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Autore: Elizabeth_Tempest    27/11/2011    3 recensioni
Tramonto.
Da bambino, gli era sempre piaciuto quello spettacolo. Particolare, naturale, quanto ultraterreno, dono degli dei agli uomini, che assistevano silenti a quel prodigio, che ogni giorno si ripeteva, e che sempre pareva nuovo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: La Luce del Tramonto
Autore (compreso il nick di efp se è diverso): Desirée Musacchio/Elizabeth_Tempest
Fandom: Originali
Personaggi: Madre, Bambino
Rating: Verde
Genere: Malinconico, Introspettivo
Avvertimenti: //
Prompt scelto: Tramonto
Note dell’autore: //

 

La Luce del Tramonto

T

ramonto.

Sapeva che era finito il tempo dei giochi.

Nascondeva sotto il maglione il segno della vergogna.

Tramonto della sua infanzia, e dei suoi sogni.

Quella giovinezza che volgeva al prematuro termine, nella sua più fulgida alba, quella purezza che si eclissava come il sole di sera, lasciando al suo posto il peccato.

Il gelo delle genti che la guardavano, fissando il maglione e il peccato che nascondeva. Parevano lame di ghiaccio, che attanagliavano crudeli quel corpo fragile.

Tramonto di una vita che troppo presto, con incurante disprezzo, Egli aveva sporcato. Sporcato con lusinghieri sorrisi, e falsi complimenti, lui, che viveva nella sua sera, e, con occhi rapaci, bramava quella freschezza candida, quella pelle che profumava di rugiada dell’alba.

Si era cibato, di quell’alba rosea, mentre ombre nere di tenebra ormai scacciavano l’imbrunire.

Le medesime tenebre che della sua anima s’erano cibate, in un fulgido meriggio, di falsa luce calda, e vanesie farfalle dipinte di cangianti colori, che nascondevano, coi loro voli, menzogne malcelate, che la bramosia del rapace partoriva.

E contro il tramonto maledizioni mandava, disperando del suo destino.

 

T

ramonto.

Da bambino, gli era sempre piaciuto quello spettacolo. Particolare, naturale, quanto ultraterreno, dono degli dei agli uomini, che assistevano silenti a quel prodigio, che ogni giorno si ripeteva, e che sempre pareva nuovo.

Fiamme che lambivano le nubi, tingendole d’oro e rosa, mentre la volta del cielo s’arrossava, quasi dovesse ardere per davvero.

Tanti vedevano il crepuscolo come la fine, il momento in cui la luce abbandona gli uomini, gettandoli nel gelido sconforto del buio. Il momento in cui luce e buio sembravano quasi fondersi, come la vita e la morte, in un intricato dipinto eseguito dal più delicato e sensibile pittore.

Spesso sedeva davanti alla finestra della sua stanza, sua Madre accanto a lui, persa in qualche tomo dalla consunta copertina, fissando ammaliato il tramonto, incorniciato da tralci d’edera.

Lo fissava, estasiato, quasi dovesse cibarsene, come se volesse imprimere, nella sua mente di bambino, quella volta rosseggiante.

E allora pensava “Nulla può esistere, di più bello.”

 

T

ramonto.

Sembravano fatti degli stessi colori del tramonto, i suoi capelli, così setosi e profumati. E le guancie scavate, che pure, s'imporporavano quando rideva.

Era felice, nel suo cuore di bambino, quando sua madre si sedeva con lui, guardando il tramonto, e leggendo una poesia.

Come risuonava dolce, la sua voce, in quella casa fredda, quando leggeva alla luce della lampada tremula, mentre fuori il sole abbandonava il mondo dei vivi, scendendo in quello dei morti, dove Osiride attendeva.

Tramontava sulle fatiche della Madre, sul giorno di lacrime e sudore, e, mentre il giorno cedeva il passo alla notte quieta, leggeva con voce limpida, lunghe poesie sul tramonto, e gli occhi dorati le si riempivano di lacrime salate, nel scorgere quella fievole luce che si smorzava piano, piano, piano...

Ed era così bella, pensava il Bambino, guardando la Madre, la fievole luce dei suoi occhi, che declinava nel suo tramonto.

 

T

ramonto.

Quando la vita si mescola alla morte, e la si sente quasi, che fugge, ratta, che scivola come sabbia tra le dita, inesorabile. E la morte, che giunge in punta di piedi, ma con un coro di trombe e grancasse ad annunciarsi.

La fiammella che si spegneva, nel petto della Madre, mentre il cielo s'infiammava, che pareva piangere anch'esso, assieme al Bambino.

E s'infiammavano gli occhi della Madre, la luce d'essi diventava d'oro e di fiamma, mentre la pelle sottile, si tingeva di candidi colori.

E tramontava la sua infanzia, guizzava come una trota catturata con le mani, le argentee squame che parevano beffarsi del sudore e delle lacrime.

Tramontava, perchè la Vita incontrava la Morte, in un tempo senza tempo, in un luogo senza luogo, la Madre sorrise, pensando che era bello, il crepuscolo, e i suoi colori di fuoco.

Tramontava, mentre gocce amare lavavano il viso del Bambino, e la luce appassiva.

 

T

ramonto non era più, era calata la Notte, negl'occhi della Madre, l'ultima scintilla fiammeggiante di vita lasciava il crepuscolo, e, infine, scende la Notte.

Una Notte priva di stelle.

 

 

Trama: Molto carina, hai narrato di come cambia la percezione del tramonto in vari momenti della vita, da bambino tutto sembra più bello... è un dato di fatto! In questo caso però il tramonto è usato come metafora della vita della Madre. Bel tema. 9/10

Lessico: Curato e a mio dire ricercato. Hai mantenuto questo livello dall'inizio alla fine senza far notare una diminuzione nella “qualità” descrittiva. 9/10

Forma/stile di scrittura: Mi piace il tuo modo di scrivere, l'ho trovato ben amalgamato con l'argomento trattato. Non saprei spiegare in che modo l'ho percepito “amalgamato” però l'importante è che va bene e funziona perfettamente nel contesto. Hai descritto molti dettagli e hai arricchito il tutto con aggettivi utilissimi per immaginare la scena nel modo più realistico possibile. 9/10

Caratterizzazione dei personaggi: I protagonisti sono il Bambino, la Madre, la Notte ed il Tramonto. Non ti sei avventurata troppo nella loro descrizione, mi pare di intuire che hai preferito dare spazio e voce alle emozioni. 7/10

Uso del prompt: perfetto! Mi piace quando un prompt viene utilizzato in tutto il corso della narrazione, se poi viene usato anche come metafora allora tanto meglio! 10/10

Giudizio personale: Mi è piaciuta molto, è in parte triste ma realistica. I tramonti fanno nascere sempre emozioni contrastanti nel corso della vita, a mio avviso tutto dipende da chi ci è accanto quando li guardiamo. 8/10

Voto finale: 52/60

Monthly Contest- Originalità

Monthly Contest- Terzo classificato Originali

   
 
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