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Autore: mikilily    05/12/2011    7 recensioni
Salve, vi posto questa breve storia, due o tre capitoli niente di più... racconta di un Draco che rientra a Londra senza avvisare gli amici di sempre, deciso a fare loro una gradita sorpresa... la prima che va a salutare è la cara e vecchia Pansy ma invece che la mora ex Serpeverde incontra l'odiata Hermione Granger... spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'AMAMI PER SEMPRE. '
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Eh natale (III Parte).

Gironzolava da ore senza sapere cosa fare, la sua mente ormai non riusciva a pensare ad altro che a quella donna, il suo sogno la sua dannazione. Perfino sua madre aveva intuito che c’era qualcosa, aveva intuito che il suo caro e freddo figlio aveva da più di un mese la testa per aria, ma mai nemmeno la più esperta delle veggenti avrebbe capito che la causa di tutto quello era Hermione Granger.

Suonò alla porta, aspettando di essere accolto in casa, mentre si rigirava tra le mani la bottiglia di porto, sicuramente anche questa volta lei non ci sarebbe stata ma si sbagliava.

Pansy aprì con un sorriso enorme stampato in viso.

-ah che devo tutta questa felicità- disse il biondo baciando sulle guance l’amica ed entrando con lei nel salone.

-oh niente, c’è anche Hermy questa sera. Le è salita la febbre e non può sgattaiolare fuori di casa se la vedi è quel relitto sopra il divano che starnutisce come un’ossessa- disse Pansy prendendo la bottiglia dalle mani del biondo per poi metterla in frigorifero.

Draco si girò di scatto, cercando la figura che tanto desiderava vedere e quando la vide rannicchiata nel divano con una coperta sopra e il naso arrossato il cuore gli mancò, come poteva una donna in quelle condizioni piacergli, non lo sapeva.

Si avvicinò piano per non spaventarla e si sedette accanto,

-quando sei arrivato- disse la riccia aprendo gli occhi.

-poco fa- rispose lui – come stai?-

-Male, mi fa male la gola, la testa, il naso mi cola e sono impresentabile- disse nascondendo il viso nella coperta.

Draco non resistette e si fece più vicino.

-tu sei bellissima anche cosi- lei spalancò gli occhi e la bocca incredula da quello che il biondo le aveva appena detto.

-oh bene, Hermy- disse Pansy entrando nella stanza. Fai la padrona di casa e intrattieni gli ospiti-

-io mi sento male, Pansy, tra poco vado a letto- disse la riccia,- ma no, ora prendi la pozione e passa tutto- rispose l’amica trasportando i piatti dalla credenza alla tavola - Draco, renditi utile, dalle la pozione- aggiunse Pansy.

Il serpeverde non si fece pregare, aiutò Hermione ad alzarsi e la condusse nel bagno dove le ragazze tenevano le pozioni.

-No quella no è amara- si lamentò la riccia.

-dai non fare la bambina, butta giù tutto d’un sorso e poi starai meglio-

-No non mi piace-

-dai un piccolo sforzo- disse avvicinando la boccetta alla bocca della riccia e buttando a forza il liquido giù per la gola-

-bla, fa schifo sembra mucco di troll-

-perché tu l’hai assaggiato per sapere che sapore ha ?- chiese Draco sorridendo mentre riponeva la boccetta.

-certo che no Malfoy mi vuoi proprio male, se dici questo-

Lui la guardò un attimo prendendola per i fianchi,

-Tutto puoi dire ora, tranne che io ti voglio male. Forse un tempo Granger, ma non ora-

La ragazza si scostò.

-guarda che se mi stai così vicino prendi anche tu l’influenza-.

-se prendo l’influenza a causa tua Granger sarai costretta a venire a farmi da infermiera-

- E perché mai?- chiese la ragazza sedendosi sul bordo della vasca.

-perché è a causa tua che starò male-.

-allora per prevenire prendi anche tu la pozione- disse la riccia afferrando la boccetta tentando di farla bere al biondo che le bloccò le braccia riducendo al distanza tra di loro. Ora i loro occhi si unirono e il fiato dei due quasi si mischiava vista la vicinanza.

Draco avvicinò ancora un poco il suo viso a quello di Hermione sfiorando appena le sue labbra morbide, senza mai smettere di guardarla.

Bella, bella anche cosi era bella.

-dai ti prego. Mi vergogno sono pure in questo stato-cerco di divincolarsi Hermione ma l’influenza le aveva tolto le forze e più si muoveva più il biondo la stringeva a se.

-non preoccuparti sei splendida anche cosi- no non l’aveva detto.

Oh si che l’aveva detto, gli occhi della riccia erano increduli per quello che le sue orecchie avevano appena sentito.

Le aveva detto, oddio, le aveva detto che era splendida.

Lei, Hermione Granger era splendida per lui.

Per il perfetto e pretenzioso, almeno in fatto di donne, Draco Malfoy era splendida. Forse impazzito? Sicuro era impazzito.

-ragazzi tutto ok- disse una voce dietro la porta del bagno e Draco fu costretto a lasciar andare la riccia che scattò come un razzo fuori dalla porta, lasciando il biondo fermo ad assaporare ancora il sapore della ragazza.

La serata proseguì velocemente per Draco, che non ebbe altre possibilità di stare solo con la riccia e troppo lentamente per Hermione, che fu costretta da Blaise e Theo a restare a giocare con loro ad un gioco di società babbano.

-se non resti a giocare con noi, la settimana prossima, mi sfuggirà con un mago a caso, vediamo…- fece vago Theo- Ron Wesley, ad esempio che la qui presente Hermione Granger tiene ancora a lui-

-non oseresti- rispose Hermione

-oh si che oserei-rispose Nott.

-Non dire cazzate Theo- lo interruppe Pansy.

-ci manca solo che faccia gli appostamenti sotto casa e l’ultima volta che ho avuto a che fare con lui mi è bastata-

Blaise prese la scatola del gioco di scatto, Hermione abbassò il capo e Daphne cerco di cambiare discorso.

-che ha fatto Wesley?-chiede Draco osservando i gesti che i suoi amici avevano compiuto al solo sentire il nome di quel demente.

-il coglione- affermò Blaise.

-niente- sostenne Pansy.

-è colpa mia –dichiarò Hermione.

Draco li guardò perplesso.

-bene Blaise sul fatto che Weasley è un coglione, non ci piove, mi preoccupa sapere che Pansy snobbi la cosa con un niente, ma vorrei capire perché sarebbe colpa tua Granger-. disse Draco guardando la ragazza.

- Dai Draco parliamo d’altro-disse Daphne.

-No Daphne voglio sapere. Perché non volete dirmelo-.

-Il demente ha quasi aggredito Pansy perché Hermione l’ha lasciato convinto che fosse colpa sua. Non ama essere rimpiazzato e pensa, credo ancora, che la colpa di tutto sia nostra, invece Hermy ha solo capito che era un deficiente e che con lui non si può sperare in un futuro- dichiarò Theo.

-aggredito?-Ripeté incredulo il biondo.

-niente di che, mi sono difesa che pensi-cercò di tranquillizzarlo Pansy

-come no, se non arrivava Hermione ti avrebbe alzato le mani-disse Blaise

-ma io lo uccido-riprese Draco.

-sono passati più di due anni, non è il caso di rinvangare il passato. Ora per lui non esistiamo e per noi lui non esiste- disse spiccia Pansy

-giochiamo adesso-aggiunse Daphne felice di abbandonare finalmente quella conversazione.

Pian piano gli animi si distesero e anche gli argomenti divennero più frivoli, alle tre della mattina visto che l’indomani non si sarebbe lavorato, i ragazzi decisero di uscire a bere qualcosa in un locale che aveva aperto da poco al centro.

-io sto ancora male- disse Hermione.

-ma quando mai stai bene i tuoi occhi sono meno lucidi e non starnutisci nemmeno più- disse Daphne che di professione faceva la medimago.

-però sono stanca- ripeté Hermione.

-va bene se non ha voglia non ti costringiamo- disse Blaise osservando lo sguardo deluso di Draco nel vedere la riccia salire le scale per andare a dormire.

 Hermione si mise il pigiama e si buttò nel letto, mentre vari clap di smaterializzazione si sentirono in lontananza. Erano andati, lui era andato via.

Scattò in piedi quando sentì bussare alla porta.

-posso- disse Draco.

-che ci fai?- chiese sorpresa ma felice di vederlo.

-avevo poca voglia di andare per locali-rispose.

-tu? Ma se Pansy diceva sempre che è la tua grande passione-

-sono cambiato- disse avvicinandosi alla ragazza.

-Malfoy che vuoi?-Chiese Hermione.

-te , voglio te Granger, è così chiaro. Se né accorto perfino Theo che normalmente se ne frega di tutto e tutti e non l’hai capito tu che hai un’intelligenza fuori dalla media-

-Malfoy- riuscì a dire Hermione prima che il biondo la strinse tra le braccia approfondendo il bacio che avevano interrotto alcune ore prima e questa volta nessuno gli avrebbe interrotti, nessuno, perché nessuno dei due né il biondo né la riccia voleva interrompere quel bacio.

Rimasero così per un bel po’ di tempo, fino a quando fu la stessa Hermione a spingere il biondo sul suo letto.

-magari stiamo più comodi- disse nascondendo il rossore del viso, ma così Draco la trovò ancora più eccitante.

Riprese a baciarla e presto i baci si trasformarono in carezze sempre più spinte. Quando si svegliarono la mattina seguente, nudi uno nelle braccia dell’altro l’imbarazzo prese il sopravento in Hermione, che si rigirava nel letto non sapendo cosa fare.

-sembri un’anguilla Granger-.

-scusa- rispose mesta.

-scusa di che, è tuo il letto-

-ti ho svegliato?- chiese infine.

-si, mi hai svegliato, sai cosa comporta questo?- disse lui.

-uhm, no?- rispose.

-che ora riceverai la mia punizione- la riccia sbiancò.

Mentre Draco la prendeva dai fianchi facendole il solletico, per poi passare a una raffica di baci, quello era stato uno dei migliori risvegli per i due.

Quel Natale aveva portato nel loro cuore l’amore, un amore che sarebbe durato a discapito delle malelingue degli invidiosi, per molto moltissimo tempo.

   
 
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