortice e io mi svegliai.

Ero sul letto tutta sudata.

Il ragazzo alieno era seduto accanto a me e mi teneva la mano.

-Cos'è successo?-ho chiesto

-Ti ho fatto avere una visione-

-Era il tuo pianeta?-

-Non rispondo a nessuna domanda se non davanti ad un BigMac da McDonald's-

-Sì,certo! E il geniaccio come crede di passare inosservato?-

Oh avanti! Non poteva davvero credere che sarebbe passato per uno normale!

Sorrise con l'aria di chi sa di aver ragione.

Quanto mi erano mancati quei sorrisi presuntuosi!

Lui chiuse gli occhi un istante e,nel tempo che impiegai a sbattere le palpebre lui era diventato un normalissimo ragazzo abbronzato coi capelli biondi e gli occhi azzuri.

-Cioè,ma...WOW! Che figata!!-

-Andiamo?-

-Cosa dico ai militari? E ai miei genitori?-

-Sono il tuo ragazzo questa notte ho dormito da te al mattino presto sono andato in soffitta e ,quando ho visto che i militari avevano finito con la tua stanza spaventato sono scivolato dall'oblò della soffitta fino alla finestra di camera tua-

Questo ragazzo è un mito!

Anzi,un genio!

Scendemmo mano nella mano per le scale (che emozione *__*),lasciai spiegare al mio ragazzo molto umano e strafigo di nome Scott il compito di propinare la balla più grossa del mondo al generale e ai miei genitori. Loro,come previsto, erano talmente sconvolti da lasciarci andare tranquillamente (ok,forse non erano proprio tranquilli).

Andando verso la piazza “Scott” mi raccolse lo zaino da terra -che avevo dimenticato lì mezz'ora fa,quando avevo visto le macchine davanti a casa- e se lo caricò in spalla.

Che gentile! Mi porta lo zaino ultra-pesante del venerdì!

Ormai sono mega-arci-super-cotta.

Camminiamo lentamente e in silenzio finché non abbiamo visto Sam.

-Ciao!-

Mannaggia! Ci ha visti!

-Ciaooo Sam-

Perfetto! Si è accorta che sono nervosa.

-Se non ti spiace noi ce ne andiamo Sami-nessuno,e sottolineo NSSUNO, sa dire queste cose una tale acidità come il mio nuovo finto ragazzo alieno- comunque la mia fidanzata-*_*-è troppo cortese per dirtelo,ma-aspetta che cavolo vuole dire?!?!!-non ha intenzione né di vederti né di sentirti più!-

Sam non mi perdonerà mai questo!

-Ok,meglio così- fu la sua secca e dolorosissima risposta.

C-co-cosa?

La mia migliore amica mi ha voltato le spalle come se niente fosse.

E di nuovo prima ero nella stradina e dopo ero in un mondo triste e pieno di dolore inondato dalle lacrime che,nel mondo esterno,segnavano il mio viso di nero rendendomi un panda a causa del trucco.

In questo mondo grigio l'unico suono che si sentiva era il rumore del mio cuore che si spezzava.

Al dolore della perdita se ne aggiunse un altro atroce che mi fece risvegliare da quel malinconico mondo.

Pian piano riuscii a distinguere le sagome della stradina,abbasso lo sguardo e vedo una macchia rossa.

Sangue.

Mi sono lasciata cadere in ginocchio e sono caduta su un pezzo di vetro.

Maledizione!

Ho strappato quel pezzo come una furia scagliandolo lontano. Sanguinavo ancora di più. Quel che mi fa più male però e il suono del mio cuore spezzato che riecheggia in sottofondo dentro me.

Lui si inginocchia,mi mette il braccio intorno alla vita e mi solleva.

Sento che fa tutto questo,ma sono talmente distrutta che non riesco nemmeno ad emozionarmi del fatto che mi stia portando in braccio come una sposa.

Singhiozzo facendomi quasi mancare il respiro nel suo petto,stretta tra le sue forti braccia.

Sento le sue labbra sulla mia fronte e cado in un sonno privo di sogni.

Quanto adoro svegliarmi con mia mamma che mi accarezza i capelli!

-Mamy...- oauihahhhhhhhh (era uno sbadiglio)

-Mi hanno chiamato in tanti modi,ma mamy li batte tutti.-

Quella risata mi era famigliare.

Per un attimo mi ero dimenticata tutto.

Non era mia mamma ad accarezzarmi i capelli, era il MIO alieno.

-Scusami, non avrei dovuto dire quelle cose a Sam. Mi dispia...-

-Grazie-

-Sei proprio speciale!-

Quella voce,quella che avevo sentito la prima volta,quella di cui mi ero innamorata,quella che mi fece di nuovo sciogliere.

E che se ne vada a quel paese Samantha! Io ho trovato il mio principe grigio.

Solo allora mi sono accorta che eravamo al parco. Vedevo le chiome rigogliose degli alberi proiettare le loro ombre su di me. Allo stesso tempo mi illuminavano con la luce solare filtrata fra le foglie. Ero sdraiata sulla panchina,lui era seduto e teneva la mia testa in grembo mentre continuava ad accarezzarmi i capelli dolcemente. Lui...già lui. Non sapevo il suo nome! Mica posso chiamarlo sempre “tu”,”alieno” o “Scott”.

-Ma com'è ti chiami?-

-Kyle-

Ah! Kyle che nome romanticamente alieno!

Con il cuore in pace rasserenato dalla scoperta del suo nome cercai di accoccolarmi di più su di lui.

Mi sono accoccolata,ma cercando di abbracciarlo sono finita con la faccia in un posto em....un tantino scabroso.

Lui sorrise malizioso e divertito.

E io mi sono affrettata a girarmi dall'altra parte.

-Il ginocchio sta bene?-mi chiese ignorando cortesemente l'incidente.

-Oh sì, che cosa è successo?-

-Ti ho portata al Pronto Soccorso. Sanguinavi un bel po' così ci hanno passare subito. Non ti sei svegliata perché ti avevo addormentato -

Mi sono alzata di scatto.

Mi sono messa a cavalcioni su di lui.

Mi sono avventata su di lui come una belva.

Volevo solo Baciarlo.

E sapevo che era la cosa giusta da fare.

 

Ciao spero che il capitolo sia piaciuto. A lunedì ,domani faccio pausa ù_ù, con il capitolo 4!

_Pescio

 

prettyvitto: Grazie! Comunque il padre non fa seguire la sorella perché ormai ha perso le speranze, al contrario fa seguire la protagonista perché teme che possa seguire la strada della sorella. A volte tendo a escludere dettagli importanti perché io ne so il significato e do per scontato che lo capiscano gli altri.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Pescio_