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Autore: Gae8989    27/07/2006    7 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se Harry Potter fosse un film dell'orrore? Sarete immersi nelle più classiche situazioni da film horror e ricordate, come dice la locandina di "Scream", chi urla muore, e in questa storia spero di farvi morire dal ridere!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 6

Capitolo 9 – Profondo Weasley

Piton la guardò completamente esterrefatto. Dopo un lungo silenzio, prese la parola: “Come hai fatto…”

“… a mandare all’aria il tuo piano?” completò Ginny “Beh, caro il mio Piton, forse ignori il fatto che sulle videocassette ci si possa registrare nuovamente. Ho solo premuto il tasto REC al punto giusto e, come vedi, Samara si è trasformata in Maria De Filippi… dovrai riconoscermi il merito di aver ridicolizzato al massimo ciò che avevi realizzato.

Nessuno degli astanti apriva bocca. Erano tutti stupiti, sconvolti: in quel momento pensavano che Ginny fosse più inquietante di Piton.

Benee, facciamo entrarre Ricky, Gianni e Karinaa!” esclamò all’improvviso la De Filippi.

Ginny allora si voltò, prese la bacchetta e disse: “Evanesco” e subito la conduttrice svanì nel nulla.

Il silenzio dominava la stanza, assoluto, quasi tenebroso, finchè Piton non lo ruppe: “Sì, ma non si spiega come tu abbia fatto a sapere del mio piano fin dall’inizio.

“Ho le mie fonti, Piton. Vedi, sia tu che questa combriccola di idioti vi siete presi… come dire? Troppo sul serio, ecco”.

Ginny, ma cosa stai dicendo?” intervenne Harry.

“Sto dicendo che vi siete dimenticati del fatto che siamo in una parodia… tutto quello che ho visto è Harry che fa il paranoico e si spaventa dopo aver visto una videocassetta e aver ricevuto una telefonata in cui gli viene preannunciata la sua morte.” Fece una breve pausa, poi riprese, “Dov’è che l’ho già vista questa storia? Ah, sì… THE RING.”

Poi si avvicinò a Hermione e disse: “Mentre la signorina Granger è stata perseguitata da un maniaco mascherato da spirito della morte.

“Ah, adesso non è più il testimone di Geova?” fece Hermione.

“Zitta! Non interrompermi… ebbene, dicevo che un maniaco patito di film horror ti ha perseguitata in questi giorni… Hermione dovresti sapere che quello che hai passato ricorda un po’la trama di SCREAM.”

Si spostò verso Ron: “Invece il mio fratellino ha iniziato a parlare con delle persone morte e ha nutrito, giorno dopo giorno, un’ insaziabile voglia di uccidere la sua amata Hermione. Ha sfasciato persino la porta della camera da letto… Mi sembra che Jack Nicholson faceva la stessa cosa in SHINING.”

Poi andò là dove il dottor Lecter stava rannicchiato, gli si avvicinò e disse: “E qui abbiamo un caso di omonimia, miei signori. Il personaggio di Hannibal Lecter è già presente ne IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, nonché in altri romanzi e film.

E poi veniamo a me: io stessa sono stata vittima di quello che si potrebbe definire un caso di possessione demoniaca… insomma, è un tema che prolifera nel genere horror e io mi sono comportata un po’ come la bambina de L’ESORCISTA, anche se sono riuscita ad auto – esorcizzarmi.

“E, tu, Piton, in tutto questo hai avuto il ruolo del bastardo che architetta il diabolico piano ai danni dei protagonisti. Vedete, ragazzi, questa storia è così piena di riferimenti che solo i lettori se ne sono accorti, mentre voi vi siete comportati un po’come i personaggi dei film dell’orrore e, se non fosse stato per me, avreste fatto la classica fine da vittime sbudellate. Anzi, a essere sincera, Ron e Hermione all’inizio non si sono presi molto sul serio, ma quando Hermione ha ricevuto la telefonata dell’assassino ha iniziato a farsi prendere dal personaggio; stesso dicasi per Ron. Io sola sono rimasta fuori da ogni schema, fuori da ogni convenzione.”

“E adesso rimarrai fuori dal mondo, Weasley!” esclamò perentorio Piton.

Un lampo di luce verde attraversò la stanza all’improvviso.

Oh no, pensò Harry, ha ammazzato Ginny!

Ma quando il bagliore scomparve tutti si resero conto che se c’era una persona morta, quella non era Ginny Weasley.

Ginny, lo hai ucciso tu?” fece Ron stupefatto.

“Pensavi non potessi farlo?” ribadì con pacatezza.

Ma Ginny, per lanciare una Maledizione senza Perdono si deve voler procurare dolore all’altro, bisogna odiare l’altro con tutte le forze…” disse Harry sconvolto e anche terrorizzato.

“Beh, l’ho ucciso e vi preoccupate pure? Comunque, i motivi per odiarlo ce li ho: l’anno scorso mi spiava mentre mi metteva in punizione: era un guardone del cazzo! Se lo merita.”

“Oh, signorina Weasley, lei mi ha salvato!” fece Lecter, che si era avvicinato alla ragazza.

Ginny replicò molto semplicemente: “Non c’è bisogno di adularmi, anzi, prima di farci i pompini a vicenda, dobbiamo sbarazzarci di questo cadavere.

“Sbarazzarci? Sei forse impazzita?” fece Ron

E cosa dovremmo fare lasciare che lo venga a trovare qualcuno? Non essere ridicolo, fratellino. Su, fai quello che ti dico io e poi potrai farti Hermione.

Costei, non appena udì quelle parole, disse al fidanzato: “Su, ascoltala, Ronnino!”

“Brava, Hermione… questo significa non farsi prendere dal personaggio. Con un po’di tempo tornerete voi stessi. Commentò Ginny.

“Sì” interruppe Harry, “ ma come dovremmo sbarazzarci del cadavere?”

“Ecco, visto che non stai facendo una mazza, renditi utile: va’ in cucina e prendi dei sacchi per l’immondizia, quelli grandi, e intendo ora.” Poi si rivolse a Lecter “Dottore, il suo aiuto ci è indispensabile: dobbiamo caricare quest’ uomo nel bagagliaio della sua auto e dobbiamo gettarlo in mare.”

Harry eseguì quanto ordinato. Poi posero il corpo esanime di Piton nei sacchi e poi lo portarono di sotto. Il dottor Lecter intanto andò a prendere l’automobile. Harry notò che non trovò per nulla strana la situazione. Forse, avendo vissuto per una vita con quella realtà assurda, non doveva trovare anormali le istruzioni di Ginny… ma forse, stava pensando troppo, forse veramente si stava facendo prendere dal personaggio, come diceva Ginny.

Una volta caricato il cadavere nel bagagliaio dell’auto, si diressero verso l’attracco per le navi. Una volta giunti, scesero dalla macchina, aprirono il cofano, presero il corpo e lo gettarono in mare da una banchina.

Fino ad allora, nessuno aveva aperto bocca. Lecter rivolgeva occhiate furtive. Ginny ruppe il ghiaccio: “Bene, ragazzi, ciò che è successo stanotte non dovrete raccontarlo a nessuno, chiaro? Perché se lo farete, vi farò fare la stessa fine di questo stronzo qui.

Tutti la guardavano impauriti, anche se il dottore, più che impaurito, sembrava interessato. Poi disse: “Sto scherzando, ragazzi!” e cominciò a ridere. Anche gli altri risero, ma senza convinzione, come per assecondarla.

Che cazzo vi ridete?” fece brusca “Allora è chiaro ciò che ho detto?”

Tutti annuirono.

Harry pensò due cose, allora: sinceramente in quel capitolo aveva detto poco e niente e forse adesso era proprio Ginny a prendersi troppo sul serio…

Epilogo

Erano cambiate molte cose un anno dopo quei fatti. La minaccia di Voldemort era svanita. Harry scoprì che gli altri Horcrux erano stati già distrutti da Piton, nel tentativo di indebolire il suo signore per poterlo uccidere e diventare il capo di tutti i Mangiamorte; a lui, Harry, sarebbe spettato il compito di finire Voldemort una volta per tutte, ma venne a sapere che a sconfiggerlo definitivamente fu una terribile dissenteria amebica, di cui non si curò, non essendo a conoscenza dell’avvenuta distruzione di tutti gli altri Horcrux.

Dal momento che non aveva avuto più l’opportunità di battersi contro il malefico mago che aveva gettato nell’Ade molte anime forti di eroi… aspetta, quello era Achille... volevo dire il malefico mago che infiniti lutti addusse agli Achei… oops, è sempre Achille… vabbè, dal momento che non aveva avuto più l’occasione di battersi contro il malefico mago che aveva rotto i coglioni a tutti quanti (N.d.A. Adesso ci siamo), la comunità magica aveva cominciato a parlare sempre meno di Harry Potter, insomma lo stava dimenticando poco alla volta. Non fa niente, si diceva Harry tra sé e sé ogni tanto, se lo avessi sconfitto a quest’ora sarei un ospite fisso di DOMENICA IN o un opinionista de LA FATTORIA.

Harry si svegliò la mattina dell’anniversario del morte di Piton, ma non lo sapeva. Si trovava alla Tana.

Pensò di trovare Ron ancora addormentato, ma quando aprì gli occhi, dopo averli stropicciati, si accorse della sua assenza. Scese giù in cucina e lo trovò insieme a Ginny e Hermione (i signori Weasley dormivano ancora).

“Buongiorno.” Disse, salutandoli.

Ma non rispose nessuno: ciascuno di loro stava osservando un bigliettino; Harry fece per chiedere loro che cosa esso fosse, ma vide sul tavolo un altro bigliettino con il suo nome scritto sopra. Lo prese, lo girò e ne lesse il contenuto: SO COSA HAI FATTO LO SCORSO VENERDI’ 13.

Ma che cazzo è?” chiese.

“Non lo sappiamo” rispose Ron, “Lo abbiamo ricevuto tutti e dice lo stesso per tutti. Ma cosa abbiamo fatto lo scorso venerdì 13?”

Ron” intervenne Hermione, “non è quando facemmo l’amore… sì, quando io mi misi quella guepiere che mi avevi appena comprato… non ti ricordi? Quella volta ci incazzammo con Fred e George, perché volevano filmarci e mandare il video su internet…”

“Ricordi male: quello era un venerdì 17.” Disse all’improvviso Harry.

E tu come lo sai?” chiese Ron, rimasto di stucco.

Harry cominciò a balbettare: “Oh… beh… ehm… voi, voi… ecco…”

“Li hai spiati.” Concluse Ginny, in tono professionale.

In quel momento di rosso Ron non aveva solo i capelli, ma anche gli occhi che puntò furibondo sull’amico.

“Sei un pervertito del cazzo, Harry!” esclamò Hermione.

Vabbè” intervenne Ginny per appianare la questione, “sentite, lo scorso venerdì 13 abbiamo ammazzato, o meglio, io ho ammazzato un uomo e voi mi avete aiutato a sbarazzarmi del suo cadavere.

“Ti riferisci a Piton?” disse Ron.

Nooo, guarda, parlavo di John Fitzgerald Kennedy. Ribattè lei, sarcastica.

“Oh, porc…” fece Harry.

“Ciò significa che qualcuno è venuto meno alla promessa fatta nel momento in cui abbiamo gettato il corpo morto di Piton in mare. Fece un breve pausa, poi riprese “E quindi, ciò significa che sta per accadere qualcosa di ben più grave…”

Che cosa?” chiese Hermione.

“Un sequel.”

FINE?

“No, aspetta… un corno che è la fine!” protestò Ginny “GAEEEEEEE!”

“Sì, Ginny.” Disse l’Autore.

“Cos’è questa storia?”

“Un finale in sospeso.”

Gae, questo è il solito stratagemma che usano a Hollywood per fare i sequel… la stessa cosa che hanno fatto con MATRIX”.

“Ha ragione” intervenne Harry, “sinceramente, Gae, non credo sia una buona idea di farci mettere nuovamente a confronto con il mondo dell’horror… oramai abbiamo capito il gioco, sarebbe un po’troppo scontato.”

E a me cosa dovrebbe fregare delle vostre idee? Ve lo dico io: una beata mazza!”

Gae” proruppe Ginny, “se lo fai, ti boicottiamo. Giusto, ragazzi?”.

Tutti, compresi Ron e Hermione, che non avevano preso parte al dibattito culturale, in quanto impegnati, come al solito, in una slinguata, diedero il loro assenso

“E che palle che siete… e va bene, mi inventerò qualcos’altro… peccato, avrei messo la parodia di NIGHTMARE…”

Ma se non l’hai nemmeno visto!” esclamò Ginny.

E come la fai lunga… lo avrei visto prima di parodiarlo, no? Ok, alla prossima ragazzi!” Disse, poi pensò tra sé e sé, la prossima volta devo fare come la Rowling, non devo intervenire e gliela faccio vedere a loro. E così se ne andò, accompagnato da uno stacchetto musicale.

“Let’s do the warp again, let’s do the time warp again…”

Ok” fece Ginny, “ adesso, sì che è la FINE”.

  
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