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Autore: Kotomy    05/12/2011    3 recensioni
E se un giocatore dell'Inazuma Eleven si innamorasse di una ragazza e se quest'ultima nascondesse un enorme segreto che porterà il giocatore quasi alla morte?
Piccola Modifica al capitolo 15 (Alla fine, la parte in cui parlo io, leggetela è importante!)
Un ultimo avvertimento: Visto che nn sono brava a descrivere le partite, nn ne metterò se non necessariamente!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao e scusate se il primo capitolo era cortissimo... ma vi prometto che i prossimi saranno più lunghi... E' la mia prima fan fiction e spero che vi piacerà...
 
"Come una squadra sconosciuta?" urlò Harley.
"Beh, a quanto pare questa squadra si chiama Angels and Demons e si mostra solo ai vincitori del Football Frontier International, e visto che abbiamo vinto noi il torneo toccherà a noi sfidarla" disse Axel.
"Abbiamo capito, quindi non sottolineare sempre la parola noi" disse Darren.
"Bene e adesso ad allenarci, vieni tesorino!" disse Suzette prendendo un braccio di Eric e trascinandolo in campo. 
"Ragazzi aiuto -.-" disse Eric. "Andiamo anche noi, dobbiamo perfezionare le nostre tecniche" disse Mark alzando il suo adorato pugno. "Ragazzi un'ultima domanda, sapete quando dobbiamo giocare contro questa squadra" chiese Silvia "No! Nelly ci ha detto che dobbiamo giocare contro questa squadra, ma non ci ha detto quando" disse Nathan "Ah, quindi adesso è colpa mia, scusatemi se il nonno di Mark non ha scritto niente di più al proposito" disse Nelly "Non dare la colpa a mio nonno, lui non ci ha mai giocato contro questa squadra" Urlò Mark "Ragazzi di tutti i dati che ho raccolto in questo poco tempo, non ho trovato niente a parte questa fotografia" disse Celia mostrando a tutta la squadra la foto sul computer "Ma è una ragazza!" dissero Tod e Scott all'unisono. "Allora? Cosa c'è di male se è una ragazza anche io e Suzette siamo delle ragazze ma ci avete comunque preso in squadra" disse Victoria "Meglio non farla arrabbiare, fidati" disse Jordan. "Ragazzi, adesso basta discutere e andiamo ad allenarci" disse Mark. 
Tutti i ragazzi andarono nel campo ad allenarsi.
"Ehi Jude proviamo il calcio gemello" disse Eric "Ok, pronto?" chiese Jude "Si, forza" disse Eric. E in poco tempo.. "Calcio Gemello".
Dopo aver finito gli allenamenti i ragazzi si andarono a cambiare e se ne andarono tutti a casa. 
 
La mattina dopo...
"Mark, Mark aspetta..." disse Austin correndo verso Mark "Ah ciao Austin, tutto bene?" chiese Mark "Si e a te? Sei pronto per    andare a scuola?" chiese Austin "No, l'unica cosa che mi piace è che ogni volta che finiamo possiamo allenarci quanto vogliamo" disse Mark "Ma pensi solo al calcio" chiese Austin "Si io vivo per il calcio non credo di trovare qualcosa più importante del calcio" disse Mark "Allora andiamo, siamo in ritardo" disse Austin.
Appena Mark arrivò a scuola si ritrovò Axel davanti a lui.
"Buongiorno Axel come mai sei ancora fuori scuola?" chiese Mark "Capitano dobbiamo parlare" disse Axel "Ok, ma chiamami Mark è strano farsi chiamare capitano da te" disse Mark "Ok, adesso vieni dentro" disse Axel.
Axel condusse Mark nello spogliatoio dove si cambiano quando facevano gli allenamenti. "Hai presente quella ragazza della foto che ci ha fatto vedere Celia sul computer?" chiese Axel "Si ma che centra?" chiese Mark confuso "Quella è il capitano della squadra e si chiama Lorelayne" disse Axel "MA E' IMPOSSIBILE. In fondo alla foto c'era scritto anno 1916, è impossibile che sia ancora viva, siamo nel 2011" disse Mark "Appunto mi chiedo come mai dicono che sia ancora il capitano" disse Axel "Chi te l'ha detto?" chiese Mark "Questo non importa" disse Axel "Forse, ti stai sbagliando e adesso il capitano è un'altra persona" disse Mark "No, ti assicuro che è ancora questa ragazza" disse Axel. Ma i due non ebbero il tempo di finire la loro conversazione che la campanella della prima ora suonò e i due dovettero andare in classe.
"Eccovi finalmente, ma dove siete stati?" chiese Silvia "Eravamo fuori a parlare" disse Mark "A quanto pare saltiamo le prime due ore perché la professoressa di francese non c'è" disse Victoria "Bene allora, Mark noi due continuiamo la nostra conversazione" disse Axel che si andò a sedere al suo banco e Mark prese una sedia e si mise difronte a lui.
"Allora prima di tutto chi ti ha detto che è ancora lei il capitano?" chiese Mark "State parlando di Lorelayne?" chiese Eric all'improvviso "Oh Eric sei tu, si stiamo parlando di lei a quanto pare era il capitano dei Angels e Demons nel 1916 e lo è anche adesso nel 2011" disse Axel "Si è vero, girano queste storie, anzi c'è una leggenda su questa squadra" disse Eric "Ah si? Epotresti raccontarcela?" chiese Mark "Si racconta che i Angels and Demons siano composti da undici giocatori, tra cui tre riserve, e sono cinque ragazze tra cui il capitano e sei maschi. Di questa squadra si dice anche che abbia dei poteri oscuri capaci di far scomparire le altre squadre.. So solo questo nient'altro" disse Eric "Wow questa squadra si che mette i brividi" disse Mark "Mi raccomando ragazzi non fate parola con nessuno di tutto quello che abbiamo detto." disse Axel "Sta tranquillo. Però io ho ancora una domanda che mi frulla per la testa da quando ho sentito il nome della squadra" disse Eric "Quale sarebbe?" chiese Mark "Se ci battessero che cosa ci accadrebbe, e se noi battessimo loro che cosa gli accadrebbe?" disse Eric "Anche tu la stessa domanda" disse Axel "Ragazzi mi sono perso il filo del discorso" disse Mark "Lascia perdere Mark non ci pensare ti andrebbe solo in fumo il cervello" disse Eric cercando di smorzare la tensione che si era creata. "Ehi ragazzi che ne dite di andare a fare qualche tiro per queste due ore visto che non abbiamo niente da fare" disse Victoria "Ottima idea, arriviamo subito" disse Mrk facendo segno a Victoriadi iniziare ad andare "Bene adesso non pensiamoci più, quando la partita sarà conclusa ogni vostra domanda avrà una risposta" disse Mark "E' la prima volta che dici una cosa sensata e dico sul serio" disse Eric "Ehi! Non offendere!" disse Mark 
Appena i ragazzi scesero entrarono nel campo e iniziarono a giocare. 
All'improvviso Axel si girò e dietro un albero vide sono un ciocca di capelli biondi che spariva nel nulla.
Appena finirono tutti di "allenarsi" rientrarono in classe e aspettarono l'arrivo della professoressa che doveva esserci a quell'ora.
 
Il suono della campanella che segnava la fine delle lezioni e con essa anche la fine della giornata a scuola arrivò prestissimo ma in tutta la giornata Axel non fece altro che pensare a quella ciocca bionda che aveva visto durante gli allenamenti.
I ragazzi si cambiarono e andarono di nuovo in campo. "Ehi Axel passa qui!" urlò Xavier ma Axel non ci fece caso e tirò la palla dalla parte opposta. "Ehi! Si può sapere che cos'hai?" chiese Xavier "Niente, stavo pensando a una cosa che mi è successa oggi" disse Axel ma appena si girò per andare a prendere la palla rivide quella ciocca ma non solo quella, stavolta vide un viso che era contornato da una chioma di capelli biondi dorati lunghi. Axel non riuscì a vedere il viso perchè la ragazza si girò e scomparve come aveva fatto quella mattina. "Axeeell? Axeeeeeelllll? Axel! Ci sei?" disse Nathan passandogli una mano davanti alla faccia "Si scusatemi" disse Axel "E' da stamattina che sei strano, è successo qualcosa?" chiese Xavier al compagno "Ehi ragazzi guardate in alto verso nord, c'è del fumo" disse Shawn "Ma quel fumo proviene dalla parte in cui c'è casa mia e Giulia è dentro casa" disse Axel iniziando a correre "Aspetta Axel veniamo anche noi" urlò Austin. I ragazzi corsero e si accorsero che a prendere fuoco era stata proprio la casa di Axel "G-Giuliaaa! Dove sei Giulia!" urlò Axel inolrandosi tra le macerie e il fumo che ricoprivano casa sua. "Ragazza sei il fratello della bambina che era in casa?" chiese un uomo alto sulla trentina d'anni, portava una giacca nera e dei pantaloni del medesimo colore "Si, sa dov'è?" chiese Axel "La vicina l'ha presa appena in tempo prima che la casa crollasse ma adesso sono tutte e due in ospedale, hanno respirato troppo fumo" disse il signore, a quella notizia Axel era già partito verso l'ospedale. "Grazie tante" ringraziò Nelly e anche lei corse insieme agli altri. Appena arrivarono in ospedale le infermiere fecero entrare solo Axel nella camera dove era ricoverata Giulia. "Ehi sorellina come va tutto bene?" chiese Axel alla sorella che si era appena svegliata "fratellone sei venuto" disse la piccola Giulia "come potevo non venire" disse Axel iniziando ad accarezzare la testa di Giulia piano e alla stesso tempo dolcemente.
Appena l'orario delle visite terminò Mark si ofrì di ospitare Axel a dormire a casa sua e lui non potendo rifiutare visto le condizioni di casa sua accettò.
Quando arrivarono a casa Mark trascinò Axel in camera sua e iniziarono a parlare.
"Allora stai meglio?" chiese Mark ancora preoccupato per l'amico "Si tranquillo Mark, adesso sono più sereno visto che so che mia sorella sta bene e non ha riportato nessuna ferita" rispose Axel "Ok io mi fido di quello che mi dici, comunque mi dici che cos'avevi oggi in campo, sembravi assente" disse Mark "Sai mentre facevamo gli allenamenti ho visto una ragazza bionda dietro un albero ma non sono riuscito a vederle il viso perchè si è subito girata appena ha visto che la stavo guardando e non ci crederai ma è sparita nel nulla" disse Axel "Wow! Anche io voglio vedere una persona che sparisce nel nulla" disse Mark "C'è poco da scherzare, ho l'impressione che quella ragazza ha a che fare con gli Angels and Demons" disse Axel.
I due parlarono molto finchè non si addormetarono.
   
 
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