Amarezza quotidiana, riflessione sulla rovina che i silenzi portano anche ai rapporti migliori. Spero vi piaccia.
La dedico al mio caro gruppo di pazze/i Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione]; perdonate il tema, ma sapete che do il meglio/peggio di me sul dolceamaro della vita.
Grazie mille alla beta ammirabilis (?) Kukiness e a roxy_xyz, confrontarmi con voi è sempre un'occasione di crescita immensa
Condizionale Passato
La sala è piena, gli invitati sono eleganti e soddisfatti. Tu sorseggi del vino, piano. Non ti ricordavo così raffinato. Ridi, cosa stai dicendo? Sei distante: una hall intera e troppa gente tra di noi. Sei troppo lontano perché possa sentirti.
Capirti.
Ogni tanto penso a quello che eravamo.
A quello che tu eri per me.
Il sorriso, l’abbraccio, la spalla, la lacrima, le parole, i silenzi, le mani, gli sguardi. L’errore, l’avventura, l’eccitazione, il caos, la serenità.
Tutto.
Adesso, io sorrido educatamente, tu scherzi un po’ con Ron, guardi Ginny, fingi di prendermi in giro, poi vai via a ripetere il rito con qualcun altro.
Non mi lasci più niente di te. Non conosci più niente di me.
Mi manchi.
“Sei il mio migliore amico.”
Come abbiamo potuto mancare alla promessa?
Avremmo dovuto provarci di più, lottare di più. Avremmo dovuto giocare di più quando ne avevamo l’occasione, avremmo dovuto ridere di più, correre di più, cantare di più, stringerci più forte a Fierobecco, infrangere più regole. Avremmo dovuto parlare di più.
Ballare di più.
Non avresti dovuto impedirmi di accompagnarti.
Non avrei dovuto lasciarti andare da solo.
Avremmo dovuto dircelo.
Ti amo.
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