Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: StarfireE    06/12/2011    11 recensioni
Charlie, diciasettenne britannica, costretta a muoversi e a viaggiare sempre a causa del lavoro della madre.
Un maschiaccio nel vestiario, nessuno ha mai notato che dietro quella stoffa, si nasconde una ragazza con una grande passione e un gran talento per la danza.
Arrivata nel nuovo paese, avrà dei problemi con i bulli della scuola.
***
Charlie raccolse una matita che era finita sul pavimento, ma quando si rialzò si trovò davanti Liam che l’osservava a braccia incrociate.
Solo allora notò che indossavano la stessa giacca.
La ragazza lo guardò spaventata, e il biondo l’afferrò alzandola da terra.
-Ci vediamo fuori.- sussurrò, facendola poi cadere e allontanandosi con il resto del gruppo.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Charlie era ancora sdraiata sul letto dolorante, quando sentì la porta di casa aprirsi.
Sua mamma doveva essere tornata dal lavoro, così si alzò per evitare di essere tempestata di domande.
Raggiunse la cucina, come se niente fosse e si sedette al tavolo aspettando paziente il pranzo.
Poco tempo dopo si ritrovò con un piatto di pasta fumante davanti agli occhi.
Le due iniziarono a mangiare, in silenzio.
Ormai era diventata un’azione abituale, a sua mamma non importava di lei e Charlie c’aveva fatto il callo.
Poche volte si interessava di com’era andata la giornata, giusto perché doveva averlo letto su qualche “manuale per i genitori”, forse.
E quel giorno, nonostante le preghiere di Charlie perché non accadesse, lo fece.
-Come sta andando a scuola, tesoro?-
La ragazza masticò lentamente un fusillo.
-Bene.- rispose fredda e distaccata.
-Le materie come sono?-
-Fattibili, nulla di particolare.-
Annuì, e il silenzio ritornò nella stanza, spezzato solo dal rumore delle posate.
Charlie tirò un sospiro di sollievo, credendo che l’agonia fosse terminata, ma si sbagliò.
-Hai cominciato a farti nuovi amici?-
“No mamma, sai che ha relazionarmi faccio schifo, anzi no, non lo sai, non lo hai mai saputo visto che non sai un cazzo di niente sui miei 17 anni di vita. Se davvero fossi informata sapresti che hanno cominciato a prendermi di mira dei bulli del cazzo notando solo la mia espressione, e che questo posto mi fa proprio schifo.”
La mora sorseggiò l’acqua, e trattene tutte quelle parole che avrebbe voluto sputargli in faccia.
-Ci sto lavorando.-
Sua mamma annuì, poi controllò l’orologio.
-E’ tardi, devo tornare al lavoro.-
Si alzò dal tavolo, afferrando la borsa.
-Non so se ci sarò a cena, stasera inizio gli allenamenti di dan…-
La ragazza non fece in tempo a finire la frase, che la donna era già uscita sbattendo la porta.
Charlie si tolse la berretta, e si passò una mano fra i lunghi capelli castani.
Era una cosa che faceva sempre quando sentiva il bisogno di rilassarsi.
Sentiva la necessità di distrarsi, e visto che l’unico modo per farlo era la danza, senza pensarci un attimo in più preparò la borsa e si mise il giaccone.
Prima d’uscire si fermò un attimo davanti allo specchio, alzandosi la maglietta.
Appena sopra il fianco destro era già visibile un grosso livido sul violaceo.
La ragazza si sfiorò leggermente il ventre.
“Quel figlio di puttana di Payne.”
Pensò, aprendo la porta e andando contro il freddo inglese.
 

Nonostante la scuola di danza non fosse vicina, Charlie preferì andare a piedi.
Sentiva una fitta ogni volta che muoveva la gamba a causa della botta, ma teneva duro.
Il dolore non l’avrebbe fermata, aveva bisogno di ballare, e l’avrebbe fatto, anche contro il mondo intero.
Camminava leggera tra una viuzza un po’ affollata, quando il sangue le si raggelò.
Liam Payne, era a trecento passi più in là, abbracciato a una ragazza.
Sentì un brivido percorrerle la schiena.
Si passò una mano sulla testa, e notò di avere i capelli sciolti.
No, non avrebbe potuto riconoscerla.
Presa dal panico si guardò attorno, e notò un piccolo vicolo sulla sinistra.
Girò velocemente l’angolo, sperando di non essere vista.
Ma aveva davvero paura di lui?
La risposta le arrivò chiara e precisa quando Liam si voltò a guardarsi alle spalle, prima di tornare a parlare con la biondina.
Sì.
Quel ragazzo la terrorizzava talmente tanto da costringerla a nascondersi dietro un fottuto cassonetto dell’immondizia.
Finalmente i due si allontanarono e Charlie poté riprendere a respirare regolarmente.
Afferrò i capelli, e li raccolse in una coda che nascose poi nella berretta, tornando sulla strada principale.
L’era andata bene, stavolta.
Proseguì veloce, e cominciò ad intravedere la scuola in lontananza.
Ad un tratto, qualcuno l’afferrò per il braccio.
-Che ci fai qui, sfigato?-
Harry l’aveva fermata.
Charlie fece per controbattere ma il riccio la zittì.
-Non sai che adesso là c’è un corso di danza?- indicò la palestra –Solo le ragazze lo frequentano. Sei frocio per caso?-
La ragazza sentì la rabbia salirle.
-Credo che tu mi stia confondendo con te.-
Nemmeno lei riuscì a credere della risposta che gli aveva appena dato.
-Come hai detto? Ora ti faccio vedere io.-
Il ragazzo caricò il pugno, e Charlie si coprì velocemente il volto con le mani, ma qualcuno lo bloccò.
-Che fai? Vuoi farmi perdere tutto il divertimento?-
La mora aprì lievemente le dita, per vedere a chi apparteneva la voce.
Quello, o meglio, chi intravide la fece rabbrividire.
Liam e la ragazza di prima erano di fianco ad Harry, guardandola sorridendo.
-Scusami, tesoro, ci vediamo più tardi uhm? Ti chiamo stasera.- disse rivolto alla biondina, la quale annuì per poi allontanarsi lasciandoli soli.
-T’avevo detto che dovevi starci lontano, sei sordo?-  Aggiunse poi, rivolto a Charlie.
-Mi sa che qua qualcuno si stia proprio cercando i guai.- aggiunse l’amico.
Il biondo rise, mentre la ragazza era bloccata dal terrore.
-A te l’onore Harry.-
Il riccio fece un cenno beffardo all’amico, per poi tirare un pugno dritto allo stomaco della ragazza.
Charlie si piegò in due, portandosi le mani alla pancia, trattenendo le urla.
-Stai molto attento a quello che dici amico.- aggiunse Harry.
Liam le tirò su il viso, scagliandole un altro colpo diretto al labbro.
Stavolta non riuscì a trattenersi, e gemette di dolore.
-E questo è per aver offeso il mio amico.- sussurrò il biondo divertito. –Ci si vede in giro, frocetto.-
I due si allontanarono veloci.
Charlie si passò una mano sulle labbra, e notò che stava perdendo sangue.
Aprì lo zaino e prese un fazzoletto per ripulirsi.
Poi riprese la strada verso la palestra, maledicendosi di non aver preso la metropolitana.

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: StarfireE