Passavano i giorni e la misteriosa pietra blu continua a crescere. Richard ne era sempre più affascinato, la osservava per ore tutto il giorno.
Però non aveva fatto parola ancora con nessuno di questo suo strano ritrovamento.
 
Un giorno si decise a parlarne con suo padre. Il padre di Richard, Adam era un archeologo.
Di statura più possente del figlio, più alto; capelli neri scuri come la notte e occhi grigi. Era un uomo molto erudito, con la passione fin da giovane per l’archeologia. Aveva si e no la stessa età della moglie, intorno ai 45 anni.
Richard scese al piano di sotto e andò in salotto, dove di solito il padre si riposava, quelle poche volte in cui non era a lavoro. Sul divano verde militare trovò solo la madre intenta a seguire un documentario sulla storia romana.
-Scusa mamma, papà dov’è? Dovrebbe essere qui o sbaglio?- chiese
-Si, dovrebbe già essere qui, è in ritardo avrà trovato traffico…- gli rispose
 
Richard attese con ansia il ritorno del padre, era troppo ansioso di mostrargli quella pietra.
Calò il sole, ma del padre nemmeno l’ombra.
Infine stanchissimo di aspettare il padre che tardava ad arrivare andò a dormire, sperando di riuscire a vedere il padre il giorno seguente.


Il mattino dopo Richard si svegliò prima del solito per riuscire a vedere il padre prima che partisse per il lavoro di nuovo.
Corse in cucina sperando di trovarlo lì con la madre, ma deluso e anche un po’ sorpreso dovette costatare che il padre era già partito.
-Mamma, papà se n’è già andato?- chiese alla madre
-Si, Richard, ieri sera è tornato tardissimo ed è andato dritto a letto. Stamattina se n’è andato più presto perché aveva più di un impegno…-
Rattristito, allora dalla notizia torna in camera sua e passa la mattina ad ascoltare musica sdraiato sul letto.
Il pomeriggio invece ritorno giù con la madre ad aspettare il ritorno del padre, ma anche questa volta si fa tardi e stanco va a dormire.

 
Questo strano fatto si ripete per 2…3….4…5 giorni, finché, una settimana dopo aver visto per l’ultima volta suo padre, Richard comincia a insospettirsi, non crede più alle scuse della madre e comincia a preoccuparsi di suo padre che non vede da molto tempo ormai.
Chiede allora spiegazioni alla madre, molto riservata e silenziosa durante quei giorni:
-Mamma, ma che fine ha fatto papà? È una settimana che non lo vedo, comincio a preoccuparmi sei sicura che la sera torna a casa e che la mattina se ne va prima?-
-S-si…anzi no, figliolo è ora che tu sappia che in realtà anch’io non vedo tuo padre da una settimana, ma cinque giorni fa mi è arrivata una sua lettera in cui dice: “Cara Caroline, sono molto vicino alla soluzione del mistero che come tu ben sai mi affligge da ben più di un anno(lesse in mente)…ti scrivo questa lettera perché credo che nella seguente settimana mi assenterò da casa, non ho il tempo di tornare da voi, ma sappiate che sto bene anzi non sono mai stato così felice…ah, ti prego di coprirmi con Richard, non voglio che si preoccupi inutilmente per me, so come è sensibile il nostro ragazzo…Un grande abbraccio; Con amore Adam.”…come vedi tuo padre sta bene e appena avrà finito quello che sta facendo tornerà senz’altro da noi, non ti preoccupare…-
-Va bene, a quanto pare papà è molto occupato, capisco…-
Tornò in camera e passò la sera a pensare sul letto, finché non gli si chiusero gli occhi e si addormentò pensando al padre.