Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: pinzy81    05/12/2011    7 recensioni
Cosa c’è dopo Breaking Dawn?
La vita di Renesmee è difficile, ma per fortuna, sono in molti a darle una mano.
Solo uno però per lei è veramente importante: Jacob.
Nuovi sviluppi per la Saga di Twilight in una fan fiction piena di colpi di scena, speranze, cuori infranti e, ovviamente, un nuovo cattivo.
Leggetela.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nei giorni successivi Jacob mi stette molto vicino, aveva compreso alla perfezione che un pezzettino di me era andato via con Nahuel e sarebbe appartenuto a lui per sempre.
Una notte eravamo sul letto a coccolarci e di colpo si bloccò dal baciarmi.
<< Cosa c’è? Hai sentito qualcuno? >>
Mi rimisi dritta la maglietta e cercai di pettinare la frangetta scomposta guardandomi intorno in attesa di qualcuno che spuntasse dal nulla.
<< No tranquilla, non c’è nessuno. >>
<< Allora perché ti sei allontanato da me? AA chiesi riprendendo a baciarlo.
<< Aspetta un momento Nessie. >>
Mi scansò da lui.
<< Mi chiedevo se sono veramente abbastanza per te… Nahuel ti ha detto che sarei diventato io il tuo migliore amico, ma… Mi chiedevo… Senti veramente di potermi parlare di tutto? >>
E pensare che credevo che si fosse già stufato di me!
<< Ora ti dirò una cosa Jacob Black, ma voglio che sia la prima e l’ultima volta perché parlarne mi fa male. >>
Annuì e si sistemò meglio a sedere in modo da prestarmi completamente attenzione.
<< Dal momento in cui sono nata non ti ho nascosto mai niente a parte il sentimento che sentivo ogni giorno crescere dentro di me nei tuoi confronti. Ma stai pur certo che, anche se voglio un bene dell’anima a Nahuel e non spero altro che torni da noi, tu e solo tu saresti stato il mio migliore amico se avessi potuto confidarti anche quello. >>
Un bellissimo sorriso si aprì sul suo viso mostrando che la perplessità mostrata prima stava sparendo.
Mi avvicinai a lui per ricominciare a baciarlo, ma poi mi venne in mente una cosa e mi fermai allontanandomi di nuovo alla posizione che avevo poco prima.
<< E un’altra cosa… Non ti permettere mai più di dubitare che non sei abbastanza per me. Tu sei la mia vita, il mio destino e poi ti ho promesso che sarei venuta a vivere con te no? Credi che sia un privilegio che accordo a chiunque? >>
<< Sei una vipera maliarda, ma ti amo! >>
Decidemmo di invitare i miei genitori, Charlie e Sue e ovviamente Billy a cena a casa di Jacob per comunicargli che desideravamo che diventasse anche casa mia.
Sue dovette declinare l’invito, ma era prevedibile: una cena a casa di amici non era proprio nelle sue priorità con il figlio malato.
Da quando Carlisle si occupava di Seth assiduamente avevano scoperto che dopo i morsi di Amun il veleno dei vampiri aveva cominciato a scorrere nelle vene del ragazzo e il nonno era un po’ preoccupato del fatto che, non uccidendolo ma neanche trasformandolo in vampiro, Seth avrebbe potuto diventare una specie di ibrido tra licantropi e vampiri.
Proprio a causa di questo, l’unico modo di eliminarlo era far mordere Seth da un vampiro abbastanza capace di trattenersi e non troppo schifato dal cattivo odore e sapore del sangue di un muta-forma che avrebbe dovuto pulire il sangue.
Carlisle era il candidato perfetto.
Ma Leah non permetteva a nessuno di farlo, quindi il veleno avrebbe dovuto mescolarsi al sangue e, sperando che quest’ultimo fosse abbastanza forte da contrastarlo, anche perché il veleno non doveva essere poi molto, riuscire a guarire completamente.
Dopo questa novità avevamo capito perché il piccolo Clearwater non si svegliava e non guariva velocemente come al solito: il veleno lo intossicava e rallentava il processo.
Edward e Bella arrivarono al calar del sole per stare insieme a noi due più possibile.
Non ci facemmo cogliere di sorpresa, l’episodio con il nonno ci aveva insegnato ad essere più cauti e soprattutto avevamo appreso che era meglio chiudere le porte, cosicché la gente dovesse bussare.
La casa era uno specchio e un vaso di fiori faceva bella mostra di sé sul tavolo pieghevole che Jacob aveva sistemato all’interno per farci mangiare più comodamente.
<< Wow Jake! Ti sei proprio dato da fare! >>
Fu il commento di mia madre non appena ebbe messo un piede dentro casa.
<< Veramente un bel lavoro, devo ammetterlo. >>
La seguì subito papà.
Lui ovviamente sapeva già cosa volevamo digli, io avevo tolto il freno ai miei pensieri e Jacob non poteva nasconderglieli, ma tenne il riserbo con la mamma.
Dopo un veloce giro della casa cominciammo a preparare.
Io e mia madre apparecchiammo la tavola, lasciando i fiori ad allietarla, mentre i ragazzi, e mi sembra assurdo parlare anche di mio padre in questo modo, cucinarono.
Più volte ci offrimmo di aiutarli, ma mio padre disse perentorio.
<< La vera cucina è degli uomini. >>
Non replicammo, tanto più che fummo raggiunte da Charlie e Billy… La serata poteva avere inizio.
La cena fu ottima e, con le pance piene, tutto sarebbe apparso migliore.
Bella prese la parola.
<< Allora ragazzi, come mai questa cena? Qual è il vero motivo di questo incontro? >>
Ci guardammo, era venuto il momento di dirglielo.
<< Mamma, papà, Billy, nonno… Jacob mi ha chiesto di andare a vivere con lui e io ho accettato. >>
<< Cosa? >> sbottò Charlie alzandosi in piedi in modo fulmineo.
<< Non vorrete dargli il permesso vero? >>
Edward e Bella si guardarono, poi mio padre si alzò a sua volta e ci guardò intensamente.
<< Ragazzi, immaginavamo che fosse questo l’argomento della serata. >>
Io e Jacob ci stringemmo di più le mani già allacciate.
<< Avevamo intuito che il vostro sentimento fosse forte, ma non credevamo che avreste precorso i tempi in questo modo. Capiamo che l’esperienza terribile che avete vissuto, con il ferimento di Seth e tutto il resto vi abbia avvicinati ancora di più, ma… >>
<< Ah mi ero preoccupato… >>
Nonno Charlie si risedette.
<< Aspettate un attimo… Quindi non volete che venga a vivere con Jacob? >>
<< Sei ancora una ragazzina. >> disse il nonno accavallando le gambe: ormai era tranquillo della sua vittoria.
<< Ma questa casa l’ha costruita per noi e quel noi già esiste. Perché non volete permetterci di vivere insieme? >> piagnucolai.
<< Sentiamo che siete pronti. >> disse infine Edward.
<< Sento cosa provate l’uno per l’altra e so che le vostre intenzioni sono assolutamente serie. Non possiamo rifiutarvelo. >>
Mi gettai tra le braccia di mio padre neanche avessi avuto una molla dietro la schiena.
Jacob abbracciò mamma dicendole.
<< Grazie Bells. >>
<< Ora andrà tutto per il meglio, hai finito di soffrire per amore amico mio. >>
Nonno Charlie era incredulo, allibito, con una paresi facciale al posto della sua espressione compiaciuta di prima.
<< Ma cos’è? Siete impazziti tutti quanti? Billy dì qualcosa tu. Non vorrai avallare questa follia! >>
<< Spiacente amico, sono dalla parte dei ragazzi. Ho visto mio figlio struggersi d’amore per troppo tempo. Ora è il momento che viva felice e lei lo rende tale. >>
Anche il nonno se ne sarebbe convinto, ma in quel momento ci fece fare delle grasse risate perché mise su il muso e restò a braccia conserte.
Tutti seppero in breve della nostra decisione e la prima volta che andammo insieme a trovare Seth ci accolsero tutti con un applauso.
Emily era commossa e mi strinse forte facendomi le congratulazioni.
Erano passati ormai 10 giorni dal ferimento di Seth e le sue condizioni erano nettamente migliorate, grazie anche alla dedizione continua e costante che Carlisle gli dimostrava.
Leah, come al solito, non accennava a volersi muovere dal capezzale del fratello, ma aveva ricominciato a mangiare qualcosa.
Il nonno aveva deciso di togliere il ragazzo dal coma farmacologico nel quale lo avevano confinato per evitargli dolori inutili e questo doveva averle dato speranza.
<< Non vorrei sbagliarmi… >> dissi un giorno a Sue.
<< … Ma Leah sembra aver riacquistato la luce negli occhi che l’aveva abbandonata nei giorni scorsi. >>
Sospirò.
<< Allora non sono io che mi sto illudendo? >>
Feci cenno di no con il capo; la poverina era un po’ triste nell’ultimo periodo vedendo che i giorni passavano e Seth non si riprendeva, ma quella mia affermazione sembrò risollevarla.
<< Vedrai Sue, Seth fra poco riaprirà gli occhi e Leah si riprenderà. Non posso credere che abbia veramente intenzione di trasformarsi in lupo e rimanerci per sempre. Dobbiamo credere che tutto tornerà come prima. >>
Una lacrima le scese sul volto, ma velocemente lei la scacciò via con un colpo della mano.
Avevo sempre ammirato la signora Clearwater: alla morte del marito Harry, aveva perfino preso il suo posto nel consiglio della tribù dimostrando di essere una donna forte e capace.
Ma ora era solo una madre preoccupata per i suoi figli che tentava di non lasciarsi sopraffare dallo sconforto.
Ore dopo ero nella camera dove riposava Seth, che ancora stava da Sam e Emily, che lo pulivo con una spugna morbida.
Leah alla finestra non mi toglieva gli occhi di dosso neanche un attimo.
Passai bene sulle sue spalle muscolose e sul petto, poi proseguii sulle braccia fino alle mani.
Indugiai un momento sul palmo della sua mano e la strinsi con la mia per un istante.
<< Seth svegliati. >> dissi con voce flebile, un timido sussurro pieno di dolore.
D’improvviso la sua mano strinse la mia e Leah scattò in avanti in direzione del letto.
<< Seth! >> pronunciammo all’unisono.
Cercava di aprire gli occhi strizzandoli un po’: evidentemente la luce che cominciava ad intravedere gli provocava del fastidio e non riusciva ad dischiuderli.
Strinsi la presa per fargli sentire che ero lì, lì per lui: volevo infondergli coraggio.
<< Se stringi ancora un po’ mi mancherà la circolazione, piccola. >>
Biascicò con la voce roca di chi non parla da un po’.
Il suo sonno obbligato era durato diversi giorni e non poteva pretendere che le sue prime parole risultassero cristalline.
<< Seth, Seth mi senti? Sono Leah. >>
Prese             l’altra mano libera.
<< Ciao sorellina. >>
Gli occhi ci si riempirono di lacrime e iniziammo a piangere a dirotto come due fontane.
La felicità mi pervadeva il corpo con un calore inaspettato e la commozione si riversò, straripando da me, incontrollata.
Sentendoci piangere accorsero tutti pensando al peggio, ma rimasero a bocca aperta quando videro il sorriso incerto del piccolo Clearwater aprirsi sul suo muso stanco.
<< Ehi! >>
Fu l’unica cosa che riuscì a dire.
Carlisle si avvicinò fulmineo e prese a controllare le sue funzioni vitali tra cui la pressione e i battiti cardiaci.
<< Come sto dottore? >> chiese incerto.
<< Alla grande Seth, non sono riusciti a fermarti né il veleno, né l’infezione. >>
Seth si rilassò del tutto a quelle parole.
Restammo lì per qualche minuto ancora, poi il nonno sentenziò che aveva bisogno di riposo e, uno alla volta, di malavoglia, uscirono tutti dalla stanza tranne Jacob, Leah che non aveva intenzione di schiodarsi neanche morta ed io che racimolavo con tutta calma i miei attrezzi per il lavaggio, ancora lì sul suo letto.
<< Dov’è Nahuel? >> domandò Seth non vedendo il suo caro amico al nostro fianco.
Io e Jacob ci guardammo interdetti, poi mi afferrò il braccio aiutandomi ad alzarmi e facemmo per uscire dalla stanza.
Non erano affari nostri; era venuto il momento per Leah di fronteggiare la sua malsana decisione e noi eravamo ancora troppo arrabbiati per spalleggiarla.
<< L’ho mandato via… >>
Seth sembrò agitarsi e noi facemmo per tornare indietro, ma le parole della ragazza ci bloccarono tutti e tre.
<< … Ma lo riporterò a casa, vedrai. >>
Un sorriso consapevole si affacciò sul suo volto magro come se avesse avuto un’improvvisa illuminazione felice.
<< Stai tranquillo, vedrai che lo troverò. >>
L’abbracciai di colpo senza neanche accorgermene lasciando cadere tutte le cose che avevo in mano: ero così felice e tutta quella contentezza doveva essere dimostrata, espressa in qualche modo.
La strinsi forte a me e lei non si tirò indietro, anzi sentivo che rideva di quella mia reazione.
<< Oh Leah! Sono così felice che tu lo abbia deciso! Mi manca da morire e non potevo pensare di perdere anche te. Verremo con te! >> dissi risoluta guardando Jacob, che intanto ci fissava contento con le braccia conserte.
<< Ci farà bene un bel viaggetto, ma dovremo aspettare fin dopo al matrimonio o Charlie e Sue si arrabbieranno moltissimo. >>
Annuimmo entrambe sorridenti ancora strette nel nostro abbraccio: non l’avevo mai sentita così vicina.
Avevamo qualche giorno per organizzare tutto.



Lo so, lo so... non ho risposto alle vostre recensioni e non ho scusanti. Ho adorato ogni parola che mi avete donato e ringrazio particolarmente chi ha voluto recensire per la prima volta o giù di lì. Prometto che risponderò a tutti.
Ora spero che non mi direte che Leah è psicolabile e che poteva pensarci prima perchè la mia risposta sarebbe a favore della povera Quileute. Ora magari non potete capirla, ma andando avanti con la storia vi giuro che ogni nodo verrà al pettine.
Vi ringrazio enormemente per avermi dato attenzione anche questa settimana e mi scuso se mi sono un po' sfogata la scorsa volta. Il fatto è che sapere se i lettori apprezzano/detestano/amano(!) SAT per me è importante. Infatti non sapete quale piacere provo a vedere le vostre reazioni tramite le parole che mi lasciate. Scrivere è molto complicato (almeno per la sottoscritta) e non per i blocchi dello scrittore o per i sinonimi che alle volte sembrano mancare, ma perchè in quello che creo metto pezzettini di me e questo mi rende insicura ed esposta. I vostri commenti mi fanno sentire compresa ed accettata, per questo li attendo come una boccata d'aria dopo una lunga apnea.
Fine del monologo. Comunque grazie a tutti voi!
Apro un'ultima parentesi: da giovedì ho cominciato a pubblicare una nuova long fiction il cui protagonista è Edward. Se vorrete darci un'occhiata vi indirizzo QUI.
Baci

Pinzy

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: pinzy81