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Autore: Bya    01/12/2011    0 recensioni
La descrizione di una morte inattesa quanto misteriosa. E se la protagonista non fosse morta?
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andres

 

Andres

 

Viveva assieme a lui da qualche tempo.

Viveva con colui che era assieme il suo salvatore, e il suo carnefice.

L’aveva salvata dalla vita nel convento, ma le aveva anche rubato l’innocenza dell’infanzia, facendola diventare una donna nel peggiore dei modi.

Eppure, forse era proprio per questa contraddizione che Maddalena iniziò a provare un certo trasporto per il bel ladro, il quale le aveva al contempo rubato e dato tanto.

Se amava il sacerdote per la sua purezza, allo stesso modo covava uno strano amore per lui per la ragione opposta. Si sentiva rapita da lui, da quel fascino misterioso e oscuro che emanava, che le faceva ribollire il sangue.

All’inizio, egli volle onorare il loro patto, portandola lì dove voleva. Ma quando lui le espresse questo pensiero, la trovò contrariata.

“Non vuoi più tornare?” le disse, vagamente stupito.

“No” rispose lei “non dopo questo.”

Il ladro si accigliò.

“Non dopo quello che mi hai fatto.” spiegò Maddalena.

“Non mi sembra ti sia dispiaciuto. Non è così piccola Lena?” ribatté lui malizioso. Lei si rabbuiò.

“Mi sento sporca. Indegna perfino di guardarlo.” sputò Lena tra i denti.

Il ladro ignorava la sua storia, e faticava a capire. Sentì solo una piccola punta di disprezzo ferirgli il petto: lui l’aveva resa così, lo stava accusando?

Tuttavia, vedendo che la sua piccola Lena rimaneva silenziosa, fu costretto a chiederle una spiegazione.

“Io…” iniziò lei, interrompendosi per cercare le parole. Il ladro le accarezzava distrattamente una coscia.

“Io…ero diventata la perpetua di un prete, di un sacerdote.” fece nuovamente una pausa. L’uomo era zitto. “Mi ha cacciata.” proruppe “Mi ha cacciata quando si è accorto di amarmi.”

Il ladro vide i suoi occhi farsi lucidi. La trovava tanto fragile, tanto debole e indifesa. Le faceva tenerezza.

“E tu?” domandò lui, vedendo che esitava. “Tu lo amavi?”

“Sì.” rispose Lena, fissandosi le mani.

“E perché allora non…?” il ladro lasciò la frase in sospeso, facendole capire il resto a gesti. Maddalena arrossì. Era dolce quando arrossiva, pensò il ladro. Un secondo pensiero fulminò la sua mente: si stava davvero rammollendo.

“No, lui è troppo…troppo…buono.” cercò di trovare le parole lei. “Lui ha fede, è un vero religioso. Non lo farebbe mai.” concluse.

“Piccola Lena” la chiamò lui dolcemente. Lei lo osservò. Si perse nei suoi occhi scuri, neri come la notte.

“Andres” rispose lei.

“Sulle tue labbra, il mio nome appare più bello.” Andres intrecciò le dita tra i suoi capelli, posando la mano sulla sua nuca. Accostò il suo viso al proprio.

“Dimenticalo.” le sussurrò, prima di baciarla.

Da quel momento, avevano vissuto insieme. Ora, era lui tutto quello che Maddalena aveva.

 

 

  
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