Virginia e
Marguerite erano rimaste
inorridite quando la mattina presto avevano visto Stephanie sedersi di
fianco a
Svevo in assenza di Conrad, povero Italo. (ndV: ommioddio muoio! XD)
Come osava solo
pensare di potersi
sedere davanti a loro?! E Svevo che la lasciava fare?!
Assurdo. Lei
l’aveva sfruttato per i
suoi bei voti per tutti gli anni precedenti e lui che mai dicesse una
parola in
merito. Tristezza e amarezza.
Qui ci fu una
svolta: Virginia e
Marguerite decisero che QUALCOSA andava fatto. (ndV: l’antico vaso
andava portato
in salvo, ndM: meglio quello dei musicisti sulla chiatta…)
Intimarono a
Svevo che se solo avesse
provato a riavvicinare la presenza di Stephanie al loro banco, avrebbe
passato
dei guai MOLTO seri. Quando però Svevo confessò di provare anch’egli un
certo
fastidio nei confronti di certi comportamenti della Meyer, non fu tanto
restio
ad accettare le loro intimidazioni.
Virginia e
Marguerite si resero,
però, conto che Svevo provava ancora qualcosa per l’essere, sebbene lei
lo
avesse più che sfruttato e illuso in passato. Decisero di prendere la
situazione in mano e trovare un modo per aiutare Svevo a smettere di
lasciarsi
usare e porre dei limiti.
-Dobbiamo
parlarti, caro Svevo…-
dissero Virginia e Marguerite all’unisono. Il compagno in risposta le
squadrò
con faccia preoccupata, cosa potevano volere da lui quelle due fuori di
testa? Virginia
intanto iniziava a girargli intorno adagiandosi sul banco per fargli
intendere
di non avere scampo.
- Siamo stufe di
vederti sfruttare e
di vederci superare senza merito – disse la Yourcenar, alias la “Tappa”
- Già, dice
tanto di voler studiare
all’estero ma non riuscirebbe a capire nemmeno che qualcuno stia
scrivendo di
lei nemmeno se esplicitassero il suo nome…- frecciò Virgi malignamente.
-Non capisco, io
faccio quello che
voglio- si difese Svevo
-Ma noi ci
teniamo a te –
-Lo facciamo per
il tuo bene – lo
incalzarono le due.
- Ripeto: io
faccio quello che
voglio. Ma ammetto che il suo comportamento è davvero infantile e non
vedo come
potrà cavarsela da sola in futuro. Dai, stiamo parlando di una tipa che
si
eccita se le danno un “lecca-lecca” e ti abbraccia per far vedere che a
lei
importa.- rispose il ragazzo pensieroso.
- Stiamo
parlando di qualcosa di
concreto, caro Svevo – Virginia cercò di metterlo alle strette.
- Si, parliamo
di un patto. –
- Un contratto –
- Firmato e a
lungo termine –
Virginia e
Marguerite volevano
arrivare a un punto saliente e iniziarono a completarsi le frasi a
vicenda per
mettergli paura.
-Ok, siete
abbastanza inquietanti- iniziò
a guardarle sospettoso…
- Sangue –
- SI, Sangue! –
- Sangue!? UH
SANGUE mi piace! –
Svevo sembrava più eccitato delle ragazze, preoccupante.
- Bene, io e
Marguerite studieremo un
testo che ti proporremo come contratto e poi lo stipuleremo. –
- Eccitante!-
questa fu l’ultima
risposta di Italo.
Virginia e
Marguerite si misero
subito al lavoro, stilando alla fine una serie di regole che il ragazzo
era
costretto a rispettare.
Nei vari comma
era compreso il “non
parlarle se non in ambito non scolastico”, il “non suggerirle durante
le
lezioni e verifiche” e per ultimo, ma affatto meno importante, “non
farla
sedere vicino al banco di Svevo stesso e di Virginia e Marguerite”.
Soprattutto
sull’ultimo punto le due ragazze avevano posto un’attenzione speciale,
non
volevano per nessuna ragione al mondo dover sopportare la presenza
della Meyer
più del necessario.
Il giorno
seguente Virginia si
presentò a scuola con il contratto scritto a computer pronto per essere
firmato, completo anche delle
caselle
per le impronte digitali e per la goccia di sangue. Si portò quindi
anche tre
aghi che disinfettò per avere il sangue, meglio quel modo che
schiacciandosi un
brufolo!
Quello che
nessuno però avrebbe
potuto prevedere era come i tre avrebbero reagito alla vista degli
aghi. Svevo
sembrava un po' titubante quando prese il pungiglione e se lo
avvicinava al
dito, ma mai quanto le altre due! Senza contare che Virginia soffriva
molto
alla vista del sangue.
Fecero tutti un
respiro e provarono a
tirare fuori quella fondamentale goccia.
-Ragazzi ma a me
non va...non
funziona- intervenne subito Virginia
-Come non va? E'
un ago, non può non
pungere, non è che si rompe... - rispose Svevo.
-No, Virgi ha
ragione... anche a me
non funziona... non mi buco! -
-Come non detto,
coloriamoci il dito
e mettiamo solo l'impronta digitale – concluse Marguerite e tutti
convennero
con lei.
In ogni caso, il patto era fatto. Virgi & Margi 1; Meyer 0.
SBS:
M: allora? Piaciuto il nuovo capitolo?
V: premettendo che skype è veramente un'ottima invenzione u.u, questo capitolo CI PIACE...M: davvero, sembriamo piuttoste sataniche e idiote...
V: precisiamo: io sono satanica, tu sei idiota :P
M: *guarda male la compagna* non sei l'unica malvagia della coppia!
V: no infatti: con il mio miasma di malvagità sto contagiando anche te! OHOHOh (si, è una risata malvagia)
M: ah ah ah ma quanto sei divertente!
V: ripeto, non sono divertente, sono CATTIVA. *sguardo penetrante*
M: Ok, direi di smetterla di sparare cagate...
V: uff... bhe dai cose serie: nel prossimo capitolo vedremo perchè odiamo ehm.. odiano... così tanto la meyer e conosceremo il lato comaro di Isabel!
M: tutto questo nella prossima puntata! Non mancate!
V: e ora...PUBBLICITA'! sponsorizzato da: CAMPARI SODA...
M: ciao a tutti, ci vediamo speriamo presto!
Baconi!