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Autore: ToXiWiN    06/12/2011    3 recensioni
Lui. Il male, la tentazione, la lussuria. Qualcosa di troppo opposto a Lei per poterlo anche solo amare.
Lei. Il bene, la purezza, il pudore. Qualcosa di troppo opposto a Lui per poterla anche solo desiderare.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Quando il cielo cambia colore.










Lui. Il male, la tentazione, la lussuria. Qualcosa di troppo opposto a Lei per poterlo anche solo amare.
Lei. Il bene, la purezza, il pudore. Qualcosa di troppo opposto a Lui per poterla anche solo desiderare.

 
 

Ancora non riusciva a crederci! Albus, il suo maledetto cugino Albus, aveva proposto a Malfoy di andare in vacanza con loro per le festività natalizie dopo quello che era successo e senza nemmeno chiederle un parere…che sarebbe stato sicuramente negativo. Come aveva anche solo potuto pensare che lei sarebbe riuscita a passare una settimana con Malfoy senza uccidersi a vicenda. Sbuffò sonoramente così che tutti i membri della cabina in cui si trovava potessero capire il suo disappunto.
Quattro ore in treno con Malfoy, quattro ore con il suo peggior nemico. E la cosa che più la rendeva furiosa era che non sarebbero bastate quattro ore per toglierselo di torno, ma bensì una settimana!
- Weasley, hai intensione di tenermi il muso per tutte le vacanze? – chiese ad un tratto il biondo mentre la guardava scocciato.
Rose alzò gli occhi dal libro che stava leggendo solo per fulminarlo con un occhiataccia, riportando poi nuovamente l’attenzione sulle pagine cercando di concentrarsi il più possibile per riuscire a scacciare il pensiero di avere Malfoy a neanche due metri di distanza. Non aveva più detto una parola da quando aveva perso ogni singola battaglia per far rimanere quell’energumeno da solo ad Hogwarts e loro andare felici e contenti alla tana senza impicci fra i piedi. Ci aveva provato in tutti i modi, ma si vedeva che Albus tenesse di più all’amicizia con quell’essere che alla sua. L'unica cosa che le impediva ancora di non alzarsi e prendere a pugni quel deficiente che aveva seduto proprio davanti a se era solo il ricordo del bacio di quella mattina che la calmava facendole pensare che a Thomas, comunque, non gliene importasse niente di quello che era successo.
Ad un certo punto il libro le scivolò dalle mani, o meglio qualcuno lo prese togliendola da quel mondo tutto suo, cosa che nessuno, e dico, nessuno si sarebbe mai azzardato di fare conoscendola almeno un po'. Infatti, il biondo se ne stava con il suo libro in mano rigirandolo da una parte all'altra, come non sapendo da che parte guardarlo, e squadrandolo come se fosse una forma aliena appena caduta sulla terra...in effetti, povero angelo, deve essere il primo libro che avesse mai preso in mano. Tutto il resto dei presenti nella cabina, a quel gesto così improvviso alzarono lo sguardo allarmati, consapevoli della gravità della cosa, passando gli occhi da Rose a Scorpius non riuscendo nemmeno a prevedere quale potesse essere la reazione della rossa.
- Quello che hai fra le mani, Malfoy, si chiama libro! - sbraitò lei togliendoglielo di dosso e stringendoselo al petto, per poi alzarsi e, sbattendosi la porta della cabina,  iniziò a camminare a passo spedito per il corridoio in cerca di un vagono vuoto dove avrebbe potuto sedersi e mettersi a leggere in santa pace senza l'impiccio di nessun biondo platinato. Lo trovò quasi subito, il treno non era pieno come al solito dato che molti ragazzi quell'anno erano rimasti a Hogwarts per le vacanze. Aprì la porta e si accomodò all'interno, incrociando le gambe sul seggiolino e riaprendo il libro alla pagina in cui era rimasta, non riusciva a concentrarsi però. Il pensiero continuava a ritornare a quello stupido di malfoy, nemmeno un ragazzo che le interessava era mai stato così presente fra i suoi pensieri, aveva ancora ben impressa nella mente l'immagine del labbro spaccato di Malfoy e, purtroppo per lei, non riusciva a non dispiacersene. Era questa la cosa che più la mandava in bestia, il fatto di doversi dispiacere per un deficiente solo perchè aveva fatto a botte per lei, e quella domanda continuava a ronzarle per il cervello...perchè aveva fatto a botte per lei?
- Rosie?
Alzò lo sguardo di scatto, richiamata alla realtà dalla voce familiare di suo cugino. Lo guardò per un attimo, ricordandosi poi che aveva deciso di tenergli il muso e quindi spostò di nuovo lo sguardo verso il libro ma senza darsi nemmeno la pena di leggere una riga. Sentì i passi all'interno dello scompartimento e poi il suono di  un corpo che si andava a scontrare con un seggiolino...accidenti che delicatezza!
- Senti Rose...so che sei incazzata con me, ma...- sospirò -...Malfoy sta passando un brutto periodo e non volevo che rimanesse da solo ad Hogwarts o abbandonato in qualche enorme casa marmorea!
- Certo...come se a lui mancasse la compagnia! - sbottò la rossa, seccata da quelle parole che facevano sembrare il ragazzo che le rovinava la vita da sette anni un angioletto non capito che l'unica cosa che cercava era attenzioni. Baggianate!
Albus si passò una mano fra i capelli scuri, piegando poi un gomito sul ginocchio e appoggiando la testa sul palmo aperto della mano, sembrava veramente sfiaccato da quella situazione, ma Rose non si faceva intenerire così facilmente soprattutto se di mezzo c'era Malfoy, nonchè il migliore amico del traditore che aveva davanti.
- Rose, per favore, ascoltami per una buona volta! Non ho intenzione di passare tutte le vacanze a sentire tu e Scorpius che…
- Malfoy!
Albus alzò gli occhi al cielo, sul punto di avere una crisi di nervi.
- …Malfoy…- disse alla fine con tono particolarmente seccato - …che litigate in continuazione. Se hai intenzione di fare questo allora dimmelo subito così avverto i miei e ce ne torniamo tutti a Londra nel nostro appartamento invece che stare tutti insieme alla Tana!
Rose alzò allarmata lo sguardo verso il cugino, non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo, sarebbe stato fuori da ogni regola! Non avevano mai passato un Natale separati, non potevano di certo farlo quell’anno per colpa di uno stupido che tentava in tutti i modi di farla impazzire! Lo sguardo di Albus però non ammetteva repliche e Rose si rese conto di ritrovarsi davanti a due scelte che avrebbero modificato per sempre il suo rapporto con il suo cugino preferito. Alla fine gonfiò le guance, buttò il libro sul seggiolino accanto a lei e si strinse le braccia al petto assumendo un’espressione talmente buffa che il moro si trattenne a stento dal mettersi a ridere.
- Ok…vedo di darmi una calmata… - borbottò nascondendo la faccia nella sciarpa di lana che portava al collo.
- Non ho capito bene! – la prese in giro Albus alzando un sopracciglio scettico, meritando uno sguardo omicida da parte della rossa davanti a lui.
- Ho detto che vedo di darmi una calmata! – sbraitò poi – Ma di al tuo amichetto di starmi alla larga!
Lui si illuminò sorridendo a trentadue denti e Rose si sentì almeno soddisfatta di aver reso felice il cugino, giocandosi però la sua bella vacanza tranquilla all’insegna dello spirito natalizio e della tranquillità. Il ragazzo si sporse verso di lei tenendo la pelle della guancia destra e disse con sguardo dolce:
- E adesso un bacio che così torno a minacciare il biondo con una carica in più!
Lei alzò gli occhi al cielo e si sporse schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia per poi lasciarsi ricadere sul seggiolino appena dopo aver recuperato il libro e averlo riaperto alla pagina lasciata in sospeso. Non appena il cugino si alzò per tornare nell’altro scompartimento però lo fermò mettendogli una gamba davanti e con lo sguardo di chi la sa lunga, disse:
- Tu piuttosto…vedi di darti da fare con Dominique! Non voglio assistere ad altre scene come quella della settimana scorsa!
Lui sorrise, probabilmente addolcito dalle attenzioni che gli rivolgeva la cugina, attenzioni che non rivolgeva a nessun altro a causa del suo carattere burbero e per questo si sentiva importante…come se essere considerato dalla sua cugina preferita, dopo Dominique naturalmente, lo rendesse la persona più felice del mondo.
- Tranquilla! Farò del mio meglio! -  e detto questo uscì dallo scompartimento lasciandola alla sua lettura.
Le tre ore successive passarono velocemente visto che nessuno, dopo la sbottata che aveva fatto a Malfoy, aveva avuto il coraggio di andare a vedere in che condizioni fosse la rossa che dal canto suo era stata tranquillissima riuscendo anche a finire il libro iniziato appena il giorno prima. Quando sentì il rumore dei freni e la voce che annunciava l’arrivo a Londra si alzò in piedi di scatto ritornando nella cabina precedente dove recuperò il baule senza degnare di uno sguardo Malfoy, che era l’unico ancora presente al suo interno. Con sua grande sorpresa notò che non fece nessun commento sarcastico, niente di niente, semplicemente si limitò ad abbassare lo sguardo e a lasciarla passare per prima dalla porta del vagone. Non appena mise piede sul primo gradino l’aria frizzante di dicembre le sferzò il viso quasi costringendola a chiudere gli occhi, era quasi a casa mancava poco. In quel momento si accorse che poco importava se c’era anche Malfoy, la cosa importante era stare insieme a tutta la sua famiglia che almeno per una settimana le avrebbe fatto dimenticare la presenza di quell’essere che in quel momento stava zitto dietro di lei.
Fece un passo avanti, pronta a scendere, ma il baule che, non si sa come, era più pesante di quanto immaginasse la fece sbilanciare in avanti. Chiuse gli occhi di scatto pronta a picchiare la faccia per terra e a fare la peggior figuraccia della sua vita proprio davanti agli occhi del suo più acerrimo nemico, non che gliene importasse del suo giudizio, ovvio, ma così avrebbe avuto un motivo in più per prenderla in giro.
Un braccio forte però arrestò la sua caduta e quelle del baule ritirandola indietro, le spalle attaccate al corpo muscoloso del suo salvatore il cui nome, purtroppo per lei, stava già iniziando a fare capolino nella sua mente.
- Weasley attenta a dove metti i piedi!
Si girò di scatto ritrovandosi davanti a Malfoy che stranamente non aveva dipinto sulla faccia il solito ghigno divertito che normalmente gli appariva durante quelle situazioni, piuttosto sembrava quasi scocciato e forse...preoccupato? No, non poteva essere, Scorpius Hiperyon Malfoy non poteva essere preoccupato, non per lei almeno! Per la seconda volta in sua presenza, il che era una cosa stranissima, non sapeva cosa dire. Non sapeva se rispondergli con un commento acido come al solito o ringraziarlo per averla salvata da una ovvia rottura del naso e di tutti gli elementi che comprendevano la sua faccia.
- Scusa...ehm...grazie...- balbettò dopo una serie di pensieri, uno più assurdo dell'altro.
Scese di corsa i gradini, recuperando il baule una volta scesa e dandogli le spalle per impedirgli di vedere il rossore che le stava nascendo sul viso, si diresse a passo spedito verso l'enorme gruppo che comprendeva tutta la famiglia Weasley/Potter, strizzò un po' gli occhi, sentendo nel frattempo i passi del biondo raggiungerla, per capire chi ci fosse ad aspettarla. La risposta era semplice: tutti! Accelerò il passo e sorrise quando il padre le andò in contro abbracciandola.
- Rosie! - cantilenò Ron strizzando il più possibile la figlia, che arrossì di botto per farsi vedere da Malfoy coccolata dal papino.
- Ehm...pà, così mi soffochi! - borbottò lei.
Il rosso alzò lo sguardo, lasciando libera la figlia che si allontanò di un metro da lui in un nanosecondo, non che si vergognasse di suo padre, ma farsi vedere in atteggiamenti “intimi” con la sua famiglia davanti a Malfoy la metteva stranamente a disagio. Ron alzò lo sguardo ed incrociò quello del biondo davanti a lui che, proprio come Rose si aspettava, non abbassò gli occhi ne diede cenni di timidezza, nel frattempo una chioma castana, ricciola come la sua, la investì e due braccia esili le circondarono le spalle.
- Tesoro! – trillò Hermione, evidentemente entusiasta di riavere la sua bambina a casa.
- Ciao, mami! – le rispose la rossa strizzandola, per poi allontanarla e guardare stupita il padre quando questo se ne usci con un:
- Mi sbaglio o ti avevo avvertito che tuo nonno non avrebbe sopportato che tu sposassi un Malfoy?
Gli occhi le si sgranarono, le guance si imporporarono ancora di più e la lingua le si annodò impedendole di fare un qualsiasi discorso di senso compiuto. Suo padre pensava che Malfoy fosse lì per lei? Da una parte voleva mettersi a ridere, dall’altra stava provando una marea di sentimenti che non riusciva né a districare né a capire…per quale motivo non riusciva a ribattere nulla?
- Stia pure tranquillo, signor Weasley! Io e sua figlia ci odiamo cordialmente! – lo tranquillizzò il ragazzo alzando le mani sopra la testa dopo aver appoggiato a terra il baule – Sono venuto con loro solo per Albus!
Lo sguardo di Ron sembrò rilassarsi e così anche i suoi muscoli che fino ad un momento prima erano stati tesissimi nonostante le carezze rassicuranti della moglie che cercava, inutilmente di calmarlo…in fondo il caratteraccio Rose doveva averlo pur preso da qualcuno! Ad accorrere in aiuto di Malfoy e della rossa che sembrava essersi persa a quelle parole, arrivò Albus che si posizionò davanti allo zio facendo segno all’amico di farsi avanti, il biondo ubbidì leggermente titubante.
- Ehm…zio, avevo pensato di invitare Scorpius alla Tana, non è un problema, vero? – chiese con voce anche fin troppo melensa.
Il rosso in questione sembrò pensarci un po’ su passando ripetutamente lo sguardo dalla figlia, al nipote all’intruso biondo lì presente, per poi ricominciare il giro con sguardo sempre più accigliato fino a che Hermione, che di pazienza non ne aveva poi tanta, si stufò di quella situazione e scansando in malo modo il marito e sporgendosi verso il ragazzo sorridendo dolcemente disse:
- Certo, non c’è nessun problema! Forza prendete i bauli e partiamo, Molly sta preparando la cena da una settimana ormai!
Rose e Albus risero immaginandosi la loro nonna alle prese con pentole e cucchiai per la sua strana mania di cucinare senza usare la magia, Scorpius invece sembrava alquanto scettico, come se quell’affermazione fosse stata una cosa tutta nuova per lui. E come poteva non esserlo? Il principino aveva elfi domestici su elfi domestici a servirlo e a preparare ogni possibile pasto immaginabile. A quel pensiero Rose sbuffò raccogliendo da terra il baule e avviandosi verso il resto del gruppo disse a Malfoy, quando furono abbastanza vicini da essere udita solo da lui:
- Vedi di non rovinarmi la vacanza, Malfoy!
Lui, con enorme sorpresa e irritazione di lei, le posò una mano sul fianco attirandola a se e le sussurrò in un orecchio:
- Tranquilla, Weasley…cercherò solo di migliorarla!
Lei lo scansò in malo modo per poi accelerare il passo e raggiungere tutti gli altri per salutare tutti, Scorpius per tutto il tempo rimase in disparte, in silenzio, a fissarla in modo strano…un modo, per quanto lei si sforzasse di rimanere concentrata suoi baci e gli abbracci, che continuava ad attirare la sua attenzione ed il suo sguardo. Non riusciva a capire cosa stesse succedendo, non riusciva a capire perché il comportamento di Malfoy fosse cambiato così radicalmente nei suoi confronti, ma soprattutto non riusciva a capire perché lei non riusciva ad esserne del tutto irritata come succedeva fino ad una settimana prima. Da quella fatidica conversazione con la Nott era cambiato tutto, soprattutto il modo di pensare nei riguardi di Malfoy…o forse semplicemente il fatto di pensare a Malfoy!
- Forza tutti in macchina, si parte! – trillò Ginny, non appena furono terminati i convenevoli.
Fu un serio problema riuscire a fare entrare tutto il branco più i bauli in due sole macchine magiche, anche l’incantesimo di Estensione era riuscito a fare poco, alla fine Rose, senza sapere come, si ritrovò spiaccicata fra il finestrino e Malfoy che a sua volta era spinto verso il corpo della rossa da Albus.
Il silenzio imbarazzante che calò non appena la macchina fu messa in moto non durò a lungo visto che Hermione, che aveva da sempre odiato i silenzi, si preoccupò subito di interromperlo chiedendo cortesemente:
- Allora, Scorpius…la tua famiglia è andata in vacanza? – poi non appena si accorse che la sua domanda poteva essere stata fraintesa si affrettò ad aggiungere – Cioè, non che ci dispiaccia averti qui, sono molto felice che tu e Rosie siate amici… – Rose si mise a picchiare la testa nel vetro del finestrino e Albus e Scorpius riuscirono a stento a nascondere una risatina - …solo che magari…cioè pensavo…non ti dispiace passare il Natale lontano dalla tua famiglia?
Lo sguardo del biondo improvvisamente si spense, non che di solito esprimesse chissà quali emozioni, ma almeno uno sprizzo di vivacità o ironia e sarcasmo era sempre presente, in quel momento invece era vuoto…vitreo. Il ragazzo fece per aprire la bocca e rispondere alla domanda ma la rossa lo precedette riprendendo la madre con tono scocciato:
- Mamma non essere impicciona! Saranno cavoli suoi!
Rose si sentì subito addosso due sguardi sbalorditi, sicuramente proveniente dai due ragazzi seduti accanto a lei, mentre sentiva a mala pena il borbottio della madre che si scusava arrossendo con un “Volevo solo essere gentile” mentre Ron si metteva a ridere per la reazione della moglie e intenerito le stringeva la mano. Rose per un attimo si fermò a fissare le mani dei genitori intrecciate e come un flash, senza che lei lo volesse naturalmente, le apparve davanti agli occhi l’immagine di lei e Scorpius nella medesima posizione. Il rossore si appropriò ancora delle sue guance rendendola quasi un tutt’uno con i capelli rossi. Doveva essere la stanchezza, non c’erano dubbi!
Il viaggio passò tranquillo, nessuno si azzardò più ad aprir bocca dopo il commento acido della ragazza, si sentiva solo il brusio di sottofondo proveniente dai seggiolini posteriori dove erano accomodati i membri più piccoli della famiglia. Finalmente dopo un ora e mezza di viaggio le ruote della macchina volante toccarono il suolo e tutti i passeggeri scesero, Rose si voltò verso la casa e un enorme sorriso le si stampò sul viso. Era a casa! Poteva essere cadente, malmessa e sicuramente non paragonabile alle ville a cui era abituato il biondo accanto a lei che in quel momento continuava a fissarla ininterrottamente, ma era a casa!
- Rosie! Hugo! Albus! Lily! - urlò Molly appena uscitta dalla porta della Tana e squotendo le braccia in aria per farsi vedere dai nipoti - Un abbraccio forza!
Ad ubbidire all'invito della nonna però furono solo i minori che partirono a corsa e le saltarono letteralmente addosso.
 
La serata era passata, non proprio tranquillissima per l'essere più di una dozzina alla stessa tavola con anche la presenza di un Malfoy fra una marea di Weasley, ma era passata! E cosa poteva fare Rose se non andare nel suo posto preferito?
Si alzò dal letto, con in dosso il pesante pigiama grigio, e, dopo aver recuparato una coperta dall'armadio e cercando di non svegliare il fratello e Lily che per la presenza di un membro in più nella casa era dovuta andare a dormire nella sua stanza, salì sul davanzale della finestra e dopo essersi data un'agile spinta si ritrovò sul tetto. Si avvolse nella coperta non appena sentì il vento freddo entrarle nel pigiama e inziarle a solleticare i lembi di pelle che si scoprivano, con cautela salì fino a dove il tetto era pari e li si appoggiò con la schiena al comignolo caldo che le scaldava la schiena per via del fuoco accesso a tanti piani sotto. Chiuse gli occhi abbandonandosi al contrasto del caldo sulla sua schiena e il vento freddo che le sferzava il viso e si lasciò travolgere dalla marea di pensieri che da due giorni a quella parte continuavano a ronzarle per il cervello. Stranamente, o forse, prevedibilmente, i suoi pensieri andarono subito a ricadere su lui...Scorpius Malfoy! Il che era strano, soprattutto se si metteva in considerazione il fatto che proprio quella mattina era stata baciata dal ragazzo con cui aveva desiderato di mettersi insieme da quando era al terzo anno. Avrebbe dovuto pensare a quello, no? Avrebbe dovuto avere nel cervello l'immagine fissa di Thomas che l'attirava a se e la baciava! Allora, perchè diamine riusciva solo a concentrarsi sull'immagine che qualche ora prima le era apparsa davanti agli occhi di lei e Scorpius per mano? Si mise le mani fra i capelli rossi scompigliandoli ancora di più di quando già non fossero, fino a che una risatina soffocata non le giunse alle orecchie. Si voltò di scatto e si ritrovò davanti a due occhi grigi che la fissavano divertiti, fece uno schizzo all'indietro per allontanarsi da Malfoy che continuava a guardarla.
- Cosa ci fai qui? - chiese irritata e...imbarazzata?
Lui le sorrise, non il solito ghingo che le rivolgeva sempre ed immancabilmente, adatto solo e soltando a prenderlo in giro, un sorriso vero che gli scopriva i denti bianchi e gli addolciva gli occhi che di solito erano freddi e distanti.
- Una passeggiata...- scherzò lui - posso sedermi?
Rose ci pensò un attimo, in fondo sarebbe stato scortese dirgli di no e farlo rimanere lì in piedi al freddo e al gelo, annuì e si spostò un po' per fargli spazio, poi quando lui si fu accomodato e lei lo evve squadrato bene si accorse che in dosso aveva soltanto un paio di pantaloni grigi di una tuta e una maglia leggera a maniche corte. Quel cretino pur di fare il figo si metteva anche a rischio polmonite...che idiota! Dopo aver sbuffato sonoramente per farsi sentire anche da lui disse scocciata mentre gli porgeva un lembo di coperta:
- Stupido, così ti ammali e poi mi toccherà farti da babysitter...sinceramente, Malfoy, non è proprio la vacanza che avevo immaginato!
Lui la guardò stupito per un attimo, come se quel gesto non fosse stato per nulla previsto poi, un po' più goffo di quanto Rose si fosse immaginata le si avvicinò arrivando a toccare la sua spalla con la sua e accomodandosi la coperta sulle spalle. Quel contatto non riuscì a dispiacere la rossa, anzi si maledisse più volte e si diede dell'idiota per provare l'irrefrenabile impulso di accomodarsi meglio e poggiare la testa su quella spalla che sembrava fatta a posta per ospitare il suo capo. Rimasero in silenzio per un bel po', ognuno perso nei suoi pensieri e in contemplazione delle stellle fino a che Scorpius non si decise a rompere il silenzio uscendosene con un:
- Senti, Weasley...che ne dici di una tregua?
Lei lo guardò stranita come se fosse uscito completamente fuori di testa, prbabilmente non aveva capito a pieno il significato della parola "tregua" perchè Malfoy non poteva davvero desiderare di non litighare con lei ogni singolo momento della giornata, era fuori dal mondo!
- Smettila, Malfoy... - disse lei alzando gli occhi al cielo stellato.
- Senti...dobbiamo convivere per una settimana, per colpa di Albus, sarà sicuramente una vacanza più tranquilla se non passiamo tutto il tempo a litigare - disse lui riassumendo la faccia da schiaffi, quel ghigno beffardo che faceva innamorare tutte le ragazzine di Hogwarts.
In effeti, cosa aveva da perderci? Poteva solo andare meglio!
- E che tregua sia allora! - disse ridendo prima di riaccomodarsi con la schiena sul camino.
Forse Rose era davvero diventata pazza!
 


Spazio Autrice:
Saaaaaalve!!
Allora vi prometto che dal prossimo capitolo ci saranno dei capovolgimenti, spero che vi siate accorti che già da questo capitolo i sentimenti di Rose stanno lentamente cambiando.
Va beh, fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacionee!


Nel prossimo capitolo:
“ Immagino che per onorare la tregua un regalo da parte mia sia d’obbligo.
Il tuo nome mi piace tanto, Rose,
non so perché…forse perché ti rispecchia perfettamente!
Comunque, volevo solo farti gli Auguri

e ringraziarti per cose che tu nemmeno immagini e che nemmeno ti dirò mai.
Buon Natale
S.M”

   
 
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