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Autore: Roberta e Chery    05/12/2011    3 recensioni
Meredith è una ragazza che ha una passione particolare, lei ama i lupi.
E' costretta ad andare a vivere in Alaska per poter studiare. Inizia a ricevere dei segni che avvertono l'arrivo di un lupo che le potrebbe cambiare la vita. Lei sa che c'è qualcosa di speciale in quel lupo perché lei sentiva che la stava aspettando.
Lei e il lupo erano legati per sempre, perché c'era una magia speciale, una magia che li faceva comunicare. Una magia detta amore.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Meredith
 
 
Non riuscivo più a respirare, il cuore era in tilt. Avevo un groppo in gola e le lacrime spingevano per uscire.
Seguii ciò che mi diceva il cuore e mi voltai, iniziai a correre, volevo andare via da tutto.
Correvo nel buio della foresta, andavo dove mi portava il cuore. E li capii cosa volevo, cosa cercavo.
«ICE, ICE, ICE!» Continuavo ad urlare, lo volevo, volevo lui accanto a me.
E poi eccolo lì, davanti a me, fermo nel buio della notte, che mi guardavo con i suoi occhi color oro.


 
Pov Ice
 


Il vento gelido mi frustava violentemente il muso, spazzava via i miei pensieri. Il cuore piangeva, doleva.
Le zampe era affondate nel bianco della neve e il pelo era umido. Piangevo, piangevo perchè mi mancava. 
Ma io dovevo proteggerla, lei doveva continuare a vivere, lei non doveva sapere. Avevo paura che scoprisse, che mi odiasse per quello che sono... e che si odiasse per quello che è. All'improvviso un urlo lontano mi fece tonare alla realtà e mi misi in allerta.
«ICE, ICE, ICE!»
Era la sua voce quella che urlava il mio nome, era rotta dal dolore, dal terrore. Però mi cercava, allora non mi odiava?
Iniziai a correre. Il vento frustava ancora più violentemente di prima e il freddo mi gelava ancora di più, ma dovevo raggiungerla.
E poi eccola lì, davanti a me, nel buio della notte. Mi guardava, il viso umido dalle lacrime e i capelli scompigliati le cadevano disordinatamente sul volto. Fissai i miei occhi nei suoi color cielo. 
«I-Ice?» Sussurrò piano.
«Ice... sei tu
Mugolai piano, feci un passo, e poi un altro, e un altro ancora. Mi ritrovai ad una spanna di distanza da lei, dai suoi occhi color cielo. 
Restammo fermi, uno davanti all'altra, senza fiatare.
Non so per quanto tempo restammo a guardarci, ma dopo un bel pò lei si mosse. Si sedette nella neve e inaspettatamente mi abbracciò. Cominciò a piangere affondando il volto nel mio pelo e io mi avvicinai. Mi sdraiai accanto a lei e le avvicinai il muso al viso, sfiorandolo leggermente. Lei mi guardò e mi incatenò nuovamente nei suoi occhi.
Cominciò ad accarezzarmi leggermente il pelo, come se avesse paura di farmi male se avesse fatto troppo forte.
Dovevo parlarle, volevo parlarle. Ululai forte spaventandola e facendola indietreggiare. Migliaia di sfaccettature colorate iniziarono a vorticarmi attorno e il mio pelo diventò di mille colori. Poi, una per volta, le sfaccettature scomparvero e io la guardai in volto. Si era avvicinata, il suo viso era a una spanna di distanza dal mio. Poi feci ciò che mi disse l'istinto.
 

Pov Meredith
 


Il suo volto era a pochi millimetri dal mio, i suoi occhi erano incatenati nei miei.
All'improvviso fra i nostri volti non c'era più distanza. Aveva posato dolcemente le sue labbra sulle mie.
Era in attesa di una risposta, e per grande sorpresa di entrambi, persi il controllo e risposi al suo bacio avidamente.
Ero avida del sapore delle sue labbra. Rispose allo stesso modo e ci ritrovammo sdraiati nella neve.
Entrambe le mie mani era intrecciate nei suoi capelli a lo spingevano verso il mio viso. Posò una mano sulla mia guancia e l'altra sul mio fianco. Ogni secondo che passava ero sempre più avida delle sue labbra, del suo corpo sul mio.
Ci staccammo per riprendere fiato, ma le nostre labbra si ritrovarono subito smaniose di ritrovarsi. Le nostre lingue si incontrarono e una scossa elettrica scosse il mio corpo, rendendomi ancora più avida di lui.
Poi, lentamente, il bacio si trasformò da passionale a dolce e infine divenne solo una carezza sulle mie labbra.
Aprì gli occhi e li incatenò nuovamente nei miei, mi abbracciò e ci sdraiammo nella neve, vicini.
Fu così che passammo la notte, l'uno nelle braccia dell'altro, sognandoci a vicenda.


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