02/12/2011
6 recensioniSorrise senza volerlo. Erano passati anni dalla guerra, e ogni volta non aveva perso il vecchio vizio di stare con lui come se fosse l’ultima volta. La paura e l’ansia della battaglia era cessata per tutti, ma Lily Evans ormai da cinquanta anni in Potter, non faceva che ripensare ai brutti ricordi che aveva conservato da quando era solamente una semplice ragazza.
Scosse la testa e chiuse la finestra. Si avviò velocemente alla porta.
Era infuriata, ovviamente. Quante volte gli aveva detto di non salire sulla scopa?
Uscì di casa e sentì subito le risate di James che riempivano mezza Godric’s Hollow.
«James!» urlò Lily, sconcertata. «Zitto, maledizione! Stanno tutti dormendo!»
«Ma Lily cara, non salivo su questa vecchia scopa da anni!» gridò lui a sua volta.
«Non mi interessa, Potter! Sveglierai i vicini!»
James rise, ma inclinò la scopa e scese velocemente fino a toccare il terreno. Lasciò la scopa a terra e si avvicinò a lei con un sorrisetto storto.
Lily incrociò le braccia al petto e lo squadrò con severità. Ma osservando il sorriso enorme di James sul volto ricoperto di rughe, gli occhi di un castano opaco e gli stessi occhiali di sempre, scoppiò a ridere.
«James, dovresti capire che ormai sei vecchio per salire sulla scopa» sentenziò Lily, saccente.
«Io non invecchio mai» ribatté allegramente lui. «Evans, sei così fastidiosa».
«Oh, Potter, sei così dannatamente imbecille».
E sorridendosi a vicenda, si incamminarono fianco a fianco verso casa. Il venticello scompigliava leggermente i loro capelli ormai bianchi, e i loro piedi calpestavano i fiori secchi che Lily non era mai stata in grado di curare.
Lei guardò James, guardò il suo sorriso che aveva sempre amato. Guardò la sua giovinezza nascosta dentro un fisico magro e secco, e la Nimbus 1700 che teneva in mano e che non avrebbe mai abbandonato...
Si svegliò di soprassalto. Respirava affannosamente. Le mani stringevano con forza il lenzuolo azzurro pallido. I vestiti sudati erano attaccati al suo corpo.
Si guardò attorno. James dormiva di fianco a lei, con le lenzuola tirate fino alla testa da cui sbucavano i suoi capelli corvini. Le tende erano chiuse, e anche la finestra.
Era notte inoltrata, e la guerra esisteva.
Era notte inoltrata, e sapeva che il suo sogno non si sarebbe mai avverato.
Note dell'Autrice:
Scrivere questa fanfiction è stato pure masochismo, ne sono consapevole.
Nient'altro da dire, spero che vi sia piaciuta.
Un bacio a tutti! :)
Lily_James.