Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: LUNATICGIRL82    28/11/2011    2 recensioni
Questo e'il sequel di "nessuno lo sapra' mai", ho deciso di scriverlo perche mi sento ispirata, spero sia di vostro gradimento e all altezza del primo. Ci saranno molti colpi di scena e molte situazioni avventurose. Buona lettura:)
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Non so cosa dovro aspettarmi dall incontro con shannon, non so come reagiro’ quando lo vedro’, saro’ felice?triste?arrabbiata?L’unica cosa di cui posso essere certa e’che mi e’mancato e che non vedo l ora di vederlo.  Mi sbrigo il piu velocemente possibile,  l ansia mi sta uccidendo, il cuore continua a battere velocemente ormai da ore, sara’ normale? Prendo un paio di jeans e una magliettina aderente color  lilla dall armadio, stivali neri bassi e sono pronta, devo essere bella per lui, voglio che non si scordera’ di me nei giorni in cui rimarra’ chiuso la dentro, voglio che mi ricordi e che pensi a me. Passo un po di rimmel sulle ciglia, lucida labbra sulla bocca color rosa, e poi il suo profumo, o per meglio dire, il profumo che a lui piace tanto, ne spruzzo un po sui vestiti e dietro le orecchie, ora si sono pronta posso andare. Un ultimo sguardo allo specchio,  poi corro in salone a prendere un borsone con i vestiti puliti di shannon, penso a tutto quello di cui potrebbe avere bisogno e glie lo porto. Sono in macchina e non faccio altro che pensare a come reagira’ lui quando mi vedra’ davanti a se, spero che sara contento di vedermi, spero che non abbia dormito la  notte pensado a me,  spero che stia bene senza di me…Dopo circa venti minuti arrivo a destinazione, posteggio la macchina nello spazio riservato ai visitatori, raggiungo l entrata, spiego  a chi di dover  il motivo per cui io sia  li, purtroppo l orario delle vsite non era quello giusto, mancavano 30 minuti ancora, non avrei sopportato  di dover aspettare per molto tampo , ma dovevo, cosi mi seggo su un divanetto e compilo un foglio con i miei dati, nome, cognome, eta’, tipo di parentela con il detenuto e quanto altro. Fatto questo, mi alzo per ritornare indietro il modulo al poliziotto che notando il nome della persona per cui ero la, mi guarda e ride. Ricambio con uno sguardo fulmineo, “cosa ci trova di cosi divertente?”chiedo incuriosita ma infastidita. “shannon leto…quest uomo ha piu donne del miglior gigolo in circolazione..!”.  Cosa voleva insinuare?”in che senso mi scusi?ha ricevuto visite da altre donne?”, la risposta era prevedibile, speravo  solo che fossero imparentate con lui, forse erano le sue cugine, o amiche, o che so io, ma la cosa mi altero’ parecchio, “quando comincera’l orario di visite mi avverta perfavore!”, gli dissi allontanandomi. Non riuscivo a stare seduta e ferma cosi decisi di fare un giro negli spazi consentiti ai non “addetti ai lavori”, mi guardai un po intorno, gente che entrava  gente che usciva, delinquenti, ladri, prostitute, pazzi psicopatici, c’era di tutto. Quel posto era orribile, cupo, sporco, non osavo immaginare come dovevano sentirsi ed essere  i detenuti dietro le sbarre, a quel pensiero chiusi gli occhi e con la mano sul cuore speravo che shannon stesse bene. Mezz ora era passata, mi misi in fila insieme alle altre persone che era andate a trovare i loro cari, mi diedero un cartoncino plastificato che serviva da pass di riconoscimento, lo misi al collo, poi  venne il mio turno per entrare, il cuore lo sentivo in gola, le mani mi tremavano, per il nervosismo cominciai a moridicchiarmi il labbro inferiore. Entrai in una stanza buia, c’era una parete di plastica divisoria, delle sedie, le guardie giravano intorno per controllare che tutto fosse tranquillo,  avrei voluto tanto vederlo subito, shannon ancora non era seduto al suo posto, io si,  lo aspettavo con ansia, dopo cinque minuti, vidi aprire una porta,  era lui  vestito di arancione, indossava  una tuta con una cerniera  davanti, manette ai polsi e un occhio nero!Quando finalmente me lo ritrovai davanti, mi alzai in piedi di scatto, avrei voluto rompere quel maledetto vetro ed abbracciarlo,  ma mi limitai a mettere una mano sopra il vetro, sperando che anche shannon ricambiasse il gesto, e cosi fece, lentamente, sembrava un momento infinito, la mano gli tremava, mi sorrise, io cominciai a piangere, riuscivo a sentire cio che mi diceva..”no steph non piangere, ti prego..”, degluti e mi sedetti sempre tenendo lo sguardo sui suoi occhi che si incrociarono con i miei, ma i suoi riuscivano a brillare nonostante la situazione, i miei erano tristi e inconsolabili. Fu uno strazio per me vederlo in quelle condizioni..come stai shan?”, gli chiesi dolcemente per paura che gli altri potessero sentirci. Che domanda stupida pensai subito dopo, come poteva sentirsi la dentro?”potrebbe andare meglio steph, tu come stai?dimmi che e’ tutto ok, mi basta questo per essere tranquillo..”. Gli menti, non volevo ma dovevo, “mi manchi amore mio, ti trovero’ al piu presto possibile un avvocato te lo prometto.” Anche se non sapevo  dove prendere i soldi ma avrei trovato una soluzione, lo volevo  fuori di li, a casa con me. “come ti trattano qui dentro?non so cosa ti possa servire, ti ho portato dei vestiti puliti, dei libri se hai bisogno di altro dimmelo, domani torno e…“ “Stephanie, mi serve soltanto una cosa, la piu importante..”, “quale?”, gli chiesi curiosa, “voglio una tua foto, voglio un tuo maglioncino e voglio il tuo profumo!”, mi disse quasi con le lacrime agli occhi. “Tu sei l unico motivo per cui vado avanti,  spero che tutto finisca presto perche mi manchi, qui dentro non e’ proprio come essere in albergo..”, “chi ti ha fatto l occhio nero shan?”, chiesi fissandolo,volevo una risposta sincera. “non mentirmi, se ti toccano faccio il  casino qui dentro, glie la faccio pagare a tutti!”, risposi ad alta voce attirando l attenzione di una delle guardie, mi voltai e  la  guardai snobbandola, non mi faceva paura. “steph e’stato un incidente, un motivo banale, un fraintendimento, purtroppo il mio compagno di cella e’ alto due metri e ha il doppio dei miei muscoli…”, rispose abbassando lo sguardo, “non puoi chiedere di spostarti?tu sei uno tranquillo, sicuramente se ne accorgeranno e ti…”, non mi lascio’ tempo per finire la frase, “ho ucciso mio fratello, ti ho molestata. Ti ho rovinato la vita, non sono tanto tranquillo…”, “tu sei speciale shannon, solo che nessuno mai se ne e’accorto, va bene hai sbagliato, ma sono convinta che non saresti mai andato oltre con me, lo so, io sono stata sempre vicino a te non dimenticarlo..”. L espressione del suo volto stava cambiando..”qui dentro hai tutto il tempo per riflettere sulla tua vita, sui tuoi sbagli, su quello che hai fatto e su quello che vorresti fare una volta fuori, non ci sono scuse per i miei errori, se sono qui e’perche me lo merito, e mi vergogno come un ladro per averti trattata in quel modo, questo lo sai si?”, “si lo so, per questo di ho dato un'altra possibilita, non sei un santo, nessuno lo e’, tu ti sei pentito, ma non ti perdonero’ mai shannon solo per una cosa..”,  quell affermazione lo aveva stupito..”di cosa stai parlando?”, gli sorrisi piangendo, “dovevo esserci io al tuo posto!tu ti sei preso colpe che non meriti e se non troviamo un buon avvocato con le palle rischi di marcirci qui dentro, e se dovesse succedere io…”, presi un respiro profondo, “no, non dirlo neanche, ci sara’ una soluzione, steph tu sei intelligente, furba e sveglia ho fiducia in te!”, mi rassicuro’ shan, “pero’ci vorranno tanti soldi dove li trovo??dovro’vendermi la casa, la macchina..”, divenni triste a questo pensiero ma se mancavano quelli non avrei potuto pagare le parcelle del difensore, “c’e’ un mio amico che lavora alla Union Bank di LA, vai li, incontralo e  digli della situazione, portalo qui, venite insieme, lui sa come aiutarti, spieghero’tutto a lui, ok?la prossima volta, portalo con te!”, mi supplico’ mentre la guardia lo prese per il braccio facendolo allontanare. Il tempo era scaduto, era ora di andare, mi alzai ma rimasi a guardarlo mentre scompariva dietro la porta, mi mando un bacio da lontano e mi sorrise, il suo sorriso mi scaldo’il cuore e mi fece sentire piu tranquilla. Dovevo andare subito in quella banca e parlare con quell uomo, usci’ di fretta, quasi dimenticandomi di levare il cartellino che avevo al collo, entrai in macchina e senza perdere tempo mi insinuai tra il traffico della citta’, pregando che lui fosse dalla mia parte e che mi potesse consigliare sul da farsi..
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: LUNATICGIRL82