Mi alzo dal letto, vado in bagno per lavarmi e dopo una mezz’oretta sono già pronta. Mamma è lì che mi aspetta in cucina preparando la colazione, le do un bacio sulla fronte, prendo un biscotto e scappo via prima che lei termini la sua solita frase: “La mattina il latte è imp…”, ma sono già uscita. Okay, ripercorro per l’ultima volta questa strada lunghissima mettendo gli auricolari nelle orecchie che mi tengono compagnia fino all’arrivo sotto casa della mia migliore amica: Mary. Come al solito devo aspettare almeno 10 minuti prima che lei scenda, la solita ritardataria! Mi dà un bacio veloce sulla guancia e ci avviamo o meglio, corriamo verso scuola.
Arriviamo davanti all’edificio che prende il nome di liceo scientifico-sociopsicopedagogico, ma che sembra un convento modernizzato. In effetti circa 20 anni fa lo era, ma ora abbiamo laboratori, un campo di calcio ed una sala polifunzionale. La scuola si trova su una piazzetta con tanto di fontanella al centro di Caivano, paesino del sud Italia, mentre adiacente alla struttura c’è un muretto ad altezza d’uomo di solito occupato da studenti del 4-5 anno, quelli che si fanno rispettare.
Ed eccolo, seduto su quel muretto con i soliti amici, il ragazzo più bello e più richiesto della scuola che aspetta proprio me. Simon è un gran bel coglione, come lo definirebbe la maggior parte della gente, ma io ho una cotta per lui dalle medie e proprio un mese fa il coglione si è fatto avanti. Sinceramente non so cosa gli abbia fatto cambiare idea, ma ora come ora non mi interessa, sono una ragazza felice: ho una buona famiglia, mamma, papà e quel rompiscatole di mio fratello Mark, la migliore amica migliore di tutte, Mary e il mio ragazzo, non mi manca niente.
“Buongiorno amore” dico stampandogli un bacio sulle labbra. “Buongiorno a te” ricambia lui con un sorriso, poi continua e scherzare con i suoi amici mentre io e Mary ci avviamo in classe. “Allora Olly stasera ci andiamo alla festa da Effy? Ti prego ti pregoo ti prego!” mi dice Mary. “Uhm non lo so Mary, gli invitati non mi convincono tanto, c’è gente molto snob e sai che non fa per me” ribatto. “Daai quella tr.. ehm, ragazza facile di Madison non potrà certo rovinarci la festa! Ho bisogno di divertirmi, quindi tu mi accompagnerai. E’ un ordine” Sorrido- “Okay, okay non posso disobbedire ai tuoi ordini! All’uscita di scuola avverto anche Simon” dopo averlo nominato Mary mi congeda con un semplice “che palle!” e si dirige al suo banco. Non ha mai sopportato Simon e non si fida per niente di lui data la sua reputazione; è come se si aspettasse che da un giorno all’altro io rimanga delusa.
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