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Autore: Sonoqui87    05/12/2011    3 recensioni
Insomma... era questo il mio progetto. I figli dei figli degli eroi! Mi sono letta un po di storie sulla nuova generazione, e mi sono fatta un po di idee sulle coppie che voi amate, mettendole insieme e facendo sfornare loro tanti bei pargoletti. Spero che la storia vi piaccia, e che voi lasciate una recensione alla vostra lettura, grazie mille e buona lettura!!
Angélique Potter è ritornata dalla Francia, dove ha vissuto fin dalla nascita. I suoi genitori, James e Dominique, avevano deciso di scappare appena saputa la gravidanza. Sono ritornati, e sembra che Angie abbia conquistato il cuore di Fred Weasley III, destinato ad Anica Thomas, la sua attuale fidanzata.
Maximilian Potter, figlio di Albus e Owen Spinnett, è diviso in due. Un potere sconosciuto cresce in lui, ed è indeciso tra il bene e il male, la famiglia o il potere, lui stesso o la maschera che indossa constantemente.
Brianna Finnigan, figlia di Tomàs e Roxanne, è innamorata perdutamente del suo migliore amico: Jhonatan Nott, che conosce dalla nascita grazie all'amicizia tra Alice Paciock ed Aaron Nott, i suoi genitori. Ma la sua mole le impedisce di conquistarlo, e lui ha occhi solo per Anica, la fidanzata di suo cugino.
Poi c'è la famiglia Scamandro, alquanto numerosa grazie alla passione 'irrefrenabile' di Lilian Luna Potter e Lysander Scamandro. Una famiglia scapestrata, ma unita. La crescita e l'intelligenza spropositata di Ivonne, le prime cotte di Chrysanta, il lavoro duro di Newt e le prime esperienze di Damon.
La sfacciataggine di Edith Malfoy, figlia di Scorpius e Rose Weasley, che tratta i ragazzi come giocattoli, e il suo primo amore... che la tratta in ugual modo... riuscirà a ricapitolare e farsi amare?
La goffaggine di suo fratello Abraxas, e la sua strana scoperta... Tanti altri protagonisti, che faranno da sfondo a questa storia, che è un unico intreccio magico.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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E che brucia questo amore, più del fuoco. - 4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Non sei venuto nemmeno a trovarmi. - sussurrò una voce flebile alle sue spalle. Max non si girò, continuando a prestare attenzione al libro che stava leggendo fino all'arrivo di Edith, che storse la bocca, rassegnata.

- Avevo cose più importati da fare. - rispose, spezzandole il cuore.

- Giusto. - rise Edith, strigendosi nel mantello e dandogli le spalle. Alan le aveva detto la verità, Max non era andato a trovarla, se n'era fregato altamente. Aveva avuto qualcosa da fare... che era molto più importante di lei.

- Non fare la vittima, Malfoy, sei tu che hai voluto far visita all'infermeria. Non è semplice affogare nel lago nero, tranne se ti ci buttano. Ma credo che con te nessuno l'abbia fatto. - sbuffò Max, sfogliando svogliatamente le pagine del libro.

 

“È come se stessi urlando, e lui non mi sentisse. Soffoco nei miei sentimenti, ed è lui stesso a stringermi le mani alla gola. Non vuole che tra di noi ci sia niente, e io nemmeno so perché. Mi allontana, poi mi stringe, mi confonde, ma in realtà non mi vuole. Mi usa, e io sono contenta quando lo fa.” Sussurrò Edith, ed Alan la guardò in modo strano, quasi come se percepisse le sue sensazioni e le sentisse proprie.

“Sei strana forte, sai?” ridacchiò, facendole scuotere il capo.

“Sono solo innamorata.”Bisbigliò, sogghignando.

 

 

Edith scosse il capo, stringendo le mani a pugno. La conversazione fatta due giorni prima con Alan Paciock le era appena saltata alla mente, e le risultava più ridicola che mai. Lei non amava Max, e l'avrebbe ammazzato se avesse potuto.

-Fanculo, Max, io non sono il ripiego di nessuno. Se hai cose più importanti da fare, scopati qualcun' altra. - sibilò, risentita.

 Max finalmente alzò il viso e la esaminò con i suoi occhi. Quegli occhi che riuscivano a metterle i brividi, che le gelavano l'animo e riscaldavano il cuore.- Sicura? E dopo con chi sfogherai i tuoi istinti da troia repressa? - sputò velenoso, bloccandole il respiro.

Gli occhi di Edith divennero gelidi, impenetrabili, e Max quasi si pentì di quel che aveva detto. Tuttavia non se lo rimangiò dinnanzi a lei, anzi... diede forza alle sue parole con un ghigno ironico.

- Con tuo padre, come la scorsa estate quando tu e tua madre eravate in egitto, con Bill. - sibilò Edith, perfida. Max sgranò gli occhi e si alzò di scatto.

- Oppure con Paciock, chissà... forse ha doti che nessuno ha mai scoperto. Con Fred... oppure con Nott? Se voglio posso sfogare i miei istinti con tutta Hogwarts, dolcezza. - sussurrò, e in un attimo fu sbattuta al muro da un Maximilian furioso.

I suoi occhi erano neri tant'era la rabbia.

- Puttana. – sibilò, a pochi centimetri dal viso di lei, stringendole le mani alla gola. - Oh... dici che sono una puttana? Io? E tu... cosa sei, Potter? Un ragazzo che si nasconde dietro una maschera ridicola, e che sfoga i suoi istinti sessuali con una repressa. - Rise Edith, guardandolo disgustata.

- Per Merlino... ma cosa ho fatto di male per averti incontrato? E toglimi le mani di dosso! - urlò, spingendolo lontano.

- Non mi sembrava ti dispiacesse, due mesi fa. - sibilò Max, facendole stringere i denti. - Sì, non mi è dispiaciuto nemmeno ieri sera in infermeria, quando mi sono scopata Jhonson. - ridacchiò Edith.

- Non lusingarti, non provo niente per te, come non provo niente per gli altri. Sei solo il mio passatempo preferito. - Aggiunse, gelida, guardandolo dall'alto in basso.

- Ma ora mi hai stancato anche tu, preferirei farmi un cane, piuttosto che farmi toccare ancora da te. - sussurrò, sogghignando con ironia. Max le si avvicinò, arrivando a pochi centimetri dal suo viso.

Respirò sulla bocca di Edith e intrecciò le proprie dita con le sue.

- Ripetilo, ora. - mormorò, accostando la fronte contro quella di lei, che trattenne il respiro per non aspirare quel profumo che le faceva perdere il controllo, i sensi, la dignità.

- Avanti... - ridacchiò Max, accarezzandole un fianco con l'altra mano. Edith non fiatò, ma non distolse nemmeno lo sguardo. Era come ipnotizzata, ammaliata da quel serpente incantatore che l'avrebbe prima avvelenata e poi si sarebbe nutrito con la sua carcassa.

- Tu... sei innamorata di me e nessun'altro. - disse Max, infilandole la mano sotto la gonna della divisa e facendole sgranare gli occhi. - Tu... desideri me e nessun'altro, vai con gli altri solamente per attirare la mia attenzione. – disse Max, per poi zittire le proteste di Edith con un bacio.

E fu come rinascere. Edith lo strinse a sé, soffocando un gemito. Allacciò le proprie gambe attorno alla vita di Max, e gli slacciò velocemente i pantaloni. Non le importava il posto, non le importava perché... l'importante era lui.

Oh, Max aveva ragione. Lei era una troia, ma era la sua troia, e questo lo sapevano tutti. Lei perdeva la dignità con Potter nei paraggi. Perdeva l'orgoglio, il senso della ragione, l'anima e i battiti del cuore.

Soffocò nella libidine dei loro abbracci, e nel calore del loro punto di incontro.

Perché lei viveva per lui, perché lui era dentro lei.

Indissolubilmente.

 

 

 

Brianna si sciolse i capelli, e si massaggiò il cranio, sfinita. Erano da poco finiti gli allenamenti del Quidditch, e lei era stanchissima.

Gli spogliatoi erano vuoti, e lei doveva urgentemente farsi una doccia. Con gesti meccanici si tolse la divisa da Quidditch, rimanendo in intimo. Sarah, maledetta donna, l'aveva costretta ad usare 'biancheria sexy'.

A cosa le servisse? Nemmeno lei lo sapeva. Le aveva detto che doveva abituarsi a quel tipo di abbigliamento se voleva far colpo su Jhon. Ma lei non voleva mica farselo! Voleva solamente che lui ricambiasse i suoi sentimenti...

Erano oramai mesi che lui la evitava, cambiando strada appena la vedeva. Cos’ aveva fatto di sbagliato? Insomma, non aveva detto nulla di strano o fatto qualcosa che avrebbe potuto infastidirlo.

Brianna sbuffò, guardandosi allo specchio: quel perizoma bianco era una tortura sulla scopa, e con tutte le maledizioni che aveva lanciato a Sarah sicuramente era caduta per le scale o si era fatta male. Il reggiseno bianco di pizzo le alzava il seno piccolo, strizzandoglielo e facendolo apparire più grande del normale.

Era ridicola, e Jhon non l'avrebbe mai guardata come una 'ragazza'. Non l'avrebbe mai amata, di questo ne era certa. Stava quasi per sbottonarsi quel maledetto reggiseno quando Jhon entrò nello spogliatoio senza chiedere il permesso.

- Merda. - disse Jhon, spalancando la bocca e gli occhi. Arrossì, distogliendo lo sguardo e indietreggiando, ma questa volta Brianna non gli diede occasione di scappare.

- Non osare oltrepassare quella porta, capito Jhon? Ora porta il tuo culo rognoso su questa panca e mi dici cosa cazzo ti succede, porca Morgana! - strepitò Brianna, dando sfogo al suo colorito linguaggio.

- Ehm... ma io... - balbettò Jhon, evitando di guardarla. - E guardami quando parlo! Mi dici perché mi stai evitando? Sono la tua migliore amica, idiota con l'encefalogramma piatto. - sbraitò Brianna, mentre J la guardava con tanto d'occhi, spaventato.

- Un giorno, le tue palle si svegliano all'incontrario, e tu mi eviti. Sono passati due mesi, quando smetterai di fare il bambino e affrontarmi? Cos'ho fatto di male? Eh? - urlò, sfogando tutta la sua rabbia e dimenticando di ritrovarsi in intimo.

- Brianna... - la richiamò Jhon, ma niente, la ragazza continuava ad inveire contro la sua 'stupidità', insultandolo a più non posso.

- Brianna! - urlò, attirando la sua attenzione. Rirì si zittì, mordendosi le labbra. - Non ti sto evitando per una particolare ragione. -

Bugia.

- Ma questo è un periodo un po’ nero, e ho bisogno di stare solo per capire determinate cose. -

Bugia.

- Non sapevo che ti avrebbe ferito a tal punto. - sospirò infine, guardandola con occhi da cucciolo. - E che tu sei il mio migliore amico... e da un momento all'altro mi eviti. - mormorò la ragazza, guardandosi la punta dei piedi.

Jhon sospirò, alzandosi e abbracciandola stretta. Brianna ricambiò, poggiando il viso nell'incavo del suo collo.

- Ti voglio bene, sciocca. - sospirò, accarezzandole i capelli. - Anch'io. - mormorò Brianna, ma aggrottò le sopracciglia quando il suo ginocchio toccò... qualcosa di...duro.

Abbassò lentamente lo sguardo, e, stranamente, invece di inveire contro Jhon, scoppiò di gioia.

Lui... lui allora provava attrazione sessuale per lei!

!

Con occhi sognanti rimase lì, a fissare il cavallo dei pantaloni di Jhon, che sbiancò pericolosamente.

- Ehm... io... - balbettò, allontanandola da lei. Brianna sogghignò, ma Jhon, temendo qualche ritorsione, se la diede a gambe.

Brianna urlò di gioia, e cominciò a saltare per la stanza. Nonostante volesse il suo amore, e non solamente attrazione sessuale, quello era già un gran passo.

Si annotò mentalmente di baciare Sarah in fronte appena l'avesse vista.

Era un genio quella ragazza!

   
 
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