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Autore: JackPortiero    27/11/2011    1 recensioni
E se TOBI IS HINATA? - by JackPortiero, l'ideatore della pazza teoria. Dopo "Amore in Codice 1", l'introduzione forse un po' pesantuccia, ma necessaria a introdurre i nostri beniamini, si passa alla storia vera e propria. Vi assicuro che vale la pena di leggerla. E' simpatica è dallo stile molto più leggero, scorrevole, e gradevole. Andiamo dunque a conoscere come era veramente la "piccola" Hinata prima della "morte" della madre: una timida ma allegra bambina; una sognatrice. E vediamo nel frattempo Tobi, "l'adulta", palesarsi proprio alla madre, e, indirettamente, al padre. E andiamo infine a scoprire qual il è il PRIMO VERO LEGAME di Naruto, e come egli concepisce il suo Sogno di essere hokage. E a momenti, per concepire questo Sogno, e per dirlo ad alta voce, si rischierà fin da subito di perderlo. Si rischierà, fin da subito, LA RIVOLUZIONE!..... Con un Danzo dietro le quinte pronto ad approfittare di ogni occasione.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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- Questa storia fa parte della serie 'AMORE IN CODICE'
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DOVERI, AMORE E... LIBERTA'. SOGNO IRREALIZZABILE?


Come ogni sera, la piccola Hinata era solita addormentarsi mentre la madre le leggeva un libro. Questa volta però non riusciva proprio a prendere sonno, il finale della storia proprio non le andava giù.


"Che triste..." - soggiunse convinta - "...non si può cambiare?"
"Questo? Oh no non credo, ormai è storia, è passato....." - spiegò il genitore - "E poi a me pare bello. Alla fine anche se avevano tutti contro son riusciti nel loro Sogno."
"Quale?"

"..... Stare insieme. Fino all'ultimo. Comunque sia si sono sposati, hanno dichiarato il loro amore a se stessi e al mondo intero. E anche se per poco, si sono amati veramente. Non hanno mai avuto modo di dubitarne. E proprio la loro giovane morte ne è la dimostrazione. Hanno vissuto e dato tutto se stessi, senza rimpianti."

"Sì, ma....."
           "...?..." (la madre, cercando di intuire le perplessità della figlia)
"...no, niente." (la figlia aveva qualcosa di poco chiaro in mente da replicare, ma era troppo difficile sa spiegare)

Il genitore azzardò empaticamente la risposta alla domanda:
"Penso che se non avessero avuto modo di fare tutto questo, dovendo fingere sogni e sentimenti non loro e aspettando tanto senza mai avere una riposta sincera, morendo alla fine nel dubbio o vivendo di rimpianti..... Se fossero stati ostacolati fino a questo punto... beh allora sì, sarebbe stato un finale, anzi no una storia, davvero davvero pessima, da riscrivere a tutti i costi."

La bambina ci rifletté un momento, poi rispose entusiasta, disfacendo le coperte:

"HO DECISO mamma!!"
"...?!?..."

"Devo far capire a tutti i costi a una certa persona quanto gli voglio bene. Non voglio vivere di rimpianti. Farò sempre di testa mia per far capire alle persone che voglio bene quanto gliene voglio, così se sono nel dubbio e me ne vogliono anche loro saranno felici, e potranno dirmelo. E' questo il mio Sogno."

"Ma... non era essere il primo Hokage donna, il tuo sogno??"

"Certo che essere hokage è il mio sogno! Così sarò forte e potrò realizzare i miei veri Sogni!! Papà sarà fiero di me!! E domani gli dirò quanto bene gli voglio!!"

"Brava bambina mia, faglielo... capire sempre!"  - disse tenendola per mano, con un tono di voce appena appena meno allegro, per un attimo pensierosa. La piccola Hinata non se ne accorse.

"E poi devo anche trovare un ragazzo che mi ama e se lo amo sposarmelo!! E' il mio Sogno, e papà deve essere lì con me quel giorno!!"


"Pfff!!.....((...sei proprio, come dicevi tu...))....."
"Che c'è mamma? Perché ridi?"
"No, niente. Stavo pensando a quanti bei sogni hai."
"S-sono, t-troppi?!?
"No amore. Affatto."
"....."
"E dimmi, hai già in mente un ragazzo che ti piace?"
 
"Ehhhh?? No no!! Nessuno! Notte mamma!!" - concluse l'allegra ma timida bambina, avvolgendosi interamente tra le coperte.




(..........il giorno dopo, il prossimo "libro"..........)


"Mamma cosa stai leggendo? E' bello?"
"Uhm... bello è una parola grossa. E' un mattone, roba per adulti. Ed è lunghissimo da finire, ma perché intricato e incomprensibile, più che altro. Però certi passaggi... come dire sono molto interessa..."
"Whaaahhh!!! Me lo devi leggere mamma!! C'è uno che si chiama Naruto come quel nanerottolo!!"

"Oh santo cielo!!..... ((mio dio e mo' che devo fare?!?... questo "TU" mica me l'hai detto succedeva, potevi avvisarmi no???))"


"((Scegli. E' così che funziona questo mondo. Come al solito. Nessun destino. E' tanto semplice no?))"
"((Scegliere??? Ancora?!? HINATA te sei..... PAZZA!!!))"


No. Andrà tutto bene, stavolta. Oppure tutto a rotoli, chi può saperlo, visto che follemente anche Io ho deciso di non saperlo.
Ho cambiato giusto un dettaglio, solo per aver modo di dare una seconda occasione a..... mio padre. E per scommettere... su di LUI.
Questo volevo realizzare: dare un'ultima possibilità, fare una scommessa. Dire quello che non poturo dire a Naruto: la Frase mancata.
Sì, forse sono pazza..... potevo essere un Dio e cambiare il destino in 2 secondi, e invece ho scelto d'esser Nessuno e vedere se cambia in 2 parole.....



(..........più tardi, la "piccola" Hinata, dal padre..........)

"N-non posso... essere... Hokage!??" - chiese per la seconda volta una primogenita, visibilmente delusa, al suo genitore.

"Mi stupisco non l'avessi capito da sola, Hinata. E mi meraviglierei se Tu volessi realizzare questo." - rispose severo, ma senza cattiveria, il padre. Poi motivò: "Te l'ho già spiegato altre volte, se non erro. La casata cadetta vive per proteggere noi della principale. E quella principale vive per tramandare il byakugan e proteggere proprio l'Hokage in persona, e quindi il Villaggio della Foglia. Quindi è logico che nemmeno io potrei sostituirlo, nemmeno fossi il più forte al mondo."

"S-sì. A-avete ragione. Che folle son stata. Perdonatemi padre."

".........."
".........."

"Ma... Hinata..... dovresti essere fiera di essere nata nella casata principale, anzi ritenerti fortunata."
".....?....."
"Solo un ninja forte quanto l'Hokage, è in grado di proteggere da solo proprio LUI, l'Hokage, e tutti gli altri."
".....!!....."
"La carica di successore della casata principale degli Hyuga, è quanto di più nobile e simile al titolo di Hokage. Ti ho già spiegato che le abilità innate simili alla nostra sono state causa di brutte guerre, nel passato.
E il nostro potere è talmente grande che non pretende il capriccio di essere ulteriormente riconosciuto, e di fregiarsi del ruolo di capo-villaggio. Perchè questo metterebbe paura alle persone indifese, facendogli pensare che noi Hyuga vogliamo prima o poi comandarle, o portare la guerra. E proprio quella stessa paura, potrebbe alla fine portare a una guerra. Capisci?"

"S-sì. P-più o m-meno."
"E per lo stesso motivo, per questi temibili poteri, devi sapere che rassicuriamo il popolo sigillando con una tecnica sia il reale potenziale, sia molte abilità e tecniche segrete alla casata cadetta. Le migliori, quelle ritenute più pericolose. Cosicché il nostro stesso paese non abbia mai di che temere da noi."

"M-MA p-padre è terribile!..... questo vuol dire che..."

"Per farla più semplice, noi Hyuga della casata principale non pretendiamo altro che la pace e ci ribelliamo alle ingiustizie. Lottando, per farlo. E la casata cadetta lo stesso, ma sacrificandosi, invece.
Noi siamo diversi da tutti gli altri clan, lo dimostriamo, e nessuno dubita mai di noi. Vedi di tenerlo a mente e di riflettere presto su queste parole, dato che tra poco ricomincierà il tuo addestramento; d'ora in poi sarà a tempo pieno e avrai davvero poco tempo libero, per le riflessioni. E prima di lamentarti ancora in futuro, pensa prima bene a cosa proveresti a far parte della casata cadetta."

((.....davvero poco...tempo?.....però quel libro, io.....))
"Hinata, ma mi stai ascoltando?!?"
"Eh?... s-sì..."
"Bene. E cosa avrei detto?"
"Pensa... alla... cadett..."
"Stai diritta e cerca di portare maggiore rispetto a tuo padre, prestando più attenzione e guadandolo in volto mentre ti parla!" (alzando di poco la voce e bacchettando leggermente a terra col bastone)
"Eh!?..... S-sì! A-avete ragione. Perdonatemi padre." (cercando di guardarlo ma abbassando gradualmente la voce)
"E non dare così facilmente ragione, è una presa in giro per gli stupidi. Se non hai considerazioni da fare, limitati a dire sì ai tuoi superiori, senza aggiungere altro."
"Soprattutto..." - continuò addolcendo la voce - "...non chiedere mai perdono se non serve, nemmeno a tuo padre. Rispetto e buona educazione non vuol dire debolezza e sottomissione. In caso tu abbia sbagliato davvero dì che non succerà più, e attieniti a quanto detto. E infine non usare mai quel tono di voce, usane uno fermo, composto e neutrale, soprattutto con i tuoi coetanei, o verrai giustamente presa in giro come una Hyuga che non sa tenere testa a nessuno. Non perdere mai un confronto verbale. Fai come ti ho sempre insegnato e non succederà, zittirai le persone con le sole parole."

"Sì, padre. Ho capito cosa intendete. Devo sempre mostrare con dignità chi sono." (sinteticamente a malincuore, guardandolo bene e mantenendo un tono di voce neutrale ed educato, senza alterazioni)
"Così va decisamente meglio, Hinata. Ora su va a prepararti, che tra un po' arrivano tutti."
.....((.....uffa papà, oggi è il tuo compleanno, doveva essere il giorno che IO ti dicevo quanto bene ti voglio, per sapere... cosa ti è successo..... Invece, te lo diranno tutti loro... per finta.....)).....
"Rammentatelo sempre, un perfetto ninja deve innanzitutto riuscire perfettamente a dissimulare le emozioni, anche le più profonde. Saper recitare perfettamente il suo ruolo. E' LA PRIMA REGOLA."

"Sì padre. Lo so bene. Da oggi lo farò." (recitando, di fatto, perché ancora non può certo saperlo così bene)


*****



Però  "Lei"  lo sa fare. Perfettamente. E anche lei se dovrà, lo saprà fare. Ma tu ancora mica tanto, Hiashi..........





Il mio Sogno è innanzitutto essere libera, scegliere sempre i miei sogni.
E io voglio che mio padre sia fiero di me. VOGLIO SENTIRE finalmente DA LUI..... QUELLE DUE PAROLE. E proteggere l'hokage è il mio dovere, scelto liberamente.
Ma io devo anche trovare l'Amore. Essere felice. Non voglio essere costretta a..........
Se non sono felice, come potrei mai far felice mio padre??? E sentire finalmente quelle due parole che non ha mai il coraggio di dirmi?

E' tutto un unico, bellissimo Sogno.

  
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