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Autore: sei    21/07/2006    3 recensioni
Salve!! Questa è la mia prima ff, diciamo il mio debutto! percui siate comprensivi! a... le recensioni sono ben accette!! baci sei!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Remus Lupin, Ron Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Harry, cosa sono quelle cose?- chiese Ron allibito guardando la bocca della profesoressa. -Sai Ron, credo che siano denti....- rispose Harry anche lui a bocca aperta.
-Harry, lo so che sono denti!-
-E allora perchè chiedi?-
-Era una domanda retorica!! -
-Sì, immagino...- Però non finì la frase perchè la nuova prof si girò verso di loro.
-Signor Potter, inizia già a disturbare nei primi dieci minuti della mia prima lezione? Il Professor Piton mi aveva avvertita!- Sì avvicino al banco e un aura d'oscurità si sparse attorno a loro. Harry si sentì come in trans e l'unica cosa che riusciva a capire erano le lontante parole della prof che gli rimbombavano in testa, ma il nome di Piton lo riportò seppur con fatica alla realtà.
-Piton? Cos'ha detto Piton?-
La prof con un sorriso si voltò e tornò alla cattedra e l'aura si allontanò con lei.
-Il PROFESSOR Piton, Potter, comunque per la cronaca mi ha solo evvertito che lei è il peggior studente di tutti i suoi corsi e che è molto indisciplinato, tuttavia, i miei predecessori dichiarano che lei è molto preparato nella mia materia...Vediamo chi ha ragione, avanti signor Potter si alzi, le farò un pò di domandine.- e si sedette alla cattedra.
-Interrogato? Il primo giorno? ma... mi scusi... ma sa...-
-Niente ma Potter, avanti, qualche domandina facile facile... Non morirà di certo- Quella frase gli provocò un terrore alimentato dalla luce riflessa dei canini provocata dalle candele.
-Questo lo crede lei....- gli sussurrò Ron all'orecchio mettendogli ancora più ansia. Harry si alzò seppur controvoglia e si diresse alla lavagna fiocamente illuminata.
-Bene signor Potter, mi dica... come si affronta un Kappa?-
"Bon questa è facile!" pensò un pò sollevato prima di rispondere:
-Per affrontarne uno bisogna persuaderlo con l'inganno ad inchinarsi così da privargli la forza facendogli scorrere via l'acqua dal buco che ha sulla testa e che... hem... è la fonte della sua energia.-
-Si, come risposta è accettabile... Ora, se ci riesce, potrebbe dirmi che razza di vampiro sono io…- ”La sua razza??? Ma che ne so io!”
-Ehm…La sua razza? Sì, ecco...Bè...Insomma…Ma perché esistono razze di vampiri?- La prof a questa affermazione lo scrutò con gli occhi ed ad Harry sembrò di esser esaminato fin dentro i propri pensieri. Un brivido di terrore gli corse lungo la schiena. Sulle labbra della prof si disegnò un sorriso che lasciò intravedere i suoi denti. La classe era immersa in un silenzio insopportabile. Alla fine finalmente la prof parlò.
-Sì, signor Potter, esistono centinaia di razze di vampiri in tutto il mondo, esattamente come esistono centinaia di razze di umani e maghi. Questa figura se la poteva risparmiare di certo. Il professore Piton ha ragione. Lei non usa il suo cervello, anche se il professore non è sicuro della sua esistenza. Sa, come primo giorno è pessimo e lei inizia il mio corso con una D. Può andare al posto ora.-
La classe era rimasta a bocca aperta, Harry Potter con una D in Difesa!!! Era inconcepile pure per la testa di Harry che restò in piedi ad osservare con l’espressione stralunata la prof.
-Signor Potter, c’è qualcosa che non va?-
Harry si ridestò dal suo stato di catalessi in cui era caduto e con voce flebile rispose alla prof.
-No, beh, ecco…io…no professoressa…- Poi si incamminò verso il suo banco. Intanto la prof aveva già iniziato a spiegare.
-Bene, come già detto prima esistono varie razze di vampiri. Esse possono essere molto diverse fra loro, ma le accomunerà sempre una caratteristica, quella del vampirismo. Per vampirismo si intendo nutrirsi con il sangue o la forza vitale di altre creature. Ora, risponderò alla domanda posta al Signor Potter: la mia razza. Ebbene io sono un Bruxsa. Qualcuno ha mai sentito parlare di loro?-
Nessuno nella classe alzò la mano, neanche Hermione.
-Bene, se nessuno lo sa, invece di dare a tutti un brutto voto darò un bel compito per casa. Voglio un tema sulla mia razza lungo come minimo due pergamene. Intanto vi posso dire che è un vampiro di sesso femminile, originario del Portogallo. Il Bruxsa poi è generalmente trasformato in vampiro appunto da una Strega. Questo vampiro lascia la sua casa la notte sotto forma di uccello andando a tormentare viaggiatori. Si dice che esso appaia come una splendida fanciulla e viva una vita umana di giorno, accudendo i bambini che di solito diventano la suo pasto. Invece di notte si presenta come un essere dalla spaventosa bruttezza e dalle fattezze animalesche.- _
In quel momento la campanella suonò ma nessuno aveva il coraggio di alzarsi senza il permesso della prof.
-Avanti che aspettate? Andate! Arrivederci…- A quelle parole tutti si sollevarono in silenzio ed uscirono dalla classe. Subito fuori iniziarono a parlare di quanto la prof fosse severa e pretendesse troppo.
-Invece di darci un brutto voto?? Ma come sarebbe a dire!! Mica gli abbiamo fatti i Vampiri!-
-Due pergamene!!! Dico due! Ma vi rendete conto?
Ma Harry era troppo incazzato per starli a sentire perciò corse nella proprio sala comune. Arrivato lì si buttò sulla prima poltrona decente che trovò. Fra poco sarebbe iniziata l’ora di erbologia ma lui non voleva scendere. In quel momento un gufo entrò dalla finestra aperta. Era Poe. Harry saltò in piedi. Il cuore gli batteva a mille. Si precipitò verso l’uccello che ora era fermo su un tavolo. Poe vedendolo gli porse subito la zampetta dove era legato il messaggio. Harry non stava più nella pelle. Prese il messaggio e lo iniziò a aprire.
-Harry ci sei? Fra poco inizia la lezione. Harry sei qua?- In quel momento Hermione entrò dal ritratto.
-Oh, Harry sei qui!- Il ragazzo infilò velocemente la lettera in tasca, ma non potè fare niente per il gufo appostato ancora sul tavolo.
-Harry!! Ancora questo gufo! Mi vuoi dire di chi è almeno?- Chiese la moretta mettendosi in una posa che ricordava molto la signora Weasley.
-A, sì giusto lui…Ecco, lui si chiama Poe ed è di un mio amico che ho incontrato in una piscina babbana a Londra.- Rispose il moretto attenendosi alla storia inventata dal ragazzo.
-E come si chiamerebbe questo tuo amico?-
-Ehm, Chris- Si inventò sul momento.
-Mh, ma se ti scrive con un gufo vuol dire che è un mago…è di questa scuola?-
-Veramente no, è di una scuola spagnola…-
-è spagnolo? Ma Chris non è nome da spagnolo…- Rispose la ragazza alquanto dubbiosa.
-Hai ragione…ma mi pare che suo padre fosse inglese…- Non sapeva più come uscire da questa situazione e la ragazza non dava segno di voler finire il suo interrogatorio. In quel momento gli cadde l’occhio sull’orologio.
-Hermione è tardissimo! Dobbiamo arrivare alle serre entro 5 minuti!!- Sul volto della ragazza di formò un immagine di puro terrore.
-Oddio non ce la faremo mai!! Arriveremo in ritardo!!-
Prima di finire la frase la ragazza era già sulle scale e correva a perdifiato verso l’uscita. Ad Harry non restò altro che seguirla. Avrebbe letto la lettere più tardi anche se stava morendo dalla voglia di leggerla. Andarono talmente veloci che riuscirono ad arrivare alle serre in tempo. Si fermarono davanti alla serra numero 7 dove c’era tutto il gruppo dei Grifondoro e quello dei Tassorosso e dopo un minuto entrarono a fare lezione.

Era quasi l’ora di pranzo e finalmente Harry aveva trovato un momento libero. Corse in un bagno sperando che fosse vuoto. Voleva leggere la lettera in santa pace ma non aveva tempo di cercare un posto sicuro al 100%. Entrò nel primo bagno che trovò e fortunatamente era libero. Si appoggiò su un lavandino e tirò fuori dalla tasca la lettera. La giornata era stata orrenda e quella lettera dava la possibilità ad Harry di migliorarla. Il ragazzo misterioso era stato anche veloce a rispondergli, d’altronde gli aveva scritto solo il giorno prima. Finalmente l’aprì e si perse nella lettura di quelle righe.
  
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