Appena giunse
alla Tana, trovò Molly Weasley, che quel giorno indossava un vestito verde
smeraldo di lana con piccoli fiori rosa disegnati sopra, ai fornelli.
“Oh Ginny cara,
come stai?” disse Molly andando incontro a Ginny, e in seguito stringendola in
un lungo, caldo abbraccio.
“Bene mamma, ma
fammi togliere la giacca prima di stritolarmi!” rispose
“Che stupida, hai
ragione, ma non ti vedevo da…”
“Da due giorni
mamma, da due giorni” la interruppe.
“Ginny cara, hai
qualcosa che ti turba? Sembri leggermente irritata per qualcosa” disse Molly,
osservandola come si osserva un malato, cosa che le ricordò Hermione.
“No mamma, scusa,
sono solo stanca, è un periodo un po’ particolare” rispose Ginny, sorridendo.
Così si avviò
verso quella che un tempo era stata la sua camera, quando si imbattè in
qualcuno che proprio non aveva visto.
“Ginevra, quante
volte ti ho detto di non andare in giro per le camere, quando arrivi alla Tana?
Per prima cosa, Molly sta dormendo e quindi l’avresti potuta svegliare, per
seconda cosa, potevi farmi cadere!”
“Oh, ciao anche a
te Percy, sto bene non ti preoccupare” rispose ironica lei.
“Molto, molto
spiritosa” continuò Percy, con un tono severo e pomposo, guardando
l’espressione della sorella “Lo sai che la mia bambina ha bisogno di silenzio,
soprattutto qui alla Tana, dove non si fa altro che urlare! Ha solo sei mesi,
diamine! Con permesso, vado dalla mamma” disse, facendo spostare Ginny, per
poter scendere al piano inferiore.
“Oh, cominciamo
bene” pensò lei, mentre continuava a salire gli scalini, volta per volta.
Arrivata alla
porta della camera di Percy, volle entrare per dare un saluto alla sua
nipotina, Molly, che non vedeva da una settimana.
Così abbassò la
maniglia, entrando senza far rumore, e si avvicinò alla culla tutta ricamata con
pizzetti rosa e bianchi.
”Percy, il solito idiota, se mi avessero conciato così la mia culla,
probabilmente avrei rivoltato tutta la stanza, anche a sei mesi” disse tra se e
sé.
Sembrava un
angelo, la bambina. Le manine candide, chiuse in piccoli pugni, il faccino che
ogni tanto si contraeva in piccole smorfie, poiché la piccola Molly stava
sognando.
Ginny, incantata
da quella visione, fece scorrere un dito sulle guancie piene e soffici della
bambina, rendendosi conto solo in quel momento che desiderava tantissimo un
figlio. Le erano sempre piaciuti i bambini, ma l’idea di averne uno suo, in
quel momento era il solo pensiero che le frullava per la testa.
La porta si aprì
di scatto, distraendo
Dopo essersi
salutati con un delicato bacio, Ginny portò Harry alla culla, facendogli vedere
quella meraviglia.
“È davvero
bellissima” fu il commento di lui, che rimase quasi senza fiato vedendo la
piccola.
“Amore,
promettimi che ne avremo una anche noi” disse seria la ragazza.
“Te lo prometto,
anche io desidero un figlio, magari non solo uno” disse Harry, accennando una
risata, vedendo la faccia di Ginny. “Oh, andiamo, vorresti limitarti a un solo
figlio?” continuò, guardandola negli occhi.
Amava quando
scherzavano così, amava perdersi nei suoi occhi verdi, amava tutto di lui.
“Signor Potter,
pensiamo prima ad averne uno, ti ricordo che non siamo neanche sposati” gli
rispose lei, sfoderando un sorriso smagliante.
“Non che a me prema
tanto, naturalmente” si affrettò ad aggiungere, guardando l’espressione di
Harry “L’importante è che stiamo insieme”.
Il ragazzo
l’abbracciò, e poi subito dopo la baciò, cercando di dirle con quel bacio
quanto l’amasse, quanto la desiderasse.
Lei rispose,
altrettanto appassionatamente, e parve che fossero rimasti lì un’eternità
quando si staccarono.
“Credo che sia
meglio uscire di qui, se ci becca Percy, moriremo fulminati dalla sua ira”
disse Ginny, prendendo per mano Harry e conducendolo fuori dalla stanza.
“Magari potremmo
andare in camera tua” propose cautamente lui, guardandola.
“Ottima idea,
almeno lì non ci potrà minacciare di morte nessuno” rispose lei, ridendo.
Si avviarono
verso la sua stanza, mano nella mano, come se fossero due amanti in fuga,
cercando di non dare troppo nell’occhio.
Ginny aprì la
porta della sua camera, tirandosi dietro Harry, quando videro che era già stata
occupata.
“Oh, miseriaccia,
che diamine..?” esclamò un ragazzo dai capelli rossi, sobbalzando quando la
porta fu aperta.
“Voi due! Non
potevate scegliere un’altra stanza per fare le vostre…faccende? Vi ricordo che
è camera mia!”
“Per l’amor del
cielo, Ginny non c’è bisogno di infuriarsi così, la camera di Ronald era
occupata da…George e Angelina” rispose Hermione, sulla difensiva, mentre si
infilava la maglietta verde che poco prima giaceva per terra.
Harry, udendo
quel richiamo, abbandonò la mano di Ginny e si precipitò da basso, dove c’era
un piccolissimo Teddy Lupin attaccato al collo di Molly Weasley.
Ginny lo
raggiunse, salutò la buona Andromeda e guardò il suo ragazzo giocare con il
piccolo dai capelli violacei, sorridendo.
Quando Hermione
ebbe finito di scambiare i suoi saluti con la nonna del bambino,
“Gin, cosa
succede? Non mi piace quel tono, mi fai preoccupare”.
“Nulla di
importante, almeno credo. Vieni con me, forza!” rispose, trascinandola in
camera sua.
Hermione vide Ginny frugare ansiosamente tra i suoi cassetti, e riemergerne
poco dopo con una piccola scatolina rosa stretta in mano.
“Beh, ho fatto
bene a comprarne uno. Ho sempre pensato che prima o poi mi sarebbe servito”
disse, estraendo lo stick dalla scatola.
“Gin, non sarai
mica… non vorrai dire che sei… insomma, devo darmi una calmata” rispose
Hermione, incapace di formulare una frase di senso compiuto in quel momento.
“Sì Herm, sai mi
è appena passato in mente, vedendo Teddy” arrossì “Forse sono… beh è per quello
che piango spesso e ho la nausea, che altro potrebbe essere?”
”Oh cielo! Perché non ci ho pensato io prima? Se sei VERAMENTE incinta, come
pensi che la prenderebbe Harry?”
“In effetti, io e
Harry ci siamo confessati poco fa che entrambi vogliamo un bambino. Il problema
è come la prenderebbe mio fratello!” rise, nervosa. “Dai, togliamoci il
pensiero, voglio sapere la verità prima di pranzo” concluse.
Note della scrittrice: questo è il secondo capitolo,
spero vi piaccia!
Ho sempre adorato Ginny, il suo carattere, la sua
bellezza rude.. per questo ho scritto questa storia! Mi raccomando, recensite e
fatemi sapere che ne pensate!
-SheWolf