02/12/2011
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anni ormai il genere umano vive all'interno di cupole costruite in un
materiale simile al vetro al cui centro sorge sempre un edificio della
ExoCorp che funge anche da municipio e ministero.
Infatti la maggior parte degli uomini crede che la luce dei nuovi astri sia pericolosa per la salute poichè ancora instabile e ovviamente la Exocorp omette di annunciare la loro stabilizazione...
(Le colonie-Database privato della Colonia 16)
Infatti la maggior parte degli uomini crede che la luce dei nuovi astri sia pericolosa per la salute poichè ancora instabile e ovviamente la Exocorp omette di annunciare la loro stabilizazione...
(Le colonie-Database privato della Colonia 16)
********
Di
certo quel giorno non avrei mai pensato che oggi mi sarei ritrovato in
una cella isolata da tutto e da tutti.
Il suono metallico di una voce filtrata da un microfono mi arriva alle orecchie annunciandomi con tono imparziale e disinteressato di recarmi immediatamente nella sala degli interrogatori...
Mi chiedo perchè continuino con questa presa per i fondelli.
Ogni volta mandano la stessa scorta che con spintoni e maniere brusche mi spintona nella direzione desiderata dai loro superiori al pari di un criminale...e ogni volta io non oppongo resistenza.
Tutto questo va avanti da circa una settimana mentre tutti cercano di mettermi sotto pressione per strapparmi informazioni che in realtà non possiedo.
E' una settimana che l'unica cosa che mi circonda è un asettico e inquietante bianco avvolgente.
Niente pareti,niente porte,niente finestre.Solo bianco accecante che sembra volermi condurre alla follia.
Sento bussare e senza che nessuno attenda la mia risposta vedo comparire l'esterno,coperto solo dai soliti due uomini della scorta.
Sono entrambi di corporatura massiccia e mi superano in altezza di cinque centimetri circa.I loro abiti rinforzati con placche di ferro non fanno altro che aumentare la soggezzione che incutono.
Vigilanti.
Solitamente non si espongono alla popolazione ma nel caso dei rari crimini ancora perpetrati entrano in azione per neutralizzare i criminali.
Stranamente sembrano tutti delle stesse dimensioni e coprono i loro volti con maschere anti-gas.
Mi sollevano dal freddo pavimento e con maniere rozze mi accompagnano a quella dannata stanza in cui ogni giorno passo le mie ore di inferno.
Vengo sballottolato ancora un po' per intontirmi per poi venire gettatto dentro la stanza poco illuminata.
Davanti a me si para il volto del comandante Ryan solcato da una cicatrice che gli deturpa il volto passando per tutto il lato destro e tenendo per sempre chiuso il suo occhio.
Lui con tono sarcastico comincia l'interrogatorio:
<>
Sempre la solita domanda e ovviamente io rispondo con la solita risposta
<>
Lui abbandona immediatamente il tono confidenziale per passare a una voce più fredda e dura.
<>
<>
Mi rassegno e poggio le braccia sul tavolo davanti a me...questo discorso non porterà a nulla.
Passano quindici minuti buoni e in questa sala non si sente neanche il ronzare di un dannatissimo insetto.
Ma il silenzio non dura molto,interrotto dal forte suono della sirana d'allarme.Un incendio?Improbabile.Un evasione?Si,come no.Che siano venuti a prendermi?Certo,un civile che è stato coinvolto nei loro affari è la priorità per un gruppo del genere...Eppure...
Il volto del comandante si arrossa a causa della rabbia mentre un urlo imperativo lascia le sue labbra eccompagnato da alcune goccie di saliva che fortunatamente non mi colpiscono.
<>
Il suo volto ritorna di una tonalità normale e lui si volta verso di me.
<>
Rabbrividisco alla sua minaccia...loro POSSONO farlo.
Vengo risbattuto nella mia "Stanza" dagli stessi vigilanti di sempre che poco dopo si scagliano come dardi attraverso i corridoi.
Resto ancora all'interno della cella.Circondato da quel bianco accecante.
Il suono metallico di una voce filtrata da un microfono mi arriva alle orecchie annunciandomi con tono imparziale e disinteressato di recarmi immediatamente nella sala degli interrogatori...
Mi chiedo perchè continuino con questa presa per i fondelli.
Ogni volta mandano la stessa scorta che con spintoni e maniere brusche mi spintona nella direzione desiderata dai loro superiori al pari di un criminale...e ogni volta io non oppongo resistenza.
Tutto questo va avanti da circa una settimana mentre tutti cercano di mettermi sotto pressione per strapparmi informazioni che in realtà non possiedo.
E' una settimana che l'unica cosa che mi circonda è un asettico e inquietante bianco avvolgente.
Niente pareti,niente porte,niente finestre.Solo bianco accecante che sembra volermi condurre alla follia.
Sento bussare e senza che nessuno attenda la mia risposta vedo comparire l'esterno,coperto solo dai soliti due uomini della scorta.
Sono entrambi di corporatura massiccia e mi superano in altezza di cinque centimetri circa.I loro abiti rinforzati con placche di ferro non fanno altro che aumentare la soggezzione che incutono.
Vigilanti.
Solitamente non si espongono alla popolazione ma nel caso dei rari crimini ancora perpetrati entrano in azione per neutralizzare i criminali.
Stranamente sembrano tutti delle stesse dimensioni e coprono i loro volti con maschere anti-gas.
Mi sollevano dal freddo pavimento e con maniere rozze mi accompagnano a quella dannata stanza in cui ogni giorno passo le mie ore di inferno.
Vengo sballottolato ancora un po' per intontirmi per poi venire gettatto dentro la stanza poco illuminata.
Davanti a me si para il volto del comandante Ryan solcato da una cicatrice che gli deturpa il volto passando per tutto il lato destro e tenendo per sempre chiuso il suo occhio.
Lui con tono sarcastico comincia l'interrogatorio:
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Sempre la solita domanda e ovviamente io rispondo con la solita risposta
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Lui abbandona immediatamente il tono confidenziale per passare a una voce più fredda e dura.
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Mi rassegno e poggio le braccia sul tavolo davanti a me...questo discorso non porterà a nulla.
Passano quindici minuti buoni e in questa sala non si sente neanche il ronzare di un dannatissimo insetto.
Ma il silenzio non dura molto,interrotto dal forte suono della sirana d'allarme.Un incendio?Improbabile.Un evasione?Si,come no.Che siano venuti a prendermi?Certo,un civile che è stato coinvolto nei loro affari è la priorità per un gruppo del genere...Eppure...
Il volto del comandante si arrossa a causa della rabbia mentre un urlo imperativo lascia le sue labbra eccompagnato da alcune goccie di saliva che fortunatamente non mi colpiscono.
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Il suo volto ritorna di una tonalità normale e lui si volta verso di me.
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Rabbrividisco alla sua minaccia...loro POSSONO farlo.
Vengo risbattuto nella mia "Stanza" dagli stessi vigilanti di sempre che poco dopo si scagliano come dardi attraverso i corridoi.
Resto ancora all'interno della cella.Circondato da quel bianco accecante.