Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Fra_Bored    28/11/2011    3 recensioni
“Vi avevo dato pochi minuti per cambiarvi e ora vi trovo qui a giocare con una Mezzosangue?!” ringhiò addosso ai componenti della squadra che si ammutolirono.
“Andate subito in campo o vi farò sputare sangue” aggiunse con un tono glaciale.
Tutti corsero fuori sotto gli ordini del loro capitano, anche il ragazzo dai capelli neri li seguì lanciando un’ultima occhiata preoccupata ad Hermione.
Sembrò passare un’eternità prima che Malfoy si girasse per guardare la ragazza.
Hermione torna ad Hogwarts; è triste e sola. Trova distrazione solo grazie alle continue liti con il suo più antico nemico, Malfoy. Ma se un giorno si innamorasse di un'altra ragazza ignorando la Grifona?
Terza Fanfiction - farò presto un'introduzione più completa :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


ANGELO NERO

Il resto del mese era passato con una lentezza tale da portare la piccola Grifona in uno stato di stress e disperazione totale.
Le lettere “minatorie”, se così si potevano definire dato il loro contenuto sempre più brusco e ampiamente detestabile, erano addirittura raddoppiate e lei si sentiva sempre più confusa.

Anche gli incontri con Baddock si erano ulteriormente complicati per via delle continue domande mute che Hermione si poneva e l’atteggiamento menefreghista del moro; sembrava che a lui importasse solo delle sue labbra e, da poco tempo, anche dei suoi svariati e casti reggi seni.

Era arrivata alla conclusione che forse, il suo “angelo custode con poco tatto” aveva un fondo di verità.

Perché questo appellativo?

Semplice! Le sue lettere, inizialmente neutrali e con una nota di dolcezza si erano trasformate in vere lettere di protesta con sfuriate annesse da quando il giovane Baddock aveva baciato Hermione in Sala Grande, davanti a tutti, arpionandogli la coscia con una mano mentre con l’altra le premeva la testa contro la sua, davanti a tutti, mostrandola come un trofeo, davanti a tutti.

Hermione sbuffò cacciando quel pensiero dalla sua testa che le provocava solo un’immensa rabbia e si preparò a leggere l’ennesima lettera dell’Angelo Nero.
Non aveva avuto lei l’idea di affibbiargli questo soprannome, se l’era scelto lui tutto lusingato e con una gran faccia tosta.

Aprì la lettera e subito un sorriso apparve sulle sue labbra; questa volta si era superato.

Granger, Granger, Granger, stupida Granger!
Come diavolo fai a stare ancora con quel poco di buono di Baddock. Si può sapere che ti passa in quella stupida testolina?!
Vi ho visti passeggiare insieme per i corridoi e nuovamente mi è salito un senso di nausea. Diamine, sei abbastanza intelligente per capire che razza di uomo sia!


Cavolo, pensò Hermione. Era la prima volta che le faceva un complimento!

Prima di tutto la scena in Sala Grande è stata proprio un bel film a luci rosse ( te lo ripeterò fino all’infinito!), come fai a non capire che quel tipo vuole solo una cosa da te e non c’entrano niente le passeggiatine mano nella mano o i picnic lungo il lago, bensì riguarda le tue mutandine rosa ( come ricorderai, in Sala Grande tutti hanno potuto ammirare la tua vivace biancheria).

Hermione si portò una mano alla fronte; lo sapeva, era la terza volta che il suo Angelo glielo rinfacciava nelle lettere e lei non si era ancora ripresa dallo shock.

Seconda cosa, come mai tutto d’un tratto una Grifona come te si è innamorata di una Serpe come lui! Non sta ne in cielo ne in terra questa unione!
Terzo se vai avanti così mi porterai all’esasperazione e no, mia piccola Grifona, non rinuncerò mai a farti capire che sbaglio stai commettendo!
Ci si vede

A.N.


“Ci si vede”

Hermione passò le dita su quella frase e sospirò.
Magari avesse potuto vedere il suo Angelo Nero, almeno avrebbe avuto qualcuno con cui parlare con cui sfogarsi.
Faceva fatica ad ammettere che, nonostante tutto, il suo corrispondente era diventato un amico, forse il migliore; aveva rivelato a questo ragazzo dubbi ed insicurezze ma uscite prima dalla sua testa, dal suo cuore ed ora si sentiva legata a lui come con nessun altro.

Amava anche il suo comportamento, talmente sfacciato ed insolente ma con una punta di preoccupazione che, in qualche modo, le faceva pensare ad un interesse da parte sua; tale pensiero le scaldava il cuore.
Non lo odiava affatto! Già, nonostante le parole dure ed i rimproveri lei non lo odiava per niente.

Forse, da un lato le ricordava i suoi due migliori amici, forse si era costruita una fantasia tutta ovattata, castelli in aria li avrebbe chiamati Harry e sarebbe stata delusa presto ma, a lei non importava: era stufa di avere rimpianti.
Nonostante questo le divertiva rimproverarlo e continuare i soliti piccoli battibecchi per cui prese una pergamena, la sua adorata piuma e cominciò a scrivere.

Salve mio eroe,
può darsi che le tue lettere stiano diventando monotone e ripetitive, non trovi?
Il mio pensiero non cambia; Baddock almeno ha saputo comunicarmi i suoi sentimenti in prima persona non attraverso una pergamena e quattro frasi.
Lui mi ha dato il suo cuore; se è un inganno avrai l’onore di dirmi “te l’avevo detto” ma come sempre ti dico che non posso credere ad una lettera, alle tue parole scritte in tutta fretta.
Per quanto ne sappia potresti essere lo stesso Malcom che mi bacia tutti i giorni con una passione mai provata, oserei dire.

Scrisse questa frase con una punta di malizia. Le piaceva provocarlo, le piaceva vedere di tanto in tanto una punta di gelosia nel suo corrispondente.

Quindi non mi convincerai tanto facilmente, cari saluti!
Magari potessi vederti.

H.G

L’aveva scritto senza rifletterci molto, quasi persa nei suoi pensieri e fu per questo che la risposta dal ragazzo la turbò non poco facendola precipitare in un profondo stato di ansia.

Non farò attendere oltre il tuo volere, vediamoci nella Stanza delle Necessità alle 11


Hermione impallidì.
Non si aspettava per niente questa risposta e non si aspettava affatto un appuntamento con lui, quel giorno stesso.
Guardò l’orologio appeso al muro, segnava le nove.

Tardi, troppo tardi!

Non era affatto pronta ad incontrare il suo Angelo, non sapeva come comportarsi, se odiarlo o volergli in qualche modo bene.
Non sapevo come presentarsi, come vestirsi, di cosa parlare; si sentiva estremamente confusa e non sapeva cosa fare, il cuore le batteva ad una velocità inaudita e pensava di morire da un momento all’altro.
Cercava nella sua mente una scusa abbastanza buona per dar buca al ragazzo, varie opzione passarono davanti ai suoi occhi ma nessuna di queste sembrava abbastanza credibile!
Poi però il suo spirito orgoglioso prevalse.

No!

Aveva smesso di essere la triste e impaurita Grifondoro, avrebbe preso il toro per le corna!
In fondo quel proverbio babbano non era mica così errato, lei voleva davvero incontrarlo e questa era l’unica occasione per farlo.
Mandò la sua risposta affermativa poco più tardi tremando e con un nodo allo stomaco inestricabile; era fatta.
Si preparò meglio che poteva cercando di non essere troppo eccentrica; lei si truccava poco e vestiva sempre con gli stessi maglioni, non era il caso di presentarsi troppo diversa da quello che era. Il suo Angelo Nero sapeva com’era fatta quindi non c’era bisogno di mentire.
Prima di uscire cercò di guadagnare qualche secondo spruzzandosi un leggero profumo alla mora che a lei non piaceva nemmeno molto, poi con un profondo respiro si diresse alla Stanza delle Necessità.



Buoi, era tutto incredibilmente buio.
Non aveva fatto nessuna fatica ad evitare Gazza scortata dal suo “tenero” gatto e professori vari durante il tragitto ma dato la scarsa illuminazione della sala le balenò in testa l’idea che, magari, il ragazzo in questione, decisamente meno furbo di lei, si fosse fatto scovare dalle sentinelle nel castello.

Prese la bacchetta dalla tasca per creare una fonte di luce, doveva accertare i suo dubbi, quando una voce la bloccò.
“Ferma!”
Quindi qualcuno c’era e di sicuro non poteva essere altri che il suo corrispondente.
“Co..Cosa?”
“Non fare niente” sussurrò un’ombra.
“Sei…”
“Il tuo Angelo preoccupato per te mia dolce principessa, non ti sarai mica vestita troppo elegante Granger”

Lo sentì ridere ed imbarazzata andò a toccarsi il maglione forse troppo largo e alquanto ridicolo.
“Io non ti vedo” mugolò leggermente infastidita.
“Fidati, è meglio così”

Sentì una mano posarsi sulla sua e, impaurita arretrò.
“Oh oh Grifondoro, non avrai paura di me”
Quella voce, Hermione cercò con tutta la sua forza di ricordare a chi appartenesse quella voce ma era troppo agitata.
“Ovvio che no” sussurrò lei.

I suoi occhi si erano lentamente abituati a quell’oscurità e ora vedeva i contorni della sagoma davanti a lei.
Era un ragazzo alto, magro, ma niente di più; sentiva il suo profumo e il suo respiro ma non c’erano abbastanza elementi per ricostruire l’identità.
“Non sei felice? Finalmente ci incontriamo”
“Per niente, se non ti posso vedere che senso ha. Me ne sarei stata nella Sala Comune al caldo se l’avessi saputo.”
Lui rise.

Era agitata e non poter vedere il suo Angelo Nero le provocava una profonda ansia e rabbia; dopo parecchi minuti di silenzio lei si alterò.
“Posso vederti allora?!”
“No” rispose lui diverto.
“Perché no? Almeno mi dici chi sei?” continuò delusa.
“No”
“Quindi immagino che non saprò mai chi si cela dietro questa voce profonda”
“Esattamente”
“Posso almeno toccarti?”

Passò qualche secondo prima della risposta del ragazzo, quasi lei avesse osato troppo nel fargli quella domanda.
Si morse un labbro, preoccupata e si rilassò solo quando lui acconsentì.

Senza far passare troppo tempo le prese le mani e le mise sul suo petto; Hermione chiuse gli occhi per essere più concentrata ed iniziò ad esplorarlo.
Indossava una camicia leggermente larga ed una cravatta; spinse dolcemente le mani contro la stoffa per entrare più a contatto e sentire il petto del giovane che tese leggermente i muscoli, era magro e slanciato.
Hermione decise di proseguire più cauta pensando che quella reazione fosse data dal fastidio, forse si era spinta oltre.

Salì lungo le spalle fino ad arrivare al collo, si meravigliò molto quando sentì il suo cuore battere all’unisono con quello dell’Angelo, entrambi correvano veloci ma simultaneamente.
Sorrise e portò le mani sul mento, il suo viso aveva una forma allungata e c’era un accenno di barba ruvida, passo le dita cauta sulla bocca carnosa che si contrasse in un lieve sorriso, accarezzò leggera il naso e gli occhi chiusi fino ad arrivare ai capelli liscissimi che gli cadevano sulle palpebre.

Niente, non aveva la più pallida idea di chi si potesse celare dietro al ragazzo misterioso.

Leggermente delusa lasciò scivolare le sue mani nuovamente sul petto del giovane mentre nella sua testa si proiettavano i volti di tutti i ragazzi di Hogwarts; purtroppo quell’anno non conosceva quasi nessuno quindi per lei poteva essere chiunque.
Di sicuro non si trattava di Malcom, aveva imparato a conoscerlo e si era accorta subito che non era lui sia per la voce che per la corporatura del ragazzo.
Senza accorgersene aveva continuato la sua esplorazione passando alle braccia, ai polsi fino ad arrivare alle mani che si erano chiuse delicatamente sulle sue.
Improvvisamente sentì molto caldo e capì di essere arrossita.

“Tocca a me” sussurrò il ragazzo.
“Cosa? Ma tu sai chi sono!” disse lei stupita prima di sentire le mani del ragazzo sui suoi fianchi.
Sussultò agitata.
“Sssht, che importanza ha” chiese lui “non ti farei mai del male”
Staccò leggermente le mani e le portò sulle sue spalle per far rilassare la ragazza, poi salì lungo il collo e ripeté su di lei il percorso fatto dalla ragazza poco prima.

“Hai ragione, so chi sei” continuò scendendo nuovamente sugli zigomi “ma non ti ho mai potuta toccare in questa maniera e sarebbe un peccato rinunciare a tale privilegio”
Hermione si perse nelle carezza che le stava rivolgendo e quasi non si accorse che lui l’aveva abbracciata ed ora teneva la testa appoggiata sulla sua spalla.
La Grifona, automaticamente, passo il braccio dietro la sua schiena e l’altra mano l’appoggiò sulla sua testa accarezzandogli delicatamente quei capelli così lisci.

Si sentiva decisamente bene, il suo petto era caldo ed accogliente, le sue braccia le circondavano la vita perfettamente, il suo respiro sul collo, sulla guancia, sulle labbra, sempre più vicino.

Poi ci fu solo un bacio, labbra di lui contro labbra di lei; semplice, dolce, delicato.
Lui si stacco lento e la guardò negli occhi.
Alla ragazza si fermò letteralmente il cuore ed il respiro finchè non si rese conto dello sbaglio e si staccò dall’abbraccio.

“S..scusa ma non so chi sei, inoltre sono impegnata” sussurrò imbarazzata.
“Se sapessi chi sono, la verità ti ucciderebbe!”
“Mettimi alla prova!” urlò lei
“Mi spiace” e uscì dalla stanza veloce.

L’unica cosa che Hermione riuscì a vedere attraverso quella luce improvvisa, creata dall’apertura del portone, fu il semplice braccialetto di argento bianco sul polso destro del suo Angelo Nero.


Poi cadde nuovamente il buoi totale.

Note D'Autore: Vi prego di non tirarmi pomodori e/o uova addosso.
Caspita è davvero da molto che non aggiorno e non ho scusanti; non avevo voglia di continuare la storia, non cominciavo nemmeno a scrivere dato il mio blocco.
Mentirei se dicessi che non ho avuto tempo, anzi ero liberissima e forse questo miha complicato maggiormente le cose; rimandavo di minuti, ore, giorni senza accorgermi che passavano i mesi.

Ma non voglio giustificarmi, mi merito i vostri insulti.

Spero solo che in qualche modo vi abbia lo stesso fatte sorridere con questo capitolo: vi ho dedicato un piccolo bacio tra i due, ma il bello deve ancora arrivare!
Spero che vi possa sinceramente piacere, un gran bacio a tutte quelle che mi seguiranno nonostante i miei MOSTRUOSI ritardi ;)

Fra

Se volete leggere anche le mie altre Dramioni ne sarei molto contenta.
One-shot

Io non credo ci sia un Lieto Fine per ME
Life is no Nintendo Game
Pff Esami


Storie

Tutta colpa dell'alcool



  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Fra_Bored