“Bhè dai, non ti è andata tanto male. La maggior parte delle lezioni ce le hai con Alice, e almeno abbiamo insieme chimica, storia e letteratura inglese. Buono no.?” disse entusiasta Edward.

In effetti aveva assolutamente ragione, mi era andata proprio bene.

“Già, già, ma il fatto che inizi il primo giorno di scuola con trigonometria, bhè quella non è per niente una bella notizia” ammisi sconsolata “Tu cos'hai adesso.??”

“Francese” rispose tutto contento “è divertente, per quanto possa essere studiare una lingua che già sai alla perfezione. È divertente sentire come storpiano la lingua i miei compagni di classe” spiegò divertito.

“Aaaahm. Bhè sono contenta che ti diverti con poco” commentai perplessa, ma divertita. Dopo di che posai lo sguardo sulla cartina che mi aveva appena dato la segretaria e cercai di orientarmi verso l'aula maledetta.

“Fidati, quella cartina è inutile. Continuano a dare la stessa da qualche anno, quando invece alcune aule sono cambiate e altre non esistono proprio più” mi disse il vampiro.

“Perfetto.!!” esclamai esasperata “Non è che mi accompagni per favore.??” domandai facendogli gli occhioni dolci.

“Certo, stavo solo aspettando che me lo chiedessi” ammise lui sorridendomi in modo divino e dandomi un leggero, ma pur sempre inebriante.

Quando arrivammo in classe fui rapita da Alice, e ci sedemmo infondo.

Venni subito presentata dal professore (momento assolutamente imbarazzante), ma di quanto mi aveva riferito Alice, appena avevo ripreso il mio posto al banco, almeno ero passata dal esser “quella è la ragazza nuova, che oggi si baciava con Edward Cullen” a “quella è Bella Swan, la ragazza che oggi si baciava con Edward Cullen”. In poche parole mi ero aggiudicata un nome.

“Bella sei consapevole che le voci continuano a girare.??” disse divertita Sasha buttandosi sul divano tra me ed Alex.

“Di che voci stai parlando scusa.??” chiesi senza capire

“Sciocchina, di te e Jake.!!” affermò Alex

“Ancora.?? Ma la gente smetterà mai di parlare e inizierà a farsi i fatti propri.?” dissi esausta della cosa “Io e Jacob siamo solo amici, perchè è tanto difficile da comprendere per le persone.?”

“Perchè tu sei carina, lui è un figo, e state sempre insieme” rispose Sasha

“A parte che Jake cambia ragazza ogni week end, e poi noi due siamo come fratello e sorella. Assolutamente niente di più”

“Ne sei sicura.?? Secondo me lui romperebbe questo patto di fratellanza volentieri” disse Alex

“Sono dalla sua.!!” concordò Sasha

“Smettetela.!!” le rimproverai divertita iniziando a colpire con i cuscini.

Mi svegliai di soprassalto quando due labbra fredde mi baciarono sul collo.

“Scusa Bella, non volevo svegliarti” si scusò desolato Edward appena balzai seduta sul letto dallo spavento.

“No, ma va, tranquillo...e che. Niente scusa, che ore sono.??” domandai farneticando

“Le 17...mi sa che arrivata a casa ti sei buttata a dormire subito” disse divertito “comunque volevo solo passare a salutarti prima che Angela venisse a prenderti” continuò

“Di che pargli.??” gli chiesi ancora spaesata

“Sei proprio una sbadata. Il falò sulla spiaggia a cui sei stata invitata alla riserva di La Push da quelli della scuola. Ricordi.?” domando ridendo

“Cavoli vero...se andiamo al mare oltretutto mi dovrò metter qualcosa di pesante addosso, se no farà freddo. Tu proprio sicuro che non puoi venire con gli altri.??” chiesi sconsolata

“No amore mio...fidati, non sai quanto mi dispiace, ma un giorno ti spiegherò per bene di cosa si tratta. Faccende da vampiro comunque... Inoltre Alice ha delle visioni un po' sfuocate ultimamente su quello che potrebbe accadere nei dintorni, quindi preferisce che stiamo di vedetta” disse baciandomi sulle labbra dolcemente, come se per farmi scordare ciò che mi aveva appena detto

“Si tratta dei vampiri che hanno ucciso i miei.??” chiesi al fior delle sue labbra. Edward ci mise un qualche secondo per rispondermi, ma poi non poté far altro che confermare con un lieve accenno della testa.

“Va bene. Dai vado a preparami” dissi io, baciandolo a mia volta, ma con molta meno tranquillità di prima.

Chiusa in bagno iniziai a pensare che forse era il caso di iniziare a fare domande su quello che era successo ai miei ed il perchè questi vampiri erano così interessati a me, ma sicuramente non adesso.

Una volta ricoperta di più felpe possibile tornai in camera da Edward per godermi ancora qualche suo tenero e sfuggente bacio, per poi esser accompagnata da lui alla macchina di Angela che mi aspettava sotto casa.

“Passo sta sera quando torni” mi disse poco prima che salissi in macchina

“Ci conto” seppi solo rispondere

La compagnia di Angela era estremamente piacevole. Niente domande indelicate ne però silenzi imbarazzanti. Iniziammo semplicemente a chiacchierare del più e del meno.

“Come mai Ben non è venuto.?” chiesi curiosa. Di quel che avevo capito stavano insieme oramai da molti mesi ed erano praticamente inseparabili.

“I suoi sono fuori città, e la sua sorellina più piccola purtroppo ha la febbre, quindi è rimasto a casa a farle da baby sitter” disse sconsolata “Però fa niente, vedo che non sono l'unica che è stata abbandonata dal proprio cavaliere” continuò rivolgendomi un sorrisetto malizioso.

“Già, a quanto pare” confermai io senza aggiungere altro, anche perchè fui salvata dall'arrivo in spiaggia.

Scendemmo di corsa dall'auto per raggiungere gli altri,ma soprattutto il fuoco per scaldarci.

Non eravamo in molti, saremo stati in tutto una ventina massimo, ma anche se non ero con Edward e il resto della sua famiglia mi stavo divertendo.

Dopo un po' di birre inoltre Mike tirò fuori la chitarra e iniziammo a cantare tutti insieme allegramente.

Purtroppo il nostro divertimento fu interrotto da una banda di ragazzi che si stava avvicinando con fare minaccioso.

“Cavoli, sono i ragazzi della riserva” disse Tayler

“E qual'è il problema scusa.??” chiesi ingenuamente

“La spiaggia di La Push è il loro territorio, e non gli va troppo a genio il fatto che ci facciamo vedere qui” mi spiegò sbrigativamente Jessica.

Probabilmente non avrei badato troppo alla loro così detta “pericolosità” se non fosse che una volta avvicinatisi a noi, potei scorgere, grazie alla luce del fuoco, di quanto essi forse i tipici pompati senza paura che ci mettevano poco a stenderti con un solo pugno.

“Ragazzi forse è il caso di andarcene...” cercò di proporre Angela

“Ma per favore, siamo una decina contro una decina, non vedo perchè tirarci indietro” rispose con fare da sbruffone Mike

“Di nuovo qui a divertivi.??” chiese uno dei ragazzi della riserva. Era in pantaloncini corti e a petto nudo, e la mia unica domanda era sul come potesse non aver freddo. Pochi istanti dopo mi accorsi che tutti i ragazzi dietro il “capo gruppo” erano vestiti nella stessa maniera.

“Abbiamo appena iniziato la scuola, volevamo ritrovarci tutti insieme a bere e divertirci in compagnia...non stavamo facendo nulla di male” rispose d'un tratto coraggiosamente Angela. Tutti la guardammo stupita, ma ancora più stupiti lo fummo della reazione dei ragazzi avversari.

“Va bhè dai, vi capiamo, anche noi abbiamo appena iniziato la scuola e volevamo festeggiare, ci state a offrirci qualche birra, e un po' di vostra compagnia.??” disse uno dei ragazzini che diciamo davano meno nell'occhio per “pomposità”.

Scoppiammo tutti a ridere e ci sedemmo tutti in allegria in torno al fuoco.

Ovviamente ci fu il classico momento delle presentazioni, dove come al solito ricordai un quarto dei nomi. Il capo gruppo, se così si poteva chiamare, era Sam, il ragazzino che aveva fatto quella insolita richiesta di condividere la serata era Seth, e se avevo ben capito era pure il più piccolo di tutto il gruppo. Uno di loro si chiamava Paul, ma per il resto dei nomi vuoto totale.

Nel mentre della serata notai però che ero al centro dell'attenzione, per quanto riguardava i ragazzi della riserva.

“Hai un odore strano” esordi d'un tratto Seth. Non potei che rimanere stupita di quella affermazione così insolita.

“Seth.!!” lo ammonirono in coro i suoi amici “Scusalo, il ragazzo è un po' raffreddato e ha l'olfatto decisamente alterato” mi tranquillizzo Sam.

“Aahahha allora non c'è problema” risposi io a quel punto divertita.

Era strano, nel guardare loro non potevo far altro che pensare a lui. Quella pelle olivastra, quello sguardo caldo e profondo. Avevo conosciuto solo una persona in vita mia che avesse avuto uno sguardo così scuro e profondo proprio come avevano quei ragazzi così particolari della riserva.

“Bellaaaaaaaaaaaa” mi chiamò Jessica “smettila di esser in fissa sui ragazzacci, a quanto pare sei già fidanzata tu” mi ricordò con un piccolo tono di gelosia la ragazza. Non potei far altro che sorridere però al pensiero di Edward.

Chissà cosa stava facendo .

Mi aveva promesso che sarebbe passato quando sarei tornata a casa, ma l'avrebbe fatto veramente.?

In fondo, da quando ci eravamo messi insieme, questa era la prima sera che passavamo separati, e per quanto mi stessi divertendo, al pensiero di non esser con lui era come se mi mancasse il respiro.

Ma per quanto il pensiero dell'assenza di Edward quella sera mi faceva mancare il respiro, ci fu una voce, che mi fece distogliere dai miei pensieri.

Avevo sentito Paul urlare un “Eccoti finalmente, ti avevamo dato per disperso” ma la voce che rispose dopo fu quella che mi fece gelare il sangue nelle vene.

“Sisi ci sono ragazzi, vedo che avete trovato compagnia” disse il ragazzo sedendosi accanto agli amici. Si guardò intorno facendo cenni di saluto verso chi aveva accettato al falò lui e i suoi amici, ma quando arrivò a me con lo sguardo si pietrificò.

Mi fisso come se avesse visto un fantasma e probabilmente io stavo facendo esattamente lo stesso.

“Bella..” disse flebile lui

“Jake...” sussurrai in contemporanea io.