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Autore: LilyHome    02/12/2011    1 recensioni
Tratto dalle pagine del diario di Lily Potter i problemi di una giovane maga raccontati con gioia, tristezza, dolore e passione.
Una nuova coinvolgente storia sulla nuova generazione di Harry Potter.
Pieno di avventure, romanticismo e amicizia.
Lily Potter è alle prese con la sua vita scolastica, riuscirà a stupire l'eroe di tutti i maghi e a renderlo orgoglioso? Sarà pronta a dare il tutto per tutto? L'amicizia sarà più importante della famiglia? Lei verrà finalmente capita?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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Caro diario,

Ho dormito malissimo stanotte, il veleno di quel dannato serpente bruciava e il bracciale tintinnava ogni volta che mi giravo tra le coperte.

A colazione le mie occhiaie erano simile a buste della spesa, mi avvicinai al tavolo delle serpi come uno zombie buttando occhiate sospette a destra e a manca.

-Ehi! Perché quella faccia?- Fece Bonnie seduta accanto a Marcus.

-Ieri sera è successo un bel casino- Dissi con un filo di voce osservando le uova nel piatto.

-Del tipo?- fece Zabini addentando il suo tost.

-Ve ne parlo più tardi- Dissi guardandomi attorno – Dov’è Scorpius?-

-Ha dormito male anche lui sta’notte, lo lascio riposare ancora un po’ quando vado a prendere i libri per pozioni lo sveglio, tanto a Lumacorno non frega nulla se arriviamo in ritardo-

-Ah okey- Dissi alzandomi lentamente –Ci vado io, dobbiamo parlare-

-Fa come vuoi, e i libri?- Mi chiese Marcus

-Te li faccio portare da lui-

Attraversai il castello sperando di non incontrare quel farabutto di Riddle.

-Si può?- Chiesi affacciando la testa oltre la porta del  dormitorio di Malfoy.

-Zabini lasciami in pace! Oggi non mi va di andare a lezione!- Mugugnò il ragazzo affondando ancora di più la testa sotto il cuscino.

-Sono io- Sussurrai entrando.

 -Stai bene- Disse più a se stesso ce a me e non era una domanda.

-A dire la verità, sono stata meglio-

Si mosse un po’ dopo aver fatto cadere le coperte sul pavimento e finalmente si alzò pigro –Che vuoi dire?- Domandò infilandosi una camicia.

Dopo un attimo di esitazione raccolsi il coraggio e senza scollare i miei occhi dai suoi alzai il braccio destro.

Il bracciale ondeggiò sul mio polso apparentemente innocuo.

Rimase impalato davanti  all’oggetto  per poco meno di due secondi.

–Cazzo!- Urlò sbattendo di scatto un pugno contro il muro sbucciandosi le nocche.

Mi morsi il labbro, frustata nel vederlo così  teso e incazzato con il mondo e abbassai lentamente il braccio.

-Ha fatto molto male?- Chiese senza smettere di fissare la parete.

-No- Bisbigliai debolmente

-Stronzate!- mi raggiunse in due grandi passi e afferrandomi violentemente il polso lo fissò attento.

Attorno ai due buchi dove la sera prima il serpente mi aveva morso erano comparse delle sfumature violacee, ma nel complesso non faceva male.

-Mi dispiace- Disse piano accarezzandomi la mano –Avrei dovuto fare qualcosa-

Qualcosa?

-Trenta minuti di torture come  Crucio sono già qualcosa- Rintuzzai

-No, evidentemente- Fece severo –Sei arrabbiata?- Chiese finalmente togliendo lo sguardo dal polso e ponendolo dritto sui miei occhi.

-Con te?-

-Lo sapevo e non ho detto nulla- Ammise sincero.

-Un pochino si-

Storse gli angoli della bocca e irrigidì la mascella –Mi dispiace davvero-

-Non fa niente, ora però ho il diritto di sapere-

-Tu hai idea di cosa sia quel bracciale?- Chiese amaro

-Più o meno- Dissi –Ieri sera quando mi ha fatto l’incantesimo …-

-Ieri sera?- Chiese allibito

-Già, ieri sera, Riddle mi ha spiegato …-

-Perché non hai aspettato una settimana intera prima di venire da me eh?-Sbottò ironicamente –Che aspettavi un invito scritto?-

Che diavolo?

-E’ da agosto che dormo con l’angoscia che ti ficchino questo bracciale a forza e tu una volta fatto non dici nulla?-

-E che dovevo dire?- Feci scorbutica –Illuminami!-

-Hai idea della Magia Oscura trattenuta in questo coso!?- Urlò indicandomi il polso –Non è solo un bel gioiello sai? Questo affare è un serpente che ti segue giorno per giorno, risponde solo alla magia di Riddle, lui spiffererà qualsiasi cosa sente o vede al mago che l’ha creato! In questo caso a un ragazzino che pensa di aver ritrovato finalmente la sua famiglia e che l’unico elemento ce lo divide da questa sia tu!-

-Allora perché non lo hai fatto tu al posto suo?!- Gli urli acida –Te l’hanno chiesto o mi sbaglio?!-

-Sei impazzita? Avresti preferito se fossi stato io a tirarti giù all’inferno in questo modo?-

-Forse ora non staremmo litigando!- Gli rinfacciai sull’orlo di una crisi di nervi.

-Perché non sei venuta da me- Disse facendo un evidente sforzo per rimanere nelle grazie del Signore –Un solo motivo-

Lo fissai incarognita come poche volte –Avevo paura imbecille!-

Quella frase lo colpì come un coltello in pieno petto, rimase a fissarmi immobile –Avevi pura di me?- Chiese in un sussurro rabbrividendo.

-No!-

Ma che cazzo dice?

 -Avevo paura che se fossi venuta da te ti avrebbero fatto del male-

Mi guardava sempre più sconvolto.

-Fammi capire meglio, ti sei beccata una fattura raccapricciante che avrebbe fatto strillare dal dolore anche un fantasma, pensi che il tuo ragazzo abbia un qualche intruglio con i Mangiamorte e ti preoccupi per me?- Chiese allibito.

-Si- Sussurrai

Ovvio! Detto così certo che sembra ridicolo!

-Tu sei pazza!- Disse dolce cingendomi in un abraccio caldo.

Ora si che si ragiona! Non con tutto quell’urlare.

-Allora- Chiesi ancora immersa tra le sue braccia –Come si chiama questo coso?- Scossi il braccio brutalmente oltre la sua spalla.

Sciolse l’abbraccio e si buttò sul letto.

-Si chiama Serpe d’Argento-Disse facendomi segno di unirmi a lui con una mano.

Me sedetti anche io lì e lo ascoltai senza fiatare.

-Ti spia apparendo a chi non lo sa solo un bracciale, ma quando viene chiamato dalla bacchetta del padrone torna serpente gli e sibila quel che ha visto-

-Riddle saprà di ogni singola mia conversazione?- Chiesi –Anche di questa?-

Lui annuì abbassando lo sguardo sul lenzuolo.

-Perché a me?-

-Due diverse ragioni- Fece accarezzandomi la gamba –Dicono che stai diventando troppo curiosa. Sono balle. La verità è che cercando di sapere informazioni da  tuo padre e a fare pressione sulla mia famiglia.

 -E io che centro con la tua famiglia?-

-Vedi la maggior parte degli amici dei miei sono sempre stati dalla parte oscura, tu saresti una delle prime a non esserlo.

Mio padre si sta come dire… Ribellando in un certo senso a certe emm.. tradizioni ecco- Fece una pausa e poi riprese –Non possono minacciarlo in alcun modo attraverso suoi cari, insomma sarebbe come puntare la bacchetta contro se stessi. Hanno trovato l’anello debole della catena- un’altra pausa –E sarei io, per colpa tua-

-Colpa mia?-Domandai divertita stendendomi più comodamente nel letto e sottraendo la mia gamba al suo tocco –Se ti innamori delle persone giuste, come fa ad essere colpa mia?-

-Non saresti la persona giusta, tecnicamente- Disse con un sorriso furbo sulle labbra.

-Certo come no!- mi girai a pancia all’insù stropicciando il naso –Me lo dai un bacio?-

Si avvicinò ponendosi sopra di me imprigionandomi tra le sua braccia che lo sorreggevano a pochi centimetri dal mio viso fissandomi beato.

-Riddle saprà anche questo?- Chiesi con il respiro affannoso

-Spero di si- Sussurrò.

Mi baciò serrando le mie labbra con le sue.

Felice e leggera risposi con entusiasmo cercandolo, esplorando la sua bocca.

Gli buttai le braccia al collo sentendolo più vicino,  sempre più mio.

 

 

   
 
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