Eccomi tornato con un nuovo capitolo!! Scusate come al solito la lentezza con
cui aggiorno!! Spero che vi faccia ridere!!
Lezioni di Kedic’?, agenti segreti, aumenti mancati e
salti dalla finestra
Quando
il giorno dopo Draghetto Grisù vide Harry Ron e Harmonia ancora ad Hogwarts che,
seppur stanchi, erano abbastanza allegri da entrare nella Sala Grande facendo
le capriole, capì che qualcosa nel suo brillante piano di farli espellere non
doveva aver funzionato, così diede uno schiaffo a Goyle che stava mangiando
pensando ai fatti suoi e che poi, ovviamente, lo guardò confuso.
Harry
e Ron, dal canto loro, avevano valutato la successione di sfighe della sera prima
una bella avventura e non vedevano l’ora che succedesse qualcosa di ancor più
tremendo e stettero tutta la mattina a pensare a come far capitare qualche
altra sciagura all’interno del castello (oltre alla loro presenza! NdA).
«Potremmo
far entrare di nascosto un Troll di montagna nella scuola!!!!» propose Ron
giulivo.
«Si
ma facciamolo ad Halloween!!» aggiunse Harry
«Così
saranno tutti presi dal banchetto e non faranno caso a noi?» chiese Ron
meditabondo
«No,
perché nel periodo di Halloween, a Diagon Alley, c’è lo sconto del 40%
sull’acquisto dei mostri e poi danno anche la t-shirt di Monsters and Co. in
omaggio!!!» disse Harry ovvio ricordando di averlo letto mesi prima, di
sfuggita, su un cartello a Diagon Alley (dandoci un’anteprima della sua
proverbiale memoria che ricorda cose superflue lette per caso NdA)
«Ah
beh se danno la maglia in maggio…» continuò Ron
«Omaggio!»
lo corresse Harry
«Ah…
e se invece è in aprile? Vabbè o maggio o aprile è lo stesso!!» fece Ron e
stette zitto. Harry alzò gli occhi al cielo prima di iniziare a mangiare (non
farebbe altro nella vita!! NdA), ma proprio in quel momento arrivarono i gufi
per la posta del mattino e fecero cadere tutti i pacchetti in testa agli
studenti e le lettere nei bicchieri così che
diventassero illeggibili. Un gufo
volò sulla testa di Harry e lasciò cadere un pacco giusto in testa
all’occhialuto che stava per mettere in bocca un cucchiaio di latte e cereali e
che finì col rompere il cucchiaio coi denti.
«Ahia!!»
fece Harry massaggiandosi la mandibola poi prese il pacco lesse il biglietto
d’accompagnamento.
NON APRIRE IL PACCO A TAVOLA!!
Esso contiene un campione di plutonio e deve essere
recapitato alla CIA prima che lo trovino i libici. Una spia interna ad Hogwarts
vuole metterci le mani sopra. Un nostro agente ti aspetta stasera alle 7 al campo
di Kedic’?.
Firmato Agente 007,5
«Cos’è?»
chiese Ron
«Niente,
hanno sbagliato indirizzo» disse Harry arrotolando il foglio intorno al pacco e
lanciandolo dalla finestra. Di li a poco videro correre nella stessa direzione
James Bond gridando “noooooo!” per poi lanciarsi dalla finestra insieme al
pacco mentre le teste di insegnanti e studenti si voltavano a guardarlo.
«Chi
era quello?» fece Harry mentre tutti tornavano a guardare nei loro piatti come
se non avessero visto nulla di eccezionalmente particolare rispetto alle
stramberie che li circondano ogni giorno nella scuola.
«Non
ne ho idea – rispose Harmonia e aggiunse – Hai un altro pacco Harry» e Harry si
accorse di un misterioso pacco dalla forma di un manico di scopa.
«Chissà
cosa contiene!!» fece lui curioso
«Uh
che suspance!!» gli fece verso Harmonia che con la sua arguta intelligenza
aveva già capito di che si trattava (come se il resto degli studenti non ci
fosse già arrivato NdA). Una volta aperto il pacco Harry si trovò davanti alla
scopa Nintendo 2000.
«Uao!
– fece Ron – io ho sempre desiderato una Nintendo!»
Harry
e Ron uscirono in tutta fretta dalla Sala Grande per poter guardare meglio la
nuova scopa di Harry, nella Sala, infatti, il fumo che sviluppava dalle candele
accese aveva l’effetto collaterale di rendere miopi e quindi dovettero uscire
per forza. Nel tragitto incontrarono Draghetto che, vista la scopa fece:
«Ora
sei proprio nei guai Ciotter, a quelli del primo anno non è permesso avere una
scopa!» e poi informò della faccenda il primo prof di passaggio, Virus.
«Professor
Virus – fece Grisù al professore che si accingeva ad arrivare per la colazione
tutt’avvolto in una coperta di lana – Harry ha ricevuto una scopa volante!».
«Ah
si, lo so, Nervosa DiGranito mi ha già avvertito di quella che è la prima di
una lunga serie di violazioni delle regole in favore dell’illustre signor
Potter!!» disse guardando l’illustre ragazzo che in quel momento era
accovacciato e tentava di accendere il fuoco come un cavernicolo.
«Gu?»
grugnì Harry sentendosi chiamare mentre Draghetto fece un faccia orripilata per
la situazione assurda e per come Harry se la fosse scappottata (cosa a cui sarà
meglio che ci faccia il callo d’ora in poi NdA)
«E
che modello è signor Potter?» chiese poi il prof incurante delle attività neanderthaliane
che il ragazzo moro stava compiendo
«Una
Nintendo 2000 professore, ed è proprio a Draghetto Grisù che la devo dare in
testa… ehm, cioè, che la devo!!» rispose
Harry tornando in posizione eretta dopo non essere riuscito ad accendere il
falò. Il prof se ne andò mentre Grisù indignato diceva
«Aspetta
solo che arrivi al secondo anno, quando potrò avere anch’io un manico di scopa,
e mi presento con la Nintendo wii!!» e se ne andò.
Verso
le 7 Harry si avviò verso il campo di Kedic’? per vedere che faccia aveva la
spia 007,5 che voleva il plutonio e con
sua sorpresa si trovo di fronte Olivier Boston.
«Non
credevo che tu fossi la spia!» disse Harry
«Ovvio,
era un segreto! Nessuno deve saperlo – fece Boston – comunque, hai portato il
plutonio?» aggiunse con aria da cospiratore
«No
l’ho buttato dalla finestra» disse Harry semplicemente.
«Cooooosa?!
– fece lui – ma lo sai quanto costa?! Vabbè lo recupero più tardi sperando che
James Bond non sia già riuscito a prenderlo, ma visto che siamo qui ti insegno
il gioco di Kedic’? Che dic’, ti va?»
«Ok!»
rispose Harry e Boston tiro fuori dal nulla un grosso baule.
«Bene»
disse Boston «ora il Kedic’? è abbastanza facile da capire (è evidente che non
sa chi ha di fronte! NdA), anche se non è altrettanto sicuro»
«In
che senso non è sicuro? È pericoloso??» fece Harry spaventato
«Ma
no!! – si affrettò a dire Boston nella paura di perdere il suo ruolo di
capitano spaventando un futuro giocatore prima ancora di farlo giocare – certo
ogni tanto c’è un giocatore che ci rimette le penne, ma solo se prima lo hanno trasfigurato in un gallo, e qualche
arbitro sparisce di colpo per poi essere ritrovato mesi dopo in compagnia di
Mowgli nella giungla nera, ma a parte questo è perfettamente tranquillo!!!!»
concluse con un gran sorriso. Harry deglutì agitato.
«Comunque
– riprese Boston come se niente fosse – ci sono due squadre di sette giocatori
per squadra, noi in squadra ci facciamo sempre chiamare i Magnifici Sette
appunto per questo. In ogni squadra ci sono tre Calciatori.».
«Tre
Calciatori… – ripeté Harry prendendo
appunti su un foglio trovato lì – Ehi, come nel calcio!»
«Cos’è
il calcio?» Chiese Boston curioso
«Lascia
perdere» si affrettò a dire Harry
«Questa
palla si chiama pluffa…» continuò
«Perché
si chiama così?» lo interruppe Harry.
«Non
ne ho idea – ammise Boston un po’ contrariato per essere stato interrotto
un’altra volta – comunque sia i Calciatori
si lanciano la Pluffa e cercano di farla entrare in uno degli anelli per fare
goal. Dieci punti per ogni volta che la fanno passare attraverso gli anelli. Mi
segui?” Harry ripeté tutta la lezione (sbirciando gli appunti.) e poi aggiunse
“Praticamente
è come la pallacanestro su manici di
scopa e con più anelli de Signore degli anelli in persona!!!”
“Cos’è
la pallacanestro?” chiese Boston di nuovo curioso
“È
un gioco” si decise a chiarire Harry. Boston continuò.
“Ogni
squadra ha un giocatore che si chiama Paratore, che nelle nostra squadra
modestamente sarei io – aggiunse ammiccando – il mio compito, di essenziale e
vitale importanza, è di volare intorno agli anelli sperando che non mi venga un
capogiro così da evitare che cado dalla scopa o peggio, e che gli avversari
facciano punto.». Detto questo tirò fuori quelli che rivelarono essere due
polli di gomma prendendoli per il collo ed una racchetta che assomigliava
proprio a una racchetta da tennis.
“Somiglia
a una racchetta da tennis!!” puntualizzò Harry
“Cos’è
il tennis??” fece Boston curioso per la terza volta
“Ma
c’è qualche altro sport che conosci?!”
“No”
ammise Olivier e gli tese la racchetta da tennis.
“Prendi
questa”
“Che
devo farci?” chiese Harry dubbioso
“Ti
mostro cosa sono i Pollidi”
“I
Pollidi?”
«Questi
sono i Pollidi” disse Boston giulivo tirando di nuovo fuori uno dei due polli di gomma.
“Non
sono polli veri, è solo un incatesimo!!!” puntualizzò Boston. Harry notò che il
pollo faceva di tutto per divincolarsi dalla presa di Boston. Di colpo questi lo
lasciò andare e il Pollide subito si avviò verso il viso di Harry che subito
fece la cosa più logica in un momento simile: diete la racchetta in testa a
Boston che l’aveva esposto a quel pericolo. L’espediente funzionò perché boston
decise che come dimostrazione poteva bastare e riafferrò al volo il Pollide per
rimetterlo nella scatola.
“Vedi? I Pollidi schizzano da una parte
all’altra del campo cercando di disarcionare i giocatori dalla scopa. Ecco
perché in ogni squadra ci sono due Abbattitori – i nostri sono i gemelli Freddy
e Mercury McDonald – per proteggere i compagni di squadra e dirottarli verso i
giocatori dell’altra squadra. Allora hai capito tutto?” chiese poi dubbioso
visto chi aveva davanti.
“Tre
Calciatori cercano di segnare con la Pluffa; il Paratore difende i Pali della
porta; gli Abbattitori tengono i Pollidi lontano dalla squadra” disse Harry
snocciolando le olive.
“Molto
bene” disse Boston vedendo il lavoro che aveva fatto con le olive.
“E
senti, i Pollidi hanno mai colpito o beccato qualcuno?” chiese Harry smettendo
di snocciolare cercando di dare alla propria voce un tono non curante nonostante
si stesse mangiando le unghie e gli scappasse di andare alla toilette.
“Tranquillo
nella nostra squadra ci sono i gemelli McDonald che sono più che alla altezza dei
Pollidi! – fece Boston prima di riprendere dicendo – Cioè sono due Pollidi in
forma umana! Ora ti starai chiedendo in tutto questo qual è il tuo ruolo…”
“Veramente non ci pensavo proprio” ammise Harry.
“Vabbè
facciamo finta che ci avevi pensato e che ti rispondo che il tuo è, ovviamente,
il ruolo più importante, dato che sei il protagonista; tu sei un Trovatore!”
concluse in tono solenne come se l’avesse appena proclamato re dell’universo.
Harry sbadigliò e Boston si dette la racchetta in testa per la delusione.
“Perchè
l’hai fatto?” gli chiese Harry
“Fatto
cosa?”
“Perché
ti sei dato la racchetta in testa?!”
“Non
lo so – ammise meditabondo – me lo sarò dimenticato, per via della botta che
avrò preso!! Comunque – riprese – Il tuo compito è trovare il Nocino D’Oro, che
non è il liquore con un colore anomalo ma è questa pallina.” e mostrò ad Harry
a cosa si riferiva tirando fuori dal baule un piccolo oggetto simile ad una
noce, ma un po’ più grande e dorato e con delle tremoli alucce argentate. Appena
ad Harry lo vide così simile ad una noce gli venne l’acquolina in bocca a la voglia
di mangiarlo, ma Boston fece per tirare indietro la mano dicendo
“Non
puoi mangiarlo, serve per la partita!!”
“Ah,
ok” rispose Harry prendendo mentalmente nota di mangiarlo alla prima partita di
Kedic’? che avrebbe giocato.
“Quindi
sei sicuro di aver capito tutto?” fece Boston per averne la certezza.
“Ehm…”
rispose Harry che aveva già scordato tutto” e Boston gli tirò delle Palline da
golf appresso per tutta la serata. Dopo di ciò siccome non avevano molto altro
da dirsi visto che Harry aveva buttato via la scorta di plutonio che doveva
dare a Boston alias Agente 007,5; i due pensarono bene di accomiatarsi ed Harry
torno alla sua Sala comune mentre Boston attraversava uno Stargate e spariva
nel nulla.
Harry
non credeva che fossero già passati due mesi da quando era entrato in quella
scuola.
“Chissà,
forse e perché finora non è successo niente di eclatante” disse Ron a Harry che
lo guardò allucinato.
Il
giorno di Halloween i ragazzi si svegliarono con l’odore di torta di zucca
bruciata cucinata da Rodeus che aleggiava per i corridoi (cioè, l’odore
aleggiava, non Rodeus!!) e durante la lezioni d’Incantesimi il professor Virus
annunciò che gli studenti erano pronti per affrontare la magia che fa volare
gli oggetti una cosa che morivano dalla voglia di provare da quando avevano
letto Harry Potter e il Calice di Fuoco dove un insegnante faceva volare un
alunno dopo averlo trasfigurato in un furetto. Solo Draghetto Grisù non era poi
tanto felice di quella notizia.
“Mi
raccomando – disse il prof durante la lezione – ricordatevi il movimento del
polso che abbiamo imparato e ricordatevi di pronunciare bene le parole!! Non
dimenticate mai il Mago Batuffolo che disse ‘B’ invece ‘M’ e invece di un
miliardo di Galeoni si ritrovò con un calcio balilla che non seppe dove
mettere!!”. Dopo di che si esercitarono nell’incantesimo. Per farlo gli alunni
vennero messi in coppia (il perché non mi è mai stato chiaro NdA) e Ron finì
con Harmonia. Era difficile determinare chi tra i due era più scontento delle
cosa ma di certo i più scontenti erano tutti gli altri presenti che alzarono gli
occhi al cielo visto che i due già avevano iniziato a litigare per via di Ron
che aveva sbagliato la formula. Per ripicca Ron non le volle parlare per molto
tempo e Harmonia pianse di gioia per il resto della giornata; chiusa nel bagno!
Quella
sera al cenone fu talmente pieno di cibo da dover chiamare anche i pipistrelli
che si trovavano fuori, per dare manforte.
Tutt’ad
un tratto la porta fa slam e J.Urassik Balbuzieraptor entra di corsa con una
novità, tutto trafelato e col turbante così in bilico sulla testa che tutti i
presenti furono turbati dal pensiero che il turbante potesse cadere a terra. Il
professore si avvicinò al tavolo degli insegnanti gridando:
“Un
trolley!! Nei sotterranei!! C’è un trolley nei sotterranei!! A chi appartiene?
Ah, fra l’altro nei sotterranei c’è anche un mostro enorme. Vestito da
campagnolo! Io ve l’ho detto. Mi merito un aumento per avervi avvertito?” aggiunse
poi rivolgendosi a Deficiente.
“No!”
rispose il preside; al che il professor Balbuzieraptor svenì.
Si
scatenò il finimondo. Tutti gli studenti si alzarono dalle sedie (forse per via
dei petardi viola che il preside aveva messo sulle sedie degli studenti per
fare un scherzo e che scoppiarono proprio in quel momento) e, chi per paura dl
mostro, chi per arrivare per primo nei sotterranei per accaparrarsi un trolley
nuovo, tutti cercarono di uscire dalla sala per primi. Furono fermati solo dai
Prefetti Perfetti tra cui Percy che disse:
“Tutti
gli studenti di Salsadoro con me, ora andiamo nella sala comune, se seguite le mie
istruzioni non c’è motivo di aver paura!! A proposito dove ho messo la mappa di
Hogwarts?!” disse poi preoccupato cercando il foglietto con la cartina del
castello nelle tasche.
“Harmonia!!!”
fece di colpo Ron a Harry mentre osservava il fratello impegnato negli scavi
delle sue tasche.
“Ma
sei impazzito? Io sono Harry non Harmonia!!!” fece l’occhialuto
“Lo
so, che credi che sia, un idota?!?!”. Harry preferì sorvolare e il rosso
continuò
“Harmonia
è chiusa in bagno e non sa del mostro!!”
“È
vero!! Dobbiamo avvertirla” e si precipitarono fuori passando miracolosamente
inosservati. Percorsero i sotterranei inciampando entrambi nel trolley di cui
parlava il prof Balbuzieraptor fino ad arrivare al bagno delle ragazze e trovarsi
di fronte ad un mostro altissimo, con i pantaloni, provisti di bretelle,
rigirati fino al polpaccio, una camicia rossa a quadri con le maniche rigirate
fino ai gomiti, un cappello di paglia (rubato a Rubber di One Piece) e una
pannocchia che si rigirava tra i denti. Per finire il mostro brandiva il suo
banjo con aria minacciosa.
“Oh
no! – fece Ron – è il terribile Mostro di Campagna!!”
”Semmai
vorrai dire un mostro di montagna” lo corresse Harry sfogliando, come al solito,
il primo libro di Harry Potter.
“No,
no è proprio un mostro di campagna” disse Ron prima di essere interrotto dal
mostro che prese suonare il suo strumento cantando
“Oh,
Susanna non piangere perché ho lasciato l’Alabama per venire qui da te, Yeah!!!”
“Visto?!”
fece Ron. Intanto il suono delle stridenti corde vocali aveva attirato Harmonia
che usci dal gabinetto incuriosita per poi gridare:
“AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!
Un mostro che suona un Banjo!”
“Presto
fate qualcosa!!” fece Harmonia. Harry fece subito quanto sapeva fare di meglio:
“Expelliarmus!!!”
(E BASTA!!! NDtutti)
“Harry,
insomma fa qualcosa di sensato!!” Gli urlò Harmonia di nuovo.
A
quel punto Harry fece qualcosa di molto coraggioso e al tempo stesso molto
stupido… anzi mi correggo fece solo qualcosa di stupido: saltò sul collo del
mostro e gli ficcò la bacchetta magica nel naso. Il mostro grugnì e inizio a
suonare il suo strumento cantando a squarciagola. Più per far smettere il
mostro di cantare che per altro, Ron pronunciò correttamente l’incantesimo per
far volare gli oggetti e disse:
“Che
cosa noiosa” e subito il banjo del mostro volò via dalle mani di quest’ultimo
per poi ricadergli in testa. Il mostro barcollò all’indietro schiacciando il
magico trio col suo peso.
“Bel
colpo, Ron!!” fece Harmonia sarcastica, cercando di uscire da sotto il mostro
“Perché
non sei mai contenta di quello che faccio?!” fece il rosso sbucando a sua vota
da sotto l’essere pesante.
“Ma
è morto?” chiese la ragazza,
“No,
probabilmente l’abbiamo solo messo K.O.” fece Harry con l’aria di medico legale
davanti alla scena del crimine prima di registrare l’ora dello svenimento.
Proprio in quel momento arrivò l’intero corpo insegnanti al completo.
“Per
tutte le miniere dell’Oregon!!” fece la DiGranito nel pieno del suo folclore
scozzese. Affianco a lei c’era il professor Costrictor. A guardarlo
attentamente si poteva scorgere qualche segnale da cui si apprende che
probabilmente Costrictor si era fatto mele ad una gamba, infatti questa era
tutta fasciata e il prof si appoggiava ad un bastone, ma solo Harry Ciotter fu
così abile da accorgersene perchè disse:
“Professore,
cosa si è fatto alla gamba?!”
“Niente!”
rispose il prof nascondendola col mantello, perdendo l’equilibrio sul Bastone
fino a cadere per terra.
“Perché
cos’ha di strano? – chiese Deficiente guardando il collega che si alzava da
terra – a me sembra come al solito!”. Il discorso fu interrotto dalla DiGranito
che riprese a parlare.
“Spero
che abbiate una buona scusa per non essere nella Sala di ritrovo!!”. Fu
Harmonia a rispondere
“È
colpa mia, ero venuta a vedere se i mostri di campagna cantano davvero così
male, e ho scoperto che cantano malissimo, certo non al livello dei gemelli
McDonald (Ron annuì sconsolato), ma sicuramente così male che ci avrei rimesso
le penne se Harry e Ron non fossero intervenuti”. Subito dopo aver detto ciò il
naso di Harmonia si allungò di mezzo metro, ma la DiGranito non ci badò e si
rivolse agli altri due dicendo:
“Dovreste
considerarvi fortunati, non tutti sanno affrontare un mostro di campagna e
raccontarlo, proprio pochi giorni fa uno dei giudici di X-factor stava per
vedersela brutta quando un mostro come questo si era presentato alle
audizioni!!”. Dopo di ché la professoressa se ne andò annunciando che al trio
erano assegnati altri unti (oltre quelli di sutura) per essere stati tanto
sfacciati, cosa che fece cadere di nuovo il prof Boa Costrictor dal suo bastone
per la sorpresa.
Spero che anche questo chap vi sia piaciuto!!! Anche se aggiorno
sempre lentamente, scusate, ma è che ultimamente manca l’ispirazione! Se vi è
piaciuto, Recensite please!!! :-)