04/12/2011
3 recensioniCold as You
Hai un modo di renderti semplice da gestire ai miei occhi
E quando prendi qualcosa, tu prendi il meglio di me
così inizio un litigio perchè ho bisgno di sentire qualcosa
e tu fai quel che vuoi perchè io non sono quella che volevi
Io so gestire la mia situazione con te, diamine,sono Pansy mica la prima sprovveduta che capita nel tuo letto così per una notte, sono tua amica di intimità da quasi un anno ormai, con tutte le notti che abbiamo condiviso posso dire di conoscerti come pochi, hai un modo di renderti semplice da gestire ai miei occhi; ma allora perchè adesso sono qui, nuda, raggomitolata sulla poltrona di fronte a dove, fino a poco fa, stavamo sospirando? che mi succede? tu non ci sei già più, un classico, neanche il tempo di riprendere fiato e tu già ti sei allontanato,non che mi dia fastidio, non sono una persona particolarmente romantica o ...quella robaccia, l'amore non esiste, lo so, ma..con te è diverso...è qualche mese che è diverso, ora con te non posso che essere più dolce ed affettuosa...mi raggomitolo di più su me stessa e mi scappa una risata amara: quando prendi qualcosa tu prendi il meglio di me.
Chiudo gli occhi e mi tornano le immagini di poco prima: tu che ti alzi senza neanche lasciarti stringere in un abbraccio,senza NULLA: hai avuto ciò che ti andava e ora basta, ma io vorrei di più...non in senso sentimentale...te l'ho detto, ma...in senso fisico..non pensare male...sei bravissimo sotto le lenzuola ma...dopo...stare un po' abbracciati o comunque insieme, nel letto, a goderci il torpore del letto, dei nostri corpi ancora accaldati; invece no, tu ti allontani subito, allora io inizio un litigio, perchè ho bisogno di sentire qualcosa, qualsiasi cose che non sia la porta che sbatte mentre esci,lasciandomi sola.
Rido ancora, oddio sto impazzendo: guardo male un letto disfatto e, nuda e indifesa, rido da sola, potrei anche piangere e disperarmi ma che cambierebbe? tu continui a fare quello che vuoi e ti arrabbi perchè non sono quella che vuoi.
Oh che peccato
un finale così piovoso dato ad un giorno perfetto.
Così ora semplicemente va via, non serve a nulla difendere parole che non dirai mai
E Adesso che sono qui seduta riflettendo a fondo sulla qustione, non sono mai stata in un posto freddo quanto le sei tu
Oh che peccato, un finale così piovoso ad un giorno perfetto, perchè non potresti essere in questi momenti come sei sempre? quando andiamo io e te in giro per i corridoi, re e regina di questo castello? quando ridiamo assieme di tutti, quando siamo complici e con un solo sguardo ci intendiamo; perchè non puoi essere in questi momenti come sei stato oggi in riva al Lago Nero? Allegro,velenoso e divertente, di scatto mi volto, sei di nuovo qui accanto a me, nella furia di scappare dal nostr litigio di prima hai dimenticato qualcosa e rieccoti qui, mi guardi nuda, indifesa e raggomitolata, ho ancora i tuoi segni sulle spalle, sui seni e sui fianchi, boccheggi, vorresti dirmi qualcosa, un po' confortarmi ed un po' arrabbiarti per la mia debolezza ma lo sai anche tu, non vuoi mentirmi,dirmi cose che non pensi; distolgo lo sguardo da te, ora semplicemente và via, non serve a nulla difendere parole che non dirai mai.
Guardo la stoffa verde della poltrona, e ora sono qui seduta riflettendo a fondo sulla questione, e mi accorgo di non essere mai stata in un posto freddo quanto lo sei tu.
Hai tirato su delle mura e le hai dipinte di grigio
E io sto qui in piedi amandoti cercando di spazzarle via
E tu vai lontano con un grande piccola storia riguardo il disastro di una sognatrice che ha i nervi per adorarti
Mi alzo furiosa con te ma sopratutto con me, non so che mi sta succedendo, forse l'amore esiste? forse i nostri genitori, la nostra società sbaglia? cerco i miei vestiti e li infilo rabbiosa, un'altra risata amara, wow: sto letteralmente impazzendo, rido da sola... ma cosa è tutta quest'amarezza?da cosa scaturisce? semplice, se anche l'amore esistesse tu l'hai chiuso fuori,hai tiratu su delle mura e per ricordare a tutti quanto tu sia glaciale le hai dipinte di grigio, e ora io sto qui, in piedi, amandoti, rendendomene conto e dandomi della scema perchè sto anche solo immaginando di spazzarle via,quelle mura. Invece tu te ne vai lontano, che poi non è così lontano,so dove sei, in sala comune fra i tuoi scugnizzi, a raccontare la grande piccola storia riguardo il disastro di una sognatrice che ha i nervi per adorarti....sei a pochi passi da me, eppure ti sento lontano, ovunque è troppo lontano dalle mie braccia...mi scappa un altra risata amara, che sto pensando?
Oh che peccato
un finale così piovoso dato ad un giorno perfetto.
Così ora semplicemente va via, non serve a nulla difendere parole che non dirai mai
E Adesso che sono qui seduta riflettendo a fondo sulla qustione, non sono mai stata in un posto freddo quanto le sei tu
Oh che peccato, che finale piovoso ad un giorno perfetto, squoto la testa ed esco sbattendo la porta dalla tua camera, ogni volta mi prometto che non ci sarei più entrata, non per scaldarti il letto,ma non è mai così, come compagni di cattiverie fuori dai dormitori siamo perfetti, perchè non possiamo limitarci a questo?ma ora basta pensarci, non voglio più farlo, così semplicemente và via dai miei pensieri, sciò, non voglio pensarti e difendere parole che non dirai mai, parole che non dovrei volere, parole che stanno rovesciando completamente il mio modo di vedere il mondo.
Cammino per i corridoi deserti,di pietra grigia e fredda, blocco a stento una risata amara, non vogliono che mi scoprano, il coprifuoco è scattato da un bel po' ma quel pensiero non se ne và dalla mia testa: grigio e freddo, come te.
Continuo a camminare per i corridoi bui, le fiaccole attaccate ai muri traballano allungando la mia ombra facendola ballare e nel silenzio si sente l'eco dei miei passi, troppo lenti , vorrei correre, ma mi dò un contegno.
Mi fermo e mi siedo su un gradino, respirando profondamente, spero che alla scala non venga voglia di cambiare adesso, ma non mi cambierebbe molto, ora sono qui, con il marmo freddo che mi congela le gambe coperte solo dalla gonna infilata di corsa e tutto quello ch voglio fare è riflettere a fondo sulla questione; ho la pelle d'oca ma non per il marmo, non perchè è notte, ma perchè non sono mi stata in un posto freddo quanto lo sei tu.
Non te ne è mai importato nulla, tesoro
Ma io ho pianto, pianto per te
E so che non lo avresti detto a nessuno se morissi, morissi per te
Scatto in piedi,ho qualcuno davanti,2 persone, in controluce, ma non riesco a capire chi siano, forse la Cooman.. e...o forse 2 capiscuola? non importa, ormai mi avrnno riconosciuta, alzo il mento ed indosso la mia espressione più nobile ma allo stesso tempo più menefreghista, se riesco ad essere convincente e velenosa riuscirò a metterli in fuga, anche i capiscuola più grandi cominciano a temermi... mi avvicino a passo svelto ma...hey.... quella davanti a me non era certo la Cooman! ridacchio e finalmente riconosco una nota sadica nella mia voce, questa sono io, quella che ha beccato Hermione Granger e Viktor Krum soli, di notte, dopo il coprifuoco, questa sono io quella che domani ti racconterà tutto ed insieme...no Draco, basta, non ti dirò niente, questa storia è tutta da rivedere.
Non capisco che mi sta succedendo ma ora non mi và più bene, mentre a te non è mai importato nulla,tesoro, ma io poco fa ho pianto, PIANTO per te e so che non lo diresti a nessuno se io morissi, morissi per te e non posso fare a meno di pensarlo, di immaginare le nostre casate che si uniscono con il nostro matrimonio e che io, tua moglie, preferisca morire pur di difenderti,
Oh, che peccato
Un finale così piovoso dato ad un giorno perfetto.
Ogni sorriso che fingi è così accondiscendente
Ho contato tutte le cicatrici che tu (mi) hai fatto
E Adesso che sono qui seduta riflettendo a fondo sulla qustione,
non sono mai stata in un posto freddo quanto le sei tu
oh che peccato,eppure è così evidente che quei momenti nel letto poco fa siano stati il tramonto di questo rapporto, certamente di quello fisico; io sono Pansy Tessa Parckinson mica la prima che passa per strada, nessuno può costringermi a girare per la scuola con le lacrime agli occhi, una Parckinson non piange, e io non posso che vergognarmi di un finale così piovaso dato ad un giorno così perfetto, le luci del nostro tramonto ancora mi illuminano gli occhi, ma non è un tramonto caldo ed infuocato, è un tramonto freddo ed argentato come i tuoi occhi e come ogni sorriso che fingi e che ti fa sembrare così accondiscendente; ma adesso basta, ho contato tutte le cicatrici che mi hai fatto, e io non posso più permettertelo, solo ora mi rendo conto di quanto io mi sia asservita a te, per stare bene con te,e adesso sono qui seduta, sui banchi di questa classe riflettendo a fondo sulla questione, è notte e fà freddo,ma mi rendo conto che non è nulla in confronto a te, non è nulla, perchè non sono mai stata in un posto freddo quanto lo sei tu
Eccola qui "Cold as You" !
mi era stata chiesta ed io l' ho fatta!
ditemi se ci sono altra canzoni che vorreste leggere ed io esaudirò ogni vostro desiderio!
fatemi sapere che ne pensate!
Piuma e Pergamena
P.S scusate per i ritardi ma ho problemi di connessioni! sperio che possiate perdonarmi =)