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Autore: Alopix    27/11/2011    1 recensioni
"Era vero. Stavo andando ad Hogwarts" (Anne)
"Il mio più grande desiderio e la mia più grande paura stavano per realizzarsi" (Scorpius)
"Hogwarts, finalmente!" (Rose)
"E se divento un Serpeverde?" (Albus)
Questo era il loro primo giorno: Hogwarts, dopo tante attese e sogni vi erano arrivati. E la stessa Hgwarts li vedrà crescere, cambiare, sfidarsi, unirsi, litigare, piangere, gioire.
Tutti i personaggi appartengono a J.K. Rowling. Tranne uno.
Buona lettura.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'New Age'
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"This is the first day of my life
Glad I didn't die before I met you
Now I don't care, I could go anywhere with you
And I'd probably be happy"

 

1° settembre 2016


Albus  

"Non manca molto, fra poco ci andrai anche tu". Eccola. Mamma stava ancora cercando di far smetter di piangere Lily, inconsolabile.
"Fra due anni.Io voglio andarci adesso !".
Ma non le stavo più sentendo.Ignorando gli sguardi incuriositi dei passanti e guardai la parete fra il binario 9 e 10...e lì, davanti alla realtà che stavo andando ad Hogwarts, non ce la feci più e mi abbandonai all'angoscia.
"Non voglio! Non voglio essere un Serpeverde!" , dissi, disperato.
"James, piantala!", intervenì mia madre contro mio fratello, con uno sguardo che, in condizioni normali, mi avrebbe fatto arretrare di dieci passi, ma che fece solo allargare il sorriso che James mi stava rivolgendo.
"Io ho detto solo che potrebbe . Non c'è niente di male. Potrebbe essere un Serpe...", ma cogliendo la vena collerica che stava attraversando il viso della Signora Potter, finalmente, tacque e decise di svignarsela attrversando la barriera. Un attimo dopo era sparito.
"
Mi scriverete, vero?", chiesi, approfittando dell'assenza di James.
"Tutti i giorni,se vuoi".
"Non proprio tutti." Mi affrettai a rispondere a mia madre. "James dice che gli altri ricevono lettere da casa una volta al mese".
"L'anno scorso gli scrivevamo tre volte alla settimana", mi ricordò lei.
"E non devi credere a tutto quello che ti dice su Hogwarts. A tuo fratello piace scherzare." Le diede man forte mio padre, prima di spingermi verso la barriera.
Ma non mi ero ancora calmato. Neanche poco più tardi, quando emersero dalla nebbia le figure degli zii ,e soprattutto, quella della mia migliore amica: Rose.
Lei già indossava la divisa,e mi sorridiva radiosa. Quel sorriso mi riscaldò per un po', fino a quando non colsi uno stralcio del discorso degli adulti.
"....E così quello è il piccolo Scorpius. Cerca di batterlo in tutti gli esami ,Rosie. Per fortuna hai il cervello di tua madre".
Guardai nella stessa direzione dello zio e...eccolo lì.Biondo, occhi grigi, la miniatura del padre -che vedevo per la prima volta-  e per niente diverso da come me lo ricordavo io. Ma , d'altronde, erano passate solo due settimane dall'ultima volta che l'avevo visto.
Intercettò il mio sguardo, e io  gli feci un rapido cenno d'intesa, senza che zio, papà o chiunque altro se ne accorgesse.Lui annuì e si allontanò con la sua famiglia.
Intanto, lo zio stava già preannunciando a Rose la rabbia del nonno se avesse mai sposato un purosangue. Sorrisi inconsapevolmente. Chissà come avrebbe reagito lo zio scoprendo che lo stesso purosangue era un mio grande amico.
Passammo ancora un po' di tempo lì, vicino al binario, mentre James spifferava la novità del momento: Teddy e Victoire.
Li aveva visti mentre si baciavano,e ora stava fantasticando sul far entrare definitivamente Teddy nella famiglia. Quando mai si farà i fatti suoi? Bha! A volte -....ok, lo ammetto, SEMPRE-  non lo capisco.
"Sono quasi le undici, è meglio che salite". Oh no. OH MERLINO NO. Pensai, mentre l'angoscia tornava a farsi sentire.
"Ci vediamo a Natale", mi disse mamma, baciandomi sulle guancie.
"Ciao, Al. Non dimenticare che Hagrid ti ha invitato a prendere il tè venerdì prossimo.Non perdere tempo con Pix: Non sfidare a duello nessuno finché non avrai imparato. E non farti prendere in giro da James".
"E se divento un Serpeverde?". Ecco, l'avevo detto.Il cuore mi batteva fortissimo.
"Albus Severus.Tu porti il nome di due Presidi di Hogwarts.Uno di loro era un Serpeverde e probabilmente l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto".
"Ma se..."
"Vorrà dire che la Casa di Serpeverde avrà guadagnato un ottimo studente, no? A noi non importa, Al. Ma se per te è importante, potrai scegliere Grifondoro invece di Serpeverde. Il Cappello Parlante tiene conto della tua scelta".
"Davvero?" .Non riuscivo a crederci e lo guardai tutt'occhi mentre mi rispondeva...
"Con me l'ha fatto". La meraviglia sul mio viso era palese. Sentii il peso sullo styomaco dissolversi e, mentre guardavo i miei genitori che mi salutavano da terra, sorridenti, una consapevolezza prese il suo posto: sarebbe andato tutto bene.
Mi inoltrai nel treno, alla ricerca di una testa bionda....


 

Scorpius

Stavo guardando fuori dal finestrino, assorto.
Hogwarts, stavo andando ad HOGWARTS. Il mio più grando desiderio e la mia più grande paura si stavano per realizzare.
Ovviamente, rivedere il mio migliore amico mi aveva fatto sentire meglio ,ma la paura era troppa. Sarei rimasto da solo, come sempre, all'ombra dei pregiudizi, all'ombra del mio cognome. Perché nessuno, mai, si era mai spinto oltre il mio cognome. Questo mio padre lo sapeva, e lo faceva sentire in colpa.
Ogni volta che mi vedeva da solo, un ombra gli attraversava il viso, la stessa ombra in cui mi trovavo io. Neanche lui lo voleva, neanche lui aveva mai voluto fare niente di cià che aveva fatto. Ma lo aveva fatto, spinto, istigato dalla paura di soccombere, dalla paura del padre.
Ammiravo mio padre, nonostante tutto, o forse, proprio per quello: perché non lo aveva mai voluto ,ma poi aveva avuto il coraggio di andare avanti e di lottare contro i giudizi della gente. E l'avrei fatto anche io. Me l'ero promesso, e l'avrei fatto.
Ma comunque non ero del tutto solo, come mi ricordò la porta dello scompartimento che, apertasi, mi mostrò una chioma corvina, due occhi verdi e un sorriso smisurato, al quale risposi. E come non potevo?
Eccolo lì, il mio migliore amico.
"Ciao Scorpius!" ,mi salutò energico.
"Ciao Al!" ,Risposi. si sedette di fornde a me, poggiando la gabbia con il suo gufo.
"Ti piace?" , mi chiese indicandolo. "I miei me l'hanno comprato a Diagon Alley, come regalo di incoraggiamento.Devo ancora decidere come chiamarlo ,però".
"E' molto bello. "Risposi sincero."Bé, potresti cambiarli nome ogni giorno, come facevamo noi due ...", arrossii e la voce mi venne meno, "...em...all'inizio."
"Quando? Quando non volevi dirmi il tuo nome per paura che me ne scappassi?",mi canzonò lui, bonario.
"Più o meno", sorrisi al ricordo.
"Però sai che mi hai dato un'idea?"
"Vuoi veramente cambiarli nome ogni giorno? Guarda che io scherzavo, eh! Si confonderebbe dopo un po' di tempo!", lo guardai preoccupato. Non credevo realmente che l'avrebbe fatto, ma quel ragazzo era capace di tutto.
"Senti,sarò scemo, ma non fino a questo punto!", alzai un sopracciglio, prendendolo questa volta io in giro.
"Ok, va bene, FORSE sì ma" ,mi guardò molto male, "...non intendevo quello. Ricordì Il primo nome che ti associai?". Arrossii di nuovo. Certo che ero stato veramente stupido ad accettare di fare quel gioco.
"No."
"Certo che hai una bella memoria, eh! Mi sembri la Fata Smemorina", continuò lui.
"La fata-che?!?!"  , lo guardai scettico, temendo veramente per la salute dei suoi neuroni.
"A già, è vero, un purosangue come te non vedrebbe mai dei cartoni animati da babbani!", e mi fece la linguaccia, continuando a prendermi in giro. Mi sentivo veramente molto stupido.
"Cos'è un cartone animato?", chiesi, stralunato.
Per tutta risposta lui scoppiò in una fragorosa risata.
"Comunque, lo volevo chiamare Tempesta.Che ne dici? Secondo me gli sta bene.Sì, ho deciso.", e sorrise soddisfatto.
La porta dello scomartimento si riaprì.
"Albus eccoti! Ti stavo cercando! Sei sparito subito dopo che è partito il treno. Non  mi aspettare, figurati, d'altronde, sono solo la tua migliore amica, che vuoi che sia!". Rose Weasley, appena entrata, aveva  incominciato a rimproverare scherzosamente suo cugino, e nella foga di farlo, non si era ancora accorta di me.
Mentre meditavo una fuga e rimpiangevo di non saper ancora evocare un incantesimo di disillusione, Albus la interruppe.
"Calmati, Rosie! Stavo solo cercando una persona",. Assunse un aria solenne.Io lo guardai, implorante.
Lui , ovviamente fece finta di niente.
"Posso presentarti Scorpius Malfoy?"
La rossa, che si era appena voltata, raggelò sul posto.
OH OH.







TO BE CONTINUED...



Angolo dell'autrice.
Eccomi qui! Non  era mia intenzione dividere questo capitolo in due parti ma, l'orario - o ,per meglio dire, mio padre- mi costringe a fare ciò.
Questa vuole essere la continuazione della mia prima e unica ( per il momento) One-shot, che troverete sul mio profilo. 

Primo giorno di scuola per Albus e Scorpius, entrambi spaventati, anche se per motivi diversi:
Albus, teme di diventare un Serpeverde; Scourpius, di non farsi accettare come persona e non come Malfoy.
Scriverò e pubblicherò l'altra metà, e a seguire, il resto della storia, il prima possibile (vedi: appena non avrò così tanti compiti da non poter nemmeno respirare).
Sarei contenta di trovare critiche, perché, in fondo, sono qui per migliorare.
Con affetto,
Vostra Slytherin_






 

 

   
 
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