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Autore: ToXiWiN    04/12/2011    3 recensioni
Lui. Il male, la tentazione, la lussuria. Qualcosa di troppo opposto a Lei per poterlo anche solo amare.
Lei. Il bene, la purezza, il pudore. Qualcosa di troppo opposto a Lui per poterla anche solo desiderare.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Quando il cielo cambia colore.










Lui. Il male, la tentazione, la lussuria. Qualcosa di troppo opposto a Lei per poterlo anche solo amare.
Lei. Il bene, la purezza, il pudore. Qualcosa di troppo opposto a Lui per poterla anche solo desiderare.




-  Vedi rosellina...il mio pugno è andato accidentalmente a schiantarsi contro il bel musetto del tuo ragazzo in seguito ad una animata discussione sul tuo conto!
Non riusciva a dire nulla, non riusciva a pensare nulla...il che era una cosa veramente fuori dal normale per il suo cervello che non prendeva mai un pausa, ma non poteva farci niente la sua mente si era direttamente staccata al suono delle ultime due parole. Lui e Thomas avevano fatto a pugni per colpa sua, come diavolo poteva Scorpius Malfoy aver spinto Thomas Baston, il ragazzo più equilibrato che avesse mai conosciuto a fare a pugni...specialmente se c'era lei di mezzo!
 Alzò gli occhi sgranati verso quelli grigi di lui che era sempre ad una manciata di centimetri dal suo viso con quell'espressione bastarda dipinta su viso soddisfatto per averla mandata così in confusione. Più di tutto non riusciva a capacitarsi per quale motivo lui e Baston avessero dovuto fare a botte per lei, se Malfoy fosse stato un altro ragazzo avrebbe potuto ipotizzare il fatto di piacergli, ma lui non poteva di certo avere una motivazione del genere...quindi cosa diavolo si erano detti per arrivare a quel punto?
- Che c'è Weasley? Ti si è annodata la bacchetta? - le soffiò sul viso sempre con quello sguardo provocatore.
La voce di lui la irritò talmente tanto da riportarla alla realtà, gli posò le mani sul petto e lo spinse con tutta la forza che aveva fino a farlo andare a sbattere contro il muro dietro di lui, ma nonostante tutto il ghigno beffardo non accennava ad andarsene. Era tentata di sfoderare la bacchetta e ucciderlo lì su due piedi ma ragionandoci su un po' di più si rese conto che non era il caso che una giovane promessa della magia finisse ad Azkaban così presto per uccidere un essere del genere.
- Per quale cavolo di motivo avresti avuto la brillante idea di fare a pugni con Thomas? - gli ringhiò contro con un aria talmente incazzata che non c'era nemmeno bisogno della bacchetta per intimorire il biondo davanti a lei.
Malfoy ghignò, divertito dalla situazione, cosa che fece alterare ancora di più la rossa. Non riusciva ancora a credere a tutta quella storia, assolutamente assurda! Stava cercando in tutti i modi di trovare una soluzione logica a quella situazione, ma immancabilmente, ogni volta che pensava di avvicinarsi ad una risposta, il suo sguardo si posava sul labbro spaccato del ragazzo e le paure ritornavano prepotenti. Infervorata per il non ricevere una risposta, prese la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e con un movimento rapido la punto al collo del biondo che, nonostante il rischio di morte, non si toglieva l'espressione da schiaffi da quel muso che, Merlino...la faceva proprio andare su tutte le furie.
- Ti suggerirei di dirmi tutto, Malfoy! - sibilò fra i denti.
Lui sbuffò, come infastidito da quella situazione e alzando gli occhi al cielo borbottò qualcosa che Rose non riuscì a capire, poi abbassò di nuovo lo sguardo su di lei con un espressione seria, niente più ghigno, niente più niente...solo le sue sopracciglia bionde aggrottate.
- Non capisco perché dovrei...Non mi hai mai ascoltato in sei anni di scuola, troppo presa a fare la snob! Perchè dovresti farlo ora? - disse con voce roca senza distogliere, nemmeno per un attimo, lo sguardo dal suo.
E adesso che diamine voleva dire quel discorso senza senso, iniziava veramente a pensare che l'intelligenza del ragazzo era anche minore di quella che aveva sempre pensato che fosse se quel deficiente pensava di metterla a tacere con qualche frase del genere. Ormai credeva che avesse capito che non si sarebbe fatta abbindolare dagli sguardi languidi che facevano sciogliere tutto il resto delle sue compagne. Non fece però in tempo a fare nulla che una mano del ragazzo le bloccò la mano con la quale impugnava la bacchetta e la spinse lontano da lui impedendole al contempo di fare un qualsiasi incantesimo per poi voltarle le spalle e prendere a camminare con le mani in tasca diretto alla Sala Comune dei Serpeverde.
A Rose ci volle qualche secondo prima di capire cosa fosse successo, quello non era certo un atteggiamento da Malfoy! Di solito saltava lezione e quanto più poteva solo per seguirla e importunarla quanto più poteva, non riusciva proprio a capire cosa stesse succedendo: prima la lite con Thomas e adesso questo. Rimase fermo, in mezzo al corridoio con la bacchetta in mano, a fissarlo andare via senza nemmeno prendere in considerazione l'idea di inseguirlo e bloccarlo. Per la prima volta in vita sua non avrebbe saputo cosa dire.
Si girò, lentamente nella direzione opposto e sempre con un passo che avrebbe fatto concorrenza ad un bradipo, iniziò a camminare per i corridoi abbandonando ogni voglia di andare in biblioteca, diretta semplicemente alla Sala Comune. Dopo un bel po', data l'andatura arrivò.
- Lullaport - sospirò e il ritratto della Signora Grassa si aprì lasciando libero il passaggio. Entrò nella Sala Comune, ovviamente deserta per l'orario, e si sedette sulla sua solita poltrona piegando le ginocchia e stringendosele al petto mentre lo sguardo andava a vagare fra le fiamme del camino che danzavano armoniose catturando l'attenzione di Rose che quella sera ne aveva già viste veramente troppe. Mille domande le vorticavano nel cervello e tutte riportavano il nome Malfoy stampato sopra. Mai avrebbe pensato di averlo così presente nei suoi pensieri. Non riusciva più a capacitarsi di nulla, ormai si stava facendo le stesse domande da più di un'ora senza ottenere una risposta, poteva definirsi addirittura monotona, ma non poteva farne a meno.
Sospirò, nascondendo la testa fra le gambe e borbottando uno "Stupido bastardo!" in direzione di un Malfoy non presente. Per quale diavolo di motivo aveva dovuto prendersela con Thomas, forse l'unico ragazzo che l'aveva accettata realmente per il suo carattere, l'unico che veramente sembrava essere interessato a lei! Non che Rose non fosse bella, anzi, probabilmente se non si fosse nascosta sotto felpe enormi e quant'altro sarebbe stata al pari di una Susan Nott o una Miranda Jhonson, solo che non lo riteneva necessario. Al pensiero che per colpa di quel demente di Malfoy forse avrebbe perso Thomas una lacrima le varcò il viso e, cullata da quel sordo dolore, si addormentò sulla poltrona.
Venne svegliata poche ore più tardi da due braccia muscolose che cercavano di sollevarla senza svegliarla, purtroppo per il loro proprietario Rose aveva un sonno molto leggero e si accorse subito del tocco estraneo. Quando aprì gli occhi si ritrovò davanti a quelli di Albus che era chinato su di lei e aveva la lingua fra i denti, concentrato sul non svegliarla.
- Ehi...- disse lei con la voce ancora impastata dal sonno.
- Che è successo? - disse senza nemmeno rispondere al saluto, semplicemente sedendosi per terra davanti a lei, lasciando perdere ogni tentativo di alzarla da quella poltrona.
Lei abbassò lo sguardo sentendo una striscia di pelle, sulla guancia, tirare: lì dove si era riversata quell'ultima lacrima, in quel momento seccata. Si stropicciò gli occhi e mettendosi a gambe incrociate e abbassando lo sguardo sul cugino disse:
- Il tuo amico ha fatto a botte con Baston...
Lui scosse la testa, per niente sorpreso e la cosa insospetti al quanto la rossa che si drizzò meglio a sedere sulla sedia e gli rivolse uno sguardo indagatore. Che lo sapesse già? Che sapesse anche il motivo della lite?
- Al...perchè non ne sembri sorpreso? - chiese con tono accusatorio.
- Perchè lo sapevo già! - disse diretto lui e a quelle parole Rose sgranò gli occhi, sentendosi tradita dal ragazzo - Ho assisitito alla scena...- spiegò poi -...ho cercato di far ragionare Scorpius...
- Malfoy!
- ...Malfoy...-acconsentì scocciato -...ma non c'è stato verso!
Rose si passò una mano fra i capelli ricci che nel frattempo si erano sciolti ricadendole spettinati sulla schiena, non ne poteva più di quella situazione!
- Posso almeno sapere il motivo?
- Ehm...in realtà non lo so nemmeno io...sono arrivato quando già si stavano picchiando e dopo Malfoy non mi ha voluto dire nulla! - mentì lui e, ovviamente, Rose se ne accorse.
- Dai, Al! Non sei mai stato bravo a mentire! - disse lei esasperata.
Lui si alzò in piedi di scatto, evitando accuratamente lo sguardo della cugina che sapeva che gli avrebbe fatto confessare ogni cosa e concentrandosi sulle sue mani che si fecero improvvisamente interessanti disse sbrigativo e cambiando totalmente argomento:
Forza, vai a dormire che domattina si parte presto! La Tana ci aspetta!
Rose aprì la bocca per ribattere che non gliene importava niente se la mattina dopo avrebbe dovuto alzarsi alle cinque per ritornare a casa, lei voleva spiegazioni ma non fece in tempo a dire nulla che il moro si era già precipitato sulle scale e chiusa la porta dei dormitori maschili dietro. Sbuffò sonoramente e saltò giù dalla poltrona producendo talmente tanto rumore da essere sicura di aver svegliato tutti i Grifoni che in quel momento già dormivano, ma non gliene fregava niente. Anche l'unico membro della sua famiglia che poteva avere la soluzione a quelle domande e che aveva un nesso con la persona che la stava facendo impazzire, le aveva voltato le spalle, l'aveva tradita per stare dalla parte di un deficiente che molto probabilmente il giorno dopo non si sarebbe nemmeno ricordato della loro “conversazione”.
Salì le scale del dormitorio femminile e dopo essersi infilata il pigiama infilò nel suo letto contenta che nessuna delle sue compagne di stanza, nonché cugine, fossero ancora arrivate. Aveva bisogno di stare da sola, di rimuginare e rimuginare fino a che una risposta non le si sarebbe parata chiara davanti agli occhi e lei si sarebbe data della stupida per non averla trovata prima. Purtroppo però il sonno la investì in pieno e lei non riuscì a trattenersi dal chiudere gli occhi ed addormentarsi.

- Forza pigrona svegliati!
Una voce femminile le giunse lontana alle orecchie, svegliandola da quel piacevole torpore che, almeno per una notte, le aveva tolto dal cervello tutti i pensieri che la stavano avvolgendo fino alla sera prima e che, adesso sveglia, ritornarono impellenti.
Mugugnò e si alzò a sedere sul letto ritrovandosi davanti ad una Dominique con lo sguardo decisamente dispiaciuto ed implorante. Nemmeno lei, la dura e cinica Rose Weasley, poteva rimanere arrabbiata davanti a quegli occhi verdi così carichi di rimorso. Sbuffò sonoramente e con le sopracciglia aggrottate per impedire alla luce di ucciderle il cervello disse scocciata:
- E togliti quell'espressione dalla faccia! Non sono arrabbiata con te!
- Davvero? - chiese l'altra illuminandosi tutta.
- Davvero! Ora fammi alzare che devo fare una cosa! - disse scansando la cugina da una parte e buttandosi, letteralmente, dal letto per arrivare più in fretta al baule che aveva preparato due giorni prima e dal quale tirò fuori i vestiti che avrebbe utilizzato per il viaggio.
Si vestì in tutta fretta pettinandosi a malapena i capelli per poi fiondarsi fuori dai dormitori e dalla Sala Comune diretta verso quella dei Corvonero. Doveva parlare con Thomas il prima possibile, non le importava se le avrebbe svegliato...doveva parlarci, punto e basta! Arrivò davanti al ritratto della casata prima di quanto avesse mai immaginato. Ebbe la fortuna sfacciata che proprio nel momento in cui arrivava due Corvi stavano uscendo, aprendo di conseguenza il ritratto che lei afferrò prontamente per non farlo chiudere. Si intrufolò dentro, contenta di non aver indossato la divisa scolastica che l'avrebbe identificata subito come una Grifona e si diresse verso i dormitori maschili. Vagò per molto tempo a vuoto prima di riuscire a trovare la porta che portava il nome di Baston, senza indugiare oltre entrò dimenticandosi anche di bussare e ritrovandosi nel buio più completo. Due letti erano vuoti e sfatti, per sua fortuna, mentre l'ultimo, quello che conteneva l'oggetto del suo interesse, era occupato da un ragazzo dai capelli castani sgaruffati che in quel momento gli davano un'aria veramente dolce. Sorrise e si avvicinò a letto cercando un modo di svegliarlo senza risultare troppo scortese o troppo melensa. Alla fine gli posò una mano sulla spalla e la scosse leggermente fino a che gli occhi verdi del ragazzo non le si presentarono davanti in tutto il loro splendore, subito però si sgranarono alla sua vista e le gote si imporporarono visibilmente nonostante il buio nella stanza.
- Buongiorno...- disse lei alla fine, sentendosi vagamente in imbarazzo.
- Ehm...ciao...che ci fai qua? E come...
- Devo parlarti – lo interruppe lei seria e lui annuì come se sapesse già a cosa si stava riferendo – Punto uno. Perchè cavolo non mi hai detto che ti eri picchiato con Malfoy? - sbottò osservando il sopracciglio destro spaccato del ragazzo – Punto due. Per quale motivo di sei picchiato con Malfoy?
Lui si tirò a sedere lasciando cadere le coperte sulle sue gambe e con una mano le fece cenno di sedersi accanto a lui, lei ubbidì, senza mai smettere di fissarlo seria.
- Allora...non te l'ho detto perchè sennò avresti avuto la reazione che stai avendo ora, non volevo farti preoccupare inutilmente. - spiegò lui con tono dolce – Per il motivo...non lo so nemmeno io. In realtà avevo sentito dire da qualche Serpeverde che la Nott ti aveva intimato di stare lontano da Malfoy visto che sembrava interessato a te, così sono andato a cercarlo per parlarci. Quando però gli ho chiesto se era la verità lui non mi ha risposto e mi ha dato un pugno...non si dirti altro Rosie! - disse con tono di scuse.
Rose si prese la testa fra le mani e successivamente si passò una mano sugli occhi per scacciare i via i brutti pensieri che continuavano a ronzarle per il cervello. Ancora non aveva una risposta, ancora non sapeva il motivo per cui Malfoy si era permesso di picchiare Baston.
- Va bene, non preoccuparti! Adesso vado a prepararmi altrimenti i miei cugini e mio fratello mi uccidono – disse abbozzando un sorriso e alzandosi dal letto – Ci vediamo alla fine delle vacanze.
Si girò, dandogli le spalle e facendo un passo in direzione della porta, ma una mano come la sera prima le bloccò il polso, stavolta però quello che l'attirò a se non era Malfoy, era Thomas e si lasciò guidare fino alle sue labbra che si posarono delicate sulle sue. La mano del ragazzo andò fra i suoi capelli riccioli premendo sulla nuca e spingendola ancora di più verso di se approfondendo il bacio, mentre le mani di lei andarono a sfiorargli il collo. Quando si staccarono sorrisero, entrambi imbarazzati per essersi scambiati il loro primo bacio, poi lui, accarezzandole il viso sussurrò dolce:
- Buon Natale, Rosie!
Lei sorrise, le guance che le stavano andando a fuoco, e poi rispose altrettanto dolcemente:
- Buon Natale, Thomas!
Uscì dalla stnza con il sorrise che le andava da una parte all'altra della faccia, passò velocemente nel dormitorio, ovviamente deserto, come doveva essere la vigilia di Natale dopotutto, a recuperare il baule per poi fiondarsi nell'ingresso della scuola dove ad attenderla c'era tutta la sua famiglia più...Scorpius Malfoy?!
Lasciò cadere il baule accanto a lei, nel momento esatto in cui fu davanti a tutto il gurppo, lo sguardo adirato era puntato non tanto verso il biondo quanto verso uo cugino Albus che non aveva nmmeno il coraggio di guardarla in faccia.
- Che cavolo vuol dire questo? - sbottò in direzione di tutti i presenti che continuavano a guardarla intimoriti.
- Che vengo a casa tua per le vacanze, Weasley! - disse il biondo con il ghigno sarcastico sulle labbra.
E la sua bella atmosfera da mattinata felice svanì lasciando spazio all'istinto omicida.




Spazio Autrice:
Arisaaaaalve!!!! Ok, questo capitolo non è proprio dei migliori ma mi serviva un intermezzo per quando i ragazzi sarebbero andati alla Tana, perciò...PERDONATEMI! Io veramente non posso credere che la mia storia stia ottenendo così tanti commenti positivi!! Ringrazio tutti quelli che mi stanno seguendo e/o hanno messo la mia storia fra i preferiti!!! Grazie veramente di cuore!
Continuate così perchè le erecensioni positive mi invogliano a scrivere più velocemente e il risultato mi sembra si veda! XD Grazie ancora a tutti!!!! Un baciooo!!!



Nel prossimo capitolo:
Quattro ore in treno con Malfoy, quattro ore con il suo peggior nemico. E la cosa che più la rendeva furiosa era che non sarebbero bastate quattro ore per toglierselo di torno, ma bensì una settimana!
- Weasley, hai intensione di tenermi il muso per tutte le vacanze?

   
 
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