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Autore: OneThing    27/11/2011    3 recensioni
Questa è la mia FF quindi siate buone vi prego.
"Mi avviai in sala pronta a distendermi sul divano a godermi un po' di buona TV Inglese. Entrai e vidi 2 sconosciuti sul divano che beati fissavano lo scherzo al plasma davanti a loro.
Io rimasi impietrita a guardarli. Poi improvvisamente, come conigli ne saltarono fuori altri 3. Uno da dietro il divano, l'altro da dietro la tenda e un'altro ancora mi colse alle spalle, seguì il mio sguardo spaesato e, andandosi a sedere con gli altri, disse con poco interesse:" ti sei persa, piccola?" e poi si girò nuovamente per guardare la TV.
C'erano 5 sconosciuti nel salotto di mio zio."
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci misi un po’ a riprendermi dallo shock tremendo.
“No, non mi sono persa, piuttosto voi chi siete? E cosa ci fate in casa di mio zio?” dissi acida riacquistando la parola.
“Ah, ma allora parli e pensare che io ero pronto a giurare che fossi muta “ disse ridendo senza distogliere lo sguardo dal televisore.
“chi siete?” ripetei infastidita.
“Stefania, tesoro, mi sono dimenticata di dirti che..” disse Anne sorridendo e venendomi in contro.
“Ah, li hai già visti” continuò.
“Si” risposi io nervosa.
“Loro sono Harry, mio figlio, Liam, Louis, Niall, Zayn sono un gruppo, non so se lo conosci, si chiamano i One Direction” disse entusiasta trapelando una nota di fierezza.
Io rimasi a bocca aperta sperando che fosse un sogno.
I One Direction? Quel gruppo di ragazzi che non potevo proprio sopportare? Li guardai dall’alto in basso senza aggiungere una parola.
“Comunque io e tuo zio stiamo partendo per un viaggio romantico e dal momento che non avevano molto da fare si sono offerti di tenervi compagnia, per te va bene?” continuò lei felice.
“Cosa?” urlai. Tutti si girarono a guardarmi stupiti.
In quel preciso momento arrivò Alessandra ignara di tutto.
Indossava una canottiera e degli shorts, si stava stiracchiando gli occhi assonnati, ci metteva un po’ a carburare quando si svegliava, e quando li vide rimase immobile come se questo potesse limitare l’imbarazzo.
“Hey Ale” dissi nervosa.
Lei si avvicinò e mi sussurrò piano all’orecchio: “Chi sono queste 5 meraviglie?”
Io la fulminai con lo sguardo.
Loro sono i One Direction passeranno un po’ di tempo con noi” le risposi ad alta voce per evitare poi stressanti presentazioni.
“Ah, per me va benissimo!” disse avvicinandosi a loro per conoscerli meglio.
Anne sorrise felice e disse: “Sapevo che avreste capito!” e sorridendo tornò in cucina a svolgere le sue mansioni.
Io raggiunsi Alessandra che si era seduta sul divano tra i 4 bellimbusti e dal momento che non c’era più spazio mi sedetti per terra di fianco al figlio di Anne.
“Cosa non si farebbe per le madri” disse continuando a guardare la TV.
“come scusa?” chiesi.
“Si fa di tutto per la propria madre” ripeté.
“nessuno ti obbliga” risposi.
E il pomeriggio continuò così.
 
Conobbi gli altri 4 e già li adoravo. La loro pazzia era qualcosa di fantastico, ma non lo volevo ammettere, io e la mia brutta faccia tosta!
La sera fu molto più divertente.
Cenammo in sala davanti alla TV, Louis commentava ogni cosa che c’era ed era inevitabile morir dal ridere.
All’inizio ho cercato di essere arrabbiata, ma non ce l’ho fatta.
Ho avuto modo di conoscerli tutti e sono del parere che siano meravigliosi.
Se solo Harry non fosse stato così rompiscatole..
 
POV ALESSANDRA
La serata è stata fantastica, non poteva essere migliore, davvero.
Devo ammettere però che all’inizio è stato complicato; Stefania non voleva stare neppure con noi. Cercava di inventarsi scuse inutili per squagliarsela, ma non c’è riuscita.
Tra lei e Harry ci sono stati diversi battibecchi ai quali, penso, mi dovrò abituare.
Anche se devo proprio ammettere che non la capisco, Harry è così bello!
“Hey Ale, cosa ci fai ancora sveglia a quest’ora?” mi chiese uno dei cinque splendori che mi riportò nella realtà lasciano per un momento i miei pazzi pensieri.
“Hey Liam” dissi sorridendo per poi spostare lo sguardo sull’orologio appeso alla parete della cucina che segnava le 3 di notte “ potrei farti la stessa domanda” continuai.
Aprii il frigo e presi del latte, e dopo averlo versato in un  bicchiere, mi andai a sedere al tavolo di fianco a lui.
“ Non riuscivo a dormire” disse sovrappensiero “ così ho deciso di farmi uno spuntino, te?” continuò lui addentando un biscotto al cioccolato.
“Lo stesso” dissi amareggiata.
Ci fu un silenzio imbarazzante nel quale nessuno dei due osò dire una parola, fino a quando lui mi chiese se mi andava di vedere un po’ di TV.
Così ci incamminammo verso la sala; io appoggiai la testa sulla sua pancia e mi rannicchiai vicino a lui felice.
L’unica cosa che ricordo è che Liam stava parlando di qualcosa e mi accarezzava dolcemente i capelli, questo prima che mi addormentassi.
 
 
  
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