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Autore: _Luna_    30/11/2011    4 recensioni
Questa storia è ambientata dopo Il principe Caspian! Non riuscivo a sopportare l'idea che Susan lo abbandonasse per sempre, così ho voluto dare una seconda opportunità a questa coppia! Spero vi piaccia :3
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Si coprì meglio le spalle e tentò di riscaldarsi respirando più a fondo e sfregandosi le mani. Non si era decisamente aspettata tutto quel freddo così aveva solo il vestito rosso e un mantello corto che le copriva solo un po’ la schiena. Dakar cavalcava velocemente e dopo circa due ore riuscì a raggiungere la radura. Regnava il silenzio. Avvicinandosi a Soeliac il freddo era diventato più pungente e non aveva quasi più sensibilità nelle mani. Strinse più forte che poté le redini e fece fare un giro su se stesso al cavallo.
Si era dimenticata qualcosa, il suo piano aveva  una falla: una volta arrivata lì cosa avrebbe dovuto fare? Lo scopo che doveva raggiungere era quello di salvare il fratello ma la sua “sensazione” era stata molto vaga sul modo. Soprattutto su come trovarlo. Girò la testa ma tutto quello che vide fu il buio. La luna illuminava parzialmente il sentiero e Susan fu tentata di tornare a casa. No. O tornava con il fratello o avrebbe continuato a cercarlo. E su questo non si discuteva. Gli esploratori avevano detto che avevano trovato il pezzo della tunica su una radice sporgente di un albero. “ E grazie…” pensò la giovane: c’erano moltissimi alberi.
Stanca e completamente gelata si sedette sotto un albero e tentò di riconoscere qualcosa di Edmund.
Poi un passo. Un altro. Ancora. Erano passi pesanti che tradivano un’andatura…mostruosa. Tirò fuori una freccia dalla faretra e la incoccò, pronta a colpire qualsiasi mostro le si parasse davanti. Sperò tanto che non si trattasse di un Kegar perché aveva pochissime possibilità di sconfiggerlo. Invece fu proprio uno di quei mostri a venire davanti a lei. Imprecò, scoccando la prima freccia.
Una voce. Fredda. Se Susan l’avesse dovuta paragonare a qualcosa l’avrebbe chiamata “il ghiaccio”.
Le parole furono precedute da una risata alquanto inquietante « No, no mia cara Susan. Non è qui per combattere » sperò tanto di essersi sbagliata, di non aver riconosciuto quella voce. Si, doveva sbagliarsi assolutamente. Era impossibile che fosse lei.
Il mostro, approfittando della sua distrazione, la riuscì a prendere per la vita poi iniziò a camminare. La regina tentò di liberarsi ma non aveva portato con se il pugnale che aveva utilizzato la scorsa volta. Si arrese e decise di non ribellarsi, sperando che quel Kegar l’avrebbe portata da Edmund. Viaggiarono per circa mezz’ora e Susan non aveva la minima idea di dove fossero, sapeva solo che erano andati a destra della radura per un po’ e poi a sinistra. Infine, una grotta. La attraversarono tutta e si ritrovarono in una stanza molto larga.
Il freddo in quella grotta era maggiore rispetto a fuori.
E lì, seduta su un piccolo trono intagliato nella pietra, c’era Jadis.
A Susan sembrò ritrovarsi la morte davanti. Era tornata. Due volte l’avevano uccisa e di nuovo eccola lì, a guardarla con i suoi occhi ghiacciati e a ridere meccanicamente dei suoi tentativi di liberarsi. La pelle era ancora più bianca di quanto Susan si ricordasse mentre il vestito che indossava era leggermente più scuro.
« Ecco qui la nostra combattente! »
Susan si divincolò dalla presa del mostro ma non riuscì a liberarsi « Che cosa vuoi? » si guardò intorno, sperando di vedere Edmund ma non trovò nessuno.
« Oh, non preoccuparti, sono solo tornata per riprendermi quello che è sempre stato mio » con le unghie delle mani graffiò la guancia della ragazza « Tuo fratello ha pagato per quello che mi ha fatto…lo raggiungerai subito » con un sorriso crudele ordinò al Kegar di portare la sedicente regina in prigione. Fu letteralmente buttata in una stanza vicino all’altra che aveva una porta chiusa a chiave. Steso per terra, con il respiro fievole, giaceva Edmund.
« Ed! » lo scosse, pregando che non fosse morto « Ed…svegliati! » 
Gli occhi del ragazzo si aprirono lentamente, come se fosse stato svegliato da un sonno profondissimo così sbatte più volte le palpebre « S…Susan? » La sorella lo strinse forte e gli baciò le guance, mettendosi quasi a piangere « Cosa…cosa fai qui? » Già, cosa ci faceva lì? La sua “sensazione” non doveva certamente guidarla alla prigionia…ma alla liberazione di suo fratello. Invece eccola infreddolita e prigioniera come lui nella caverna di ghiaccio. Gli raccontò  che era venuto a cercarlo nonostante gli esploratori non avessero trovato nulla. Si strinsero in un abbraccio affettuoso e Susan cercò di riscaldarlo « Cosa ti ha fatto? » 
Il sorriso ironico del fratello le mise paura « Diciamo…che non è del tutto contenta…insomma…l’ho fatta fallire per ben due volte! » poté vedere bene le ferite che ornavano le gambe e le braccia del ragazzo così le ispezionò anche se non poteva fare nulla per curarle « Susan…non c’è modo di scappare… » fu costretto a tacere, perché un Minotauro nero aveva aperto la porta.
Si diresse verso il ragazzo e, anche se Susan tentava di fermarlo, lo portò via. Rimasta da sola, iniziò a pensare in fretta. Come al solito il corno era rimasto nella sua stanza mentre l’arco e le frecce le erano cadute durante la strada. Almeno una cosa positiva: quando l’avrebbero cercata avrebbero trovato qualche traccia. Per il resto però la situazione le sembrava molto negativa e…catastrofica. Non aveva armi, non aveva modo di chiamare aiuto, non sapeva cosa volesse Jadis, non sapeva dove fosse Edmund, non c’era Caspian, non c’era vita d’uscita. Si, era decisamente una situazione spiacevole.
Dopo circa un quarto d’ora Edmund tornò, più lacero di prima. Gli domandò come stesse « Bene…sto bene » il suo volto però tradiva quella risposta. Si era rabbuiato e non le rivolgeva più uno sguardo, se non preoccupato.
« Cosa voleva? » 
A denti stretti le rispose « Niente…vendicarsi un altro po’ » Gli si avvicinò e, insieme, spremettero le meningi per trovare una via d’uscita. Avevano del tutto perso la condizione del tempo, quando finalmente giunse il momento propizio. Lo stesso Minotauro di prima aveva aperto la porta ma non ebbe il tempo di entrare che Susan lo colpì sulla testa con un piatto che avevano trovato. Nessuno sembrava essersi accorto di nulla così, aiutando Edmund prima che cadesse, uscirono dalla prigione. A quanto pareva da un piccolo buco nella grotta, doveva essere pomeriggio. Avevano preso dal Minotauro la sua spada e il suo pugnale ma sapevano che sarebbero serviti a poco contro un Kegar o contro la Strega Bianca stessa.
Era stato però troppo semplice e Susan non si sentì affatto sicura. Il fratello però la sollecitò così iniziarono a percorrere il cunicolo buio e stretto nonostante non sapessero la giusta direzione. Forse grazie alla fortuna, o grazie ad Aslan, intravidero un puntino chiaro in fondo a quel labirinto proprio nel momento però in cui risuonò nella grotta-fortezza il suono di una tromba.
Lei, disperata, disse « Corri Ed, corri! » gli  prese la mano ma sentì che il giovane si divincolava « Che stai facendo?? » Il sorriso inespressivo e tirato le diede la risposta. Strinse la spada e indicò velocemente l’uscita con la testa « No, non ti lascio qui! Andiamo, muoviti! » Edmund però aveva già ingaggiato il combattimento con il Minotauro che avevano tramortito e sentirono il passo dei Kegar avvicinarsi « Ed non…vieni con me! » gridò istericamente ma il fratello non la sentì. Per paura di distrarlo dal combattimento, corse verso l’uscita, sapendo che stava lasciando lì una parte del suo cuore.
 
« Susan… che cos’hai fatto? » Lucy reggeva tra le braccia il corno della sorella come se sperasse di vederla apparire lì per magia. Era ormai mezzogiorno e le ricerche di Susan e Edmund  erano partite all’alba ma di loro nessuna traccia. Caspian stava conducendo personalmente le ricerche di una squadra mentre Peter di un’altra. La sorella minore invece era rimasta al castello, in ansia e piena di paura. Era certa che Susan fosse andata a cercare Edmund alla radura ma che fine aveva fatto? Una volta che aveva visto che non era lì sarebbe dovuta tornare indietro.
Molto probabilmente chi aveva catturato il re aveva catturato anche la regina. All’orizzonte riconobbe la squadra di Peter, lì contò: ne mancavano cinque.
« Abbiamo avuto un incontro con un Kegar » spiegò il ragazzo, buttando l’elmo sul letto « L’abbiamo ucciso ma abbiamo perso cinque uomini » 
« Speriamo che Caspian se la stia cavando meglio » Lucy si sedette accanto al fratello, in cerca di un abbraccio il quale arrivò poco dopo.
Intanto il re di Narnia stava vagando attorno alla radura con i suoi soldati e il generale Kums « Sire, » 
disse questo « forse è  meglio abbandonare le ricerche…» il giovane stava per ringhiargli contro ma si calmò e ordinò che lui ritornasse a Telmar con tutti gli uomini tranne due o tre « Ma…maestà… non vi basteranno se incontrerete un mostro! » lo sguardo duro e autoritario del ragazzo costrinse il generale a tornare. Rimase da solo con tre soldati e gironzolò ancora attorno alla radura: un cane in cerca del suo padrone. Notò qualcosa di strano tra l’erba. Il suo Destriero stava per calpestarlo ma lo fermò giusto in tempo. Scese da cavallo e analizzò quello che si trovava a terra. Una freccia. Era di Susan: aveva le penne rosse alla fine, esattamente come le usava lei. Individuò subito dopo un’altra freccia.
Sperò con tutto il cuore che quella fila di frecce lo conducesse da lei ma poco dopo trovò l’arco e la faretra con le frecce dentro. La pista terminava lì. Più avanti c’era una grotta…ma si trattava di pochi metri quadrati di roccia. Improvvisamente sentì dei rumori, forse…un urlo! Corse subito nella direzione da cui proveniva e lì, spaventata ma battagliera, stava combattendo Susan.
Per lei erano stati minuti di puro terrore. Moltissime volte si era fermata, tentata dal tornare indietro ad aiutare Edmund ma poi si disse che doveva tornare da Caspian per chiedere rinforzi. Appena uscita dalla caverna era corsa verso la radura, per cercare il suo cavallo ma era stata intimorita dal rumore di grugniti e di passi. La strega bianca la voleva a tutti i costi anche perché se fosse tornata a Telmar il suo nascondiglio sarebbe stato scoperto.
Susan aveva iniziato a correre, incurante dei rami che le graffiavano il viso ma il Minotauro l’aveva quasi raggiunta. Così aveva preso un ramo più solido e gliel’aveva fracassato sulla testa. La bestia aveva barcollato ma era riuscita comunque a colpirla su una gamba e l’aveva lanciata con le corna contro un albero. Allora aveva iniziato ad arrancare e a respirare affannosamente « Mi sei scappata una volta, ora basta » grugnì il Minotauro che stava per ucciderla ormai. Ma, tra la sua spada e il corpo della ragazza, s’inserì un’altra spada.
« NO! » Caspian riuscì a salvarla appena in tempo. I suoi uomini accerchiarono la bestia, la disarmarono e il re ordinò loro di portarla a Telmar per interrogarla « Susan…» aveva paura di toccarla per farle del male ma il sangue che le usciva dalle ferite doveva essere fermato.
Gli occhi stanchi e infossati della ragazza si aprirono lentamente « Caspian…» con il braccio tremante indicò la direzione da cui era scappata « Lì…lì…» non riuscì a dire nient’altro perché sentiva la testa pulsare forte e si abbandonò ad un dormiveglia. Quando il ragazzo era corso per salvarla le era apparso tutto come un sogno.
Ma lo sapeva.
Sapeva che Caspian ci sarebbe stato sempre per lei, nonostante la sua testardaggine e la sua sfrenata voglia di non chiedere mai aiuto. Capì che il suo re l’aveva presa in braccio e l’aveva posata sul cavallo ma non riusciva bene a distinguere gli alberi, le nuvole, i volti. Forse era il segno che la morte stava per arrivare. Alzò il braccio verso il suo re e gli accarezzò la guancia, per sentire per l’ultima volta il calore della sua pelle.


N.d.A. Eccomi! Lo so che vi ho fatto aspettare parecchio... ma speravo di vedere qualche recensione in più! Suvvia, siate gentili... lasciatemi qualche commento ç_____ç Anche una critica, un commento assolutamente negativo, ditemi che faccio schifo, ma almeno dite qualcosa! Altrimenti penso che dovrò abbandonare questa fanfiction :'(


 

   
 
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