Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: postergirl84    30/11/2011    4 recensioni
Bianco è il vestito che fra poco ore avvolgerà il corpo di Isabella, ma bianco di neve era anche il paesaggio intorno a lei quando diete quel unico e indimenticabile bacio a Jacob.
La sua scelta è stata compiuta, il suo addio a Jake si è consumato e allora perché Bella non riesce chiudendo gli occhi a vedere Edward quando ormai mancano sole poche ore al loro matrimonio?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Semplicemente amarsi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono Jacob Black e se sto dormendo

vi prego non svegliatemi.



Non so perché sono qui.
Correvo nel bosco, correvo fino a sentire le mie zampe sanguinare, le ossa spezzarsi e ancora non era abbastanza. Avrei fatto di tutto piuttosto che fermarmi e sentire il dolore. Il dolore vero, perché diciamoci la verità, quello fisico lo avrei sopportato volentieri, ma per l’altro, per il dolore del mio cuore e della mia anima nuda e presa a calci dalla vita non c’era rimedio.
Lei…vedi? non riesco neanche a pronunciare il tuo nome senza che una lacrima bastarda faccio capolino all’angolo dei miei occhi e non va bene. Perché noi, fin da bambini, cresciamo con l’assoluta convinzione che no, gli uomini veri non piangono mai, ma tu stai per rinunciare a tutto per un essere mostruoso. Per uno scherzo che questo destino beffardo ha deciso di mettere sulla nostra strada privandoci o meglio privandomi dell’unica cosa di cui avevo realmente bisogno per vivere. E allora, me lo spieghi, come cazzo faccio io a non piangere? Perché sì, io Jacob Black posso affermare, con assoluta certezza, che l’unica cosa per cui vivevo erano i tuoi occhi e i battiti del tuo cuore. Quei battiti ormai agli sgoccioli. Quanti te ne restano ancora?
Così sono tornato. Per non sprecare quegli ultimi istanti. Per rivederti, Bella ancora una volta. Un’ultima volta ancora così perfettamente imperfetta e poi perché, non pigliamoci per il culo, io Jacob Black sono un completo e fottuttissimo masochista.
Proprio non potevo evitare di ritrovarmi avvolto in una cazzo di camicia bianca, io che per settimane avevo indossato nient’ altro che la mia pelle.

Sorrido sarcastico di me stesso. Sono qui tirato a lucido per te, Bella. Per vederti andare in pasto al mio peggior nemico. Mi sembra di vederlo con tanto di coltello e bavaglino intorno al collo pronto per cibarsi di te. Perché lui ti ucciderà, ne sono così sicuro e così altrettanto impotente e, come uno sfigato coglione, non posso fare altro che venire a guardati. Perché tu stai per morire ed io lo sto facendo con te.
Ma ora, torniamo al punto di partenza. Che diamine ci faccio su questa maledetta scogliera? Ah vero, lo già detto. Io Jacob Black sono un masochista del cazzo e dovevo rivivermi fino in fondo, dovevo riempirmi la mente di questi ricordi per riuscire, se possibile, a conficcare il coltello, che mi sta dissanguando, ancora più in profondità nel petto. Proprio qui, sopra questa scogliera in cui tutto è cambiato.
Se non ti fossi buttata dove saremmo ora? Se mi avessi aspettato adesso mi ameresti? Probabilmente no. Sarei sempre Jacob: l’amico fraterno, quello che si danna l’anima per un sorriso, ma che non è mai abbastanza. Perché tu me l’hai detto. E allora, cosa cavolo ci sono venuto a fare in questo mondo, se con assoluta certezza sento che l’unico scopo della mia vita era renderti felice e con altrettanta assoluta certezza so di non essere stato abbastanza?
Alzo gli occhi verso il cielo carico di nuvole. Cosa stai facendo in questo momento? Hai già indossato il tuo abito?
Immagino il sole li dietro, e non posso non pensare a quante volte tu mi hai paragonato a lui. Adesso entrambi non riusciamo più a risplendere.

Non riesco a stare fermo, cammino avanti e indietro. Hai già dato l’ultimo abbraccio a tuo padre?
E poi lo vedo. Un piccolo particolare che attira la mia attenzione. Come una lampo colpisce la mia vista; un bagliore che scompare inghiottito dalle onde. Mi sembra... ma non è possibile.

E poi lo sento. Un pianto di donna. No, questa volta i sensi sviluppati del lupo non c’entrano. Perché il lupo in me ancora non era nato quando io già ti sentivo e ti percepivo quasi più nitidamente di me stesso. Ma tu non puoi essere qui. Mi devo davvero essere fottuto anche gli ultimi brandelli di cervello rimasti perché, invece, guardo verso la spiaggia e ti vedo.
Cos’è che mi dicevi a proposito delle tue visioni? Bene, allora questo deve essere un'altra cosa che mi lasci di te, oltre il dolore, la tua pazzia. Eppure non riesco a impedire al mio cuore di accelerare i battiti. Non riesco a impedire alle mie gambe di correre giù da questa scogliera per avvicinarmi a te anche se, ne sono sicuro, ti sto solo immaginando.
I miei piedi affondano nella sabbia, il mio respiro si fa affannoso perché sono vicino e ti osservo, ti osservo e non capisco. Sei davvero tu Bella? Adesso ho paura. Paura di vederti scomparire in un battito di ciglia. Tremo mentre muovo ancora qualche passo. Sono proprio davanti a te, ma tu resti immobile. La testa appoggiata alle gambe, le braccia strette intorno al corpo, come quando t’abbracciavi cercando di contenere la voragine. Ti guardo e mi sembra un dannato dejavu. E allora stavolta tremo sul serio. Tremo io e trema il lupo dentro di me, perché sei li, stai soffrendo e io non posso sopportarlo.

Finalmente ti accorgi di non essere più sola. Alzi gli occhi su di me e ti sento sussurrare piano il mio nome, lo ripeti più volte e… sono morto.
Ti butti fra le mie braccia e non c’è altra spiegazione. Mi devo essere gettato in acqua senza neanche accorgermene, ho sbattuto contro la scogliera ponendo cosi fine alla mia patetica esistenza.
Cazzo a saperlo che il paradiso aveva il tuo corpo, Bella. Sarei morto prima e mi sarei risparmiato un bel po’di sofferenza.
Affondo il mio viso nei tuoi capelli. Respiro appieno il tuo profumo mentre tu continui a stringerti convulsamente a me. Appoggio le mie mani sulle tue braccia allontanandoti appena. Faccio un minuscolo passo indietro. Voglio guardarti. Voglio contemplarti un ultima volta perché non so quanto questo durerà.
Non parlo io, non parli tu. Ma poi un tuono rimbomba forte, il bagliore del fulmino lo segue e illumina la tua figura rompendo la magia del momento e allora finalmente capisco. Sei tu. Sei reale. Sei qui di fronte a me.
“B.. Bella…c… che cosa…” Balbetto. Io Jacob Black sto balbettando come un deficiente, ma ti guardo, sto naufragando nel cioccolato dei tuo occhi e tutto il resto scompare. Non esiste più questa spiaggia, non sono più queste gambe che mi reggono in piedi, non è più questa luce del giorno che mi permette di vedere ma sei tu. Tu il tutto del mio mondo. Quindi sì, balbetto e non me ne vergogno.
Probabilmente adesso dovrei fare una battutaccia delle mie, del Jack faccia di bronzo, quello che tu dici di odiare tanto. Così ti arrabbieresti cercando di colpirmi e, come al solito, io bloccherei i tuoi fragili polsi con le mie mani grandi per poi scoppiare a ridere perché, Bells proprio non impari mai che non si deve picchiare il lupo cattivo?
Ma tu sei ancora qui davanti a me. Sento il tuo cuore accelerare. Ti vedo mentre mi guardi e colgo nei tuoi occhi una luce diversa, come se mi vedessi davvero per la prima volta. È come rivedermi in te, la mia espressione è la tua: quella di un assetato che vicino alla morta finalmente trova l’oasi tanto agognata. Vedo tutto questo nelle tue iridi scure, ma sono sicuro di stare sbagliando perché tu stai andando a sposarti. Perché tu, ormai, sei soltanto sua.
Scuoto la testa chiudendo gli occhi. Devo cercare di uscire da questa catalessi in cui la tua presenza mi ha scaraventato. Faccio ancora qualche passo indietro. Ora l’acqua lambisce le mie gambe, la sento fredda sulla mia pelle. Reale. E tu sei davanti a me.
Allunghi la tua mano bianca sulla mia guancia sfiorandola e io, Jacob Black dopo la morte rinasco sotto il tuo tocco.


Angolo autrice.

Innanzitutto, grazie per le splendide recensioni che mi avete lasciato, sono nuova di questo forum e sapere di avervi in qualche modo emozionato mi riempie di gioia, e grazie anche alle lettrici silenziose.
E ora veniamo alla storia, ho chiuso gli occhi, ho ascoltato un buon cd e mi sono lasciata trasportare cercando di dare vita a questo Jack e, seguendo il vostro consiglio questo non sarà l’ultimo capitolo. Non so ancora se c’è ne sarà un altro, altri due o dieci, ho qualche idea un po’ stramba che mi sta frullando in testa, vedremo che cosa ne tirerò fuori sempre che voi vogliate seguirmi.
A presto.
Noemi

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: postergirl84